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Autore: lukespj    26/10/2014    5 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Harry POV)

Ok, non ho la più pallida idea di cosa fare, e più ci penso, più non mi viene in mente niente. E il tempo non mi aiuta, dato che ha deciso di  andare ancora più in fretta. Appena la vedo uscire dal negozio, mi scappa una risatina. Con quell’enorme mazzo di rose e troppo impacciata.

“Dalle a me” dico, andandole in contro.
“Se te le volevi tenere, potevi evitare di regalarmele” dice, facendomi scoppiare a ridere.
“Allora, dove mi porti?” aggiunge poco dopo.

Eh, dove la porto? Mi guardo in giro disperatamente, sperando che qualcosa richiami la mia attenzione. Giulia scoppia a ridere.

“Meno male che devi farti perdonare, eh! Andiamo, riccio dei miei stivali” dice, iniziando ad incamminarsi verso un luogo a me sconosciuto. 
“Infatti lo sto facendo” dico, seguendola.
“Mmh.. E come?”
“Credo che il fatto che tu sia qui sia già una vittoria”

Lei mi guarda e sorride. Non camminiamo per molto, prima di trovarci davanti ad una normalissima pizzeria.
Potevi pensarci, stupido.
Le apro la porta ed entriamo.

“Buona sera” ci accoglie una cameriera con un sorriso a 360 gradi che non smette di fissarmi.

Giulia le lancia un’occhiataccia e io devo trattenermi dal non ridere per la situazione. La cameriera, che sulla targhetta ha scritto  Michelle, ci accompagna a quello che sarà il nostro tavolo, lasciandoci i menù.

“Volete già ordinare da bere?” chiede Michelle.
“Ci puoi portare due coche, grazie?” dico, mentre a Giulia escono praticamente i fumi.

Allora capisci eh, Giuls?  Le prendo la mano, intrecciando le nostre dita. Porta immediatamente lo sguardo su di me, sorpresa per il gesto, mentre Michelle se ne va, per poi ricomparire con le nostre  bibite.

“Che c’è?” chiedo, dato che Giulia continua a guardarmi.
“Niente, ti guardo”

Scoppio a ridere, scuotendo la testa. Dopo un po’ chiamiamo Michelle per ordinare le pizze. O meglio, io la chiamo, Giulia probabilmente la strozzerebbe se potesse.

“Riesco a vedere i tuoi pensieri omicidi nel fumetto sopra la tua testa”
“Beh, ti sta tipo mangiando con gli occhi e si sta dando da fare per farsi notare da te”
“Giuls, non so neanche com’è fatta.. L’unica persona che ha la mia attenzione qui dentro sei tu”

Lei si morde il labbro per nascondere  un sorriso e abbassa lo sguardo.

“Hey, ti prego, guardami” dico, sollevandole il mento.

I nostri occhi si incontrano, facendo fondere i nostri verdi in un'unica sfumatura. Non servono le parole, questo attimo di silenzio è pieno di tutte quelle cose mai dette che stavano uccidendo entrambi.

“Vuoi essere la mia ragazza?” sussurro, il cuore che quasi mi esce dal petto.
“Le vostre pizze” dice con voce squillante Michelle, non permettendo a Giulia di rispondermi e rompendo la nostra bolla.

Sospiro,  mentre Giulia si concentra sulla pizza. L’iniziale momento di imbarazzo svanisce in fretta, e la serata passa tranquillamente, con noi che facciamo i cretini, come sempre del resto. Quando finiamo, quasi le devo staccare un braccio per non farla pagare.

“Dov’è il tuo borsone?” chiede, appena siamo usciti dalla pizzeria.
“In un B&B non molto lontano dal tuo appartamento..”
“Non avrai intenzione di rimanere lì, spero”
“Beh, non lo so.. Mi butterai ancora fuori a calci?”
“Guarda, non ti rispondo perché sono una persona per bene” dice, tirandomi un pugnetto sulla spalla.

Scoppio a ridere.

“Vieni con me a prendere il borsone?”

Annuisce. Dopo una ventina di minuti tra metro e camminate, arriviamo al B&B. Il proprietario mi odierà, dato che è la seconda volta che me ne vado, ma non mi importa.

“Haz?” mi chiama Giulia, una volta entrati, fermandomi dal prendere la chiavi della camera.
“Sì?” dico, girandomi.

Il proprietario sta spudoratamente guardando la scena, senza fare minimamente finta di fare qualcosa.

“Sì” dice, senza distogliere lo sguardo dal mio.
“Sì cosa?”

Alza gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

“Mi hai fatto una domanda prima, ma non sono riuscita a risponderti.. Quindi lo faccio ora..”

Mi avvicino, non sicuro di aver capito bene.

“Stai dicendo che..?”

Annuisce. La sollevo da terra facendola girare.

“Haz! Mettimi giù!” dice, scoppiando a ridere.
“Dimmi che non stai scherzando” dico, rimettendola a terra.
“Ti pare che potrei scherzare?” dice, incrociando le braccia al petto.

Mi avvicino e la bacio, fregandomene altamente del proprietario che ci sta fissando con una faccia disgustata.

***

Appena siamo arrivati all’appartamento, mi sono letteralmente buttato sul letto di Giulia, dato che quello del B&B non si poteva ritenere tale. Giulia è tipo al telefono con Danielle da tipo mezz’ora,  ma io vorrei stare un po’ con la mia ragazza. Ok, mi ci devo abituare, suona ancora meglio di quanto pensassi.

“Alla fine sono andati tutti da Burger King” dice Giulia, entrando in camera.
“Tutti chi?” chiedo, alzandomi sui gomiti.
“Dani, Lex, Zay, Liam, Asht, Mar, El, Mikey, Luke, Cal.. E c’è anche Louis con loro..”
“Oh, quindi erano loro il tuo impegno di stasera” dico, facendo un mezzo sorriso.
“Levati quel sorriso, Harry”

Mi alzo e le prendo una mano, facendola avvicinare a me.

“Perché? Non ti piace il mio sorriso?”
“Mi fa letteralmente impazzire”

La bacio per il non so che numero di volte questa sera.

“Ti amo così tanto, Giuls”
“Anche io, Haz.. Dio solo sa quanto”

La bacio di nuovo. Non riesco a starle lontano ora che so cosa vuol dire avere le sue labbra sulle mie.
Presto però, la situazione cambia, andando oltre al semplice bacio. Nessuno dei due si ferma, forse perché ne abbiamo bisogno,  o semplicemente perché è così che deve andare.
Ed è così che ci perdiamo a far l’amore fino a consumarci.
Fino a consumarci anche l’anima.
   
 
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