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Autore: ciabysan    18/10/2008    3 recensioni
Chi l'avrebbe mai detto che MSN messenger, un programma utilizzato da miliardi di persone nel mondo potesse trasformarsi in un arma di terrore, sangue e morte? Un ragazzo drogato di informatica viene aggiunto da una ragazza sconosciuta. I due si innamorano, ma quando lui scopre che la sua misteriosa spasimante è morta ben tre anni prima, sprofonda in una paranoia chiamata incubo.
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sono in bagno

Sono in bagno. Sono passate tre ore da quando questo maledetto giorno scolastico è cominciato e già non vedo l’ora di andarmene a casa. Le due ore di algebra sono eterne, non riesco proprio a reggerle. Mi allento la cravatta dell’uniforme e, dopo una bella liberazione fisiologica mi lavo le mani al lavandino e mi sistemo i capelli, guardandomi nello specchio del bagno maschile.

Sto per tornare in classe, controvoglia  consapevole del fatto di una noiosa ora di storia, quando mi pare  che lo specchio si muova.

Tudum.

Produce un suono strano, come una lamina di ferro che viene percossa con violenza.

Resto ad osservarlo ed ecco, che noto che il suo vetro comincia a tremare con fervore. Trema, trema, e non s’arresta. Bum. Bum. Bum.
Crckckckc.

Crepe inquietanti marchiano la superficie limpida distorcendone il riflesso. Ora mi vedo, completamente a pezzi e riesco a vedere il mio collo spaccato letteralmente a metà. Mi sento morire. Muoio.

Anziché fuggire all’istante, indietreggio ed ecco che le porte dei gabinetti si aprono di colpo, una dopo l’altra.

Mi guardo intorno, con il cuore in gola, quando una ragazza misteriosa esce da uno di questi gabinetti e mi guarda in modo strano.
Il suo corpo è segnato da numerose ferite che continuano a perdere sangue e le sue mani nascondono la parte inferiore del viso: dal naso in giù. Spero che si tratti di un sogno, stento a credere ai miei stessi occhi. Indietreggio verso la porta della salvezza e questa si avvicina catatonica. I suoi capelli corvini ondeggiano con l’andatura incerta del suo corpo ferito. Poi quando mi è praticamente vicina ,pone la sua fronte sulla mia e si libera di quelle mani che le imprigionano il viso, mostrandomi un dettaglio particolarmente inquietante: non ha la mascella, ma anzi…non possiede proprio la bocca, né il meno. La parte inferiore di quel viso sembrava essere scomparsa, al loro posto solo carne mutilata, da cui cadde un’inquietante cascata rosso sangue che sporcò di emoglobina la camicia, la cravatta e i pantaloni della divisa.
Grido disperato e lei mi stringe forte, spargendo sangue all’impazzata, che scendeva sui miei capelli, inumidendoli, poi sul retro della giacca.

Svengo, in preda a panico e terrore.

 

Tatsuya? Tatsuya?”sento richiamare da lontano. Sono privo di sensi, l’unica cosa che riesco a sentire è il battito impazzito del mio cuore, sospeso tra amore e paura. Per il resto vivo in un’oscurità profonda, dentro la quale non riesco a sopravvivere. In mente, però, non penso a me, non penso alla mia vita, penso a quella Naomi, quella strana ragazza che circola nella mia mente. Non mi interessa nemmeno capire chi sia quella ragazza priva di mascella. L’unica cosa che voglio davvero è vederla e nutrirmi di lei.

Apro lentamente gli occhi. La mia vista è offuscata.

Un’ombra nera si protende verso di me. È Hideo.

Tatsuya! Tatsuya!” continua a ripetere con insistenza
Mi sveglio di colpo e mi osservo, non sono affatto sporco di sangue. Sento solo la testa che pulsa di dolore. “Che è successo?” chiedo sussurrando

“A quanto pare sei svenuto…non rispondevi…temevo fossi…”
”morto? Non scherzare”
”eh…bravo…non scherzare…guarda” mi dice indicando una chiazza di liquido rosso per terra “quando sei caduto devi aver sbattuto la testa e devi aver perso anche del sangue”

Avvicino i polpastrelli alla nuca, in effetti la sento umida e calda “Non capisco cosa sia successo…c’era una ragazze …”
”Una ragazza?”
”Sì…una ragazza…non aveva la bocca”
”Non aveva la…senti ma che stai dicendo?”
”Non lo so, ma credo che debba tornare a casa”
”Già lo penso anche io”
”Avverti la professoressa che io esco prima, io scendo in segreteria e…”
”Sei matto…hai sbattuto la testa…e se mi svieni cadendo le scale? Potresti morire”
”Ma sei diventato gay all’improvviso?”
”Il fatto che mi preoccupi per te non vuol dire che io sia gay”
”Stavo scherzando…comunque vuoi avvertire la professoressa di storia, per favore?”
Annuisce” Però ti mando Yukiko
”Perché proprio Yukiko?”
”Tutti sanno quanto sia cotta di te…e poi è una gnocca da paura…pensaci, tu hai appena sbattuto la testa, le svieni tra le braccia in mezzo a quelle sue poppe così ben formate…mmmh
”Smettila di fare il pervertito per favore, pensi sempre a scopare”
”OK…allora vado a chiamare qualcuno”
”Era Ora”

 

La testa mi fa male, ma non al tal punto di svenire. Più che sul dolore fisico mi concentro su quella Naomi che mi sta distruggendo il cuore e su quella strana ragazza che forse mi è apparsa in sogno.
Chi è colei? È solo un semplice incubo o qualcosa di più?

E come ho fatto a cadere per terra?
Domande , domande, domande  a cui non riuscivo a darmi una risposta.

Spero che tutti questi tormenti si risolvino a breve, o potrei anche impazzire.

Ho bisogno di una sigaretta, santo Dio!

  
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