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Autore: manuelliex    26/10/2014    1 recensioni
I lunghi e ondulati capelli castani le cadevano inizialmente sulle clavicole e poi scendevano verso la schiena. Gli occhi verdi scrutavano il corpo pallido riflesso nello specchio. Si trovava quasi attraente con quelle curve ben marcate dei fianchi e del seno, ma poi ricordò che quello non era altro che una conseguenza del mostro che era diventata.
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE LOCKET

Psychometry


“L’hai morsa e non sei riuscito a prendere ciò che ci serviva?”

"Mi dispiace, ho cercato di strapparglielo, ma stav-“

"Non m’interessano le tue stupide scuse! Sono passati due mesi e sia tu che il tuo stupido amichetto me lo avete tenuto nascosto”

Le urla rimbombavano nell’ampio salone della casa. Quello che ormai era un diciottenne da ben centocinquantasei anni prese per il colletto il ragazzo tozzo e basso dai capelli biondi con cui stava discutendo e lo spinse contro il muro.

“Dimmi dove hai lasciato il suo corpo” ordinò furioso.

"Dietro al Gilbert Scott bar di Londra, vicino al cimitero” rispose flebilmente l’uomo.

Ancora accecato dalla rabbia, il ragazzo spostò le sue mani screpolate dal colletto della polo rossa al collo freddo del ragazzo e, senza alcun indugio, glielo spezzò, lasciando cadere sul pavimento il corpo che iniziò a sbriciolarsi fino a diventare polvere. Poi si diresse verso l’uscita dell’abitazione e scavalcò il muretto che collegava il giardino al bosco.
Si inoltrò nella vegetazione e l’attraversò correndo velocemente, a volte fermandosi a causa di alcuni rami e querce che facevano da ostacolo, e arrivò in breve tempo nel luogo che gli era stato riferito.
Le nuvole avevano preso posto nell’immenso cielo sopra la città ed era scesa quasi del tutto l’oscurità. Riconobbe l’insegna luminosa del bar e una stradina che accompagnava dritto al cimitero e s’incamminò, alzando il cappuccio della sua felpa grigia. Esaminò attentamente il viale, ma non trovò nulla di interessante e si diede mentalmente dello stupido per non aver chiesto aiuto a Louis e Zayn, le uniche persone di cui si fidava ciecamente. Entrò nel cimitero e vagò tra le tombe, fino a quando non trovò la persona che stava cercando. Scarlett Evans. Rivolse lo sguardo al guardiano che con una pila stava controllando che non ci fossero più visite e si nascose dietro un albero attendendo la chiusura del cimitero. In seguito si inginocchiò davanti alla tomba e iniziò a scavare e scavare, la terra finiva tra le sue unghie ma poco gli importava se di mezzo c’era la sua unica speranza. Si ritrovò di fronte una bara bianca e cercò l’apertura. La spalancò e non appena vide che al suo interno non c’era niente iniziò ad imprecare.
“Ma certo, come ho potuto dimenticarmene” ragionò. In fretta la richiuse e risotterrò e tornò subito al nascondiglio.

“Ma dove ti eri cacciato?” domandò la voce familiare del suo amico una volta chiusa la porta dell’ingresso.

"Sono un cretino, Lou!”

“Beh questo lo so da più di cento anni, non è una scoperta così grandiosa, amico mio”

"Il medaglione, Louis, capisci? Non è il momento di scherzare”

Il ragazzo sgranò gli occhi e con uno sguardo lo incitò a continuare.

"Due tali del gruppo l’hanno trovata e morsa, ma non hanno fatto in tempo a strapparle il medaglione dal collo”

"Per quale motivo?”

"Non lo so, uno di loro è scappato, all’altro ho staccato la testa …”

"Sei un coglione, spero tu lo sappia!” sospirò “Ma Zayn potrebbe aiutarci con la psicometria” riprese sorridendo vittoriosamente.

Pochi minuti dopo il suono del campanello interruppe una battuta squallida di Louis e il padrone di casa andò ad aprire. Un ragazzo dalla pelle ambrata entrò nella residenza e si posizionò al centro della grande stanza “Allora, in cosa posso esservi d’aiuto?”

“Quindi ora la ragazza è da qualche parte e abbiamo bisogno di te e del tuo potere per scoprire dove si trova. Tutto chiaro?”

“Cristallino” rispose Zayn alzando il mento posto sulle sue mani congiunte.

“Perfetto, allora possiamo andare” concluse Louis. Così i due si avviarono verso il bosco seguendo i veloci passi del ragazzo che non vedeva l’ora di avere nelle sue mani l’oggetto bramato.

“Trovato qualcosa?” chiese dopo una decina di minuti

“Nulla di interessante” rispose Zayn finendo di tastare il tronco di un albero.

Il suo potere, la psicometria, permetteva, mediante la percezione di vibrazioni presenti su alcuni oggetti, di rivivere gli eventi passati accaduti nei pressi di tali oggetti.
Continuò a vagare per la strada, ritrovandosi di fronte all’entrata del bar. Una bambina che correva nella sua direzione inseguita da quella che probabilmente era sua madre lo spinse verso la porta dell’ingresso ed egli per non perdere l’equilibrio appoggiò una mano sulla maniglia. Improvvisamente alla sua sinistra comparve una ragazza girata di spalle coperta da un cappotto lungo color senape. Ella si incamminò verso l’entrata del cimitero e scomparve. Pochi secondi dopo la ragazza era di nuovo nello stesso punto di prima e stava andando dalla parte opposta della strada che inaspettatamente fu sbarrata da due persone delle quali non si riuscivano a distinguere i lineamenti del viso. Uno le mise una mano sul naso e sulla bocca e la trascinò dietro un albero, l’altro le bloccò il corpo e con un movimento veloce le morse il collo. La ragazza si muoveva inutilmente e piangeva dal dolore, e proprio nel momento in cui quello le lasciò i fianchi per infilare le mani dentro la maglia cercando di prenderle quello che presumibilmente era il medaglione, un ragazzo pallido dai capelli rossi si avvicinò lesto facendo spaventare i due che fuggirono immediatamente. La ragazza ormai in fin di vita si accasciò sul marciapiede chiudendo gli occhi e il ragazzo le si pose accanto.

Gli occhi color miele di Zayn furono riportati alla realtà e incontrò quelli verdi e quelli azzurri dei suoi amici che lo fissavano curiosi. Gli raccontò tutto dettagliatamente e quando arrivò alla parte del salvatore della ragazza Louis collegò la descrizione del ragazzo con un suo conoscente

“Capelli rossi?” chiese

“Sì, capelli rossi e … ah ricordo una cicatrice. Sì, una cicatrice sullo zigomo destro” rispose Zayn

“Montgomery” affermò Louis

“Quello sfigato che conobbi nel bosco col suo gruppo qualche mese fa. Ricordi Haz?” chiese al ragazzo che in quel momento iniziò a correre verso una meta precisa

“Hey ma dove vai?” urlò Zayn

“Avanti, seguiamolo!” disse Louis.

Scarlett aprì improvvisamente gli occhi col presentimento di essere spiata, ma appena vide la finestra chiusa come l’aveva lasciata si tranquillizzò immediatamente. Si stiracchiò e scese dal letto, diede un’ultima occhiata alla camera e poi uscì, sentendo un forte chiacchiericcio provenire dal salotto. Cinque ragazzi più o meno suoi coetanei stavano occupando divano e poltrone.

“Ciao Scarlett!” La voce di Jane l’accolse nella grande stanza e le fece spazio sul divano. Si accomodò e guardò attentamente le persone che erano presenti. A parte Ethan e Jane, c’erano quattro ragazzi che non aveva ancora conosciuto.

“Oh, che sbadato, non ti ho ancora presentato i tuoi nuovi coinquilini. Loro sono Madilyn, Niall e Sean.” Disse Ethan indicando ad ogni nome ciascun ragazzo.

“Piacere di conoscerti, spero ti troverai bene qui con noi” le disse Niall, un ragazzo dagli occhi celesti e i capelli biondi, forse tinti.

“Beh, in fondo non siamo una cattiva compagnia” le sorrise gentilmente un ragazzo dagli occhi neri e i capelli mossi dello stesso colore, Sean.

“Concordo. Comunque puoi chiamarmi Lyn” disse la ragazza mora alla sua destra che le sorrise amichevolmente fissandola con gli occhi castani contornati da una matita blu.

“E’ ora di cena. Andiamo? Ho una fame da lupi” disse Sean.

“Nasconditi” disse Louis trascinando il suo amico dietro una quercia.

“Sei impazzito?! Potevano scoprirci e chissà cos-“

“Ssh, stanno uscendo” sussurrò Zayn fermando la ramanzina del ragazzo.

“Li vedo, stanno andando verso il bosco, cosa facciamo?” chiese Louis

“Vado io, in tre siamo troppi e potremmo farci scoprire” disse Zayn, guardando storto l’amico alla sua sinistra.

“Okay, allora noi andiamo. Ci vediamo dopo, amico”

“Ah Scarlett, devo parlarti di alcune cose” disse Ethan, sedendosi di fianco a Scarlett sul tronco di un ramo abbattuto “Dimmi” “Io e il resto dei ragazzi abbiamo pensato che sarebbe meglio se tu frequentassi il liceo del paese, per non dare nell’occhio, capisci?” “Non ci avevo pensato, hai ragione” “Potresti andare con Niall, lui ha iniziato da poco il quarto anno” propose “Per me non ci sono problemi, lo sai. Ti devo molto per ciò che hai fatto” disse la ragazza sorridendogli gentilmente.

Zayn, dopo aver seguito attentamente quello scambio di parole, corse verso la residenza dell’amico, pronto a riferire nei minimi dettagli ciò che aveva ascoltato.

“Inizierà il liceo tra qualche giorno, giusto il tempo necessario per consegnare i moduli d’iscrizione” concluse Zayn dopo aver spiegato tutto agli amici

“Io non posso andare al liceo per due motivi: il primo, ho ventidue anni e già il diploma, secondo ma non meno importante, odio tutto ciò che ha a che fare con la scuola” disse Louis.

Zayn rise e guardò il ragazzo dagli occhi verdi pieni di determinazione steso sul letto della propria camera da letto

“Tranquillo Lou, posso farcela anche da solo” disse mettendosi a sedere. Poi con decisione proseguì “Magari non sarà un gioco da bambini, ma farò di tutto per riavere la libertà, parola di Harry Edward Styles

I’m here for you.

I'M BAAACK! Con mesi di ritardo ma ok. Ho avuto davvero tanto da fare in questi mesi, anche perchè la scuola è iniziata e ora le mie giornate sono piene di compiti. Cooomunque, ho pubblicato TL anche su wattpad, sono davvero felice di aver ricevuto così tante visualizzazioni, grazie mille. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. In caso contrario accetto critiche (purché costruttive).
Al prossimo capitolo!
Manu xx

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