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Autore: LeTreMoire    30/10/2014    0 recensioni
I nostri personaggi (Già presenti in “l'istituto dei Pioppi”) si scontreranno con terribili nemici che hanno deciso di invadere il loro territorio. I tre cacciatori di fantasmi più famosi grazie a D-MAX: Zak, Nick e Aaron. Tra assurdi scherzi e gag divertenti ecco come gli studenti dell'istituto faranno credere a questi tre “investigatori dell'occulto” che sull'isola di Poveglia ci sono dei fantasmi.
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'istituto dei Pioppi'
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Parte 2: Arcane lingue

La stanza era completamente buia. Dopo i rumori ed i fasci di luce Zak aveva avuto un'idea. Provare a parlare con i fantasmi stessi e vedere se essi avrebbero o meno risposto. Non c'era gran che da dire: Poveglia era uno dei posti più spettrali che avesse mai visto, era così palese che ci fossero dei fantasmi.
Nel buio della stanza si schiarì la voce e disse: - Sei un assassino?-
Sentiva il cuore battergli a mille, era quello uno dei momenti che preferiva: Fare domande agli spiriti ed attendere che essi rispondessero lasciando che l'adrenalina navigasse nelle sue vene e gli pompasse più sangue al cervello.
- No!- Urlò Johan.
Quello tra tutti era lo scherzo più infantile che esistesse sulla faccia della terra, da più o meno sempre, ma era stato abbastanza per far girare Zak e iniziare a farlo sclerale ed era stato abbastanza da far ridere il suo gruppetto di amici, composti solamente da due persone: Meera e Ugo.
"Se ci fosse stato Giasone", pensò il bruno, "si sarebbe divertito molto". E detto fatto, il napoletano comparì all'angolo. Aveva sentito "il cacciatore di fantasmi" urlare e il "No" di Johan.
Ma non voleva rischiare che proprio il suo amato Johan venisse scoperto da Gaia e non voleva rischiare di essere malmenato dalla preside. Erano appena le dieci di sera, la serata era ancora lunga.
- Arrtirt'! (1)- Urlò il napoletano sporgendosi in avanti, per farsi vedere dal gruppo dei tre studenti, fece loro segno di andare e questi ultimi scapparono.
Il rumore dei tacchi di Gaia risuonò all'interno della stanza, era arrabbiata perché il Napoletano aveva urlato, Niccolò invece sembrava piuttosto divertito, ed era quasi un miracolo considerando che nemmeno facendogli il solletico avrebbe riso.
-Ma che cazzo fai, sei più bambino tu dei ragazzi?- Domandò la donna. In realtà la risposta già la sapeva, era un sì. Giasone sapeva comportarsi come un adolescente ed a volte si abbassava anche ai livelli più bassi, comportandosi come un bambino dell'asilo.
Così arrabbiata, l'infermiere iniziò a temere di vedere la propria vita finita da un momento all'altro.
Ma gioia fu quando intervenne il guardiano a calmare la donna:- Suvvia preside. Si rilassi. Abbiamo incontrato qualche nostro studente per la strada? No. Ogni tanto possiamo concedercelo anche noi di distrarci, non trova?-
Gaia si calmò, come al solito pendeva dalle labbra del guardiano che con voce calma e pacata spiegava tutto in modo obiettivo. Aveva ragione, in fondo erano anni che passava la vita stressandosi, avrebbe potuto distrarsi anche lei un pochettino.
- Ha ragione lei Niccolò.- Disse, sospirando.
Il guardiano sorrise e ripresero la loro ronda facendo slalom tra i tre cacciatori:- Parisi, sii felice. Abbiamo trovato qualcuno che parla italiano peggio di te.-
- Molto divertente Gaia, dico sul serio, non noti il mio polmone sinistro vomitato sul pavimento tanto che sto ridendo?- Domandò l'infermiere.
- Hai un modo tutto tuo di fare ironia Parisi che fa cagare.- Rispose la preside andando avanti.
- Oh Gaia, Gaia.- Giasone le mise una mano sulla spalla:- non essere così scurrile davanti al tuo guardiano preferito, non vuoi che ti consideri uno scaricatore di porto vero?-
Nessuno seppe cosa accadde dopo, ma l'urlo di Giasone fece drizzare i capelli dietro al collo a Bellamy.
- Tuo cugino ha un modo di fare scherzi tutto suo.- Disse Christa.
Per fortuna erano stati preceduti da loro e non erano stati beccati dalla preside. Non osava immaginare cosa sarebbe successo se fossero stati beccati dalla preside.
Øyvind storse il naso:- Muoviamoci, dobbiamo pur far qualcosa anche noi.- sussurrò il ragazzo, per non farsi sentire.
Ryann passò davanti tutti loro, ridendo:- Voglio riscaldarmi, state a vedere.- e si avviò, seguito dal gruppo.

 

 
Note fine pagina.
Allora, Ryann è un nuovo personaggio, della nostra gentilissima Storm che ci ha dato il permesso per scrivere. è anche lui irlandese ed anche lui ha lo stesso cognome di Christa, ma come detto non sono imparentanti, anche perchè uno discendente di una divinità pagana e l'altra no.
La parte dove Johan risponde a Zak è dal ( 14:30/14:37) il resto viene dopo C:
 
Arrtirt'! (1) = {Questa è una sfida da tradurre credetemi} Tecnicamente vuol dire vai via, ma in genere lo si usa quando qualcuno sta dicendo una vera scemenza ed è così sconcertante che dici: " Ma vedi dove te ne devi andare con sta scemenza."
 
Grazie per aver letto anche questo capitolo, piccolino piccolino.
Alla prossima
Le Tre Moire. 
   
 
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