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Autore: Cloris84    30/10/2014    2 recensioni
Ispirato liberamente all'opera di Shakespeare, "The Taming of the Shrew", La bisbetica domata.
CaptainSwan AU
"Cosa c’era che non andava in Emma?
Pochi erano i suoi pretendenti, visto il suo…burrascoso temperamento.
Anzi, si poteva dire per certo che nessuno osasse avvicinarsi a lei."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti, William Spugna
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6 ACT. Sogni o sei desto?
 
Killian passò la notte a dormire in una piccola cuccetta che teneva per gli ospiti.
Aveva deciso di dare alla moglie il proprio spazio.
Era un osso duro, gliene dava atto. Nemmeno il suo prode salvataggio l’aveva sciolta –come sperava-
Anche se… ne era sicuro, aveva l’impressione di aver colto a volte del rossore sulle guance della donna. C’era una strana alchimia tra loro due, lo sentiva a pelle, dal primo momento che l’aveva vista, una tensione che li faceva vibrare come corde di violino.
Ma allo stesso tempo, percepiva forte la paura di lei a lasciarsi andare -a causa di quell’ombra nel suo passato-
Quella donna sarebbe stata la sua rovina, ne era certo.
 
Quando entrò nella sala da pranzo vide una scena impagabile.
Emma rideva e scherzava amichevolmente con parte del suo equipaggio.
KILLIAN JONES-Sogno o son desto? Vi vedo allegra e di buon animo già di prima mattina, direi che posso annunciare al miracolo!
Emma si girò verso di lui, smise di sorridere e divenne seria.
KILLIAN JONES- Come va mogliettina mia? Ha dormito bene la mia Emma? Mh?
EMMA- Mph! – grugnì la donna.
KILLIAN JONES- Lo prenderò come un sì! Ma è un peccato siate di malumore con me…e io che vi avevo portato dalle cucine un piatto prelibato con la vostra colazione! –c’era anche la cannella, la sua spezia preferita-.Da quanto non mangiate mia cara?  Sono sicuro, dolce Emma, che questo vale un ringraziamento.
Emma fissò il vassoio con la colazione come se fosse il più grandi dei tesori. Sentì la sua pancia brontolare pesantemente.
KILLIAN JONES- Cosa? Neanche una parola?Ma allora non è di vostro gradimento, a quanto pare mi sono dato da fare per nulla. -disse, facendo cenno al domestico di portare via il vassoio.
EMMA- No! Vi prego, lasciatelo qua!
KILLIAN JONES- Voglio sentirvi dire grazie, almeno una volta!
EMMA- Vi ringrazio signore- sussurrò.
KILLIAN JONES- Un po’ più forte.
EMMA- GRAZIE!
KILLIAN JONES- Ah, che strana creatura che siete…! Vi salvo dalle intemperie del mare e non mi ringraziate, ma per un umile pasto quasi vi prostrate a me.
Bene, quando avrete finito di mangiare, seguitemi. Ho una sorpresa per voi.
 
EMMA- Una lettera? Da mio padre?
KILLIAN JONES- Esatto. Vostra sorella dunque si sposa, siamo invitati alle sue nozze.
EMMA- Che bella notizia!
KILLIAN JONES- Per questo evento, moglie mia, voglio che sfoggiate il più bello degli abiti, perciò mi sono permesso di assumere un sarto e un cappellaio che eseguiranno ogni vostro ordine.
Emma sorrise, radiosa.
KILLIAN JONES- Avanti, signori, mostrateci la vostra mercanzia.
CAPPELLAIO- Questa…è la cuffia ordinata da vostra signoria!
KILLIAN JONES- L’avete forse modellata su una pentola? –disse scoppiando a ridere.
EMMA- Ma no, che dite?! Mi piace questa cuffia!
KILLIAN JONES- A me pare una scodella! E’ ridicola e volgare…
Prese la cuffia dalle mani di lei e la gettò addosso al cappellaio.
KILLIAN JONES- Portala via! Ne voglio una più grande.
Emma puntò i piedi, indispettita, riprendendo la cuffia dalle mani del cappellaio,.
EMMA- Io non ne voglio affatto una più grande, voglio questa e questa sarà!
KILLIAN JONES- Quando sarai più gentile con me, sarà tua. Ma prima…no!
SPUGNA – Non tanto presto allora- ridacchiò tra sé, bloccandosi alla vista dello sguardo infuocato della donna.
EMMA- Ora basta! State forse cercando di ammaestrarmi come si fa con una scimmietta? Non sono più una ragazzina, e ho il pieno diritto di esprimere il mio parere come, e quando voglio! Se questo non vi piace, potete anche tapparvi le orecchie! Adesso…ho voglia di gridare tutta la rabbia e il nervoso che mi provocate ogni volta che aprite la vostra bocca! Siete un rozzo, antipatico,perverso…che avete da sorridere?
KILLIAN JONES- Ti amo anche di più senza quella cuffia.
EMMA- Che…che dite?- si era forse appena dichiarato?- Bè…che tu mi ami o no…. o metto questa cuffia o non metto proprio niente!
KILLIAN JONES- Vi sfido a mostrare le vostre grazie in pubblico!
EMMA- Intendete sempre male quello che dico!
KILLIAN JONES- Passiamo allora ai vestiti, magari andrà meglio! Sarto, mostraci qualcosa di interessante…
SARTO- Ecco qua…-fece, mostrando ad Emma uno splendido abito da fiaba- è di vostro gradimento?
EMMA- E’…stupendo.
KILLIAN JONES- Ma dove pensi di andare con questo vestito? A un carnevale?
EMMA- Disse l’uomo il cui vestito da sposo pareva quello di un pagliaccio!
KILLIAN JONES- Attenta a quel che dici, donna, quello è il vestito che il mio trisavolo ha passato da generazione a generazione ai suoi figli per le loro nozze.
EMMA-Venite dunque da più di una generazione di pirati? Andiamo bene….
KILLIAN JONES- Riguardo invece questo…vestito, ma lo hai visto bene?Sembra decorato come una torta!
SARTO- Se mi permettete, signore, foste voi a ordinarmi di confezionarlo come richiede ora la moda.
KILLIAN JONES- Taci, buffone! E riprenditi questo sgorbio! Fuori!
Emma- Perché…vi comportate così?- sospirava, lasciandosi andare tristemente su una sedia.
KILLIAN JONES- Non vi rattristate, cara Emma.Ho detto solo la mia opinione! In quanto alle nozze di tua sorella, ci recheremo da tuo padre con un semplice e onesto abbigliamento. E’ così importante per voi la forma? E’ il cuore di una persona che conta! Quello che intendo dire…avete sposato un uomo che era un pirata, a cui non interessa l’apparenza, men che meno l’etichetta –rimango comunque sempre un gentiluomo-e vi ci dovrete abituare perché, se deciderete di amarmi, questa è la mia natura!
Killian chiamò poi in disparte Spugna, dandogli del denaro.
KILLIAN JONES -Paga il sarto e il cappellaio.- disse a bassa voce- Ditegli che i vestiti andavano bene e di riconfezionarli da capo.
SPUGNA- Avete intenzione di far ammattire vostra moglie, capitano?
KILLIAN JONES- Che ci vuoi fare, caro Spugna? Mi son già affezionato ai nostri battibecchi coniugali.
 
Quando venne notte ed Emma si mise a dormire –da sola, di nuovo- nella loro stanza matrimoniale. Faticava ad prendere sonno, mentre continuava a girarsi e rigirarsi su se stessa, non riuscendo a trovare una giusta posizione su cui coricarsi e poi… ebbe la netta impressione di non essere più tanto sola  in quel grande letto.
E infatti sentì la presenza di Killian, che si era infilato sotto le coperte. La stava fissando in quel modo,-quel modo- che la metteva sempre così profondamente a disagio.
KILLIAN JONES- Non potevo lasciarvi da sola, non un’altra notte.
Non protestò quando lui le alzò il viso e vi poggiò le labbra.
Un bacio dolce, delicato. Poi si staccò da lei e la guardò con occhi interrogativi, per vedere una sua reazione.
EMMA- Al diavolo! –cedette lei e lo prese per il colletto spingendo in profondità quel bacio. Il sapore di lui. Il sapore di lei. Sembrava una liberazione per entrambi.
Emma sospirò di piacere, mentre le bocca di lui si spostava sul suo collo.
EMMA- Killian…io…ah!- esclamò sorpresa, mentre sentiva le mani di lui alzarle la sottoveste e spingere il suo corpo –aveva ancora i pantaloni- verso quello di lei, creando una leggera frizione tra i due.
Emma potè sentire chiaramente premere su di lei qualcosa di duro.
KILLIAN JONES- Vi prego- sussurrò- placate questo mio tormento …
EMMA-Il vostro tormento...è anche il mio. –confessò sottovoce- Fatemi vostra, vi prego…
L’ultima cosa che vide in quell’istante fu il sorriso –quel magnifico sorriso da batticuore- dell’uomo mentre incrociava le sue dita con quelle di lei quando…
Quando le parve di svegliarsi un’altra volta.
Era ancora completamente vestita e di fianco a lei c’era Killian, seduto a bordo del letto, una candela in mano, con l’altra le scuoteva leggermente la spalla.
KILLIAN JONES- E’ ora, mio amore…svegliati!
EMMA- Cosa…- le ci volle un po’ per realizzare cos’era successo.
Affondò la testa nel cuscino per nascondere l’imbarazzo.
Veramente desiderava così intensamente quest’uomo da fare sogni così arditi la notte?!
KILLIAN JONES- Che ti succede mia cara?
La donna respirò un paio di volte, per riprendere un po’ del suo contegno.
EMMA- Non capisco…che ci fate qui?
KILLIAN JONES- Per prima cosa, vi rammento che questa è ancora la mia stanza…e poi sono venuto qui per svegliarvi perché è tempo per noi di raggiungere la casa di vostro padre…
EMMA- Ma quando partiremo?
KILLIAN JONES- Immediatamente.
EMMA- Che ora è? – disse, stiracchiandosie sbadigliando allo stesso tempo.
KILLIAN JONES- E’ giorno. Sono le otto di mattina, per essere più precisi.
EMMA- Ma no, è ancora notte, non credo siano nemmeno le due…
KILLIAN JONES- E io vi dico che sono le otto oppure ..non si parte!- disse in tono burbero - Vedi? Qualsiasi cosa dico o faccia, sempre mi contraddici!- si girò contrariato, dando le spalle a Emma.
Emma sospirò e prese fiato.
EMMA- Certo caro, sono le otto, come dici tu!
Lui la guardò di sottecchi. Che la donna avesse imparato finalmente a obbedire, per una volta?
Avrebbe fatto una prova di questo durante il loro viaggio.
 
KILLIAN JONES- Ah guarda com’è splendente la luna, su in cielo!
Emma alzò gli occhi al cielo, perplessa.
Poi sorrise, comprendendo il gioco del marito.
EMMA- Sì, lo è proprio!
KILLIAN JONES- Che dici? E’ chiaramente il sole quello su in alto!
EMMA- Oh! E’ vero, mi sbagliavo… ma non sarà più il sole se voi dite di no. Da oggi, ogni cosa si chiamerà come voi la chiamate.
Killian era confuso…cosa stava accadendo? Dov’era finita quella donna sempre imbronciata che lo contrariava sempre per ogni cosa?
KILLIAN JONES- Ora riprendiamo il nostro viaggio…aspetta cara!
Un signore di una certa età si avvicinava a loro, anch’esso a cavallo.
KILLIAN JONES- Ma guarda un pò!  Buongiorno nobilissima dama!- l’uomo anziano a cavallo lo guardò come se fosse pazzo. – dove siete diretta? Dimmi, mia cara Emma, hai mai visto una donna più incantevole? Su moglie mia, rendi omaggio anche tu alla sua bellezza!
Emma scese da cavallo e finse un inchino.
EMMA- Siete proprio una adorabile! Bellissime guance rosse su un viso così fresco e giovane…
Killian si mise a ridere e poi prese repentinamente un tono serio.
KILLIAN JONES- Siete forse impazzita Emma? Questo è un uomo, vecchio e raggrinzito e non la florida fanciulla che hai visto tu!
EMMA- Oh! Scusatemi gentiluomo ma ero talmente abbagliata dalla luce del…- e si girò interrogativamente verso il marito.
KILLIAN JONES- …del sole.
EMMA- Ecco sì, il sole, che quindi tutto mi appariva così fresco e giovane.
L’anziano sorride fece una smorfia e prese a correre veloce per la sua strada.
Killian ed Emma si guardarono e scoppiarono a ridere.
“Che coppia di pazzi!”
 
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