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Autore: Lady Eleanore    31/10/2014    2 recensioni
E se i poteri lunari che Stella ha perduto da tempo fossero l'unico modo per salvare Solaria dall'imminente guerra che ha dichiarato il pianeta Nemesi? Luna regina di Nemesi. Stella si troverà a rischiare la sua vita per cercare di ottenere le uniche doti che potrebbero risparmiare a Solaria una cruenta e devastante guerra, decidendo di combattere contro la madre Luna sul suo pianeta inospitale. Riuscirà a salvare Solaria o le oscure macchinazioni del Trono di Nemesi avranno la meglio? Ma altre forze macchinano nell'ombra per sconvolgere l'equilibrio...
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Stella, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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In un fascio di immensa luce le Winx approdarono su Andros.
- Solaria Airlines vi ringrazia per aver viaggiato di nuovo con noi! Vi aspettiamo presto con altre fantastiche mete! Adesso, godetevi Andros! - ironizzò Stella, rimettendosi l’anello al dito.
- Ragazze, bentornate! - diede in benvenuto Aisha - Davanti a voi c’è lo specchio di cui ci ha parlato Dafne ed esso non è custodito perché i sovrani dei vari mondi di Magix hanno ritenuto ingiusto sorvegliare e selezionare, di conseguenza, coloro che dovessero sottoporre la loro verità al giudizio dello Specchio poiché le doti magiche che ognuno di noi possiede sono indipendenti dall’indole del soggetto prescelto e quindi la sua personalità, buona o cattiva, non dovrebbe essere d’intralcio al riappropriarsi di doti di nascita, comunque esse vengano usate.
- Quindi anche i cattivi possono utilizzarlo?
- Sì, Flora, è così!
- Bella fregatura! - concluse Stella.
- E tu queste informazioni quando le hai apprese? - domandò Bloom, sorpresa.
- Me le ha riferite Dafne mentre voi chiacchieravate con Faragonda prima di partire - rispose la fata - bene, come potete vedere quel grande lago è ciò che cerchiamo. Mentre Stella s’immergerà noi dovremo stare qui a guardare perché se qualcuna di noi interverrà in qualche modo verrà colpita inevitabilmente e trascinata sul fondo perché lo Specchio non permette interferenze durante il suo guidizio. - si rivolse all’amica - Sei pronta?
- Pronta come mai prima! Ricordatevi di me! - ironizzò la principessa di Solaria, non riuscendo a nascondere una lacrima al mergine dell’occhio sinistro. - Devo fare qualcosa? Domandare qualcosa alla pozzanghera?
- No, Stella, tu devi solo immergerti - rispose Aisha, abbracciandola di nuovo.
- Bene, a noi due Specchio delle mie brame! - la fata s’incamminò verso il bordo del lago, si tolse i sandali e rabbrividì al bacio dell’acqua gelida. Sopra la sua testa s’apriva un cielo grigio tempestato di nuvole e neppure un raggio di sole rischiarava l’animo delle sei fate.
Giunta al centro dello specchio, Stella, osservò la sua immagine riflessa nell’acqua scura e rivide nei suoi capelli color oro quelli della madre mentre negli occhi nocciola quelli del padre e ripensò con nostalgia ai tempi lontani in cui i suoi genitori erano felici e stavano ancora insieme governando il reame. In quei giorni la famiglia era unita e lei si sentiva amata da entrambi, il regno aveva una sovrana bella e apprezzata e la piccola principessa scorrazzava per il palazzo combinando danni e facendo impazzire le istitutrici, ma ogni volta che fuggendo da loro s’imbatteva nel padre, austero e regale, s’immobilizzava e lo guardava con occhi smarriti. “E’ solo una bambina” diceva il re alle giovani donne che cercavano di insegnare all’erede buone maniere, cultura e arti femminili.
Alto, forte, giusto e divertente, così Stella conobbe suo padre mentre nella madre aveva sempre trovato quel conforto e quella dolcezza tipica del di lei carattere mite ma deciso e adesso che cos’era diventata Luna? Un’assassina. Faragonda, dopo aver appreso del pericolo incombente su Solaria, aveva rivelato alle Winx che la Famiglia Reale di Nemesi era stata brutalmente sterminata da un nemico rimasto nell’ombra che altri non era che la madre di Stella, o forse un suo generale. Come poteva essere diventata questo quella donna tanto dolce e gentile? La maledizione delle dodici lune oscure.
- No, non è lei! - singhiozzò la fata, stretta nel gelido abbraccio dell’acqua. - Io sono sua figlia, io possiedo i poteri delle dodici lune di Nemesi e posso salvarla! - urlò a squarcia gola contro il cielo, contro l’acqua, contro il suo riflesso che la osservava muto. Poi, fu l’oblio. Stella s’era sentita precipitare, inghiottire, le sue gambe s’erano fatte pesanti e il suo riflesso era scomparso dalla superficie. Il volto di sua madre la guardava da chissà dove e sogghignava malignamente sussurrandole che era lei impotente, che era solo una stupida sciocca ragazzina che giocava a fare la fata e la stilista; che non avrebbe mai e poi mai potuto salvare il pianeta che aveva giurato di proteggere a costo della vita.
- Madre! Nooo! - urlò la giovane principessa prima di venir sommersa completamente. Il cielo s’allontanò dalla vista, l’acqua si fece più calda e la memoria si spense.

   
 
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