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Autore: miss dark    02/11/2014    1 recensioni
Febbraio 2093. In un mondo sopravvissuto alla crisi del petrolio e alla Terza Guerra Mondiale, retto dal Terzo Governo degli Oligarchi e trasformato in un Sistema dove le persone non sono esseri umani, ma ingranaggi di una macchina informatica, gruppi di Cyber Resistenza tentano di ripristinare l'ordine naturale delle cose e di risvegliare le coscienze assopite della popolazione. Aileen e le sue Mine agiscono nell'oscurità da anni per mettere a punto un piano capace di ridare speranza all'umanità, ma un evento improvviso sembra metterne in pericolo la riuscita.
[Prima classificata al concorso "Distopia" indetto da BabyJenks sul forum di EFP]
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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19 Febbraio 2093 - Server Nord
 
Capitolo quindicesimo
 

 
Alle tre del mattino Richard aveva costruito la propria radiotrasmittente.
Dopo un primo momento di diffidenza, Aleksej era rimasto colpito dalle capacità dell'uomo con cui aveva a che fare. Probabilmente aveva superato una prima fase di ansia e di imbarazzo, per poi dimostrarsi per quello che era: una persona veramente intelligente. Era dotato di un ottimo intuito e, a differenza di quello che aveva affermato all'inizio, aveva subito inquadrato il suo procedimento ed era riuscito a costruire lo strumento nella metà del tempo da lui pronosticato.
Al termine di quelle cinque ore, Aleksej aveva completamente cambiato idea in merito a Richard ed aveva capito perché Yvonne avesse scelto lui come proprio sostituto.
- Ora, Richard, distruggerò questa chat e questo Darknet. Sintonizza la radio sulla frequenza che ti ho detto e aspetta che io inizi a parlare. A tra poco. -
Da parte sua, Richard non si era mai sentito più vivo e più eccitato di allora. Stava per comunicare via radio con un ragazzo dall'altra parte della terra. Era quasi incredibile! Le persone non potevano spostarsi da un paese all'altro, ma le loro parole potevano solcare mari e sorvolare interi continenti per giungere alle orecchie di qualcun altro. Lui, dall'alto dei suoi sessantadue anni, non aveva mai immaginato qualcosa di simile. E pensare che quel ragazzo era nato sotto il Sistema fatto e finito, mentre lui poteva ancora ricordarsi di come fosse il mondo prima. Si rese conto di quanto tutti possano essere utili, indipendentemente dalla loro età e dal loro ruolo. Si sentiva ottimista e pieno di speranza.
Non appena ebbe acceso la radio, sentì un rumore molto fastidioso, come di passi pesanti sulla ghiaia. Le interferenze sul suo apparecchio erano molto amplificate.
- Richard, mi senti? Passo. -
Quella era la voce di Aleksej! Richard spalancò la bocca.
- Sì, ti sento Aleksej. Passo. -
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo. Nonostante la fiducia acquistata in quell'uomo, aveva ancora paura che qualcosa potesse andare storto, un contatto fuori posto, una leva non inserita bene, qualunque cosa poteva rendere impossibile la comunicazione.
Fu felice di conoscere la voce di Richard, anche perché gli permetteva di farsi un'idea sulla sua età. Sicuramente aveva passato i cinquant'anni, quindi era abbastanza vecchio da aver visto sconvolgere il proprio mondo. Pensò che quello fosse un bene.
- D'ora in poi tu sarai Regina ed io sarò Re, d'accordo? Non possiamo usare i nostri veri nomi, nel caso qualcuno arrivasse ad ascoltarci. Hai capito, Regina? Passo. -
Aleksej attese per qualche secondo senza ricevere risposta. Aveva cantato vittoria troppo presto?
- Sì, ho capito, Re. Passo. -
Probabilmente Richard aveva ancora qualche problema con i vari pulsanti da premere e da rilasciare.
- Un'ultima cosa. Quando si avvia una comunicazione, prima di rivelare qualunque informazione, chi trasmette dice "cielo a pecorelle" e chi riceve risponde "pioggia a catinelle", capito? Passo. -
Richard, dall'altra parte, sorrise.
- Si, ho capito. É un vecchio modo di dire, non lo sentivo da un pezzo! Passo. -
Aleksej sorrise a sua volta.
- Davvero lo conosci? Sai cosa vuol dire? Passo. -
- Sì, certo ragazzo. Vuol dire che se il cielo è pieno di nuvole gonfie come il manto delle pecore, allora vuol dire che presto pioverà un sacco. Passo. -
Il tono di quell'uomo era paterno e confortante. Aleksej si sentì pervaso da un altro tipo di calore, diverso da quello che provava quando parlava con Aileen. Quello lo colpiva allo stomaco, quasi come una fitta, questo, invece, gli scaldava piacevolmente il cuore, come una coperta quando fa freddo.
- Grazie, Regina, mi sono sempre chiesto cosa significasse. Ora, però, parliamo di cose serie. Quando ti ho detto che non avevamo tempo da perdere ero molto serio. La missione avrà luogo tra tre giorni, il 22 Febbraio, alle 15.30. -
Richard collegò immediatamente data e ora con la Cyber Parata di Carnevale e con il discorso del Primo Oligarca. Non avrebbe mai pensato che i tempi fossero così serrati, ma l'ottimismo di prima non era ancora svanito ed accettò la notizia senza protestare.
- Sarai in collegamento radio con Torre, che è il nostro capo - proseguì Aleksej, - sarà lei a dirti quando iniziare ad agire sul Server e quando invece dovrai muoverti a finire. Sarà lei a trasmettere, tu non dovrai fare altro che sintonizzarti sulla stessa frequenza di oggi. É tutto chiaro? Passo. -
- Chiarissimo, Re. Passo. -
Aleksej si sentì fiero di se stesso: in quel momento era lui ad essere responsabile di Richard e in quella conversazione aveva il ruolo che Aileen di solito aveva nelle loro. Si sentì importante.
- Ok. Quello che devi fare tu, invece, ti è chiaro? Passo. -
- Sì. Ho letto attentamente gli schemi di... Ehm... Passo. -
Richard non conosceva in nome in codice di Yvonne e voleva evitare di pronunciare il suo vero nome, preferì lasciare in sospeso la frase piuttosto che far arrabbiare Aleksej.
- Sì, lei era la Regina prima di te. Perfetto, dunque. Spero che tu abbia già fatto sparire quei fogli. -
Richard guardò con vergogna gli appunti ancora sul suo pavimento. Si ripromise di bruciarli non appena avesse concluso la comunicazione.
- Se non hai altro da chiedermi, penso sia il caso si riposare un po'. Dobbiamo essere entrambi nella nostra postazione domani alle sette e mezzo, quindi è meglio chiudere qui. Passo. -
- No, nessun dubbio, Re. Passo. -
Aleksej fece mente locale per controllare di avergli detto tutto. Aveva deciso di non instaurare altri contatti prima del 22 mattino.
- Ah, sì. Io sarò dall'altra parte della Terra a fare la stessa cosa che fai tu. Giusto per informazione. Sintonizzati su questa frequenza il 22 alle due e mezza, ci scambieremo eventuali comunicazioni dell'ultimo minuto, d'accordo? Passo. -
- D'accordo. Ah, senti Re, volevo chiederti una cosa. Ma quanti sono i membri di questo gruppo? Passo. -
Aleksej esitò per qualche secondo: non sapeva se fosse cauto rivelargli in numero esatto dei componenti mentre qualcuno poteva  essere in ascolto. Decise di dirglielo, abbondando un pochino: - Siamo circa una decina. Passo e chiudo. -
Una decina?, si chiese Richard stupito. Soltanto dieci persone stavano mettendo a repentaglio la stabilità del Sistema? La situazione tornò ad apparirgli folle ed insensata.
Perse un po' della propria baldanza e decise che forse era meglio dormirci un po' su.
 
 
Aleksej chiuse la comunicazione e sfoderò uno dei più bei sorrisi di sempre. Se ci fosse stata qualunque donna in quella stanza, sarebbe svenuta ai suoi piedi, senza alcun dubbio. Si sentiva radioso: quella sera avrebbe detto ad Aileen che l'addestramento di Richard era andato a buon fine e che di lui ci si poteva fidare senza di timore.
Mancavano tre giorni e tutto sembrava andare bene.














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Mes amis et amies, ormai siamo proprio allo scadere degli eventi. Mancano due capitoli e la storia sarà conclusa.
Rileggendoli, mi vengono sempre le lacrimucce, non vedo l'ora di sapere quello che proverete voi.
Le visulizzazioni della storia non sono molte, siamo pochi, ma non è nella quantità che si misura la qualità.
Anche una storiellina come questa, che non ha avuto il seguito che speravo, per me rimane molto molto importante.
Le voglio tanto bene <3
Basta tenerezze, ci vediamo al prossimo capitolo, il penultimo, che pubblicherò sicuramente in settimana.
A presto,
Miss
  
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