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Autore: Dear M    02/11/2014    1 recensioni
“Certe volte ci resti cosí male che non hai neanche la forza di incazzarti. Mi faccio delle illusioni e poi ci rimango di merda.
 Ogni volta mi ripeto ‘lo sapevi già che finiva così’ eppure ci sto male lo stesso. E poi...''
''E poi,se ti dicessi che mi piacerebbe amarti per tutta la vita finchè morte non ci separi, tu cosa mi risponderesti?''
''Andare avanti, significa lasciarsi qualcosa alle spalle... Mi dispiace. Ci vediamo in giro...''
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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-Ciao!- dissi entrando in macchina
-Ciao-rispose baciandomi. -Pronta?-
-Prontissima capo!- risposi sorridendo.
 
Il viaggio durò 40 minuti circa. Ascoltammo tutto il tempo le canzoni degli U2. Amavo quel gruppo. I loro pezzi erano semplicemente unici. Tutto il viaggio, non abbiamo fatto altro che cantare a squarciagola e tenerci la mano. Semplicemente bellissimo!
 
-Arrivati signorina!- disse indicandomi la casa alla mia destra. 
-Porca miseria!- 
 
Era bellissima. Anzi, spettacolare. Era tutta in legno e aveva le finestre enormi. Si poteva vedere il salotto. Era grandissima e con vista lago. Era circondata da alberi e fiori. Sembrava la casa di un film, avete presente quelle case bellissime che dici 'Avercela una casa così!' Ecco, io ce l'avevo... Cioè, Tyler ce l'aveva. Però, come si dice 'Mi casa ed tu casa' no?!
 
Entrata, sistemai tutte le mie cose. E poi decisi di uscire a vedere un po' la zona. 
Andai verso il lago e poi camminai sopra un ponte di legno. Mi sedetti al bordo e immersi i piedi nell'acqua. Era freddissima, però era una bella sensazione. Era molto trasparente per essere un lago. 
Poi, per rilassarmi al massimo, chiusi gli occhi, ma qualcosa mi spinse in acqua. Cercai di riemergere, ma c'era qualcuno là fuori che faceva forza contro la mia testa. Qualcuno stava cercando di uccidermi. Non riuscivo a risalire. Poi, all'improvviso sentì la voce di Tyler, e quella mano sparì, con un scatto velocissimo. Tornai a galla, ma stavo avendo un attacco respiratorio, uno dei miei soliti. Tyler vedendomi in difficoltà, entrò in e mi portò in casa velocemente. Mi fece respirare con le bombolette colorate e poi mi coprì con una coperta di pile. 
 
-Che è successo?- mi chiese sedendosi accanto a me davanti al fuoco.
-C'era qualcuno...-
-Ma siamo da soli qui...! Solo io e te!-
-No. Ti ho detto che c'era qualcuno Tyler!- disse cominciando a piangere.
-Ehi, no, no...- disse abbracciandomi
-Ha cercato di uccidermi!- 
-Sei sicura Emma? Non è che ti sei spaventata di qualche animale e se caduta in acqua?!-
-Non mi credi...- dissi quasi singhiozzando
-Ti credo... Ma non capisco. Siamo soli, non può essere stato nessuno!- 
-Ti dico che c'era qualcuno, ma non so chi.... La cosa peggiore è che era qualcuno che voleva uccidermi!- 
-Per stasera allora è meglio non uscire... Stiamo qui, ci guardiamo un film e mangiamo pop corn, ok?!-
-Si..- dissi appoggiandomi a lui.
-Ti vado a preparare qualcosa di caldo!- disse alzandosi
-No. Non lasciarmi sola!- dissi afferrandolo per un braccio.
-Emma! In casa non può entrare nessuno! Calmati!- disse baciandomi la fronte!-
Appena mi lasciò sola, mi guardai intorno terrorizzata e guardai fuori attraverso le vetrate che si trovavano in salotto. Avevo paura. Avevo molta paura di rimanere lì. All'improvviso il mio telefono squillò. 
 
-Fanculo!- dissi con la mano sul petto. Mi aveva fatto prendere un colpo.
Guardai. Era un messaggio da Jace. 
 
'Sera. Stasera fai qualcosa?'
'Ehi. Io sono fuori città. Sono con Tyler, cioè il professor Jones, tu sai cosa c'è tra di noi'
'Ah... Va bene, scusa il disturbo!'
 
-Ecco qua! Tisana alle more per l'amore più grande!- disse tornando in salotto con questa grande tazza. 
-Grazie!- dissi baciandolo
-Ti senti meglio?- mi chiese guardandomi 
-Si...- dissi bevendo la tisana. -Mmm... Buonissima! - sussurrai.
-Lo so!- disse dandosi tantissime arie. A me scappò un sorriso e subito lui si avvicinò a me. Cominciò a baciarmi delicatamente sulle labbra, per poi scendere sul collo e poi tornare sulle labbra. Mi stava facendo impazzire. Così posai la tazza e cominciai a giocare un po' anche io. Lo baciai sul collo, sul naso, arrivai fino al naso e poi glielo morsi. Lì, lui si staccò da me, mi guardò e mi prese in collo, portandomi al piano superiore. 
Ci sdraiammo sul letto e in pochissimo tempo i nostri vestiti sparirono. 
Mi stava baciando delicatamente intrappolando il mio corpo tra il suo è la base del letto.
È stato bello, come la prima la volta, come tutte le volte. Ero sicura di amare quell'uomo, ma qualcosa in lui non mi convinceva. 
Così, a cena decisi di affrontare l'argomento Charlotte. 
 
-Buonissima questa carne!- disse gustando la cena che avevo preparato
-Senti...-
-Dimmi- chiese bevendo un po' d'acqua
-Sai dirmi chi è Charlotte!- chiesi titubante 
In quel momento, il suo sguardo cambiò totalmente. Mi fulminò, oserei dire. Era spaventato, ma allo stesso tempo arrabbiato. Come se io non avessi dovuto sapere niente. È tutto ciò non mi piaceva affatto.
-Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma speravo che non fosse stasera.- disse dopo una lunga pausa
-Non capisco...-
-Avrei dovuto parlarti qualche settimana fa, perché io l'ho saputo qualche settimana fa...- dissi respirando profondamente.
-Che sta succedendo Tyler?- chiesi smettendo di mangiare.
-Come spiegarlo...-
-Intanto inizia, no?!- chiesi alterandomi
-Vedi... Quando andavo al liceo, precisamente 7 anni fa, ho avuto dei problemi con mia madre. Questo mi ha fatto venire qui a Londra... Ma prima di venire qua, volevo farla pagare a mia madre per non so nemmeno cosa, per dei torti che a quell'età è giusto che i genitori, facciamo ai figli...-
-Cosa è successo?-
-Eravamo alla festa di fine anno... Pensavo solo a divertirmi. A spassarmela con le ragazze e a bere. Quella sera ho fatto sesso non protetto con una ragazza, Charlotte e lei è rimasta incinta... Tutto qua!- 
-Sei papà?- chiesi con le lacrime agli occhi. 
-Da ben 6 anni... - 
Ero sconvolta. Mi misi la mano davanti alla bocca e avevo lo sguardo perso. 
-Io l'ho scoperto solo poche settimane fa, Emma... Ti giuro! Non pensavo di aver messo incinta una ragazza...-
-E adesso?- chiesi quasi piangendo 
-E adesso... Beh, dovrò andare a stare con lei per un po'... Non ci sono stato per così tanti anni... Devo farmi sentire un po'... Matty deve capire che ha un papà...-
-Matty? È così che si chiama?- 
-Si...-
-Quando pensavi di dirmelo?- 
-Avevo paura Emma...- disse prendendomi la mano 
-Dove sta lei?- chiesi preoccupata della risposta
-A York...-
-Cosa?!-
-Lo so, è lontano... Ma che ci posso fare!-
-Che ci puoi fare! Hai ragione... E io? Che ci posso fare? Mi sono innamorata di una persona che se ne andrà per non so quanto tempo. E andrà a vivere con la madre di suo figlio!- scoppiai in lacrime. 
-Perdonami... Ma devo farlo!-
-Non possiamo stare insieme. Non ce la posso fare. Dovevamo capirlo sin da subito Tyler. Siamo costretti ad essere solamente alunna e professore, niente di più...-
-Mi stai lasciando...-
-Credimi non vorrei... Ma non voglio farmi del male e tanto meno farlo a te!-  
 
Lo guardai per qualche istante negli occhi e poi corsi in camera. Preparai la mia valigia e scesi in salotto. 
 
-Presumo che il weekend romantico finisca qui?- 
-Presumo anche io...- 
 
A quel punto mi fece salire in macchina e mi riportò ad Harrow. 
Appena arrivata davanti a casa mia, restai per qualche istante, lo guardai e lo salutai dandogli l'ultimo bacio, per chissà quanto tempo. 
 
-Mi mancherai!-
-Cerca di pensare a tuo figlio, non a me!- disse scendendo. 
 
Appena Tyler ripartì, chiamai Jace e piangendo gli chiese se poteva passarmi a prendere a casa. 
Dopo nemmeno 10 minuti era lì. Corsi in macchina e chiusi lo sportello violentemente. 
 
-Che è successo?- mi chiese preoccupato e mezzo addormentato.
Io senza nemmeno pensarci, mi voltai e gli diedi uno schiaffo. Uno di quelli sonori, di quelli che lasciano il segno. -Per cos'era questo?- chiese accarezzandosi la mascella
- Ho avuto una giornata davvero di merda, e ne avevo bisogno...Scusa!- dissi sforzando di sorridere
-Ora che vuoi fare?-
-Venire a casa tua!- 
-Cosa?! Il weekend romantico è...-
-Andato! Nessun weekend romantico...- dissi asciugandomi le lacrime. 
 
Arrivati a casa sua, mi distesi sul divano e cominciai a piangere di nuovo. Non potevo credere a quello che era successo. Dopo un po' Jace scese dalle scale di casa sua con un piumone e tanti cuscini. 
 
-Che stai facendo?- chiesi alzandomi. Avevo gli occhi gonfi e rossi. Ero in condizioni pessime.
-Una serata tra amiche! Stasera sarò la tua migliore amica...- disse facendo lo spiritoso e cercando di farmi sorridere. - Ho dimenticato una cosa essenziale!- disse dandosi una botta in testa. Corse in cucina e quando tornò in salotto, aveva in mano un barattolo di Nutella. 
-Ora è una perfetta serata tra amiche!- disse sedendosi sul divano accanto a me, accendendo la Tv e passandomi un cucchiaio per la Nutella. Dopo essermi alzata e essermi messa a sedere decentemente, gli diedi un bacio sulla guancia e gli sussurrai in un orecchio: 'Grazie!' Lui si avvicinò al mio e sussurrò: 'Nulla!'
 
Tutto sommato, passai una bella serata. Anche se la rottura con Tyler, i messaggi, la scoperta di questo figlio,  l'attentato di omicidio al lago... Insomma, ero provata, ma Jace, come sempre, mi strappò un sorriso e mi fece sentire a casa...
   
 
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