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Autore: Travers99    02/11/2014    0 recensioni
La storia racconta dei nostri semidei preferiti con l' aggiunta di un personaggio immaginario, Marcus Travers, figlio di Poseidone, che ha partecipato alle Imprese di Percy. Dopo una storia con Annabeth, i quali si lasciarono alla fine de "La battaglia del Labirinto", Marcus si fa cogliere alla sprovvista e si fa sopraffare dal potere del ghiaccio, potere, donatogli dal padre, che gli ha sempre complicato la vita. Per questo Marcus considera il dono del padre, che lo ha abbandonato e non si è preso cura di lui dopo la morre della madre, avvenuta durante il parto, come una maledizione. Marcus, vivendo come i nonni, ha sempre sentito la mancanza dei genitori, ma ha trovato una famiglia con Percy e Annabeth. Scoprì, prima della battaglia contro Gea, che il dono del padre serviva solamente a renderlo un degno sacrificio contro Gea, lui sarebbe morto insieme alla dea della Terra, e il mondo si sarebbe salvato. Ma Marcus era sopravvissuto, grazie al padre, che,pentendosi di quello che aveva fatto, aveva salvato il figlio. Ma Marcus non lo avrebbe mai perdonato, e adesso che stava per andarsene dal Campo per dimenticare ciò che provava per Annabeth, quelcosa glielo impedirà, una nuova Profezia.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia è stata scritta SENZA leggere "Il Sangue dell' Olimpo" I MARCO "Dopo tempo e terra, il buio è tornato, per vendicarsi di coloro che l' hanno sfidato. Una duplice forza necessita la saetta, per far sì che l' oscuro si dilegui in fretta. Gufo e colomba un tempo leali, per un frutto diventeranno nemici mortali. Le scritture saranno nemic della morte, ma alleate di chi le libererà dal forte. Lui che aveva trovato se la vedrà via portare, e anche l' altra l' amore dovrà cercare. Fra ghiaccio e acqua si vedrà finalmente, chi è il preferito, e chi il più potente con uno scontro finale, che per uno dei due sarà fatale. Colui che negli Inferi gli ha inferto il colpo glaciale, lui, figlio del mare, è l' ultima arma, la principale" La battaglia con Gea si era conclusa, e finalmente credevo di essere libero, di poter ladciare quella vita da Semidio e viaggiare per il mondo, frequentare la scuola, intraprendere una carriera. Ma mi sbagliavo di grosso. Svenni così, davanti a loro, poco dopo averli salutati, con quelle parole che mi rimbombavano nel cervello. Ero così vicino, così vicino dall' andarmene. Da lasciarmi tutto alle spalle e partire, per dimenticare, per dimenticare cosa provavo per Annabeth. Avevo capito che per abituarmi all' idea sarei dovuto mancare per un po'. Inoltre, c'era ancora qualcosa fra noi,il bacio di pochi giorni prima ne era la prova, ma capivo che lei amava Percy, non c'era più nulla da fare se non aiutarla a dimenticarmi. Fu come un infarto,o un ictus o comunque qualcosa di doloroso e immediato. Caddi a terra. Sentii le urla delle ragazze, le imprecazioni dei ragazzi, le voci di Percy e Jason che mi dicevano di non mollare, ma tutto si fece buio. Mi chiamo Marcus, Marcus Travers, e sono figlio di Poseidone, fratello di Percy Jackson. Ovviamente, dato che abbiamo la stessa età (io sono più grande di due mesi), non siamo figli della stessa madre. Infatti mia madre rimase incinta di Poseidone, ma la loro relazione durò davvero poco, e lui andò fra le braccia di Sally Jackson. La cosa peggiore? No, non il fatto di essersi sentito abbandonato dal proprio padre anche quando avevo scoperto chi fosse, ma che mia madre morì durante il parto, per darmi alla luce. A quanto sostiene ancora lui, mio padre, non smise un attimo di vegliare su di me come su Percy, e decise di farmi un dono, nello stesso momento in cui nacqui. Se state pensando: "Awwww che padre amorevole" vi state sbagliando eccome. Il "dono" che ho ricevuto è stata la capacità dicontrollare, oltre che l' acqua, anche ghiaccio e aria, ovvero tutti e tre gli stati fisici dell'acqua, una vera e propria maledizione. Innanzitutto non mi aveva detto che il ghiaccio era qualcosa di pericoloso, e di utilizzarlo in modo eccessivo avrebbe comportato un congelamento interno. Se sono riuscito a controllarlo, a sopravviverne, è stato merito di chi mi stava intorno, soprattutto di Piper. Lei mi ha insegnato che quel potere doveva essere utilizzato pensando solo ad una cosa: proteggere gli altri. In effetti, i primi tempi evocavo il ghiaccio sotto sentimento di rabbia o confusione, soprattutto a causa di Percy e Annabeth. Inoltre non mi aveva detto che sarei morto durante la battaglia contro Gea, che avrebbe causato la morte di alcuni dei miei amici. Non lo avrei permesso. Contravvenendo alla profezia, feci il contrario: sacrificare me stesso, e fare in modo che loro sconfiggessero Gea. Ero io il più sacrificabile in fondo, non avevo nessuno da cui tornare, nessuno che mi amasse come io amavo lei. Sì non sono l' unico a cui Afrodite ha reso la propria storia d' amore "interessante". Sfortunatamente Apollo mi aveva riportato in vita, dico sfortunatamente, perchè non ne potevo più di quella vita. Avevo amato Annabeth da sempre, dal primo momento in cui l' avevo vista, e più di una volta aveva ricambiato il mio amore. Durante gli anni però il dubbio della scelta fra me e Percy aveva portato ad una rivalità fra noi fratelli. Avevo fatto in modo che,con l' aiuto di Afrodite, lei si dimenticasse cosa provava per me, ero troppo pericoloso, con la faccenda del ghiaccio che ancora non riuscivo a dominare. Quando poi arrivarono Jason e gli altri, io stetti con loro per un breve periodo prima di essere rimandato da Percy, che stava raggiungendo il Campo di Giove. Era non mi aveva tolto solo la memoria. Dopo la battaglia con Crono ero riuscito a dimenticare Annabeth grazie a Katie Gardener, figlia di Demetra. Adesso però nè io nè Katie provavamo nulla l' uno ler l' altra (sempre grazie ad Afrodite, che voleva darmi una seconda possibilità ma la fine di Atena), e anche quando mi tornò la memoria, per me era solo un' amica. Erano tornati però i sentimenti per Annabeth e, nonostante stesse ormai con Percy, c' erano scappati più baci che quando stavamo insieme noi. Questo mi spaventava molto. Ok, ero uno stronzo ma, persino Percy stesso mi aveva detto:"Provaci, non voglio che faccia la scelta sbagliata" e avevo cercato di resisterle in ogni modo, ma due volte era stata lei a baciare me. Dato che la mia presenza provocava soprattutto confusione nella sua testa, perchè in sei anni non aveva ancora scelto veramente, avevo deciso di andarmene per un po', per farle capire se le mancavo o se Percy era quello giusto, ma a quanto pare Afrodite, ero certo fosse lei,aveva deciso che sarei rimasto, tanto per vedere ancora un po' Percy e Annabeth sbaciucchiarsi. Beh che dire, grazie tante, dea dell'amore!
   
 
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