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Autore: Sebs    03/11/2014    0 recensioni
Orphan Black AU!High School
Delphine e Alison, migliori amiche, incontrano delle persone molto singolari: Delphine si imbatte in una ragazza con gli occhiali che la fa sentire rinata; Alison ritrova il suo vecchio amico, Felix, che ora ha due sorellastre. La cosa strana? Sia la ragazza con gli occhiali, Cosima, che le sorellastre di Felix, Sarah ed Helena, sono del tutto identiche ad Alison. Che mistero si nasconde dietro quei quattro visi così simili?
[Cosima/Delphine; Sarah/Cal; Alison/Donnie; Alison/Beth]
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Alison Hendrix, Cosima Niehaus, Delphine Cormier, Helena, Sarah Manning
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I preparativi per la festa assorbirono completamente Alison, che sembrava più iperattiva del solito.
Delphine e le altre facevano tutto ciò che Alison diceva loro, e nel frattempo cercava di stringere i rapporti con Cosima, senza destare in lei nessun sospetto. Dopotutto, chi sospetterebbe di avere tre gemelle che non ha mai visto?
Sarah e i ragazzi erano alla ricerca dei costumi, attività che non coinvolgeva Cal ed Helena. Helena era quella più interessata al numero di invitati. Con l'idea del casinò avevano attirato un bel po' di persone, e Aynsley (e soprattutto Jesse) erano disperati.
Helena segnava gli invitati, e ogni giorno sbatteva in faccia a Jesse i nuovi aggiunti. Solo che, una mattina, Helena si trovò a dover lavorare con lui, perché Aynsley aveva deciso di voler unire la sua festa a quella di Alison. Lei aveva accettato, ma solo perché la casa di Alison sarebbe stata distrutta da tutti quegli invitati, mentre Aynsley poteva prendere in prestito una delle sale da ricevimento di suo padre.
Felix, d'altra parte, si era trasformato in un topo di biblioteca: passava ore a fare ricerche sulla genetica, convinto di aver quasi trovato la soluzione, ma alla fine, trovava soltanto altre strade inesplorate. Un giorno arrivò addirittura a buttare i libri per aria, e per poco non fu cacciato a calci. Anzi, fu davvero fortunato. Soprattutto perché, il giorno dopo, una ragazza che aveva sentito cosa era successo si presentò al suo tavolo.
-Ciao.
-Che vuoi, sto studiando, non vedi?
-Sì, ma credo che una ragazza che vuole studiare Evoluzione all'università ti sia utile. La genetica non ha segreti.
Lui alzò lo sguardo. -Un'altra volta no, io non ce la faccio, -sussurrò.
Cosima inclinò la testa. -Scusami?
-Niente, niente. Allora, cosa mi fai leggere?
Lei gli fece qualche domanda, per capire a che punto fosse arrivato, e così gli schiarì qualche punto oscuro. -Ora devo andare. Devo aiutare un'amica con una festa. Non è che ti andrebbe di venire? È in maschera.
-Non ti conosco nemmeno, io...
-Delphine è una mia amica, e mi ha detto che ti conosce.
-Davvero?
-Conosce una ragazza con dreads e che si chiama Cosima. Non credo che ce ne siano molte qui.
-In effetti... Hai un indirizzo? Un orario?
-Chiedi a Delphine, okay? Sono in ritardo.
Cosima rimase a fissare quel tipo che andava via. Era davvero un tipo originale.
Ma ora c'era una cosa più importante da pensare: da cosa poteva vestirsi?
 
-Ali, ti manca solo il vestito. Calmati.
-Donnie, non posso calmarmi. La festa è dopodomani e non ho idea di come vestirmi.
-Puoi sempre puntare sul fantasma.
La camera di Ali era tappezzata con progetti e con cose da fare, alcune cancellate. Donnie la tirò in braccio a sé. Amava quella ragazza, nonostante a volte impazzisse per cose inutili. Ma lei non poteva farci niente, ci teneva e basta. E così anche lui. -Dobbiamo scegliere come vestirci.
-Credevo ci avresti pensato tu!
-Cosa? Allora, puntiamo sul classico, no? Romeo e Giulietta.
-Helena dice che è una storia stupida, e che loro due sono degli idioti immaturi. Non è che ti trovi un completo bianco?
Donnie ci pensò su. L'ultimo completo risaliva al matrimonio di sua zia, un paio d'anni prima. -Mi sa di sì. Ma è scuro, e non fa molta paura, non credi? A chi stai pensando?
-Ricordi quando ho fatto Dracula a teatro?
-Certo. Sapevi tutte le battute e non facevi altro che ripeterle.
-Dovrò tingermi i capelli, ma... -Alison si alzò e frugò nell'armadio. -Che ne pensi?
Alison aveva in mano un vestito nero, lunghissimo, con una generosa scollatura. -Non è perfetto?
-Gli Addams?
-Abbastanza spaventosi, no? E poi ti basterà disegnarti i baffi e trovare una camicia nera.
-Non voglio disegnarmi i baffi.
Ali si sedette in braccio a Donnie, come faceva sempre. -Davvero?
Iniziò a baciargli il viso, ma lui confermò. -Davvero. Niente baffi.
-Allora puoi andartene via. Le ragazze verranno qui tra poco. Via! Fino a quando non cambi idea.
Donnie le rubò un bacio sulle labbra e se ne andò.
Ali lo guardò dalla veranda di camera sua. Era convinta che alla fine avrebbe ceduto.
 
Delphine arrivò furiosa a casa sua, in ritardo per una volta.
-Indovina il genio chi ha invitato?
Gli sguardi delle quattro ragazze si girarono verso Felix. -Grazie per il complimento, Delphine.
-Chi hai invitato, Fee?
-Ho incontrato Cosima, in biblioteca.
-Sul serio? E tutto il discorso che abbiamo fatto a pranzo l'altro giorno?
-Deve sapere. Soprattutto ora che sa che sto facendo ricerche sulla genetica.
-Non può saperlo così però.
-Vi conoscerà con le maschere, Sarah! Tu sarai la pirata, lei sarà Morticia Addams, Helena la psicopatica...
-Davvero ti vestirai da psicopatica, Helena?
Lei alzò le spalle. -Forse non è una brutta idea. Le luci saranno oscure, e non ci penserà su.
Le ragazze si ammutolirono.
-Proprio da psicopatica?
Helena disse che non aveva avuto idee migliori.
-Da ex moglie? -suggerì Sarah.
-Avete visto Mean Girls?
Le gemelle guardarono Alison. -Certo, perché non avremmo dovuto?
-Non mi sembravate... il tipo. Mi fate vedere i vostri costumi?
Sarah si alzò in piedi, e corse in bagno con il suo zaino. Delphine prese qualcosa dal suo. Poi sorrise, mostrando delle zanne finte.
-Puoi fare di meglio, -suggerì Helena. -Facciamo così, tu vestiti da vampiro e io ti procuro gli incisivi, così potrai anche parlare senza che ti scappi la dentiera.
Felix sorrise. -Dovresti davvero travestirti, Helena.
Lei alzò le spalle, e Sarah uscì dal bagno con pantaloni di pelle stretti e una giacca che le arrivava al ginocchio, nera e rossa. -Il cappello rimane una sorpresa. Che ne dite?
Alison dovette riconoscerlo, non si sarebbe aspettata niente del genere. Credeva che Sarah avrebbe snobbato la sua festa come una stupida festicciola da liceali. E invece...
Magari sarebbe stato grazie a lei che avrebbe vinto contro Aynsley. Le due fazioni rimanevano quelle anche se le due forze si erano unite.
  
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