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Autore: beachia0314    06/11/2014    0 recensioni
"Apro la busta e leggo la lettera. Finito di leggere scoppio in lacrime, quasi urlando e gridando il suo nome "-Michael!-" Sono uno stronzo. Io..io lo amo.. e..se n'è andato.. Stremato continuo a urlare il suo nome, che non smetterò mai di pronunciare "-Michael!-"
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-POV LUKE
Suona finalmente la sveglia e mi fiondo giu dal letto andando in bagno. Appena esco trovo la porta di Bea aperta, e lei che esce assonnata. "-Bungiorno!-" dico io, un po' troppo allegro e felice di quello che dovrei. Lei sbadigia e sorride
"-Giorno.. Calum si è svegliato?-" mi chiede dirigendosi verso il bagno
"-Ancora no, non riesce mai a svegliarsi bene la mattina..-"
"-Bene allora ci penso io.. ha voluto venire lui con me e non il conrario-" dice poi con un sorrisetto diabolico. Mi chiedo cosa voglia fare..
Vado a vestirmi, curioso, ma troppo eccitato per oggi.. Sono anni che non ho più avuto un momento da solo con Michael, e tutto questo è meraviglioso, anche se dovesse finire male. Ma naturalmente spero in bene. Vado per scendere le scale, ma è appena entrata Bea con una brocca d'acqua in mano. Oh Dio.. La seguo per vedere quello che succederà a Calum, subito scoppiando a ridere. Bea adesso è su Calum, con in mano la brocca d'acqua, ormai vuota. Il contenuto è sulla faccia di Calum, che subito salta giu dal  letto, urlando cose non del tutto eleganti
"-Bea! ma sei impazzita?! Sono le 6:oo!-"
"-Veramente sarebbero le 7:30 e Noi dovremmo essere li' alle 8:30! -" Calum sbuffa guardandola con odio. E' uno sguardo che ho visto usare solo poche volte, dato che abitualmente lui sta simpatico a tutti. Ma evidentemente Bea suscita in lui l'odio più assoluto. Oh forse.. no. Ringrazio il cielo per non avermi fatto scappare quest'ultima frase, Calum si sarebbe infuriato. Calum è molto pericoloso quando si infuria.. molto. Si dirige verso di me
"-Per quanto ancora dovremo starci?! Pensavo che cercare Mickey sarebbe stata una cosa un po' più piacevole di questo. Maedizione a lei e maledizione a tutti gli inglesi!-" urla andando verso il bagno. Ma vedo una testolina bionda uscire dalla porta  accanto
 "-Tecnicamente Hood, io sono mezza irlandese. E Tu sei mezzo scozzese, quindi il British c'è sempre!-" dice ridendo Bea, mentre Calum sbatte la porta del bagno dietro di lui.
Mi faranno impazzire, sono sicuro. Ma mi fanno anche tanto ridere.. è come essere amici da sempre.
Percorro il corridoio, passando dalla camera di Ash, perfettamente ordinata e vuota, e scendo le scale. In cucina ci sono Ash e Ary, che cercando di dare da mangiare ai bambini. O almeno.. Ash cerca di imboccare Claire, imitando il rumore dell'aereoplano.
"-Giorno Luke!-" dicono entrambi sorridendo. Poi Ary si alza e prende un piatto dal ripiano della cucina, mettendolo davanti a una sedia vuota. "-Avanti Luke, vieni a fere colazione, se vuoi c'è il the o anche il caffè..-" io sorrido
"-Tranquilla Ary, la prossima volta farò da solo-" mi siedo a tavola e i bimbi mi guardano sorridenti, con quei adorabili musetto sporchi di cioccolato. Dopo qualche minuto si sentono dei rumori di sopra e nelle scale, e anche delle voci, che si distinguono subito
"-Sei pazza, non si svegliano così le persone Bea! Non siamo in Irlanda o in Argentina, siamo a Londra!-"
"-Che cosa avrei dovuto fare, dimmi? Io odio arrivare in ritardo, secondo non ti eri alzato, e terzo non sono mai vissuta in Irlanda, ma per figli viziati come te sarebbe abbastanza istruttivo!-"
"-E allora tu, chi eri la cocca di mamma e papà che lavava i panni e apaprecchiava?-" Bea sta un attimo zitta e noto che Ary si gira verso di loro
"-Tu sai poco e niente dela mia infanzia e della mia famiglia-" Entrano in cucina spintonandosi e sono costretti  a sedersi vicini, per l'assenza dei posti
"-Chi mi ha convinto ad accompagnarti, Luke..-" io sorrido
"-Sei stato tu ad autoconvincerti, Calum-"
"-Ok, ma se le cose andranno così ogni giorno, giuro, preferisco dormire per strada-"
"-Buona scelta, così almeno ti sveglierai dentro un cesto di immondizia, col ronzio delle mosche? Oh mio Dio, è la fine che tutti vorrebbero fare!-" fa Bea mettendosi un muffin in bocca. Calum le fa una sorta di linguaccia e torna a borbottare fra se e se. Spero che le cose cambino, è impossibile stare cn Calum in queste condizioni..
Dopo qualche minuto, appena finita la colazione, suonano al campanello. Il cuore mi batte forte e mi alzo velocemente, andando verso il corridoio e aprendo la porta. Gia due iridi verdi mi squadrano sorridenti "-Giorno-" gli do un bacio sulla guancia"-Quando partiamo?-"
"-Anche adesso, se vuoi-" annuisco piano, ma in realtà non vedo l'ora. Mi sporgo verso la porta della cucina e saluto tutti, notando che Bea e Calum hanno gia ripreso a litigare, non mi interessa sapere per cosa.
Usciamo dalla porta  e saliamo in macchina "-Allora, come è andata la tua prima notte a Londra?-" mi chiede Michael
"-Non benissimo, mi sono addormantato tardissimo perchè Calum e Bea non la smettevano di litigare, un po' per il bagno, un po' per la stanza.. e stamattina, Bea ha buttato una brocca d'acqua gelida in testa a Calum, per farlo svegliare!-" Michael ride
"-Tipicio di Bea.. sai lei è una che all'orario ci tiene.. ma non è mai puntuale per vari motivi.. Figurati quando abitavamo insieme-" sorrido, ma poi penso a quel silenzio improvviso che si era creato quando Cal aveva citato i genitori di Bea e Ary
"-C'è qualcosa di strano riguardante i genitori di Bea e Ary?-" Michael fa una faccia incuriosita
"-Bhe.. diciamo che l'ambiente non era fra i  migliori.. perchè?-"
Gli racconto di tutta la conversazione tra Bea e Calum, non dimenticando di accennere all'espressione di Ary. Appena finisco Michael annuisce
"-Diaciamo che suo padre è stato completamente assente, per vizio del gioco e dell'alcool, la madre è morta quando Bea aveva otto anni, a causa di un incidente. Per fortuna Bea aveva tre fratelli: Ary, Zayn e Louis. Le cose sono state un po' complicate, ma alla fine ha realizzato i suoi sogni.. e tutti stanno bene-" Dopo qualche minuto di silenzio, mi giro di scatto verso di lui, con in testa la più importante domanda che avrei dovuto fargli "-Dove mi porti?-"
"-E' una sorpresa..-" dice sorridendo. dopo un po' parcheggiamo in un parcheggio sotterraneo e risaliamo, trovandoci davanti la fermata della metropolitana "-Qui ci spostiamo tuti in metro, a Londra con la macchiana fai poco e niente-" annuisco, come se  lui fosse una guida specializzata. Scendiamo giu e prendiamo la metropolitana. Il rimbombo del treno è assordante e socchiudo gli occhi perchè è troppo forte
"-Tranquillo poi ci fai l'abitudine Luke-" rido, anche se è come se avessi sentito tutto ovattato. Quando scendiamo dal treno e saliamo in superfice, mi sento dentro una bolla. Ma appena guardo di fronte a  me vedo un enorme bosco, che non finisce nemmeno all'orizzonte
"-Ma dove mi hai portato, alla casa di cappuccetto rosso?-"
"-Idiota, è il Central Park! E ci siamo stati pure in tour qui dentro..-"
"-Lo so scemo..-" Attraversiemo e ci addentriamo nel parco. Ci sono un sacco di carrozzine, moltissimi ragazzi che passeggiano mano nella mano.. in questo momento vorrei predergli la mano, ma so che verrei respinto. Arriviamo davanti ad un enorme lago, che ho gia visto quando siamo venuti qui a Londra. Di notte siamo venuti in questo parco, avevamo l'hotel proprio qui di fronte. E in una di queste panchine io e Michael ci siamo pure baciati.. Eccola la riconosco. Mi fiondo su quella, tirando per il braccio Michael e facendolo sedere pesantemente sul legno
"-Ma che ti è preso, Luke?!-"
"-Non ti ricorda niente questa panchina?-" Michael alza lo sguardo e  si guarda in torno. Poi sorride"-Capito-"
Ma vedo che i suoi occhi si fanno improvvisamente tristi.
"-Luke.. ti devo dire una cosa..-"alzo il sopracciglio "-Dimmi tutto-" lui sospira. Poi prende fiato e inizia
"-Vedi Luke.. io... mi devo sposare fra pochi giorni..-"
Il mio respiro si blocca, come il mio cuore. Cosa?


-POV MICHAEL
Finalmente gliel'ho detto. Ma tutto a un tratto è come se suonasse male. Si vede chiaramente che Luke ci è rimasto male.
"-Cosa pretendevi Luke? Capisco che la nostra era stata solo una storia tra ragazzini, ma per me è stato quasi traumatico e mi ha segnato parecchio-"
Luke abbassa lo sguardo , per un attimo mi pare di vedere lacrime, ma poi quando i suoi bellissimi occhi azzurri sono puntati su di me non ne vedo "-Sono felicissimo per te, Michael, veramente. D'altronde, non avrei potuto aspettarmi niente, sono sempre passati dieci anni. Ma allora con chi ti sposi?-"
"-Lei si chiama Lauren, ci sposiamo fra due giorni.. Bhe, se ti fa piacere sei invitato e anche tutti gli altri..-" Lui sorride, sembra veramente felice, anche se il disagio di entrambi sta gia salendo. Poi gli prendo la mano e gliela accarezzo dolcemente
"-Luke.. io ci tengo a te.. e.. per favore, rimani ancora un po' qui  a Londra..-" sussurro guardandolo negli occhi. adesso vedo felicità  nel suo mare.
"-Ovvio.. d'altronde, non ho ancora smesso  di romperti le palle per bene-" ridiamo e poi guardo l'orologio
"-Ti va di fare una cosa?-" gli chiedo. Lui alza il sopracciglio e annuisce e io sorrido
"-.. sei mai stato all'Hard Rock?-"
Mezz'ora dopo siamo all'Hard Rock cafè di Londra. Ci sediamo a uno dei tavoli e non smettiamo di parlare, lo guardo, è rimasto sempre uguale: Quegli occhi color del mare; quelle fossette; quelle labbra rosee; quella pelle bianca. E lui è Luke Hemmings, il ragazzo, ormai uomo, che mi onfonde più di chiunque altro.

-POV BEA
"-Forza Ash, siamo in ritardo!-" dicco picchiettando rumorosamente il dito sul vetro del finestrino
"-Non è colpa mia-" dice calmo
"-Lo so..-" poi guardo Cal seduto alla mia destra che guarda, come sempre, lo schermo del cellulare. Mi da' sui nervi e non è passato neanche un giorno "-Non è colpa tua Ash, è colpa di un ragazzo idiota che è completamente dipendente dal cellulare-" dico poi acida.
Finalmente Calum alza lo sguardo e mi guarda in modo odioso. Mi odia, come io odio lui e tutte le sue arie di Dio sceso in terra.
Dopo una buona mezz'ora di traffico, Ash ci lascia proprio davanti al teatro
"-Grazie Ash, scusa per la fretta..-" io scendendo in fretta dalla macchina. Lui fa per dire qualcosa, ma ho gia chiuso la portiera dell'auto e Calum sta cercando di venirmi dietro. Attraversiamo velocemente le piazza e entriamo in teatro. Sulla soglia ci sono alcuni dei miei colleghi, che parlano, fumano o fanno colazione
"-Ehi Bea! Come mai in ritardo?-" dice Emily, una delle ballerine di tango con una ciambella in occa
"-Storia lunga Em..-" dico, per po guardare Calum avvicinarsi quasi col fiatone
"-Chi è lui?-" dice poi dandogli un'occhiata veloce
"-Lui è Calum, un nuovo allievo-"
Emily lo guarda meglio e più a lungo, poi sorride porgendogli la mano "-Io sono Emily-"
Lui sorride e la stringe "-Calum Hood-"
"-Sei australiano?-"
"-Esatto-" Lei sorride con fare da oca e quindi prendo per la amnica Calum e lo trascino dentro "-A dopo Emily!-" dico camminando velocemente
"-E' carina!-" dice Calum voltandosi indietro per guardarla. Io alzo gli occhi al cielo
"-Senti, è l'unica che non mi ha trattato da animale, come te-" Mi fermo un attimo e lo guardo negli occhi
"-Voglio mettere in chiario una cosa con te, Calum. Non so nemmeno perchè sto perdendo tempo con te, ma  penso sia un mio dovere dirti che sei una delle persone più vizziate e più insopportabili che abbia mai conosciuto. Qundi la porta è li', posso anche darti subito i soldi per il biglietto della metropolitana per tornare a casa e posso anche non parlarti più e lasciarti perdere. Ma se vuoi lavorare con me devi capire che io voglio impegno e determinazione. Non lo dico perchè sono inglese o irlandese, ma perchè nella mia vita non ci sono stati mai. Quindi a te la scelta-"
Lui mi guarada come un bambino che è stato appena sgridato, poi sospira "-E va bene, scusa. Ma non mi piace quando mi tratti da bambino, non mi piace quando dici che sono viziato e  non mi piace il modo in cui mi svegli. Possiamo comportarci da persone mature, per favore e fare pace?-" mi tande la mano. Io mi guardo in torno, guardando il dipindo a cui siamo davanti: Il ratto di Proserpina, così grande e maestoso da fare quasi paura. Ma è stupendo. torno a guardarlo, prima la sua mano e poi i suoi  occhi e sorrido stringendola "-Va bene, scusami-"
Quindi, con passo più lento, andiamo in sala tatro, dove le ballerine classiche stanno provando. "-Aspetta qui-" dico a Cal mostrando uno dei sedili in prima fila "-Devo solo provare un pezzo con il mio compagno, subito dopo proveremo insieme-" lui annuisce e si siede. Io salgo sul palco, schivando le ballerine e avventurandomi in quelle quinte buie che ormai conosco meglio di casa.


-POV CALUM
E' quasi rasserenante aver fatto "pace" con Bea. Almeno ho la certezza che non mi sveglierà più come sta mattina. Dopo  che le ballerine classiche sono uscite dal palco, intravedo una persona che mette due sedie sul palco. Sento delle voci, fra cui riconosco anche quella di Bea. E poi comincia la musica.
Sembra stridula inizialmente, ma poi capisco che sono violino e fisarmonica uniti insieme: tango. E' il suo turno. Un ragazzo dai capelli rossi si avvicina a una delle due sedie e si siede. Dopo pochi sencondi appare una sagoma femminile, Bea. Ha una sorta di vestito con la gonna a campana, rosso, che le lascial la schiena scoperta. Cominciano e muoversi girando su se stessi e poi inizia il ballo. I movimenti sono decisi, ma lenti e sensuali.
I capelli di Bea smbrano olto più lunghi, sono raccolti in una coda, che li fa svlazzare di qua e die la. Il ballo dura circa tre minuti, poi, escono di nuovo dal palco. Mi ritrovo ad appaludire, ma so che faccio la figura dell'idiota. Subito dopo Bea scende dal palco sorridendo, insieme all'altro ballerino. Penso sia il suo ragazzo
"-Calum, lui è Cloude, il mio partner-" gli stringo la mano
"-State benissimo insieme-" dico sorridendo e indicandoli. Ma la faccia di Bea mi fa sentire minuscolo. Soppia a ridere, e  anche Claude. Divento improvvisamente rosso e mi sento caldo come non mai
"-Io e lui non stiamo insieme!-" dice sedendosi su uno dei sedili. Quando si riprende si alza "-Lui ci aiuterà e vedremo se per te si può fare qualcosa..-" rido e  guardo Calude. Indossa dei pantaloni abbastanza stretti e neri. Io invece una tuta Adidas nera. "-Bea sei sicura che riuscirò a ballare con questa?-" dico indicandomi il corpo. Lei mi guarda e poi sorride "-Be.. penso di si. Avanti sali sul palco-"

Salgo tramite le scale  e la sala vista da li' sopra è veramente bella. I palchi sembrano tanti occhi, è come se ci osservino.
"-Allora Calum, ti avverto, la prima volta sentirai un po' di dolore. Le altre non sarà così difficile-" Dice Claude mettendosi in posizione. Io non lo ascolto molto, sono troppo impegnato a guardare Bea che si stiracchia in modo strano.
Ma ha ragione.
Dopo mezz'ora sono stremato e tutti i muscoli mi fanno male. In compenso abbiamo messo su una piccola coreografia.
"-Io vado di la' un momento, voi provate-" dice poi allontanandosi e sparendo dietro le quinte.
Io e Bea ricominciamo a provare per l'ennesima volta, ma lei si avvcina al mio orecchio
"-Cal, pensa di essere a un vero e proprio spettacolo. Pensa di essere con la persona che ami di più. Pensa.. di stare per scoppiare dalla voglia di baciarla, abbarcciarla.. pensa di fare l'amore con lei. Ed è da qui che il tango ti entra dentro.-" Un brivido mi score lungo la schiena, quando la guardo negli occhi. In quel momento è come se esistessimo solo noi nell'unierso. La musica inizia, e anzi che rifare sempre lo stesso errore, supero l'ostacolo e continuo, continuo guardandola negli occhi.
Stiamo per arrivare fino alla fine della canzone, quando  sento una sorta di scricchiolio, come di un tacco che si rompe. E infatti un secondo dopo Bea cade a terra, perdendo l'equilibrio. La musica si ferma qualche secondo dopo.
La guardo incurisito e poi vedo cosa le è successo: il taco della scarpa le si è rotto e lei cerca di slacciare il cinturino
"-Scusami, sono mortificata. Vedi, avrei dvuto indossare quelle nuove, mi erano appena arrivate. Ma le hanno rubate, ancora mi chiedo cosa ci possano fare con delle scarpe per il tango... Comunque stavi andando benissimo, se non fosse stato per me tutto sarebbe filato liscio-" dice togliendosi infine la scarpa e massagiandosi la caviglia
"-Fammi dare un'occhiata..-" dico abbasandomi al suo livello e dandole un'occhiata. Dopo che tasto il muscolo della cavigliala guardo negli occhi "-Non è niente hai preso solo una storta alla caviglia. un po' di ghiaccio e passa tutto-" Lei annuisce
"-Ma non si possno avere altre scarpe?-"
"-Io me le ero fatte spedire da una scuola di danza famosissima e non erano costate poco. E' impossibile averle per domani..-" Ci rifletto un po'
"-Ma lo spettacolo non è fra due giorni?-"
"-Tre. Ma.. devo competere con Emily. Non si sa a chi lasceranno la parte per questo semestre. Per le protagoniste ci siamo noi. Dobbiamo partecipare a una sorta di audizione, sia da sole che a coppia. Ma senza le scarpe giuste, è come se ballassi scalza..-" abbassa lo sguardo. Mi è appena venuta un'idea, ma voglio tenermela per me. Le prendo la mano e l'appoggio sulla mia spalla "-Io ti considero una ballerina bravissima-" Lei sorride
"-Tu non mi odiavi?-" fa ridendo. Io sorrido "-Adesso diciamo che  ti sopporto-" lei ride ancora. E' bella quando ride. Le si formano le fossette e delle graziose rughette accanto agli occhi.
Un attimo; bella?
Si.. Bella.
E rimaniamo a guardarci negli occhi, come quando ballavamo, e ormai a  quegli occhi verdastri mi ci sto cominciando ad abituare.

 


Angolino dell'autrice
Sono troppo in ritardo lo so, ma finalmente ce l'ho fattaaa!
Non c'è molto da dire, Michael ha detto a Luke che si deve  sposare, ma si sta rendendo conto che è probabilmente  innamorato di Luke. Calum e Bea litigano, ma alla fine fanno pace. O meglio si danno tregua. Non so quando pubblicherò iol prossimo capitolo, quindi abbiate pazienza ahah
Ringrazio chi segue la storia e chi (come sempre) mi sostiene.
Un bacinoinoino
Bea<3

   
 
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