Fanfic su attori > Jaden Smith
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Autore: Margo Malfoy    06/11/2014    1 recensioni
Maya, irresistibile e sarcastica quindicenne americana, deve vedersela con un nuovo vicino di casa, del tutto speciale. Subito dopo che i suoi genitori sono partiti per la Cina per il periodo estivo, davanti alla sua porta si presenta Jaden Smith, sedicenne famoso a livello internazionale irresistibile almeno quanto lei.
Lei, che fin da subito crede che sia un pallone gonfiato come ogni altro attore, è diffidente e poco socievole. Ma dopo che lui presenta a Maya e alla sua migliore amica Emma i suoi amici, passano sempre più tempo insieme, fino a ché Maya è costretta ad ammettere a sé stessa che Jaden non è poi così male, dovendo tirare fuori dai pensieri più profondi che cercava di cancellare, un brutto ricordo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche giorno dopo scesi di sotto. Emma non era ancora sveglia e i miei fratelli non c’erano: avevano deciso di andare al lago per l’estate. Presi una bottiglietta di succo dal frigo e mi misi al computer a leggere le e-mail. Ce ne era una di mia madre: “Ciao tesoro, la Cina è bellissima! Tutto bene? Noi ci divertiamo un sacco e mangiamo benissimo. Papà mi ha detto che si sono trasferiti gli Smith davanti a noi, ed è fantastico! Appena torniamo li invitiamo a casa e preparo una bella cenetta, ok? Ti abbraccio forte”. Certo, una cena con gli Smith era l’ideale... suonò il campanello; una, due, tre volte. Emma apparve sul pianerottolo delle scale: “Perché non apri?” chiese mezza truccata e mezza no.
“Eri sveglia?”
“Beh, mi stavo preparando...” suonarono ancora “Apri quella maledetta porta!” urlò mentre tornava in bagno. Io andai anche se temevo che fosse Jaden. Guardai attraverso lo spioncino e fortunatamente era Teo.
“Ciao Teo” dissi sollevata.
“La mia seconda ragazza preferita che ha spezzato il cuore al mio migliore amico! Come te la passi?”
“Teo, non gli ho spezzato il cuore! Se sapeste tutta la storia mi capireste” gli chiusi la porta dietro.
“Allora racconta” si sedette in cucina. Io mi misi di fronte a lui spingendo verso di lui il succo che non avevo bevuto perché lo finisse. Gli raccontai tutta la storia e lui, proprio come la sua ragazza, disse che dovevo dirlo a Jaden perché almeno avrebbe saputo che era per una buona causa.
“Lo so, lo so” dissi stringendomi nelle spalle.
“Ciao amore! Eri tu alla porta?” Emma scesa di fretta dalle scale e si buttò addosso a Teo baciandolo.
“Si piccola, tutto a posto?”. Lei annuì serrando le labbra. Il campanello suonò di nuovo e questa volta non avevo scampo, era per forza Jaden. Andai ad aprire svogliata, dopo che Emma mi guardò preoccupata. Aprii senza neanche controllare chi fosse.
“Ciao bambola!!!” disse Eddy aprendo del tutto la porta con un calcio.
“Bambina, devi spiegarci un paio di cose” Lenny tirò fuori da dietro la schiena un giornale aperto alla pagina di una delle foto che avevano scattato i paparazzi quel giorno. Io sorrisi innocentemente. E Lenny si mise a parlare davanti alla porta: “Sai cosa darei io per un bacio di quel fico? Tutti i miei risparmi” disse.
“Ragazzi è per Taylor” dissi ridendo. All’ingresso arrivarono Emma e Mateo.
“Ciao ragazzi” disse Emma. Loro salutarono con la mano.
“Eddy, Lenny, lui è Mateo. Mateo, loro sono Lenny e Eddy”.
“Molto piacere di conoscerti” disse Lenny più gay che mai seguito da Eddy. Spiegai anche a loro la storia in cucina e anche loro mi dissero di dirlo a Jay. Io annuii e uscii di casa.
“E ora dove vai tesoro?” disse Lenny.
“A spiegarlo a Jay” sottolineai.
Attraversai di fretta la strada, beccandomi anche una suonata di una Porsche, senza tenermi per me un sonoro “Vaffanculo”. Dopodiché suonai il campanello degli Smith. Non vedevo Jaden da quel giorno, e forse non avrebbe voluto vedermi, ma a sentire il mondo dovevo parlargli.
Mi aprì Will: “Maya” disse tra l’imbarazzato, il contento e il dispiaciuto.
“Ciao Will,” dissi “c’è Jay?”. Will annuì e mi fece salire in camera sua. Io raccolsi il coraggio e bussai.
“Vieni pa’ ” disse lui. Io aprii lentamente la porta.
“In realtà non sono tuo padre” mi richiusi, sempre lentamente, la porta alle spalle. Lui era sdraiato sul letto.
“Ciao” disse con quella bellissima e maledetta voce.
“Ciao,” mi sdraiai di fianco a lui “devo spiegarti una cosa”. Spiegai per l’ennesima volta la storia di Taylor, e giurai a me stessa che sarebbe stata l’ultima, anche se sapevo di non potermelo permettere.
“Quindi mi hai detto di no solo per quello?” chiese con molto più entusiasmo del dovuto.
“Beh, tecnicamente non ti ho detto di no”
“Quindi mi stai dicendo di si?”
“Non sto facendo neanche questo” risi sempre sdraiata di fianco a lui, come se stessimo guardando le nuvole.
“Sei troppo adorabile”
“Cos’ho detto di così irresistibile?”
“Tutto” disse. Ci fu un po’ di silenzio, poi io decisi di andarmene e, sulla porta, Jaden mi fermò.
“E se io ti promettessi di non essere o diventare come Michael?”
“Non manterrei la mia promessa in ogni caso” cercai di essere il più visibilmente dispiaciuta possibile.
“Ma non è una forma di rispetto per i morti mantenere le promesse” insistette. Io lo guardai sorridendo e maledicendo me stessa per quello che stavo per fare. Mi buttai sopra di lui e lo baciai di nuovo. “Mi dovrò travestire per uscire con te?” chiesi rotolando di fianco a lui.
“No” rise lui.
“Dovrai farlo tu?”
“Di nuovo no” rise ancora.
“Bene!” esclamai alzandomi dal letto e tornando alla porta “E comunque ricorda che posso farti male, faccio karate” risi, lui mi salutò con la mano e poi tornai a casa.
Ritornai a casa sbattendo rumorosamente la porta, anche se trovai  i bei visetti dei miei amici nascosti dietro una delle colonne del salotto.
“Ehi” disse innocente Teo con la mano che si grattava la schiena.
“Quindiiii?” dissero in coro Eddy e Lenny.
“Quindiiii mi ha promesso di non diventare come Michael” sorrisi a trentadue denti.
“Oddio, oddio, quindi da ora posso chiamarti Maya Smith?” chiese emozionata Emma.
“Non esageriamo” risi. Si sentì il campanello.
“Vado io, vado io, vado io!” salterellò Emma fino alla porta.
“Ciao Emma” disse Jay.
“Oddio mio, oddio mio, Maya!”
Io da dietro, con le mani sui fianchi dissi: “Chissà come mai mi sembra di aver già visto questa scena”. 
   
 
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