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Autore: ruka88    24/10/2008    9 recensioni
Liesel, una ragazza che non può più vivere la sua adolescenza a causa di Christopher... ma a lei va bene così... e poi LUI, che l'ha stregata, che non esce dai suoi pensieri e che le ha fatto un grande dono, senza neppure saperlo... LUI,un personaggio famoso... riusciranno a incontrarsi nuovamente? La verità verrà a galla? Il rancore, la rabbia che prova Liesel nei Suoi confronti sparirà?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Durch die Augen von einem Kind

 

 

 

 

 

Un segreto non più segreto

 

-Gustav, le cose stanno degenerando…-

-E te ne sei accorto solo ora?- gli diede uno scappellotto sulla nuca.

-Ma no demente! Solo che ora è tutto più palese! E’ da giorni che Tom e Bill non si parlano… e nessuno sembra voler far tornare i rapporti come prima!-

-Georg… noi non possiamo fare nulla!-

-E chi lo dice??- disse con fare cospiratore.

-Io! Noi non ci intrometteremo!-

-Guarda che, se te ne fossi dimenticato, facciamo parte anche noi del gruppo! Va bene lasciare da una parte il rapporto che li lega… ma si parla anche di amicizia…-

-Ti dispiace parlare in tedesco, Georg?-

-Ma porca vacca Gustav Schafer! Sono nostri amici e noi siamo qui con le mani in mano a vederli mandarsi saette invisibili tra loro!-

 

Gustav pestò piano i pugni sul tavolo della cucina, alzandosi in piedi.

 

-Cazzo!-

 

-Attacco d’ira?- Georg spostò la sua sedia lontano dall’amico intimorito.

-Che cazzo sta succedendo a quei due! Dove sono adesso, eh? Bill è uscito come al suo solito per andare in quel condominio, Tom è sparito chissà dove…-

-E noi siamo qui a impazzire… soprattutto tu…-

-Esatto! Impazzire!- Gustav alzò il volume della voce.

 

Georg lo guardò con tanto d’occhi.

-Calmati…-

 

-Come diavolo faccio! Qua se ne va tutto a fanculo per la loro testardaggine!-

-Sono gemelli… qualcosa in comune ce l’avranno…-

-Non l’intelligenza!-

-Dobbiamo parlare con Bill!-

-Non possiamo intrometterci! Combineremmo casini…-

-Ma potremmo anche risolvere la questione! Mettiamoci una buona parola…-

-E come? Li chiudiamo in una camera da soli e buttiamo la chiave?- buttò li Gustav.

 

-Ma sei un genio!!- si alzò di scatto il bassista –Faremo proprio così!-

-Ma per favore Georg! Non li riusciremo mai a chiudere insieme!-

-E’ per questo che prima parleremo con Bill… lui è molto più ragionevole…-

-Ah certo, gli diciamo “Bill, ora ti chiudiamo in camera e tra poco ti buttiamo dentro pure Tom, così potete chiarirvi!” . Senz’altro si siederà sul letto, chiederà una tazza di te e annuirà comprensivo!-

-Stai diventando malefico!-

-No, realista!-

-Basta lasciarlo in camera sua, tanto ci va sempre! Prendiamo le chiavi…e quando ci entra anche Tom li chiudiamo dentro! Piano semplice ed efficace!-

 

-Spero che torni prima di Tom a questo punto, perché, o la questione si risolve oggi, o giuro che spezzo le mie bacchette in testa a quei due!-

-Oh, faranno di un male…- commentò ironico il moro.

-Allora gli spacco il tuo basso sulla schiena!-

 

Sentirono le chiavi girare nella serratura e subito si zittirono.

Georg si mise contro il muro, appiattito, di fianco alla porta della cucina, per vedere chi fosse entrato.

-Preghiamo di vedere una spazzola nera…-

-Ti prego!! Fai che sia una spazzola e non un moccio vileda….-

 

Il bassista fece un salto felice.

-Siii!!!! Una spazzola nera e bianca!- poi uscì dalla cucina –Bill, amico mio!-

 

Il cantante lo guardò stranito.

-Che ti prende?- balbettò quando lo vide venirgli incontro a braccia aperte ed abbracciarlo.

-E’ scemo, lo sai…- commentò Gustav.

 

-Dov’è Tomi?-

-E’ uscito…- rispose Gustav.

-Ah… e non è ancora tornato?-

-Tu lo vedi??-

-Ok…-

 

-Senti Bill…penso che dovremmo parlare…- si sedettero tutti e tre sul divano.

-Lo so… scompaio un po’ troppo spesso…-

-Spesso?- ripetè Gustav –Ogni santo giorno! E senza dare una spiegazione! Tu non sai come si possa sentire Tom!-

A quel nome lo sguardo di Bill si rabbuiò.

 

-Che è successo?- chiese il biondo.

 

-Ragazzi, vi ringrazio per l’interessamento, ma è una cosa mia- fece per alzarsi.

-No!- Gustav lo bloccò.-Tu ora ci spieghi! Siamo un gruppo, siamo degli amici! Va bene i segreti tra te e tuo fratello, ma questo ormai è diventato un comportamento insostenibile per tutti quanti! Sono quasi le sette, tu sei appena tornato da chissà dove, Tom è ancora disperso nei meandri della città probabilmente con qualche ragazza o ad ubriacarsi…-

-Tu non vuoi vedere Gustav posseduto con gli occhi rossi, vero?? Dagli retta una buona volta…-

-Se vuole rovinarsi la vita…- bisbigliò il gemello oscurandosi.

 

-Fino a qualche settimana fa non avresti risposto così…- intervenì Georg.

-Prima era diverso…-

-Diverso cosa?-

-Io voglio bene a Tomi, un bene immenso… ma ora non posso perdonarlo…cioè… alla luce dei fatti non posso fare finta di niente…-

-Ma che ha fatto quel poveretto!-

 

Bill guardò Gustav.

-Ragazzi… non posso dirvelo…-

-Bill… qui ormai non è più una cosa tua… riguarda tutto il gruppo…- cercò di mantenersi calmo Gustav.

-E questa cosa non riguarda solo me! Ho promesso che non ne avrei fatto parola con nessuno.-

-Bill…- lo sguardo del batterista si fece minaccioso.

-Fidati, fa paura quando perde le staffe! Per favore… evita di farlo infuriare!- lo pregò il bassista.

 

Il cantante appoggiò i gomiti alle ginocchia, con la testa tra le mani.

-E va bene…- bisbigliò infine –Prendete la giacca, fuori oggi fa un po’ freschino.- e si alzò.

 

-Eh?- scese dal pero Georg.

 

-Venite con me….-

 

I due si guardarono, prendendo un giubbottino e uscendo di casa.

 

-E’ troppo serio. Bill è troppo serio, la cosa non mi piace!-

-A me Bill non è mai piaciuto…- commentò fuori tema Georg.

-Ma che cazzo centra!-

-Insomma, Bill non è il mio tipo…-

-Georg!- gli diede un pugno su una spalla.

-Ok ok…evito battute.-

 

Uscirono dalla loro casa.

-Qui ci stiamo facendo trascinare in qualcosa più grande di noi!- bisbigliò Georg all’orecchio di Gustav, lanciando un’occhiata a Bill che camminava a pochi passi da loro.

-Spero che ne valga la pena.-

 

 

 

 

 

 

-Mamma…domani torna lo zio Bill?-

-Si tesoro, torna anche domani!- gli sorrise lei, prendendolo in braccio e facendolo sedere sul seggiolone in cucina.

-Ma perché ha i capelli così? Non gli cadono mai?-

-Glielo chiederai!- rise

 

-Che fai da mangiare?-

-Va bene un bel risotto giallo, amore?-

-Si! Buono!- si mise il dito in bocca.

-Tiralo fuori!- lo sgridò lei.

 

Liesel mise la pentola sul fuoco, preparando il soffritto e tutto il necessario, poi fece una piccola scappatella in camera, mettendosi i soliti pantaloni della tuta rossi e una tshirt stretta bianca.

Diede un’occhiata all’armadio e vedendo all’interno un casino che sarebbe potuto benissimo essere paragonato all’esplosione di una bomba atomica, decise di dare una sistemata veloce.

 

-Mammaaa!- l’urlo di Chris però la distrasse dal suo intento.

-Che c’è?- lo raggiunse.

-Hanno suonato!-

 

Stupita raggiunse il citofono.

 

-Chi è?-

-Sono Bill…-

-Bill?-

-Si…-

-Vieni…-

 

 

 

Gustav e Georg si scambiarono uno sguardo.

-Prima lasciate parlare me…-

-Ma è quella Liesel dell’altra sera?-

-Si Georg…-

-E tu ci abbandoni per venire da lei??- chiese Gustav.

-Non è come sembra. Ora state tranquilli e il primo che bestemmia se la vedrà con me…-

-Non sia mai! Noi non bestemmiamo!- lo ammonì Georg.

-Intendo parolacce incluse!- lo mise a tacere.

 

-Sai che mi stai facendo preoccupare?-

-Gustav…inizia a preoccuparti più avanti…-

-Oddio… che è successo? È stata trasfigurata?-

-Non dire cazzate Georg… ma so la reazione che potreste avere! Vi ho solo avvisati… e non ne farete parola con nessuno, intesi??-

-Ma Tom lo…-

-No! Tom non lo sa e per ora non lo verrà a sapere! Intesi?-

-Ok..- mormorò restio Gustav.

 

-Si è tatuata la faccia di Tom sulla fronte!?-

-Georg!- venne ripreso da entrambi.

-Ascolta Bill, io davvero non capisco! Cosa può avere quella ragazza di tanto esilarante!? È molto bella ok, ma niente di anormale o shokkante!-

-Georg, se tu tacessi una buona volta eviteremmo ulteriori casini!-

-Poi mi prometti di spiegarmi nei dettagli il perché Tom non lo possa sapere!-

-Penso che lo capirai da solo…-

 

-Lo reputi così intelligente!?- chiese Gustav.

-Fidati Gustav, non ci vuole un genio…-

 

Arrivarono davanti ad una porta.

Bill prese un bel respiro.

 

 

 

 

-Chi era?-

-Bill…-

 

-Lo zio Bill???- esclamò contento il bambino tentando di scendere da seggiolone, aiutato da sua mamma.

-Già…avrà dimenticato qualcosa…-

-Gli facciamo una sorpresa?? Io mi nascondo dietro il divano!- rise il bambino correndo.

 

Liesel rise in risposta, scuotendo la testa.

-Fai silenzio, altrimenti ti scopre subito!-

-Tu non dire nulla!-

-Certo! Metti a posto la chitarra però!-

 

 

 

Aprì la porta nell’esatto momento in cui Bill aveva alzato la mano per bussare.

E vide anche loro.

Gustav e Georg.

 

-Liesel!- le sorrise il bassista, ricordandosi di lei.

 

-Cosa significa?- fissò Bill.

 

-Il gruppo ne sta risentendo…-

-Non sono affari miei-

Fece per chiudere la porta, ma il cantante la bloccò.

 

-Bill, non farmi fare e dire cose che non vorrei!- lo minacciò.

-Per favore, Liesel… sono persone di cui fidarsi!-

 

-Oggi due, domani altre tre e poi tutto il mondo a casa mia!-

-Liesel!-

 

Georg e Gustav accorsero in aiuto dell’amico, aiutandolo ad aprire la porta.

 

-Ma bene! Una congiura!- la mora si mise davanti all’entrata per non farli entrare.-Se avete un po’ di sale in zucca andatevene!-

-Liesel, loro possono saperlo! Non ne faranno parola con nessuno!-

-Non mi interessa! Io non voglio che si sappia in giro! Non voglio diventare un fenomeno da baraccone!-

-Ma cosa stai dicendo? Come puoi solo pensarlo!-

-Lo so cosa si pensa delle persone come me! E mio padre ne è l’esempio!-

-Ti prego Liesel! Sei stata solo sfortunata a fidarti della persona sbagliata! Ma loro sono diversi!-

-Me l’avevi promesso Bill!-

 

-Ma di che state parlando!?- si intromise il biondo.

-Nulla!- decretò Liesel.

-Non è “nulla”! Per favore….-

-No!-

-Tom non lo verrà a sapere!-

 

Georg e Gustav si scambiarono un’occhiata.

 

-Non me ne può importare di meno di quello stronzo!-

 

Gustav chiese qualcosa sottovoce al bassista.

 

-Andiamo Liesel! Ti giuro su tutto quello che ho di più caro a questo mondo che loro sono persone di cui fidarsi… quando Tom saprà tutto lo verrà a sapere da te, promesso!-

-Tu non hai capito che Tom non saprà mai nulla e questa è la mia risposta definitiva!-

-E va bene, rimarrà nell’ignoranza completa!- le diede il contentino-Ma ora… per favore… Se non fossero persone di cui fidarsi non le avrei portate qui, lo sai!-

 

Lo sguardo che le lanciò il moro la fece completamente sciogliere.

 

Bill si era dimostrato affidabile.

Bill non era come Tom e non lo sarebbe mai stato.

 

-Se solo ne fate parola con anima viva io distruggo la vostra banda e non scherzo.- con questa minaccia li fece entrare.

 

Bill le schioccò un bacio sulla guancia, mentre gli altri due lo seguirono dentro timorosi.

 

-Chris?- chiamò Liesel.

 

Un bambino uscì da dietro il divano col broncio.

 

-Ma non valeee!! Hai rovinato la sorpresa allo zio Bill!- il biondino si catapultò tra le braccia del cantante, che lo prese in braccio ridendo.

 

La mandibola di Georg toccò terra, mentre Gustav rimase immobile come un sasso.

 

-Z..zio..?- balbettò il bassista.

 

Il bambino si voltò verso di loro guardandoli interrogativo.

 

-Oh mio …Dio…- sibilò Gustav guardando il suo volto.

 

Gli occhi.

Il neo sulla guancia.

 

-Zio… zio?- continuava a ripetere Georg come un disco rotto.

-Devo sedermi…- bisbigliò il batterista senza staccare un attimo gli occhi dal ragazzetto tra le braccia dell’amico.

 

-Lui è Chris…- disse Bill.

 

-Zio…-

 

-Si Georg, zio!- si stancò il cantante.

 

-E’ di Tom?-

 

-Si Gustav…-

 

-E non lo sa!- si intromise Liesel dando una carezza alla testa del bambino.

 

-O santo cielo…-

-Georg piantala…-

-Gustav…Tom è papà!!- si affiancò a lui sul divano, scuotendolo

-L’avevo capito…-

 

-Chi è Tom?- domandò il bambino

 

-E non lo deve sapere!- disse Liesel.

 

-Quanti anni ha?-

-Tre…-

 

-Oh Madonna…-

 

-Smettila di imprecare Georg! Sei peggio di me la prima volta che l’ho visto!-

-Perché, che hai fatto tu, ti sei messo a saltare per la casa urlando “ho un erede, che bello, ho un erede”??- Gustav si avvicinò al bambino per analizzarlo con accuratezza.

-No… ma diciamo che mi sono arreso all’evidenza…-

-E voi volete tenere nascosta una cosa del genere a Tom?- chiese Gustav scettico prendendo una ciocca di capelli del bambino come se fosse un animale raro, che subito si discostò offeso.

-Si! Non lo voglio vedere!-

 

-Mi sembrava strano che dopo tutte le sue storielle non avesse ancora sparso in giro per il mondo il suo seme!-

L’uscita di Georg, simpatica in un altro contesto, fece girare gli altri tre verso di lui con sguardo omicida.

-Ok, pessima battuta… e capisco anche che tu Liesel voglia tenere lontano il bambino dalla stampa…-

 

-No no, voi non avete capito! Io lo voglio tenere lontano da Tom e dal suo mondo!-

 

-Lo odi così tanto??-

 

-Vedi un po’ te! Mi ha scopato, se n’è andato, non si è più fatto sentire e mi ha messo pure incinta! Dovrei fargli una statua!?- si incavolò.

 

Chris la guardava cercando di capirci qualcosa, ma fu distratto dalle mani di Bill che gli tapparono le orecchie.

-Posso chiederti una cosa Liesel?- Bill fu preso da una folgorazione, ma cercò do mantenersi indifferente.

-Dimmi…- si buttò stancamente sul divano.

-Se quella notte – iniziò calmo guardandola –Fosse successo comunque quello che è accaduto, ma tu non fossi rimasta incinta… ora vorresti ancora rivedere Tom?-

 

La ragazza non rispose.

Fece per aprire bocca, ma subito la richiuse confusa.

 

Non lo sapeva.

Cosa avrebbe fatto?

 

Bill le sorrise.

 

-Ti piace…- commentò con un sorrisetto divertito.

-Cosa??- chiese presa alla sprovvista.

 

Gustav e Georg si scambiarono un sorrisetto.

 

-Tom! Ti piace ancora!- continuò il cantante

-No!- negò arrossendo.

-Oh, se ti piace! Non l’hai mai dimenticato! Non sopporti però di aver tenuto sulle spalle solo tu il peso di un bambino, mentre lui ha vissuto la sua bella vita! Non sopporti che si sia dimenticato di te quando invece tu non hai mai potuto scordarlo a causa di Christopher…e forse anche per altri motivi…-

-Io…- inizò combattiva, ma Bill la precedette continuando nel suo discorso.

 

-Ed hai ragione, per carità! Il punto è Liesel, che probabilmente nemmeno Tom si è mai scordato di te! Sei solo cocciuta e testarda!-

-E come me lo spieghi che non mi abbia riconosciuto al Karma! Non sono cambiata poi così tanto!- gli diede le spalle per non fargli notare la delusione nei suoi occhi.

-E’ vero, non ha subito collegato… ma ammettilo… non ti vede da tre anni ed è sempre in giro per il mondo vedendo milioni e milioni di persone diverse! E ti posso assicurare che non si è mai scordato di te…- terminò dolcemente.

 

-Scusate…- intervenne Gustav –Ma quindi se a lei piace lui e lui non si è mai dimenticato di lei…-

-Perché non riassembliamo la famigliola felice??- terminò Georg alzandosi e sorridendo raggiante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi inginocchio e chiedo scusa per questo immeeeenso ritardo!! Non ho proprio scuse… Spero di farmi perdonare con questo capitolo… e prometto che in un paio di settimane uscirà il prossimo perché… udite udite… LUNEDì PARTO PER LONDRA! E andrò il 6 novembre a Liverpool agli EMA!*_*

 

Ho vinto il concorso FANWALK… Se avete voglia, seguite le mie avventure su www.fanwalk.tv (non è pubblicità occulta, spero!)

 

Baci! Alla prossima! Ringrazio CHI HA COMMENTATO IL CHAP SCORSO!^^

 

*ruka88*

 

 

 

 

 

 

 

  
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