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Autore: GeorgiaRose_    10/11/2014    7 recensioni
Salve a tutti! Sono Martina Stoessel e ho 17 anni. In questo momento sono in aeroporto con mio padre… Ci stiamo trasferendo per l’ennesima volta a causa del suo dannato lavoro: il commercialista. Il mio rapporto con lui non è dei migliori, infatti litighiamo in continuazione, che sia per un motivo o per un altro.
Purtroppo mia madre è morta quando io avevo solo 4 anni, ed è stato da quel momento che mio padre è totalmente cambiato.
Questa volta andremo a vivere a Buenos Aires, mi ha sempre affascinato quella città e non vedo l’ora di vederla, sperando di incontrare persone simpatiche.
Sono al terzo anno di superiori e la mia nuova scuola si chiama “Istituto Baldracchieri”.
Bene! Questa è la mia vita e questa sono io!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Maria è nel soggiorno di casa, con sua figlia Martina, di soli tre anni, tra le braccia. Sta aspettando l’arrivo di Angela e, nel frattempo, gioca con la più piccola di casa. -Chi è la bambina più bella?- Chiede facendo il solletico alla piccola e facendola ridere. Finalmente sente bussare alla porta: Angela è arrivata. In fretta e furia apre la porta, abbracciando poi la diciassettenne.
-Ah, Angela. Come sei bella!- Le dice la donna, osservandola da capo a piedi.
-Ah, grazie mille! Ma qui la più bella è questa qui!- Dice indicando la bambina.
-Sì, diventerà bella quanto sua sorella!- Esclama Maria, facendo ridere l’adolescente.

Martina si alza di soprassalto. Non era un sogno, sembrava un ricordo, di tanto tempo fa. “Diventerà bella quanto sua sorella!” Di chi parlava sua madre? Lei ha una sorella? Perché suo padre non gliel’ha detto? Deve assolutamente parlargli.
Quando la sveglia suona, Martina si alza immediatamente. Si cambia e si trucca in pochi minuti per poi scendere al piano di sotto, dove sono già tutti al tavolo a fare colazione.
-Buongiorno!- La saluta il padre.
-Papà, io ho una sorella?- Chiede immediatamente, ignorando totalmente il suo saluto. Tutti hanno una reazione un po’ strana, non aspettandosi chiaramente quella domanda. C’è chi, come Ana, rimane a guardare il vuoto o chi, come Felipe, sputa ciò che stava bevendo. Anche Angela è seduta al tavolo, ormai passa più tempo a casa Stoessel – Blanco che a casa sua.
-Come?- Chiede comunque il padre, sperando di aver capito male.
-Ripeto: io ho una sorella?
-Ma che domande mi fai?- Dice iniziando a ridere nervosamente. –Insomma, perché?
-Non importa il perché: rispondi!- Dice la giovane, irritata.
-Ma ovviamente no! Insomma, perché dovresti essere all’oscuro di una cosa del genere? Andiamo, Tini…
Martina alza lo sguardo, soffermandosi su Angela. La guarda per qualche secondo negli occhi ed anche la Saramego la guarda nervosamente. La ragazza ci riflette un po’ su… Era soltanto un sogno, non significa sia vero, anzi, c’è una probabilità su mille che sia accaduto veramente. Si avvia verso le scale.
-Non mangi?- Le chiede il padre.
-Non ho fame.- Dice alzando la voce prima di tornare in camera.
-Troppo codardi per dire la verità, eh?- Chiede Jorge, guardando gli altri tre presenti. –Scusate.- Dice alzandosi e raggiungere la fidanzata in corridoio.
-Tini, aspetta.- La blocca per un braccio e la fa voltare. –Che succede?
-Niente.
-Niente? Sai, ti conosco… Non è affatto niente.
Tini sospira.
-È che… ho fatto uno strano sogno, sembrava così reale..
-Me lo racconti?
-Sì, ma non credi staremmo più comodi seduti?- Gli chiede con un sorriso malizioso.
-Oh, mi piace quel sorriso! Vieni con me!- Le dice prendendola per mano ed entrando in camera sua in per poi chiudere la porta alle sue spalle.
Jorge si stende sul letto, seguito poi da Tini, la quale poggia il capo sulla spalla sinistra del suo ragazzo.
-Dimmi tutto, amore.
-Mi piace quando mi chiami amore!- Ammette lei.
-Sei il mio amore, ovvio che ti chiami così.- Afferma, facendole sorridere. Jorge ha questa strana capacità di farle tornare in un nanosecondo il sorriso.
-Tornando al sogno, io ero piccola ed ero con mia madre Maria. Bussano alla porta e ad entrare è Angela, ma non l’Angela di adesso, era molto più giovane, una diciottenne, praticamente. Sembrava di essere tornati indietro nel tempo…
-Capito. E poi?
-Mi ha colpito una frase di mia madre. Ha detto, riferendosi a me, “diventerà bella quanto sua sorella!”. Hai capito? Ha nominato una sorella, ma io no…- Jorge la interrompe.
-Tini, ci stai pensando troppo. In fondo era solo un sogno. Va bene che fosse molto reale, ma era comunque un sogno, e sappiamo tutti che i sogni non esprimono la realtà.- Jorge si chiede come fa ad essere così bravo a recitare con la sua fidanzata. Le sta mentendo, di nuovo.
-Sì, molto probabilmente hai ragione.
-Ho sicuramente ragione!
-Va bene, hai ragione!- Ride lei.
-Oh, ma prima non hai fatto un sorriso un po’ pervertito?- Scherza lui, mettendosi su di lei ed iniziando a baciarle il collo.
-Pervertita io? Ma anche no.- Dice lei, sorridendo comunque per quelle attenzioni da parte del suo fidanzato. Già, suo. Jorge è completamente suo.
-A me sembrava molto pervertito! Chissà cosa ti passa in questa testolina!- Continua a scherzare lui, avvicinandosi questa volta al suo volto. Sono naso a naso, fino a quando Jorge non cancella le distanze tra loro, con un dolce bacio che diventa man mano più passionale.
Passati pochi minuti, si staccano di malavoglia.
-Ti amo tanto, Jorge.
-Io di più!
-No, io di più!
-Ti dico che io di più!
-Io ti amo di più! Non fiatare!- Ribatte lei.
-Va bene, hai vinto!
-Ecco, bravo!
-Ti ho solo lasciato vincere, Tinita.
-Uhm, e vediamo: come puoi dimostrarmi di provare più amore per me di quanto io ne provi per te?- Chiede incrociando le braccia sotto al seno, nonostante il poco spazio che Jorge le lascia stando su di lei.
-Perché tu sei la cosa più bella che mi sia capitata. Sei stata qualcosa che mi ha sconvolto del tutto la vita, qualcosa di incredibile che mi ha fatto diventare la persona più felice del mondo… Tu sei tutta la mia vita.
-Potrei dire le stesse cose parlando di te, Jorge.- Gli dice prima di allacciargli le mani al collo e baciarlo con passione.
-Faremo tardi a scuola, Tini.- Le dice tra un bacio e l’altro.
-Non importa.- Risponde lei, sorridendo sulle sue labbra per poi continuare a baciarlo.
-Meglio se andiamo, no?- Le chiede, facendola annuire, anche se sembra un po’ triste. –Magari riprendiamo più tardi.- Le sussurra facendola rabbrividire, prima di alzarsi ed uscire dalla camera.

***

-Allora hai capito bene?- Chiede Stephie al suo fidanzato Michael.
Sono fuori dalla scuola da pochi minuti e stanno escogitando un piano per una buona vendetta.
-Sì, ho capito. Devo stargli alle calcagna per scoprire qualcosa che possa farli litigare o danneggiare.
-Bravissimo, amore!
-Ma non credi che stiamo prolungando un po’ troppo questa storia? Insomma, all’inizio era divertente, ma adesso, a distanza di un mese, è diventata un po’ noioso. E poi, qualcuno finirà col farsi male.
-Sì, e quel qualcuno sarà Martina!
-Quando vuoi sai essere molto cocciuta, amore!- Osserva lui, sorridendo leggermente.

***

Jorge entra velocemente in aula di musica, per parlare con Angela.
-Dobbiamo parlare.- Le dice, appunto.
-Non potremmo farlo dopo? Ho lezione adesso.
-Ehm, no. È importante. Si tratta di Tini.
-Che è successo?- Sospira lei
-Vuoi sapere che è successo? Che sta male, sta soffrendo. E tutto per colpa vostra. Ma no, non ditele niente. Perché dovreste farlo? Vuoi sapere anche un’altra cosa? Stasera ti ha addirittura sognata, ti rendi conto?
-Jorge mi stai dicendo cose che già so, ma non per questo le dirò la verità.
-Non ci sarà bisogno che tu le dica la verità. Lo farò io, oggi pomeriggio, al bar Blanco. Siete ancora in tempo per dirglielo voi.
-Cosa? Jorge ma sei impazzito? È un compito nostro, non puoi…
-Non posso cosa?- La interrompe. –Lei sta soffrendo e io a vederla così non ce la faccio. Quindi, Tini arriverà alle 17:00 al bar, se volete essere voi stessi a dirle la verità magari presentatevi un po’ prima, sì? Magari intorno alle 16:00. Perfetto. Arrivederci, Angela.- Comunica Jorge, prima di uscire dall’aula ed allontanarsi.
Non sa che una terza persona ha sentito il tutto.

***

Le prime quattro ore di scuola passano velocemente, fortunatamente. Martina è vicino agli armadietti, posando i suoi libri. Ma gli arriva uno strano messaggio.

“Ti fidi tanto del tuo ragazzo? Be’, non dovresti.

                                        -Anonimo”

Tini si guarda intorno. Sembra non esserci nessuno.

“Chi sei?”

La risposta non tarda ad arrivare.

“Questo non è importante. Jorge Blanco mente. Bar Blanco, ore 16:00. Vedrai che ho ragione.

                                                                                  -Anonimo”

Martina non sa che fare. Jorge già le aveva dato appuntamento lì, ma un’ora dopo, alle 17:00. Che senso avrebbe andarci un’ora prima? Ma dall’altra parte, la curiosità di sapere che sta succedendo è troppo grande, e quindi non può fare altrimenti: si presenterà alle 16:00.
Quando anche l’ultima campanella suona, sono le 15:00.
Martina è fuori scuola con le sue amiche, per passare un po’ il tempo, quando finalmente le suona il cellulare: la sveglia. Sono le 16:50.
Arrivata al bar Blanco, vede vicino ad uno dei tavoli Jorge, Ana, suo padre Felipe ed Angela. Ma cosa ci fanno lì?
Decide di avvicinarsi, ma purtroppo le balza all’orecchio una frase del suo fidanzato, forse detta con un tono troppo alto.
-Non importa! Dovete dire a Tini che Angela è sua sorella!
Le si inumidiscono gli occhi, scende la prima lacrima, e di conseguenza esce il primo leggero singhiozzo.
-Tini…- Jorge si accorge della sua presenza, e fa voltare anche gli altri.
Martina si affretta ad uscire dal bar, non accorgendosi di essere seguita dagli altri quattro.
In questo momento non sa se è più arrabbiata o delusa. È stata tradita dalle tre persone del quale si fidava di più al mondo, ed anche Angela stava riuscendo ad ottenere la sua fiducia, ma ormai è troppo tardi.
-Martina, aspetta.- Si sente prendere per un braccio. È Jorge. –Lasciaci almeno spiegare!- Urla lui, ma Tini non si decide a voltarsi.
-Non mi toccare!- Urla invece lei, strattonandosi il braccio per far lasciare ad Jorge la presa. –Io mi fidavo di te e adesso…
-Lasciaci spiegare, ti prego.- Continua lui.
Tini dissente leggermente col capo, prima di allontanarsi, ma questa volta Jorge non tenta di fermarla. Forse ha solo bisogno di stare un po’ da sola.
La ragazza ha la vista annebbiata dalle lacrime, tanto da non accorgersi di star attraversando.
Una macchina. Dei clacson. Delle urla. Dei fari. Uno scontro. Il dolore. Il buio più totale.

 

*Angolo autrice*
Sorpresaaaaaa! Ho deciso di aggiornare oggi per scusarmi un po' per il capitolo non carinissimo di ieri anche se dalle recensioni sembra essere piaciuto, ma okey ahah Finalmente è arrivato il capitolo dell'incidente! E chi è la povera vittima? La nostra Martina! Porella lei, ha saputo nel modo peggiore la verità... A proposito della verità, abbiamo scoperto chi è Angela! Angela è la sorella maggiore di Tini! Un applauso e tanti complimenti a chi aveva indovinato. Comunque non mancano i momenti Jortini, aw che, vi avverto, dal prossimo capito scarseggieranno un po'... Adesso, cosa succederà a Tini? Ehm, bhoooo!!! Mi aspetto tante recensioni, chicas and chicos!! Perfetto!
Tanti besossss
Smack Smack.  

  
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