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Autore: Jinny82    12/11/2014    4 recensioni
ふたたび (futatabi). Ancora una volta. Un'altra guerra alle porte.
Avverto che userò TUTTI i personaggi che mi sono piaciuti, nelle serie classiche e nell'Omega (Al mio attivo di visione/lettura mancano buona parte di lost canvas, tutto episode G e next dimension,quindi si intravede una luce in fondo al tunnel della follia)
Genere: Angst, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Premessa al volo: non ho idea di COSA sia questa cosa. So solo che ci saranno più o meno ... tutti XD Ero indecisa se postare o meno, ma mi hanno promesso un sequel ncentrato sui goldini per questa primavera (si, Kurumada sta ancora festeggiando il quarantesimo da fumettista, e ricordiamoci che il 2015 sarù il trentesimo dalla prima apparizione dei nostri bimbi bellissimi >< Questa cosa mi fa paura XD) e allora ho detto babbè, postiamo, mal che vada mi smontano U_U ecco U_U
Altra premessina. Siccome è una cosa che temo sarà molto più grossa di me (e ho una taglia che definirei "Aldebaran" ...) e sarè pure ben pesa qui e li, dopo il capitolo inserirò le "scene tagliate", quindi aspettatevi della demenza a fondo pagina. Bene, fine premesse (è tardiiii!)



Kiki alzò lo sguardo dall’armatura che stava costruendo. Nel suo stato di perenne allerta, aveva appena sentito qualcosa. Erano in pace, vero, ma un mese prima Atena l’aveva richiamato al Santuario, affidandogli un compito alquanto bizzarro. Se ad affidarglielo fosse stata semplicemente Saori, Kiki l’avrebbe liquidato come l’ennesimo capriccio della donna e avrebbe rifiutato senza tante cerimonie. Ma era stato il cosmo stesso della Dea a chiederglielo.
<< Qualcosa si sta muovendo. >> gli aveva rivelato << E dobbiamo tenerci pronti.>>
Ma perché proprio quello, Kiki ancora se lo chiedeva. E in realtà, finchè non aveva iniziato non era nemmeno sicuro di saperla costruire un’armatura. Quello che il suo maestro gli aveva insegnato riguardava le riparazioni, ma a quanto pare si poteva usare le stesse tecniche anche partendo da zero. Con un po’ di pazienza e una certa dose di aiuto dalla Dea stessa …  Al momento al Santuario regnava un po’ di confusione. La guerra contro Saturno li aveva lasciati tutti più frastornati del solito. Dopo tre anni come Grande Sacerdote, Harbinger del Toro aveva supplicato la Dea di lasciarlo andare, ed ora il posto era vacante, anche se Seiya passava più tempo alla tredicesima casa che non in quella del Sagittario (e Kiki non stentava a credere ai pettegolezzi che aveva sentito girare tra gli apprendisti … dopotutto conosceva quei due da una vita, e più che credere ormai era quasi sicuro di sapere …). Le armature d’oro, poi, ad un certo punto avevano smesso di riconoscere i propri Cavalieri, tranne la sua, quella di Libra e appunto quella del Sagittario, quindi al momento il Santuario era praticamente vuoto. Saori aveva tentato di far arrivare Ikki, Shun e Hyoga. Ikki però, come suo solito, si era reso non rintracciabile, quindi Saori aveva dedotto che preferisse rimanere il Saint della Fenice, e che prendere il posto del Cavaliere del Leone non fosse nelle sue corde, quindi aveva preferito non insistere oltre. Hyoga aveva fatto sapere, nemmeno troppo gentilmente, che non avrebbe mai preso il posto che era stato del suo maestro, quindi anche l’armatura dell’Acquario era ancora in attesa pur essendoci un candidato ideale. Shun aveva educatamente rifiutato l’armatura di Virgo, probabilmente per mantenersi l’illusione di normalità che era riuscito a strappare dalla propria vita. Non c'era stato verso. Lui e Seiya erano andati a stanarlo, l’altro li aveva accolti con un sorriso dolcissimo, nel bel mezzo di un tentativo di fermare un'epidemia in corso, chiedendo se fossero venuti a dargli una mano, quindi erano fuggiti. Chi aveva detto che fosse Ikki il fratello che faceva paura, chiaramente non aveva avuto a che fare con Shun in crisi mistica da epidemia di … mah, qualcosa di letale al settanta percento.
Kiki osservò di nuovo l’armatura, soddisfatto finalmente dal proprio lavoro. Lavoro che l’aveva assorbito un po’ troppo pensò, sussultando quando si rese conto della presenza del Saint di Libra
<< Allora non erano solo voci …>>
<< Mi vergogno a dirlo, Shiryu, ma mi hai preso alla sprovvista …>> sbuffò Kiki. L’altro sorrise, poi però si fece serio
<< Questa cosa credo non si sia mai vista … da quando il Santuario esiste …>>
Kiki si strinse nelle spalle
<< Atena ordina, io eseguo. C’è qualcosa in ballo, e credo qualcosa di grosso … troppe armature d’oro … vuote. E gli aspiranti Saint sia qui che a Palaestra sono troppo giovani ancora …>>
Shiryu fece una smorfia
<< Non che noi fossimo molto più vecchi …>> sospirò, mentre lo sguardo gli si faceva lontano per un momento
<< Noi? O tuo figlio?>> lo stuzzicò Kiki. Shiryu gli scompigliò completamente il ciuffo
<< Sei ancora impertinente come quand’eri piccolo!>> rise
<< Siamo in pace, posso rilassarmi.>> sospirò
<< Non per molto temo.>> sospirò qualcun altro.
Kiki e Shiryu si girarono. Seiya era sulla porta della casa dell’Ariete, e sembrava preoccupato. Kiki si accigliò, sentendo un cosmo molto potente avvicinarsi. Ecco spiegata la sensazione di poco prima …
<< Si, aspettiamo visite importanti. Quindi siete convocati alla tredicesima …  Ah, Atena dice di lasciare la Cloth nella sua casa d’appartenenza …  vorrei sapere che Cloth e che casa, ma devo correre, prima che la nostra Dea si ricordi della parte umana del proprio carattere, che ultimamente ha ricominciato ad uscire un po’ troppo spesso …>> detto ciò, Seiya si affrettò ad iniziare la scalata.
<< Quanto importanti?>> chiese Kiki. Shiryu si strinse nelle spalle, uscendo a sua volta. Kiki sbuffò e si diede una spolverata alla meno peggio. Chiaramente non dare mai un’informazione per intero era un brutto vizio che gli Dei non avevano intenzione di perdere … si caricò il nuovo box sulle spalle ed iniziò a salire. Arrivato alla casa di Gemini, posò il box accanto a quello che già c’era ed osservò per un momento i due box vicini.
<< Questa cosa è sospetta.>> sospirò. Si sentì fremere. Speranza? Di che? Scrollò le spalle e riprese a salire. Il cosmo che avevano sentito era sempre più vicino. Aveva qualcosa di familiare, anche se era qualcosa che affondava le radici in ricordi lontani. L’aveva già sentito, anche se ora non era minaccioso come invece si aspettava che fosse … che accidenti stava succedendo?
Entrò alla tredicesima casa senza aspettare di essere annunciato. Se Atena li aveva fatti chiamare, significava che li stava aspettando, non serviva annunciarli. Erano rimasti in tre Gold Saint, i Silver erano quasi tutti occupati nell’addestramento degli apprendisti, tranne Shaina dell’Ofiuco che, avendo avuto una specie di promozione, ora svolgeva alcune delle missioni che normalmente sarebbero state dei Gold. Il Santuario era ben lontano da com’era stato … e a dirla tutta, passare dalle dodici case vuote gli metteva addosso tristezza …
<< Viva l’eleganza …>> lo salutò Shaina, appunto, alzando un sopracciglio perfettamente curato. Aveva smesso la maschera da un po’ e, nonostante non fosse più giovanissima, era ancora una donna decisamente attraente …
<< Non è che gli altri miei vestiti siano di foggia molto differente … >> sospirò il Saint dell’Ariete. Shaina scosse la testa, con un sospiro rassegnato
<< Voi e la vostra mania per gli abiti tradizionali delle vostre terre d’appartenenza …>> borbottò. Kiki rise
<< Ce l’ha anche con te …>> fece notare a Shiryu, che era poco distante
<< Beh, almeno noi siamo vagamente coperti …>> fece notare Shiryu. Shaina alzò tutte due le sopracciglia
<< Non ho deciso io la foggia della mia armatura … almeno io l’ho indossata …>> replicò piccata, marciando verso la sala delle udienze.
<< La gerarchia …>> tentò Shiryu
<< Prima le signore …>> lo interruppe Kiki << Prima che le saltino completamente i nervi e si ricordi l’indirizzo di tua moglie per scriverle del fatto che hai notato quanto fosse scosciata …>>
Shiryu fece per dire qualcosa, ma finì per gonfiare le guance come i bambini e sbuffare, incassando poi la testa nelle spalle
<< Sei tremendo.>> borbottò poi.
Il clima rilassato, però, scomparve completamente quando entrarono nella sala. Seiya, già seduto al suo posto, era pallido e sembrava sul punto di esplodere da un momento all’altro. Probabilmente sarebbe saltato al collo del loro ospite, se il cosmo di Atena non l’avesse letteralmente inchiodato allo scranno. Shiryu serrò leggermente la mandibola, mentre si inchinava per poi andarsi a sedere al suo posto. Kiki guardò apertamente Atena negli occhi, ma non vi trovò ombra di turbamento. Si inchinò a sua volta ed andò a sedersi. Shaina, in piedi dietro di loro, si stava chiaramente chiedendo cosa stesse passando per la testa della loro Dea. Ora che non portava la maschera, era un libro aperto.
Di fronte a loro stava Ade.
<< Immagino vogliate delle spiegazioni …>> esordì Atena.
<< Immagini bene!>> sibilò Seiya. Kiki poté vedere chiaramente l’espressione rassegnata di Shiryu. Il carattere di Seiya sembrava essere migliorato, con l’arrivo dell’età adulta. Ma avevano preso tutti un enorme granchio …
Atena non parve dare peso alla reazione del Saint del Sagittario, e si rivolse ad Ade
<< Come vedi, al momento siamo un po’ … sprovvisti … ci sono altri Silver, che al momento sono occupati nell’addestramento delle nuove reclute, ci sono le guardie, e i soldati semplici. I Bronze continuano a tenere d’occhio il mondo “reale” … ma …>>
Ade squadrò i tre Gold Saint.
<< Quello che sta per arrivare è riuscito a strapparmi dal mio sonno … in maniera talmente brusca da far letteralmente andare in fumo i sigilli di Atena … La situazione sembrerebbe essere talmente critica da prevedermi come vostro alleato ...>>
<< Possiamo fidarci?>> chiese Shiryu, senza distogliere lo sguardo da Ade. Che per una volta si era presentato a loro col proprio vero corpo senza dovercelo cacciare dentro a forza. Ma era palese che l’ultima reincarnazione se la fosse scelta il più somigliate possibile.
<< Non abbiamo altra scelta.>> sospirò Atena. Si girò verso Ade
<< Ci puoi aiutare?>> chiese. Il Dio strinse le labbra in una linea sottile
<< Al momento c’è un’unica cosa che posso fare. Ma ho a mia volta bisogno del tuo aiuto per farla. E … serve un tramite …>>
Kiki si accigliò. Perche Ade aveva esitato? L’espressione di Atena si indurì leggermente. Shiryu fece una smorfia. Seiya borbottò qualcosa di decisamente poco adatto al suo ruolo
<< Oh, non gli piacerà per niente …>> mormorò Shaina
<< Sarebbe il caso di far convocare anche gli altri Bronze il più in fretta possibile. Praticamente siamo già in ritardo.>> proseguì Ade, ignorando il borbottio continuo di Seiya
<< Sarai nostro alleato?>> chiese Atena. Ade si alzò. Si voltò verso la Dea, piegando leggermente la testa di lato
<< Posso solo restituirti ciò che è tuo. I miei guerrieri li avete ridotti in uno stato tale che nemmeno tu puoi risvegliarli … Ora, con il tuo permesso, torno negli Inferi. Ho alcune cose da sistemare …>>
Il Dio uscì così dalla tredicesima casa. Solo quando sentirono il suo cosmo allontanarsi, i Saint si concessero di rilassarsi sui propri scranni. Atena girò lo sguardo verso Shaina
<< Vai a cercare il Saint di Andromeda. Al momento so dov’è, ma non … non mi sta ad ascoltare … >>
Shaina si inchinò ed uscì immediatamente.
Subito dopo ci fu come un fremito nel viso della Dea, ed improvvisamente fu solo Saori
<< Non capisco se Shun ce l’abbia con me … non è da lui ignorare così deliberatamente la Dea … >>
<< Semplicemente ha capito anche lui, come credo abbiano capito tutti, che c’è qualcosa in ballo. E credo stia cercando di rimanerne fuori finchè può permetterselo …>> sospirò Shiryu
<< Non mi pare possa permetterselo, al momento …>> fece notare Seiya << E non era meglio mandare qualcuno di noi? Senza offesa, ma lo conosciamo meglio …>>
Saori sospirò
<< L’ultima volta siete fuggiti a gambe levate, mi pare … Shaina è sicuramente più persuasiva. E … oltretutto, preferirei non rimanere sguarnita … >>
Seiya annuì. Kiki si alzò e si posizionò davanti al trono della Dea, piegando il ginocchio. Doveva chiederlo …
<< Torneranno … tutti?>>
Un altro fremito. Di nuoco Atena
<< Non lo so ancora. Al momento non posso farmi sentire da loro … >>
Kiki annuì appena. Chinò il capo, poi uscì. Chiedendosi che accidenti gli fosse preso. Era un adulto! E nemmeno da poco tempo … ma ora che quel fremito di speranza che aveva percepito dentro il proprio cuore aveva trovato un motivo, non era riuscito a trattenersi … scosse il capo e si stropicciò il viso. Doveva sbrigarsi a tornare alla propria Casa. Di li a poco si sarebbe trovato sommerso dalle armature da riparare. Quando arrivò, infatti, trovò una discreta fila di Silver Saint che a malapena conosceva … erano ben strane le relazioni umane, si trovò a pensare. Non tenevano minimamente conto delle gerarchie, apparentemente … sospirò.
<< Uno alla volta, per favore.>> quasi supplicò, entrando nella Casa.
Aveva appena finito di riparare la seconda armatura che gli avevano portato, quando sentì qualcosa ce non gli piacque per nulla. Ade aveva ragione, erano già in ritardo … quando capì la direzione del cosmo ostile impallidì. Poi uscì correndo dalla propria Casa. Vide Shiryu scendere le scale. Poi percepì qualcosa che non avrebbe voluto sentire. Seiya, che era subito dietro Shiryu, sorresse il Saint della Bilancia, che stava per cadere in ginocchio. Aveva l’espressione terrorizzata. E combatteva da abbastanza tempo da non provare più paura per nulla. O quasi …
<< Vado io.>> disse Kiki. Il tempo di richiamare l’armatura, una piccolissima esplosione di luce dorata ed il paesaggio attorno a  lui cambiò completamente. Goro Ho. Ryuho si girò appena a guardarlo. Aveva l’armatura, ma non stava combattendo. Non più. C’erano guerrieri tutto attorno, feriti, alcuni già caduti, ma non erano loro il problema. I loro cosmi erano a malapena cosmi, in realtà. Avevano delle armature, dalla foggia che ricordava quelle dell’antica Grecia. E quelli che potevano si stavano dando alla ritirata
<< Non posso …>> gemette il ragazzo, iniziando a tremare. Ma non c’era paura, nel suo tremito. Solo angoscia, trattenuta a stento.
<< Lo so.>>  rispose Kiki. E si rese conto che nemmeno lui avrebbe potuto. Il colpo lo prese in pieno, facendolo volare a parecchi metri di distanza. Dopo poco, anche Ryuho era accanto a lui, ferito gravemente. Un altro colpo partì prima che potesse avere il tempo di alzare il Crystal Wall, ma qualcosa lo fermò comunque …



SIPARIETTO FINALE

ADE: *serio in faccia* La situazione semibreve talmente critica che prevedremo ...
ATENA: ? ..
ADE: TAGLIA! la rifacciamo, ok?
(si ringrazia il correttore automatico dell'i-pod per questo delirio)
  
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