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Autore: uffauffauffa    16/11/2014    2 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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Chiedo venia, dato che l'ultimo capitolo è lunghetto, l'ho diviso in due parti. Ma avranno titoli diversi. Per le sorpese Greta dovrai aspettare il prossimo (ultimo??) capitolo, ma forse si intuisce già qualcosa.


 

Il giorno delle doppie nozze era finalmente giunto. Le ragazze si trovavano tutte nella stanza di Esme per prepararsi. Alice aiutava Emily con il trucco. Era riuscita a nascondere il rossore e parte delle cicatrici. Proprio come aveva fatto il giorno delle sue nozze. Su richiesta della donna, quella volta, aveva truccato anche Leah, ma la mutaforma era stata chiara: poco, pochissimo trucco. La vampira aveva storto il naso ma alla fine del "lavoro" non poteva non ammettere che la ragazza non aveva bisogno di chissà cosa sul viso.
 

Leah non era con loro e nemmeno con le altre damigelle scelte da Aro: Heidi, Chelsea, Corin, le sorelle di Nahuel e la stessa Athenodora. Quest'ultima aveva preso molto bene la rottura con il marito. In fin dei conti non era rimasto molto del loro rapporto. Stavano insieme solo per abitudine. Aro nella sua magnanimità non le aveva tolto nessun privilegio.
 

Anche i ragazzi si stavano preparando. Embry dopo aver fatto una colazione abbondante si era unito al gruppo. Mancava solo Seth. Il ragazzino era in compagnia di Jane.
 

Didyme era insieme a suo marito. Con loro Bree, Corinne, Evan, Jake e Alec. Mike era nella sua stanza proprio come Leah. Ma lei non era sola.
 

"Lascia ti auto io."
 

Disse Demetri. Si avvicinò per chiuderle il vestito. Le stava d'incanto proprio come quello verde indossato il giorno della festa in onore degli eredi di Volterra. La linea stile impero e il corpetto a cuore senza spalline mettevano in risalto le forme esili della ragazza. E la sfumatura rosso corallo era valorizzata ancora di più dalla pelle ambrata.
 


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Il segugio prese ad accarezzarle le braccia. Leah arrossì violentemente e Demetri sorrise compiaciuto.
 

"Mi piace l'effetto che ho su di te."
 

Prese a baciarle dolcemente il collo. Heidi entrò in quel momento. Doveva truccarla.
 

"Come sospettavo, gran brutte occhiaie."
 

"Stai esagerando Heidi ha solo un po' di azzurrino sotto l'occhio."
 

"Per me è già troppo Demetri. Ma almeno grazie alla perfezione e al colore del suo incarnato non ha bisogno di una base particolare. E nemmeno di mascara."
 

"Preferirei non essere truccata."
 

"Mi dispiace ma ho avuto ordini precisi. Sulpicia si deve occupare di Sabrina, Athenodora di Annie e io devo seguire te."
 

"Aro ha dato quest'ordine?"
 

"Si Demetri."
 

La vampira cominciò a truccare e pettinare Leah. Alla fine fu molto contenta del risultato. Dato che la mutaforma era restia Heidi aveva trovato un compromesso. Un raccolto semplice ed un trucco naturale che le illuminava il viso. Soprattutto gli occhi resi ancora più intensi dalle ciglia lunghe e folte della ragazza.
 

Lasciò la coppia per concentrarsi sugli ultimi preparativi. Demetri prese la mano di Leah e le baciò le nocche.
 

"Per ora devo accontentarmi di questo, non voglio rovinare il lavoro di Heidi."
 

La rimirava come se difronte avesse un'opera d'arte. In certi momenti a Leah, Demetri ricordava Sam per come il vampiro la osservava. Il mutaforma guardava così sua cugina. Abbassò la testa. Il segugio aveva imparato a riconoscere alcuni segnali. Sapeva che quando non riusciva a guardarlo negli occhi è perché pensava all'altro. Strinse appena la mano di Leah.
 

"E' meglio andare amore mio. Tra mezz'ora inizia la cerimonia e io sono il testimone di Felix."
 

Uscirono per raggiungere la stanza scelta da Aro per le nozze, quella dei troni. Per la festa invece aveva preferito l'ex stanza dei troni. Era da molto, moltissimo tempo che non veniva più utilizzata per le feste dei Volturi. Il suo utilizzo era morto insieme alla nobiltà umana e l'arrivo del progresso.
 

Anche gli altri si avviarono. Mike incrociò sua madre e Marcus. Le cose tra loro non si erano del tutto risolte. Il ragazzo aveva capito che suo padre era pentito del male che aveva fatto, ma il punto era sempre lo stesso. Per la cupidigia dei Volturi era morto un uomo. Questo Mike non riusciva ad accettarlo e non voleva nemmeno. Marcus soffriva, ma non riusciva a non essere fiero di suo figlio per il suo modo di ragionare.
 

Il salone era davvero bello nonostante le critiche di Alice per il colore e alcuni tocchi un po' troppo gotici. L'ambiente era in pieno stile Volturi. Questi ultimi si erano già accomodati. Sue cercava i sui figli. Intravide Seth, era seduto in prima fila. Assieme a lui, Jane. La piccola non lo lasciava solo un minuto.
 

"Non vedo Leah, forse non verrà."
 

"Sua figlia signora Clearwater è una delle damigelle..."

La donna si voltò di scatto. Demetri le sorrise.

"... ordini precisi di Aro."
 

Sue osservò attentamente il ragazzo che aveva di fronte. Era bello come tutti i vampiri, molto raffinato ed educato. Le avevano raccontato del modo in cui si era innamorato di sua figlia e di come quel sentimento si fosse rafforzato grazie all'imprinting, ma soprattutto grazie alla piccola Renesmee che aveva mostrato al vampiro quello che la mutaforma aveva sempre tenuto dentro.
 

"Ama davvero sua figlia..."

Disse Edward passando in quel momento vicino alla donna. Aveva letto il suo pensiero.

"... Leah ritornerà la ragazza di una volta, anche se abiterà in un covo di vampiri. Per questo non è il caso..."
 

"No mio caro ragazzo, ho deciso."
 

Sue sussurrò la frase. Vicino a lei era seduto il padre di Bella. L'uomo non sapeva ancora niente.
 

Edward non volle ribattere in quel momento, ma aveva deciso di riprendere il discorso. Secondo lui quello che la donna voleva fare era una follia.
 

Alla fine la sala si riempì del tutto. In prima fila i Volturi, o almeno i membri più importanti del clan, e i Cullen. Mancavano solo Aro e Carlisle. A loro il compito di accompagnare le figlie.
 

"Sei pronta tesoro?"
 

Disse il dottor Cullen con un po' d'ansia nella voce.
 

"Si sign... papà."
 

"Posso chiederti una cosa?"
 

"Che cosa provo per Felix?"
 

"Hai letto il mio pensiero?"
 

"Si le chie... ti chiedo scusa, non mi sembri molto convinto per questa unione..."

Sabrina si avvicinò e sussurrò:

"... so cos'è l'imprinting o meglio so quello che sapete voi. Non ho detto nulla ad Annie. Lei crede di aver avuto un colpo di fulmine come una qualsiasi umana. Ha sempre desiderato vivere da mortale, proprio come Mike, Evan e me. Non me la sono sentita di dirle che quello che prova è una cosa soprannaturale."
 

Carlisle sorrise. Carezzò appena il viso della figlia. Non era felice di imparentarsi con i Volturi e nemmeno del poco tempo passato con lei. Ma non poteva farci nulla. Almeno Aro aveva dato il permesso alla sua famiglia di venire a trovare i figli ogni volta che volevano e senza nemmeno avvisare. La cosa però lo insospettiva. Bramava ancora Alice e Bella, ma non Edward. Sabrina era più potente. Prese la figlia sotto braccio e si incamminò verso la sala. Dall'altra parte c'erano Aro e sua figlia. Annie non appena li vide sorrise radiosa e li salutò con gioia. Era sempre stata una ragazza molto allegra nonostante la bruttissima esperienza con il dottor Morte.
 

"Sabrina..."

Disse Aro.

"... sei bellissima mia cara ragazza."
 

Le ragazze indossavano lo stesso abito nuziale. Aro voleva che la figlia brillasse più di tutte per questo aveva ordinato a Heidi di trovare un vestito degno del suo rango, ma su questo Annie era stata irremovibile. Non voleva avere qualcosa in più dell'amata sorella.
 


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"Anche tua figlia è molto bella Aro."
 

Disse il dottor Cullen sorridendo ad Annie.
 

"Grazie!!!"
 

Il tono era stupito. Annie non si era mai ritenuta bella e non credeva nemmeno di poter piacere a qualcuno. Tuttavia non era mai stato un problema per lei. Non era vanitosa e proprio come Sabrina non pensava al suo aspetto fisico. Almeno fino a ora. Le bastava che a trovarla graziosa fosse il suo futuro marito, Caius.
 

"Bene amico mio..."

Incalzò Aro.

"... tra poco saremo parenti, per questo ti chiedo ancora di trasferirti insieme ai tuoi cari a Volterra..."

"... a palazzo come puoi vedere c'é molto spazio."
 

"Grazie Aro, ma conosci fin troppo bene i motivi che mi spingono a rifiutare la tua offerta."
 

Sabrina osservò attentamente suo padre. Ancora non aveva letto il pensiero di Aro. Non lo aveva fatto per rispetto verso sua sorella e Didyme.
 

Nella sala dei troni intanto si era posizionato il Vescovo di Volterra.
 

Emmett nel vederlo sussurrò all'orecchio di Jasper:
 

"Conoscendo Aro pensavo che ingaggiasse il Papa e non un semplice Vescovo."
 

"Secondo me..."

Rispose divertito Jasper.

"... ha provato a contattarlo, ma il Santo Padre aveva altri impegni."
 

L'uomo dall'altra parte dell'altare guardava stranito quel gruppo di persone. Gli era stato detto che alcuni soffrivano di una rara malattia per questo molti di loro avevano gli occhi rossi o dorati e la pelle bianca come il marmo.
 

La funzione cominciò con l'entrata delle damigelle. Emily si commosse nel vedere sua cugina. Leah era davvero bella. Embry emise un sospiro. La donna strinse appena la sua mano.
 

"Mi dispiace."
 

Disse in un sussurro.
 

"Grazie, ma sapere che sarà di nuovo felice a me basta."
 

"Lo so Embry, per questo spero che tu conosca una ragazza come lei o simile..."
 

Embry non lasciò finire Emily.
 

"No, non voglio una fotocopia di Leah e spero che il lupo non mi faccia uno scherzo simile."
 

Emily guardò con tenerezza il giovane mutaforma. Le dispiaceva davvero e si arrabbiò con se stessa perché lei non era altrettanto coraggiosa. Non riusciva a chiedere scusa a Leah per come l'aveva trattata all'inizio della sua storia con Sam. La cugina doveva dire subito la verità su di loro e sul segreto del branco. E anche dopo non era stata capace di starle vicina. Leah non meritava di soffrire così.
 

Il salone risuonò delle prime note dell'organo. Aro fu costretto a frenare la camminata della figlia e sussurrò.
 

"Tesoro, no. Non ti ricordi, le prove con Heidi..."

"... la marcia..."
 

"Marcia? quale marcia?"
 

Disse Annie ad alta voce. Alcuni presenti risero appena.
 

"Oh ti riferisci alla marcia nuziale..."
 

Annie si accorse delle risate e chiese scusa al padre. Arrossì violentemente e nel farlo la stanza cominciò a profumare di brezza marina.
 

Dall'altra parte i due futuri sposi guardavano estasiati le loro ragazze. Erano irriconoscibili soprattutto Caius. Non aveva più un espressione dura e talvolta cattiva e sadica sul volto. Sorrideva in maniera idiota, completamente perso. La stessa espressione era impressa sul viso di Felix. Carlisle aveva un sorriso un po' tirato, di circostanza, ma era felice di vedere che Felix per amore di sua figlia aveva cominciato lentamente a cambiare. Era meno violento e più gentile. Ma il cambiamento maggiore lo si vedeva dal colore degli occhi. Il Volturo, come Caius, Alec e Demetri aveva abbracciato la "dieta" degli ibridi. Anche Marcus aveva incominciato a nutrirsi come loro, per amore di sua moglie e di suo figlio.
 

Dopo la presentazione delle spose da parte dei rispettivi padri, la cerimonia andò avanti in maniera fluida. Sabrina e Annie erano visibilmente commosse come i loro "genitori". Al momento dello scambio delle promesse Leah trasalì un po' ricordando il matrimonio della cugina. Demetri la guardò con tenerezza aspettando la fine per poterla baciare. All'interno del palazzo i Volturi avevano una tradizione, durante promesse ogni coppia sposata o fidanzata doveva scambiarsi un giuramento seguita da un bacio. Questo piccolo rito piacque molto a Edward, Carlisle e al padre di Bella. Sue non riuscì a trattenere le lacrime, ma ancora non sapeva come dire al suo compagno le sue intenzioni. Non voleva ferirlo. Il segugio si alzò, raggiunse Leah e le sussurrò la sua. Embry si commosse nel vedere la scena e se ancora aveva qualche riserva nei confronti del vampiro, dopo quel piccolo gesto d'affetto capì che Leah era in buone mani. Non avrebbe più sofferto.
 

Amici e parenti alla fine della cerimonia si alzarono per salutare i novelli sposi. Sabrina abbracciò commossa i genitori naturali e sua madre Didyme. Annie chiese nuovamente scusa al padre perché durante la marcia verso l'altare aveva salutato i Cullen agitando la mano con troppo impeto. Sue provò a raggiungere la figlia, ma Embry la fermò. Era circondata dai succhiasangue e non si fidava a lasciarla da sola. Renesmee dopo aver abbracciato le spose corse da Leah e poi dalle sue amiche. Aro si avvicinò alla mutaforma e a Demetri che l'aveva appena raggiunta. Non appena vide il suo signore si spostò leggermente in avanti. Voleva proteggere la sua ragazza.
 

"Leah tesoro, nonostante questo abito sia molto semplice, tu sei riuscita a metterlo in risalto."
 

Prese la mano della donna. Era da molto che non la toccava. Sorrise nel vedere tutto quanto era accaduto alla riserva e dopo. Poi qualcosa di inaspettato lo indusse a stringere ancora di più la mano di Leah. L'espressione cambiò di colpo e sul volto comparve un sorriso strano, ambiguo.
 

"Demetri ti sei distratto per tutta la cerimonia, anche quando dovevi esplicare ai tuoi doveri di testimone."
 

Il segugio era nervoso, sia per quello che aveva detto, ma soprattutto per il modo in cui si era avvicinato alla mutaforma. Non l'aveva ancora lasciata e non gli piaceva il modo in cui la guardava. Anche lei era in ansia. Non riusciva a capire che cosa voleva quell'uomo.
 

"Congratulazioni Demetri."
 

Si allontanò seguito dallo sguardo apprensivo del Volturo.
 

Heidi fece accomodare gli invitati nella sala del ricevimento. La mutaforma e il segugio rimasero da soli nella sala dei troni.
 

"Stai bene?"
 

Chiese il vampiro.
 

"Si."
 

Rispose lei. Era turbata. L'espressione di Aro l'aveva spaventata. Demetri l'abbracciò.
 

"Va tutto bene amore mio. Vieni raggiungiamo gli altri."
 

Leah preferiva tornare in camera, ma alla fine seguì l'uomo. Quando arrivarono trovarono i vampiri e gli umani divisi in gruppetti. I Volturi stavano per conto loro così come il clan rumeno. I pochi umani erano insieme ai Cullen, ai Denali e al clan irlandese. Marcus e Didyme si unirono a questi ultimi. Accanto a loro i piccoli. Mike aveva trovato un angolo tranquillo dove poteva osservare ogni cosa. Seth era con Jane e il resto del clan italiano. Amun non era felice di vedere che Benjamin preferiva la compagnia dei Cullen e degli altri clan. Aveva paura di perderlo. Osservò Aro. Sapeva che aveva delle mire sul suo ragazzo, come lui ne aveva verso gli ibridi.
 

Demetri lasciò Leah per andare a prenderle qualcosa al buffet.
 

"Torno subito, non approfittarne per fuggire."
 

Le baciò dolcemente la fronte.



 

Non sono molto ferrata per quanto riguarda abiti da sposa (non li amo particolarmente, solo quelli molto semplici) o da damigella. Quello delle spose è di Carolina Herrera collezione del 2013. L'altro l'ho trovato sul sito: donna universo chic.it

  
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