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Autore: KarenEKim    27/10/2008    3 recensioni
Vi muovete a passi di danza,vi esprimete cantando,la vostra migliore amica è una chitarra? Vivete per la musica,la danza o il teatro e avete una grande voglia di mettervi alla prova? La Dunham Summer Accademy è quello che fa per voi..Tanta musica, vitalità e amicizia..E beh anche qualche bel ragazzo..
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chap 3
II
Welcome to the Dunham Summer Academy

Hello you long-shots, you dark horse runners,
Hair brush singers, dash-board drummers,
Here's to you fearless dancers, shaken' walls in your bedrooms
There's alot of wonder left inside of me and you,
Thank God even crazy dreams come true
Crazy dreams - Carrie Underwood

“Kim, svegliati!”
“Mmmmh..Mamma?”
“Ma che mamma!Siamo arrivate!”
“Dove?”
“A Roma!!”
“Roma?Di già??”
“Kim…Siamo partite da Torino, non da Timbuctù!”
Kim parve svegliarsi solo in quel momento. Si alzò di scatto.
“Che bello!Siamo qui, siamo arrivate!!” esultò. Karen scosse la testa sorridendo.
“Su, scendiamo se non vogliamo finire davvero a Timbuctù..”
L’aeroporto era gremito di gente. Un piccolo scrigno traboccante di movimento, un mosaico di immagini forme e colori.
Gente di tutte le età e le nazionalità sfrecciava da una parte all’altra dell’edificio spingendo carrelli e trascinando valigie.
"Kary, quello parla russo!" esclamò d'un tratto Kim indicando un uomo seminascosto dietro a due fogli di giornale.
“come fai a saperlo?”
“Beh, sta dormendo…” Karen la fulminò con lo sguardo.
“questa non fa ridere…”
“Oh beh, io ci ho provato!”
“Secondo te, da che parte dobbiamo andare?”
“Mmh, l’uscita è da quella parte…Dopo di che…Non ne ho idea. Sul depliant non c’è un indirizzo?”
Karen frugò nel suo zaino alla ricerca di un opuscolo che erano riuscite a trovare sul sito dell’accademia.
“Eccolo qui!” esclamò in fine tirando fuori dalla cartella un pieghevole sgualcito.
“L’accademia è situata in via ****** n° 22, alla destra del ponte ******”
“Emh… Scusate!” una ragazzina rotondetta, ma non eccessivamente con la pelle color del cioccolato, si avvicinò a loro.
“Ho notato che stavate leggendo un depliant sull’accademia Dunham. Pensavo che forse…siete dirette anche voi lì…”
“Pensavi correttamente. O per lo meno…Dovremmo essere dirette lì.. Ma non sappiamo come arrivarci!”
La ragazzina sorrise timidamente. Fin da subito le due amiche avevano notato che aveva un modo di fare molto insicuro e titubante. E questo la rendeva decisamente tenera.
“Anche io sono diretta lì..” le informò.
“Se vi va.. Potremmo cercare la strada assieme!”
“La trovo un’ottima idea!” esclamò Karen tendendo la mano.
“Io sono Karen piacere!”
“Kim!” si presentò la compagna tendendola anche lei.
“Io sono Emily!” si presentò la ragazzina.
“E da come avrete potuto capire, questo è il mio primo anno alla Dunham.”
“Non preoccuparti, siamo sulla stessa barca!Allora, vogliamo incamminarci?”
E fu così che le tre ragazze si incamminarono alla volta della misteriosa accademia sperduta.
Ok forse non era poi così misteriosa… E nemmeno tanto sperduta… Ma su, permetteteci qualche licenza artistica!

“Wow è bellissimo qui!” esclamò Emily  una volta fuori dall’aeroporto.
”Non ero mai stata in Italia!”    
“Di dove sei Emily?” domandò Kim.
“Vengo dal Sud Africa… Ma mia madre è italiana, quindi so parlare un pochino di italiano…”
“Più che un pochino, sei davvero brava!” si complimentò Karen.
“Pensate che ci sarà gente da tutte le parti del mondo?”
“Sul sito c’era scritto così. Le lezioni d’altronde vengono svolte in inglese..”
“Mmmh.. interessante… Emily com’è il sud Africa?”
La ragazzina rifletté per qualche istante.
“è molto…molto colorato! So che è strano… Ma è il primo aggettivo che mi salta in mente, ogni volta che penso alla mia Africa…”
“Deve essere molto bella… Mi piacerebbe visitarla prima o poi…”
“Se capiti in Sud Africa sei la benvenuta! Perdonate la mia curiosità…Cosa vi ha portate qui?”
“..Abbiamo fatto un’audizione… è stato il signor Dunham a…”
“No emh… intendevo quali corsi avete intenzioni di seguire?”
“Ah capito!” Karen e Kim fecero mente locale.
“Emh..Hai qualche domanda di riserva?A parte gli scherzi… Sicuramente per la musica… Io suono il pianoforte e la chitarra.. E Kary..Emh…Che cosa devo dire che suoni Kary?.”
“… Diciamo che sono qui prevalentemente per il canto. È sempre stato il mio sogno, ma non ho mai avuto possibilità di prendere lezioni. Ed ecco l’occasione!”
“Ehy, siamo in via *****!C’è anche il ponte!!Mi sa che siamo arrivate!”
Esclamò Kim indicando l’altro lato della strada: una recinzione verniciata di verde, circondata un gigantesco muro di siepi. Al lato destro del cancello era affisso il numero 22.
“Ma non c’è nessun cartello..” commentò  Emily alzandosi sulle punte dei piedi per riuscire a vedere oltre la recinzione. Al centro del giardino, faceva capolino una gigantesca villa con il tetto nero.
“Io sento della musica…” mormorò ad un certo punto Karen. Le altre due tesero le orecchie.
“la sento anch’io..” mormorò Emily.
“Ma se.. Suonassimo il campanello per esempio?” propose Kim. Emily annuì.
“Beh, tanto è una scuola di musica…” commentò Karen sorridendo.
“facciamo così: io suono e tu parli!” Kim la fulminò con lo sguardo.
“Ci avrei giurato…”
Le tre ragazze si diressero dall’altro lato della strada.
“Sul cartellino c’è scritto D.S.A.” mormorò Emily indicando l’etichetta del citofono.
“Starà per Dunham Summer Accademy?”
“Suona e lo scopriremo!” esclamò Karen. Emily indugiò per un istante, dopodichè premette il bottone.
CLINK Il tasto emise un rumore sordo: nessuna risposta.
“Mmh… Mi sa che abbiamo  sbagliato ca…”
“Siii?” esclamò una voce squillante e canzonatoria dal citofono.
“Emh… Mi scusi.. Stiamo cercando la Dunham Summer Accademy” spiegò Kim un po’ titubante.
“e l’avete trovata tesoro!” rispose la voce.
Si udì uno scatto sordo ed improvvisamente il cancello si aprì.
Le tre ragazze si guardarono a metà fra lo stupito e lo sconcertato..
“Entriamo?” domandò Emily.
“Entriamo!” esclamarono decise Karen e Kim.
Assieme oltrepassarono il cancello. Si trovarono di fronte ad un giardino circondato da siepi a forma di arco.
“Però..” approvò Kim con un sorriso.
“Da che parte dovremmo andare?” si interrogò Emily.
Karen scrutò con attenzione il giardino.
“La musica proviene da quella parte..Tentar non nuoce!”
Svoltarono a destra e in meno di un minuto, giunsero in un  grande cortile gremito di gente.
“Ma è…è…” incominciò Emily.
“è…”
“Gira la ruota è compra una vocale!”
“è magnifico..” completò Karen la frase per la ragazzina.
Ed in effetti era proprio così: il cortile era nel delirio più totale: da tutte le parti, ragazzi e ragazzi di ogni età erano intenti a suonare e a cantare: c’è n’erano ovunque: arrampicati sui muri, seduti sui gradini d’ingresso, affacciati alle finestre.
“Ehy guarda quelli!” esclamò improvvisamente Kim.
Un gruppetto di ragazzi in cerchio, si stava cimentando in una spettacolare gara di ballo.
“Wow!” mormorò Emily, mentre un ragazzo biondo le passava accanto intonando un’allegra melodia col saxofono.
A Karen quasi venne voglia di esultare: era incredibile trovarsi in mezzo a quel miscuglio di suoni e melodie, tutte diverse, ma allo stesso tempo unite da un qualcosa di magico.
“Benvenuti alla Dunham Summer Accademy”  esclamò una voce alle spalle delle tre.
Kim non fece neanche in tempo a voltarsi, che si sentì afferrare per le spalle : era il signor Bash, il preside della scuola.
Indossava uno strano completo verde bottiglia  ed aveva le guance arrossate per la gioia.
“Balliamo signorina!” così dicendo, cinse la vita di Kim ed improvvisò un walzer sotto l’occhio divertito di Karen ed Emily.
“Sciogliti un po’ ragazza!” esclamò ridendo Bash, mentre Kim che non sapeva se ridere o piangere, si sforzava di tenere il passo.
“Questo è pazzo..” mormorò Emily all’orecchio di Karen, mentre l’amica rideva come una forsennata.
Quando finalmente il preside lasciò andare Kim, si avviò verso un altro gruppo di studenti.
“Ok adesso basta gingillarsi!” esclamò sopra il gran rumore.
“Seguitemi miei cari piccoli August Rush*, vi mostrerò quella che sarà la vostra meravigliosa dimora per i prossimi tre mesi..” così dicendo, si avviò verso l’entrata della villa sempre a passo di danza.
“Quello non è per niente a posto…” mormorò una ragazza alla destra delle tre: Karen notò che aveva una custodia di chitarra elettrica sulle spalle.
Kim annuì.
“..E tu non sai la storia dei mocassini!” aggiunse.
“Ehy!” esclamò una delle ragazze (o forse era un’insegnante) del cerchio di ballerini.
“Bash stava parlando con voi!Dovete seguirlo!”
Karen, Kim, Emily, la chitarrista ed altre dieci persone che le circondavano, si affrettarono ad entrare nella grande villa.
“C’è la piscina c’è la piscina!” esclamò Karen prima di entrare.
“Ti prego Kary non parlare di acqua…Ho urgente bisogno di andare in bagno!!” mormorò Kim. Emily rise.
“Ma in che posto magnifico siamo capitate??” si interrogò la chitarrista meravigliata.
“Oh siete qui!” esclamò Bash spuntando improvvisamente dal portone d’ingresso: molti dei ragazzi sobbalzarono (tra cui le nostre protagoniste ).
“Immaginavo che non mi avreste raggiunto… Sono una saetta io!Eheheh…”  si congratulò con sé stesso. Gli studenti si scambiarono occhiate sconcertate tra loro.
“Ad ogni modo è ora di incominciare il nostro tour! Seguitemi carissimi Musicanti di Brema e vi mostrerò le meraviglie della Dunham Summer Accademy!Da questa parte, prego…”
Il gruppetto seguì Bash lungo l’ampio corridoio d’ingresso ed il tour incominciò

È difficile descrivere un edificio come la Dunham: perfino tutt’ora Karen e Kim non riescono a trovare le parole adatte per parlarne: palestre tirate a lucido, pareti rivestite in legno, sale prove super accessoriate… La presenza della musica così forte da poterne percepire quasi l’odore. I pianoforte erano situati un po’ ovunque ; perfino in mensa.
“… E la cucina del nostro Chef, è decisamente deliziosa!” esclamò Bash lungo il tragitto verso la sala conferenze.
“Prendete posto figliuoli, c’è spazio per tutti!”
Il gruppo si distribuì lungo le varie file di poltrone.
Il preside si sistemò alla cattedra situata sul palco dell’Auditorium. Al suo fianco, si alzò una donna bionda dal portamento altezzoso e dall’espressione severa.
“Lei è la professoressa Gabriella Manucci, Vice-presidentessa della Dunham Summer Accademy, nonché responsabile della disciplina e delle questioni burocratiche riguardanti la scuola… Le cose più noiose insomma…”
Un paio di ragazzi risero. La professoressa Manucci, non sbatté ciglio: evidentemente era abituata alla stravaganza del Preside.
“Lascio la parola alla professoressa!Buon ascolto giovanotti!”
L’insegnante accese il microfono ed incominciò il suo discorso.
“Buon giorno a tutti ragazzi.” Disse con un tono di voce che non ammetteva repliche. L’intero auditorium si zittì all’istante.
“Innanzi tutto, benvenuti alla Dunham Accademy. Mi aspetto che ciascuno di voi si renda conto del privilegio che avete ricevuto ottenendo il permesso di studiare qui.
E mi aspetto anche che nessuno tralasci il motivo per cui siete stati mandati da noi: questa è una scuola. Vi trovate qui per apprendere, affinare i vostri talenti: non siete in un centro ricreativo. Alla Dunham ci si impegna per far fuoriuscire il meglio di voi in ambito artistico-musicale, tentando di usufruire  del periodo estivo durante il quale i fanciulli non sono esposti alle classiche pressioni scolastiche; voglio che vi impegniate ragazzi.
Ora: le regole dell’istituto vi verranno esposte in seguito.
Adesso vorrei che focalizzaste tutti la vostra attenzione su questo video. Si tratta di una presentazione multimediale a proposito della Dunham Accademy.

La donna tirò giù un telone bianco e fece partire il filmato.

“The end!” esclamò Bash battendo le mani sorridente. Gli studenti lo imitarono.
“Bene ragazzi!” esordì la professoressa Manucci arrotolando il telone bianco e tornando alla cattedra.
“Le regole della Dunham Accademy non sono molte, ma vanno rispettate con la massima diligenza. Prendete nota, se pensate che potreste dimenticarvele.
Regola n° 1: è vietato uscire dalle camerate dopo le ore 23, tranne che per i week-end o per attività inerenti alla scuola.”
Regola 2: Rispettare gli orari di chiusura della scuola. Se tornerete troppo tardi, vi toccherà dormire fuori. O in alternativa, ve la vedrete con la sottoscritta.”
Gli studenti rabbrividirono.
“3. Gli studenti di età inferiore ai 12 anni, non possono uscire dal plesso scolastico, se non accompagnati da un maggiorenne. Mentre per i maggiori è acconsentito uscire nelle ore di svago. Ma senza esagerare.
4. Rispettare gli orari della mensa (sono affissi in bacheca). Se fuori orario sentiste il bisogno di uno spuntino, il bar è sempre aperto. Non sono ammesse incursioni notturne in cucina.
Regola n° 5: è vietato introdurre cibo e bevande nelle aule di musica e in biblioteca. E sareste anche pregati di mantenere ordine e pulizia.
6. è sconsigliabile saltare troppe lezioni, dato che se ne terrà conto per quanto concerne l’assegnazione di crediti. In caso di malattia, è possibile presentarsi in infermeria. In alternativa, un dottore verrà a controllare le vostri condizioni nel caso decidiate di restare in camera. Non sono ammesse assenza strategiche.
7. Le aule di musica sono aperte a tutti coloro che hanno desiderio di esercitarsi nella propria disciplina. Ma solo fino alle ventidue. Questo per evitare che altri studenti, specialmente i più giovani, vengano disturbati dalla musica.
Quindi vi prego,suonate quanto vi pare fino a quell’orario. Ma dopodichè…”
“Shhh!” completò per lei la frase Bash.
“Benissimo, abbiamo concluso anche con le regolette. È giunto il momento di salutarci carissime cavallette danzanti. Ora, se vi recaste in segreteria, il professor Sherman si occuperà di distribuirvi i moduli orari da completare e le chiavi per le vostre camerette. La segreteria è in fondo al corridoio a sinistra. Bussate tre volte: a Sherman piace” ammiccò.

*

TOC TOC TOC
“Chi c’è qui?” esclamò la stessa voce canzonatoria che aveva risposto al citofono. Gli studenti si guardarono l’un l’altro disorientati.
“…I nuovi allievi?” domandò un ragazzo ricciolino con voce incerta.
“Sbagliato” rispose allegramente la voce squillante. La porta si aprì e ne uscì fuori lo strampalato professor Sherman più stravagante che mai: quel giorno indossava un dolcevita a collo alto rosa ed un paio di Jeans brillantatati.
“Qui ci sono io!O meglio c’ero..Ora sono fuori con voi!Ma lasciamo perdere. Entrate carissimi! E benvenuti alla Dunham Accademy!” si appoggiò alla porta e fece segno ai ragazzi di entrare. Dopodichè si affrettò a prendere posto alla scrivania; agitò il mouse per dissolvere lo screen-server ed incominciò a trafficare con diversi programmi.
“Ma quello non è il ballerino della DeFilippi?” domandò una ragazza incuriosita indicando lo sfondo del desktop; Sherman annuì frettolosamente, era molto intento a svolgere il suo lavoro.
“Sì, è lui… Io l’ho conosciuto…”
“Che culo…” borbottò Kim ironicamente.
“No, c’è l’aveva normale..” commentò il professore rimuginando fra s’è e s’è. Karen e Kim scoppiarono a ridere.
“Allora!Quadri orari, quadri orari… Ah eccoli!Datemi 30 secondi e avrete sottomano la vostra tabellina da compilare e la lista di materie. Nel frattempo.. Le camere!”
Si diede lo slancio con i piedi e fece roteare la sua sedia fino ad un’altra scrivania vicino allo schedario.
“è molto semplice ragazzi.. Abbiamo camere da due, da tre e da quattro. Formate le coppie e segnate i vostri nomi a fianco al numero della camera. Io opterei per la 157.. Ha la vista migliore.”
I ragazzi si precipitarono a prenotare le stanze migliori.
“Speriamo che rimanga una camera per noi due..” mormorò Karen  all’amica osservando l’ondata di studenti che si era riversata sulla scrivania.
“Oh, non preoccupatevi care.. Vi ho già tenuto una stanza…Mi ricordavo di voi due… Il problema è che non riesco proprio a ricordare dove ho messo la chiave…”
Sherman incominciò a trafficare con i vari  cassetti.
“Oh eccola qui!” esclamò finalmente recuperando una chiave da una tasca.
“L’avevo messa via sta mattina.. Che sciocchino che sono…” consegnò la chiave alle due ragazze.
“è una tripla.. Ma non credo vi creerà problemi avere un po’ di spazio in più, no?” fece loro l’occhiolino.
Nel frattempo la calca di studenti si era dileguata e i ragazzi stavano facendo conoscenza. Karen cercò Emily con lo sguardo: stava chiacchierando con la chitarrista.
“Bene ragazzi abbiamo finito!Ora andate pure nelle vostre camere… Compilate gli orari, leggete, guardate la TV…”
“Kary, ci siamo perse il Mondo di Patty*!”  esclamò Kim all’improvviso.
“Anche voi seguite il Mondo di Patty?” chiese il professore raggiante.
“..Ma io adoro quella serie!”
“Questo significa che qui c’è Sky professore?” domandò una ragazza vicino a Kim.
Sherman annuì energicamente.
“Sky, ma certo… E pure la connessione a internet veloce.. è una scuola all’avanguardia questa fanciulli!”
“Magnifico!” esclamò la ragazza.
“Professore, lei non lo guarda Patty adesso?”  chiese Kim: Sherman non aveva per niente l’aria di un professore, assomigliava più a un compagno di giochi.
“ah, mi piacerebbe molto cara, ma ho tanto di quel lavoro da sbrigare qui..Però guardatelo voi, così poi mi raccontate. Devo assolutamente sapere cosa succederà fra Guido e Giusy....”
“Stia tranquillo professore, le racconteremo tutto!” lo rassicurò Karen trattenendo a stento una risata. Dopodichè salutarono Sherman ed Emily (che scoprirono avrebbe alloggiato un piano sotto il loro) e si avviarono lungo i corridoi dell’accademia.
“è confermato..Adoro questo posto!Adoro Sherman, adoro Bash, adoro l’edificio e quasi provo simpatica per la professoressa bionda solo per il semplice fatto che mi trovo qua dentro!” esclamò Karen saltellando dalla gioia.
Kim scoppiò a ridere.
“non sono molto d’accordo sull’ultimo punto”
“Però hai sentito le regole?Niente spuntini di mezzanotte… E io come farò?”
“solo a te può venire voglia di pizza all’una di mattina..” commentò l’amica.
“Per me è sempre l’ora della pizza!”
“Ma quelli non erano i pavesini?”
“Sì, ma preferisco la pizza..”
“Va beh, ad ogni modo almeno abbiamo la TV…”
“Il che ci riporta a… Patty!Su sbrigati o ce la perderemo!”
E le due ragazze incominciarono a correre per i corridoi della Dunham Accademy senza far caso alle urla di un’arcigna bidella.

*


“Tu lo fai teatro?” domandò Kim dando un’occhiata alla lista delle materie dell’amica. Notò che Karen aveva incominciato a segnalarne alcune con un pallino, o con un tic.
“Perché no?” rispose la ragazza.
“Ma non come corso principale!Penso che seguirò solo un paio di materie.”
“Io propendo verso le lezioni tecniche…Che ne so, regia, tecnico del suono.. Quelle cose lì… non mi piace recitare…tutte quelle persone che ti guardano..” Kim rabbrividì.
Karen fece mente locale.
“beh, ma anche quando suoni, le persone ti guardano…”
“Non è la stessa cosa.. Lì per lo più ascoltano!”
“Mmh.. Potresti essere la prima donna ad esibirsi per un pubblico esclusivamente cieco!” Kim scosse la testa  rassegnandosi.
“che mi dici di “band”?”
“c’è un corso di band?Bah ci proverò, ma non deve essere male… Tu invece dovresti avere banda…”
“Si infatti…Io lo inserisco, se non mi ispira posso poi sempre cambiare…”
“Chissà chi insegnerà Hip-Hop..” i interrogò Karen dando un’occhiata alla lista,
“Quindi farai danza?”
“Sì, perchè tu no?”
“Sì, ma pensavo di riprendere la classica.”
Karen scoppiò a ridere.
“No scusa, perché ridi?”
“Classica la insegna la Manucci!” Kim sgranò gli occhi.
“Stai scherzando vero?”
“No no, da un’occhiata qui!”
Kim consultò la lista delle materie.
“Hai ragione uffi… Dai magari non è poi così tremenda…”
“Ahah bella questa!”
“Kary smettila!Tra l’altro.. Come sta venendo il tuo orario?”
Kim prese il foglio dalle mani dell’amica e lo osservò: aveva compilato solo due caselle.
“Accidenti, ti stai proprio impegnando!”
“Il fatto è che non so cosa scegliere, a me piacerebbe fare tutto!!”
“Beh fai tutto!” Karen la guardò torva.
“Vuoi che muoia?Piuttosto.. Fammi vedere il tuo di orario…”
Il foglio di Kim si presentava pressappoco così:

Monday

Tuesday

Wednesd.

Thursday

Friday

Saturday

Sunday

Piano

 

Improvv..

Assemb.

Chitarra

 

 

Piano

Armonia

Armonia

Gest.Imm.

Piano

 

 

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

 

 

Banda

Chitarra

Piano

Canto

Chitarra

 

 

Banda

Chitarra

Piano

 

Piano

 

 

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Danza Cl.

 

Coreogr.

 

Teoria M.

 

 

Danza Cl.

 

Canto

 

Marketing

 

 



Rosso:Materie obbligatorie per il primo anno.

“Ma il tuo è praticamente finito!” si lamentò Karen con un tono di voce infantile.
“Eh Kary, io sono una brava bambina!!”
“si va beh, visto che sei così brava aiutami!Non riesco a scegliere fra i vari strumenti!”
“Beh… Conoscendoti penso che dovresti fare… Chitarra elettrica…”
“E il basso?”
“Basso elettrico…”
“E la batteria?”
“Batteria…”
“E…”
“Allora!Devo o non devo aiutarti??Lasciami concludere!Credo che questi strumenti possano bastare…”
“Ma non c’è pianoforte…”
“Sa, deciditi!!”
“ok, ok!Mi metto d’impegno…”
E così anche l’orario di Kary assunse una forma quasi completa .

Monday

Tuesday

Wednesd.

Thursday

Friday

Saturday

Sunday

Batteria

Basso el.

Improvv..

Assemb.

Basso El.

 

 

Basso el.

Armonia

Armonia

Gest.Imm.

Canto

 

 

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

 

 

Chitarr. E.

Canto

 

 

 

 

 

Chitarr. E.

Canto

 

Batteria

 

 

 

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Hip Hop

Teatro

Coreog.

Band

Teoria M.

 

 

Hip Hop

Teatro

Canto

Band

Marketing

 

 

   

Rosso:Materie obbligatorie per il primo anno.

“Ho quasi finito… Tu che mi dici?” interrogò Karen l’amica mentre faceva roteare la matita su un dito. Kim fece spallucce.
“Il fatto è che sono indecisa… Sono interessata alla batteria, ma dato che seguo un percorso classica, dovrei studiare percussioni… E mi attirano di meno…”
“Mah, secondo me, puoi seguire un corso a parte… Dopotutto le cose sono collegate…”
“Allora segno batteria… Al limite domani chiedo ad un qualche professore...”
“Bravissima!!!Uuuh hai finito!Dammi due secondi e ti raggiungo!”
Una volta terminata la compilazione, gli orari delle due ragazze risultarono così.

 Kim

Monday

Tuesday

Wednesd.

Thursday

Friday

Saturday

Sunday

Piano

Batteria

Improvv..

Assemb.

Chitarra

 

 

Piano

Armonia

Armonia

Gest.Imm.

Piano

 

 

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

 

 

Banda

Chitarra

Piano

Batteria

Chitarra

 

 

Banda

Chitarra

Piano

Batteria

Piano

 

 

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Danza Cl.

Sceneggiat.

Coreogr.

Scenegg.

Teoria M.

 

 

Danza Cl.

Tecn. Aud.

Canto

Canto

Marketing

 

 


Karen

Monday

Tuesday

Wednesd.

Thursday

Friday

Saturday

Sunday

Batteria

Basso el.

Improvv..

Assemb.

Basso El.

 

 

Basso el.

Armonia

Armonia

Gest.Imm.

Canto

 

 

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

BREAK

 

 

Chitarr. E.

Canto

Chita El.

Batteria

Basso el.

 

 

Chitarr. E.

Canto

Chita El.

Batteria

Chitarr. E.

 

 

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Lunch

Hip Hop

Teatro

Coreog.

Band

Teoria M.

 

 

Hip Hop

Teatro

Canto

Band

Marketing

 

 



“Alleluia abbiamo finito!” esclamò Karen lasciandosi cadere sul letto.
“Kim…una domanda…”
“Dica..”
“Ma oggi che giorno è?” la ragazza diede un’occhiata all’orologio.
“Venerdì 15 giugno. E sono esattamente le 18.45 nel caso ti interessasse… Quasi ora di pappa.”
“Ecco perché il mio stomaco reclama!”
“Finalmente assaggeremo le prelibatezze dello Chef!!”
“Ci pensi che siamo qui?? Alla Dunham Summer Accademy!Dove hanno studiato tutte quelle persone famose ed “importanti””
“Anche noi siamo “importanti”!”
“Se come no..”
“Beh per la nostra mamma lo siamo… Parola di figlia!”
Kim scosse la testa.
“tu hai visto troppe volte Camp Rock..”
“Può darsi.. Che dici se andiamo a farci un giro in giardino dopo cena? Mi piacerebbe vedere la piscina da vicino.”
“Oky!Porto le caramelle?” Kary la guardò con aria sognante.
“Sì, ti pregoo!” Kim scoppiò a ridere.
“Perfetto! Dunque programma della serata: cenetta e visita notturna del cortile con caramelle incluse nel prezzo!Allacciati le cinture KaryKu!Si parte alla volta della mensa!”

*

“Mmmmh…La cucina dello Chef è troppo buona!!”
“Sì, specialmente la pizza…”
“..Spaghetti alla carbonara, deliziosi!”
“e la pizza…”
“Il secondo: arrosto di maiale!!Sublime…”
“Mmmm…Pizza…”
“E poi il dessert… Altro che le nostre caramelle…”
“Ancora pizza…”
“Kary, per te domani niente pizza!”
“Ma no!Perchè?”
“Te ne sei mangiate due!”
“Due e mezzo veramente..Parte era della tua…”
“Che cosa?Maledetta!Sei una ladra!!Una ladra di pizze…Io ti…”
“emh…Cosa stavi dicendo a proposito dell’arrosto di maiale?”
Mentre parlavano, le due ragazze si stavano incamminando lungo il perimetro della piscina.
“Kary… Mi sento inseguita…” mormorò ad un certo punto Kim fermandosi.
“Che cosa?” l’amica si guardò intorno.
“Io non vedo nessuno…”. Ma cambiò idea non appena si voltò.
Un bimbetto biondo le stava osservando seminascosto da una siepe quadrata.
“Ehy!” esclamò Kim intenerita. Il ragazzino si fece timidamente avanti.
Non poteva avere avuto più di 7-8 anni. I capelli chiari erano dritti sulla sua testa come aculei di un porcospino.
“C’è qualcosa che vuoi chiederci?” domandò Karen incoraggiandolo.
Il bambino si guardò le mani. Poi sorrise e parlò con una vocina squillante.
“Posso avere una caramella per favore?”


TO BE CONTINUED


N.D.A.
Oh finalmente anche questo secondo capitolo è andato!Avrebbe dovuto essere più lungo, ma abbiamo pensato di dividerlo, altrimenti non finiva più!
E con questo capitolo abbiamo terminato le presentazioni. Dal prossimo la storia incomincerà finalmente a rendersi più interessante. Farete amicizia con alcuni personaggi che accompagneranno Karen e Kim lungo la loro magnifica estate!
E finalmente... La scuola comincia!
Ringraziamenti:
_Laura: Grazie spero che continuerai a seguirci!^^
shari92: Ma ciao!Grazie per i complimenti! Non preoccuparti per la pazzia!stai parlando con le esperte nel campo!Anche a noi piacerebbe che la DSA esistessa veramente, ma purtroppo non possiamo fare altro che immaginarla e renderla reale attraverso i nostri racconti! A presto
ash: Ciao Buaa! Siamo contente che ti stia piacendo questa FF!Ma certo che ne vedrai delle belle! Basta leggere!^^
Celine_Faililith: Ciao Celine! Che bello che sei qui!^^ Inanzi tutto grazie per il simpaticissime (eheh). E in quanto a "The Great Escape" faremo in modo di inserire spesso canzoni lungo il corso delle storia. Al prossimo capitolo!^^

*Via Ponte ****** n° *******: Come sapete,l'accademia deve rimanere discretamente sconosciuta. Per questo abbiamo evitato di fornirne l'indirizzo ;-)

*August Rush: Film americano (Freddy Highmore) -ve lo consigliamo-. Narra la storia di un bambino prodigio che attraverso la musica vuole farsi trovare dai genitori.

*Il mondo di Patty: serie sudamericana della Disney, la trama è troppo complicata per poterla raccontare!^^ Però fa ridere!

Al prossimo capitolo!!! 

Karen&Kim

  
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