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Autore: Zayns quiff    16/11/2014    1 recensioni
When you speak to me I don’t resemble, who I was..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The memory of your touch remains when you're not there 

 
 

Entriamo a turni e dopo mezz’ora finalmente posso accedere insieme a Zayn, apro la porta trovando Eleanor stesa lungo il letto bianco, ha la faccia arrossata ma è bellissima ugualmente, i capelli le ricadono lungo le spalle.
Tra le braccia stringe il bambino che è così piccolo da sparire tra le lenzuola color azzurro, Louis è seduto accanto a lei e osserva la sua famiglia piena di gioia.. non avrei mai pensato che proprio lui per primo potesse diventare padre. E’ sempre stato il più giocherellone e il meno responsabile del gruppo e invece guardandolo ora sembra essere maturato tutto ad un tratto.
Mi avvicino accarezzando la testa del neonato con delicatezza, sembra così fragile sotto il tocco delle mie dita.
«Come lo avete chiamato?» domanda Zayn guardando la creatura con occhi innamorati, non avevo mai visto così tanto amore nei suoi occhi prima d’ora, sembra quasi estasiato.
«William» sussurra Louis stringendo la mano di El, sono una coppia davvero perfetta dovrebbero proprio sposarsi.
Rimaniamo un po’ sole noi donne mentre gli altri escono parlando a bassa voce di chissà cosa, li osservo lasciare la stanza e prima di chiudere la porta Zayn mi lancia un’occhiata dolce sorridendo; guardo fuori ed è tardi infatti è calata la notte.
 
 

 
 
 
Zayn’s pov
 
Io e Louis usciamo dalla stanza, lo osservo gettare il camice nel bidone nero prima di sedersi su una delle sedie spoglie della sala d’aspetto sbadigliando. Gli altri sono ritornati in hotel a riposare un po’ in vista del concerto di domani sera, osservo Louis che regge a malapena gli occhi aperti, ma so già che non accetterà mai di andare a dormire in un momento come questo così decido di distrarlo.
«Perrie ha detto che mi ha immaginato con quel camice..» volta la testa per studiarmi per bene.
«Ti ho visto come la guardi amico, e come hai guardato William.. tu vuoi una famiglia Zayn e la vuoi con lei. Ammettilo» sospiro annuendo e lo vedo sorridere.
«Ti confesso una cosa Louis: sarebbe bello tenere in braccio un bambino tutto mio» sogno per un attimo con l’immaginazione, ma il mio sogno ad occhi aperti viene distrutto dalla realtà: quella non sarà mai la mia vita.
«Zayn.. Non pensare che noi non possiamo avere una vita, guarda me! Ho un figlio.. ti rendi conto? UN FIGLIO!! Perciò ti dico: se vuoi una cosa devi solo andarla a prendere senza tante scuse» mi da una pacca sulla spalla e prima di rientrare in sala si volta a guardarmi «Ovviamente parlane prima con Perrie» mi fa l’occhiolino e gli sorrido passandomi una mano tra i capelli.
Passano alcuni minuti ed esce Perrie; è stanca lo si nota dai capelli arruffati, dagli occhi rossi e dalle occhiaie profonde che le solcano gli occhi e sicuramente io non sono messo molto meglio di lei; mi alzo porgendole la mano.
«Andiamo in hotel?» propongo e lei annuisce sbadigliando, con uno slancio la prendo in braccio e lei allaccia le sue braccia intorno al mio collo chiudendo gli occhi, dopo pochi piani già dorme beatamente e com’è bella. Fortunatamente l’hotel è vicino e una volta toccato il letto non c’è scampo neanche per me.
Sembrano essere passate ore da quando mi sono addormentato, ma non molte abbastanza da avermi completamente stabilizzato, mi volto su un fianco trovando Perrie che dorme beatamente se nessuno la svegliasse sarebbe capace di dormire anche per tutto il girono e in questa cosa ci somigliamo abbastanza. Però io devo alzarmi dato che abbiamo le prove per il concerto di questa sera così velocemente mi vesto indossando le prime cose che mi capitano sotto mano, sono troppo stanco per scegliere anche cosa mettere.
Ci ritroviamo alle undici in punto tutti nello stadio, fortunatamente c’è il sole e il vento, che durante la notte ha infuriato, sulla città si è placato così che i miei capelli possono stare immobili sotto la stratta fascina nera rubata qualche giorno fa a Louis. Niall è già al centro del palco, indossa un paio di occhiali da sole e sta strimpellando qualche nota con la chitarra, faccio un giro completo con lo sguardo trovando tutti tranne che Louis.
«Buongiorno!» esclama Harry posizionandomi un braccio attorno alle spalle, sorrido.
«Louis?» chiedo cercando ancora in giro.
«Oggi proveremo senza di lui visto la lieta notizia di ieri.. Ora però tutti in posizione forza!» urla Paul battendo le mani come una maestrina d’asilo.
Ci posizioniamo sul palco e le note di Midnight Memories mi invadono le orecchie svegliandomi di colpo, ogni volta che canto sembra tutto così naturale: come le parole escano fuori creando un’armonia perfetta e di come le fans riescono a rendere tutto così magico. Lo stadio è enorme e riesco a stento ad immaginare le urla e i canti di questa sera.
«Bene per oggi è tutto!» finalmente dopo due ore siamo liberi di andare, esausto mi stendo sulla panchina posizionata sopra il palco e chiudo gli occhi cercando di evitare la luce cocente del sole che mi sta scaldando il viso. Un ombra oscura tutto, ma sono troppo pigro per aprire gli occhi.
Sento un brivido percorrermi il corpo e una mano si muove lungo il mio torace fino a fermarsi sulle mie guance, sorrido perché riconoscerei ovunque il suo tocco delicato; apro un occhio cercando di distinguere la sua sagoma in controluce.
I capelli color oro le scendono lungo le spalle finendo sul mio viso, indossa anche lei degli occhiali da sole e un top giallo le esalta la sua pelle abbronzata, afferro le gambe mettendola seduta accanto a me accarezzandole il viso. Incrocio i suoi occhi e sono meravigliosi, abbasso lo sguardo, il suo non lo reggo. É troppo bella per me, é come un sogno. 
«Non mi saluti?» domanda fingendosi offesa, rido avvicinando il mio viso al suo per stamparle un bacio sulle labbra. Ogni volta che accade mi sento come rinascere, i suoi baci sono diventati come droga per me.. ormai hanno assunto la forma di una dipendenza della quale, per quanto io mi sforzi, non riesco a farne assolutamente a meno.
«Mh così va meglio» si alza «Sai che giorno è oggi?» batte il piede a terra, brutto segno evidentemente mi sono dimenticato qualcosa ma essendo in continuo viaggio ho perso la condizione del tempo. La imito alzandomi in piedi posizionandomi esattamente di fronte a lei, la osservo negli occhi e ancora non mi sembra vero di averla qui con me.. i giorni che abbiamo vissuto separati sono stati un inferno.
«Ehmm» mi schiarisco la voce visibilmente in difficoltà, il nostro anniversario non può essere visto che è stato appena una settimana fa.. il suo compleanno nemmeno perché è a Luglio.. Lei sbuffa tirandomi il suo zaino contro la spalla.
«Hai una memoria pessima lo sai?» mi rimprovera lanciandomi un pezzettino di carta mentre scende dal palco per salutare Niall, apro il biglietto e ho praticamente un’illuminazione: oggi è il giorno per la prova d’abito della damigella per il matrimonio di Kate! Me ne ero completamente dimenticato!
Corro giù dal palco con un dubbio persistente in testa.
«Scusa amore se la mia memoria fa cilecca, ma sono un po’ agitato per sta sera..» lei si gira con un’espressione più dolce sul viso.
«Amore mio! Non devi preoccuparti sarai meraviglioso come sempre» si alza in punta di piedi e mi bacia, sorrido scuotendo la testa più sereno.
«Hai visto quanto è grande lo stadio?» insisto aprendo le braccia facendo un giro su me stesso, sento Harry ridacchiare da una delle file del parterre mentre scorre qualcosa sul telefono, evidentemente è su Twitter a seguire qualche fans.
«Amico è solo un altro stadio, non ti preoccupare!» esclama Niall abbracciandomi di slancio, ricambio la stretta cercando di rilassarmi. Ha ragione è solo un altro enorme stadio dove dobbiamo cantare, ma c’è qualcosa che mi turba l’animo.. evidentemente non è questo il problema che assilla la mia mente. Ho bisogno di parlare con Louis.
«Comunque tesoro come facciamo a fare la prova d’abito se noi siamo qua ad Atlanta e Kate è a Londra?» chiedo tornando a rivolgermi alla mia ragazza.
«Ha pensato a tutto il ragazzo di Kate, ha concordato con un negozio che ha trovato qua e boom!» mima la parola con le mani, scoppio a ridere avvicinandola di nuovo a me baciandola con passione. Dalla platea partono fischi e battiti di mani e addirittura un “Prendetevi una stanza!” dalla voce inconfondibile di Niall.
 




 
Perrie’s pov
 
«Potremmo stringere un po’ di più sul petto e sulla vita» inizia a dire la stilista alle sue assistenti passando da un lato all’altro di me, una di loro tira forte il vestito per appuntare una spilla e a stento riesco a respirare. La vista inizia ad appannarsi e l’ossigeno non passa più nei polmoni, faccio segno con la mano e vedo Zayn correre da me con espressione preoccupata mentre impreca sotto voce, ma a quel punto i miei occhi si fanno troppo pesanti per rimanere aperti e mi ritrovo di colpo tra le sue braccia.
«Perrie? Perrie dai apri gli occhi» qualcuno mi sta dando piccoli schiaffi sulle guance, apro gli occhi lentamente vedendo ombre sfocante di fronte a me. Una ciocca di capelli mi fa il solletico sul viso così cerco di afferrarli per levarli, ma nel tirarli mi accorgo che non sono i miei infatti qualcun altro si lamenta del dolore.
«Perrie diamine!» urla Jade liberando la sua ciocca ridendo, mi alzo sui gomiti mettendo a fuoco del tutto la sua figura: indossa una gonna a vita alta con una maglia nera, i suoi capelli le arrivano fino alla vita in morbide ciocche ondose.
«Cosa è successo?» chiedo confusa prendendo il bicchiere d’acqua che mi sta offrendo, mi sento più libera evidentemente qualcuno deve avermi allargato il vestito perché ora riesco a respirare di nuovo.
«Sei svenuta, hanno stretto troppo il vestito e il fatto che non avevi mangiato ha inciso notevolmente» mi dice lei sedendosi ai piedi del lettino, mi guardo intorno cercando Zayn con lo sguardo e lo trovo in un angolo al telefono durante una conversazione che sembra leggermente su di toni perché lo osservo sbraitare verso il muro.
«Tutto apposto?» chiedo a bassa voce indicando il mio ragazzo, lo sguardo di Jade segue la direzione che sto indicando e poi torna verso di me sorridendomi, mi da un bacio sulla testa e sparisce annunciando che deve andare in bagno lasciandomi qui senza una risposta. Mi siedo posando il bicchiere sul tavolino e provo ad alzarmi, le scarpe con il tacco non aiutano ma riesco a mettermi in piedi tenendo il vestito per i bordi così da non pestarlo. E’ un colore davvero meraviglioso, ma se provano di nuove a stringere il busto preferisco andare in pigiama al matrimonio; la stilista si avvicina scusandosi, le sorrido per educazione e di colpo sono di nuovo al centro della sala con alcune assistenti intorno che hanno ripreso ad armeggiare con stoffe e spille.
Il mio sguardo però non molla quello di Zayn che cammina avanti ed indietro per la stanza cercando di calmarsi senza smettere di guardare il telefono, cerco di attirare la sua attenzione senza risultati positivi. Dopo qualche minuto il suo sguardo si posa sul mio addolcendosi, gli sorrido e lui mi sorride, ed io non so neanche più dove ho la testa, e le braccia, e le gambe, e lo stomaco, e i polmoni. Ha un sorriso bellissimo, lo giuro.
Si avvicina verso di me prendendomi la mano per farmi fare una giravolta sul posto, la stilista ci guarda con uno sguardo dolce e nostalgico, chissà se anche lei ha avuto un amore come il nostro: un amore così potente da romperti il fiato ogni volta che lo vedi; un amore che ti consuma dentro fin nel cuore; un amore così forte da riuscire a sfondare qualsiasi barriera, qualsiasi problema; un amore come quelli che si leggono nei libri.. un amore che stringe lo stomaco ma fa vivere il cuore.
«Te l’ho mai detto che sei meravigliosa?» mi sussurra infilandomi il guanto color perla, abbasso lo sguardo imbarazzata, non sono abituata ad essere così “elogiata” in pubblico. In sala tutte le sarte hanno smesso di camminare da una parte all’altra del negozio e si sono fermate per guardare noi, ma a me sembra di essere sola.. sola con lui in questo universo parallelo solamente nostro.
«Forse qualche volta» sorrido scendendo dal piedistallo.
«Bhè lo sei.. moltissimo. Questo vestito ti sta d’incanto e non lo dico solo perché è un colore meraviglioso che risalta i tuoi occhi, non lo dico perché sei la cosa più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita, ma ti sto dicendo che sei bella perché riesci ad illuminare questa stanza solamente con il tuo sorriso e questo sorriso» abbassa la voce accarezzandomi il volto «lo voglio vedere per il resto della mia vita. Promettimi che questo è per sempre» mi avvicino a lui gettandogli le braccia al collo stringendolo forte.
«Te lo prometto» sussurro baciandolo e attorno a noi scoppiano applausi assordanti, ma questo appartiene ad un altro mondo.. sento solamente le sue labbra contro le mie che bramano il mio amore così tanto quanto lo bramo io, le sue mani stringermi i fianchi così vicini ai suoi e il mio cuore che vorrebbe solamente stare con lui per il resto della mia vita.
«Non vorrei interrompere questo momento così romantico, ma Zayn tocca a te per il cambio di abito» si schiarisce la voce la stilista per attirare la nostra attenzione, mi allontano da lui con un sorriso imbarazzato spingendolo leggermente verso la cabina armadio.
Mi siedo sfinita su una poltrona accanto a Jade che magicamente è riapparsa, la guardo sorpresa cercando di capire il suo ruolo qui.
«Come mai sei qui tu?» le chiedo sorseggiando un po’ d’acqua.
«Avevo del tempo libero così Liam mi ha detto che eri qui e ho pensato di passare a vedere quanto eri bella vestita da cerimonia» alza le spalle trafficando con il cellulare, mi sporgo curiosa per vedere cosa sta facendo ma lei si porta il dispositivo verso il petto «Ehi top secret!» esclama facendomi l’occhiolino, scoppio a ridere schizzandola con un po’ d’acqua, lei mi fa la linguaccia ridendo tornando a riempire una qualche casellina di una strana App.. è tutto quello che sono riuscita a scorgere.
Qualcuno si schiarisce la voce e mi volto rimanendo letteralmente senza fiato: il mio cuore si ferma per un secondo e lo vedo, qui di fronte a me ed è come respirare di nuovo, come uscire dall’acqua dopo essere quasi annegati, come toccare terra dopo essersi lanciati nel vuoto senza sfracellarsi. Indossa un vestito scuro con la giacca abbottonata alla vita e la cravatta che gli stringe il collo, ha un sorriso meraviglioso in volto e mi sembra quasi di morire perché quando lo vedo il mio cuore batte forte anzi no, si ferma. Le parole mi muoiono in gola. L’unica cosa che riesco a fare e guardarlo e innamorarmi più di prima.
«Bhè come sto?» mi chiede leggermente imbarazzato cercando di tirarsi giù la giacca e i polsini, mi alzo dimenticandomi di avere il bicchiere in mano che cade a terra riversando il contenuto sul tappeto beige ma davanti a me vedo solo lui.
«Stai benissimo..» riesco a balbettare con il cuore che non smette di pompare emozioni, credo che a breve avrò un infarto e la causa sarà solamente lui e il suo bellissimo sorriso, e i suoi occhi, e le sue labbra.. semplicemente lui!
«E’ da pazzi pensare di scappare da qui, io e te da soli per non tornare mai più?» gli chiedo sotto voce avvicinandomi al suo orecchio, lo sento rabbrividire e so di averlo in mio potere e ridacchio.
«Ricordati sta sera amore che dovrei essere su un palco, ma a pranzo possiamo scappare.. ho bisogno di parlarti di una cosa e ho già prenotato in un bel posto» mi annuncia allontanandosi da me e intimandomi di andarmi a cambiare, fa un cenno a Jade e lei pronta scatta in piedi affiancandosi a me per prendermi a braccetto trascinandomi dietro di lei verso il camerino.
Mi volto per vedere Zayn che mi sorride prima di afferrare il telefono in mano componendo il numero di chissà chi.. sono leggermente spaventata.
«Rilassati è solo un pranzo!» afferma Jade tirandomi un vestito, lo guardo ed è alquanto corto ma lei mi fulmina con lo sguardo intimandomi di metterlo, senza fiatare obbedisco e in pochi minuti sono pronti. Uscita dal camerino però non trovo più la mia amica ma Zayn che mi aspetta.
«Non ti sei cambiato..» sussurro sentendomi in disagio, lui scuote la testa ma mi prende la mano avviandoci fuori dal negozio, la stilista ci guarda mandandoci un bacio ricordandoci però di tornare domani per la prova finale.
Saliamo in macchina e durante il tragitto Zayn non parla, lo vedo concentrato mentre osserva fuori dal finestrino le macchine che scorrono sull’asfalto rovente cerco di calmarmi, ma il pensiero di cosa deve dirmi assilla la mia mente. Se fosse una cosa brutta? Se si fosse stufato?
Respiro e pochi minuti dopo la macchina accosta di fronte ad un ristorante di lusso, ora mi sento proprio fuori posto. Scendiamo e Zayn ha prenotato un tavolo per due più appartato degli altri così da galantuomo mi aiuta ad accomodarmi ordinando del vino rosso, mi schiarisco la voce per attirare la sua attenzione sulla questione importante e lui ride di fronte alla mia impazienza.
Mi osserva appoggiando il viso sulla mano e di colpo mi sembro come nuda.. di fronte a lui niente ha più significato, è come se riuscisse a leggere la mia anima con uno sguardo. Così per cercare di sbloccare questa sensazione decido di assaggiare un po’ di vino, quasi in preda alla disperazione dato che io il vino lo odio.
«Sai avevo pensato che chi lo sa.. ci potremmo sposare» esclama lui così tranquillamente, il vino mi va di traverso e per poco non mi si riversa tutto sul tavolo.
Io e lui? Sposarci?




                                                                

  
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