Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Eilish    17/11/2014    0 recensioni
Titolo ricambiato.. ho rimesso l'originale. Scusate tanto.
“Piccola mia, un giorno troverai delle persone che ti sapranno stare accanto, delle persone che non avranno paura di te e ti ameranno così tanto da non riuscire più a lasciarti. In quel giorno tu sentirai dentro di te una fiamma che si accenderà, quella è la speranza… la tua speranza”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sono passati undici mesi da quando sono arrivata in questa famiglia, quasi un anno e molte cose sono cambiate. La prima cosa che il Signor. Hirai fece fu adottarmi a tutti gli effetti poiché non bastava solo portarmi a casa loro, sarei stata come una fuggitiva e sinceramente non volevo far passare i guai a questa famiglia che mi accolto con così tanto affetto.
Quando hanno chiamato l’assistente sociale per voler firmare le carte dell’adozione per poco non mi uccideva. Ho avuto paura di quell’uomo.
Era arrivato tutto trafelato a casa Hirai quasi sfondando la porta principale e quando mi vide mi accorsi che nei suoi occhi regnava la rabbia….. per me naturalmente.
Mi iniziò a trascinare fuori di casa, ad urlarmi contro e per poco ho davvero creduto che avrebbe iniziato a picchiarmi ma per fortuna il Signor. Hirai e Koaku sopraggiunsero in mio aiuto. Il padrone di casa lo calmò , gli spiegò la situazione e dopo varie domande per quanto riguarda il perché, cosa, chi, quando diventai al cento per cento Kagome Hirai.
Col passare delle settimane il mio rapporto con Sango e Koaku aveva già toccato i livelli di fratellanza e amicizia pura…..Ci capivamo.
Sarà stato per l’età il quale scoprì era la stessa, sarà stato per gli interessi in comune ma ci trovammo così bene tanto da considerarci già come fratello e sorelle di sangue naturalmente con Sango ho legato di più perché è una ragazza e con me si è da subito dimostrata molto affidabile e soprattutto simpatica si, un po’ scontrosa col genere maschile ma sempre generosa con tutti. Con Koaku ho davvero un buon rapporto scherziamo, ridiamo lui è un po’ porco ma sa essere molto serio quando vuole e mi trovo molto bene, c’è stato un periodo in cui pensavo mi venisse dietro ma da subito lui aveva messo in chiaro che gli faceva strano vedermi in giro per casa, non perché non volesse ma perché non sapeva come comportarsi ed alla fine dopo una lunga chiacchierata in cui dichiarammo le nostre paure su questa nuova vita abbiamo iniziato a comportarci come se la mia presenza in quella casa fosse sempre esistita.
Un po’ difficile, inizialmente, è stato trovare un dialogo con il Signor. e la Signora Hirai i quali mi avevano chiesto espressamente, sempre se volevo e prendendo tutto il tempo, di iniziarli a chiamare papà e mamma. Per me fu difficile perché, per quanto ne ho memoria non ho mai avuto dei genitori, mi sono sempre chiesta come sarebbe stato averli ma non mi sono mai ritrovata in questa situazione anche perché quando stavo con la Signora Kaede, vista la sua età abbastanza anziana, la chiamavo nonna e non mamma ma a lungo andare mi abituai anche a questo.
 
Oggi io, Sango e Koaku andremmo a fare un po’ di shopping in un centro commerciale vicino casa.
 
“Ka-chan che cosa compriamo oggi? Non avevi fatto una lista?”
 
“Si ma lo ricordo comunque. Allora dobbiamo prima fare la spesa e poi possiamo andare per negozi se no chi la sente mamma dopo”
 
“Eeeeeeeh quella povera donna non doveva dare in mano a voi i soldi… voi donne siete incorreggibili per queste cose”
 
“Koaku stai zitto. Perché se non volevi venire te ne potevi stare anche a casa e invece appena hai scoperto che andavamo a fare shopping ti sei preparato e sistemato prima di noi” gli risponde Sango scocciata.
 
“Certo mi servono delle maglie è ovvio che anche io faccia ogni tanto compere ma voi superate l’”ogni tanto”…
 
“Si va bene come vuoi tu. Senti ma dopo ti incontri con Sota?”
 
A quella domanda mi feci più attenta.
Koaku mi aveva presentato poche settimane fa questo suo amico Sota Higurashi  se non erro, e subito mi è sembrato stranamente e dannatamente famigliare. Non penso mi piaccia per chissà quali motivi ma ha qualcosa che non riesco ad inquadrare….qualcosa di….. si, insomma troppo famigliare.
 
“Si dopo vado da lui. Sai sta sera lavora quindi gli do una mano al pub….. volete venire? Ci saranno anche gli altri”
 
“Altri? Altri chi?” dico io
 
“Alcuni miei amici di scuola. Vengono quasi tutti in classe con me se venite oggi ve li faccio conoscere”
 
“Kagome anche se non usciamo comunque li incontrerai a scuola lunedì…. Tu inizi lunedì giusto”
 
“Si si…” ecco, altro tasto dolente…. La scuola!  Per carità, mi piace studiare ma sapere di dover fare amicizia mi mette a disagio soprattutto pensando che mi sono iscritta a metà anno perché  ho dovuto studiare da privatista per mettermi alla pari con il programma. Tutti avranno già il loro gruppetto con cui ridere e scherzare e io? Non sono mai stata molto socievole....
 
“Oh su Kagome non fare così!! Troverai qualcuno con cui parlare data la tua spavalderia nel dire le cose in faccia”
 
“Grazie fratello, ora si che mi sento meglio”
 
“ahahah dai Ka-chan vedrai che andrà bene… sei simpatica e anche se non hai peli sulla lingua comunque ti sai difendere se qualcuno ti prenderà di mira quindi che paura hai?”
 
“sentite ho capito che sono un po’ stronza ma la prossima volta chiedo a Kirara di darmi un consiglio visto che voi mi state praticamente dicendo che non avrò futuro in quella scuola”
 
Si mettono a ridere mentre Koaku con una mano mi scompiglia i capelli, sanno proprio come farmi tirare su eh? Che razza di scemi
 
“Dai Kagome scherziamo e poi che ne sai, c’è anche la probabilità che verrai o in classe mia o in quella di Sango….”


“Già Kagome stai tranquilla e poi prima non stavo scherzando quando dicevo che sei simpatica, è vero  devi solo avere un po’ più fiducia in te… vedrai che andrà bene”
 
Lo spero.
 
Comunque tornati a casa dopo un estenuante pomeriggio a fare shopping io e Sango decidiamo di andare a far un salto al pub dove lavora Sota con Kouaku.
Appena arrivate vediamo Koaku praticamente sotterrato da Sota che gli chiede aiuto in ginocchio quasi e poi ricomponendosi viene da noi e ci saluta.
 
“Allora ragazze cosa vi porto?” ci chiede mentre ci accompagna ad un tavolino
 
“Veramente non abbiamo chissà quanta fame portaci solo due birre ”dice Sango
 
“Agli ordini signorine” dice mentre va via
 
Mi guardò attorno e noto che il locale è molto carino. Le pareti sono tendenti al verde turchese scuro con delle fantasie paisley sul nocciola era un bel contrasto e nonostante donavano un atmosfera un po’ buia erano molto belle da vedere.
Mi girò ancora un po’ intorno e notò solo dopo che Sango mi sta guardando.
 
“Allora?”
 
“Allora cosa?” le dico io cadendo dalle nuvole
 
“Hai avuto la stessa sensazione ora che hai rivisto Sota?”
 
Ah già, a lei avevo raccontato tutto…
 
“Si sempre la stessa sensazione, non so proprio come spiegarlo”
 
“MA sei sicura che non ti piaccia?”
 
“Sicurissima o almeno in  buona parte. Non mi è mai piaciuto nessuno quindi non posso sapere”
 
“Mmh lo capiremo solo se inizierà a piacerti qualcuno quindi?” mi dice con lo sguardo chi la sa lunga
 
“Sango cos’hai in mente?”
 
“Io? proprio niente”
 
“Sangooo!!!!!”
 
“Niente davvero….. oh ecco le nostre birre”
 
Ma guarda tu come cambia discorso…. Ma tanto me lo dirà ne sono sicura. Comunque Sota ci porta le birre e poi visto che non c’era chissà quanta gente lui e Koaku rimangono aparlare con noi del più e del meno quando ad un certo punto…
 
“Ehi ma guarda un po’ finalmente ci si rivede tutti quanti eh?”
 
Tutti e quattro ci giriamo trovando dei ragazzi che camminano dalla nostra parte….Koaku e Sota si alzano andandogli a salutare mentre io e Sango rimaniamo sedute.
 
“Sango ma chi sono quelli?”
 
“sono gli amici di Sota e Koaku quelli che ci diceva oggi pomeriggio ricordi?”
 
Io annuisco guardandoli……. Cavoli ma sono uno più bello dell’altro!!!!!
 
“So cosa stai pensando” mi dice Sango
 
“Ah si?”
 
“Si, stai pensando cavolo quanto sono belli”
 
Io quasi mi strozzo con la birra
 
“E tu….tu co-come fai a sap-saperlo?”
 
“Beh anch’io lo pensato la prima volta che gli ho visti o almeno penso che tutte le ragazze lo pensino” dice mettendosi a ridere per la mia figuraccia
 
Ci mettiamo a ridere insieme quando ad un certo punto sento qualcosa che mi preme sul fondo schiena e girandomi noto che è la mano di uno degli amici di Koaku.
Okay essere amici ma io nemmeno ti conosco.
Vedendo che indisturbato continuava a muovere la mano sul mio sedere gli prendo il braccio e con una mossa di karate lo sbatto a terra
 
“Ma sei scemo? Provaci di nuovo e ti mozzo la mano” dico io inviperita….. non sopporto quando vengo toccata, non voglio che nessun uomo lo faccia…. Non più.
 
Lui rimettendosi in piedi mi prende le mani e guardandomi negli occhi mi dice
 
“Sei bellissima vorresti venire a letto con me?”
 
No, questo è troppo.
Facendo leva su tutte le mie forze cerco di stare calma e con poca gentilezza tolgo le mie mani dalle sue.
 
“Senti un po’ credo di essere stata chiara prima. Non mi toccare o giuro che ti faccio arrivare all’altro mondo” dico guardandolo negli occhi…. Ma infondo non sentivo tutta quella rabbia che avrei dovuto sentire anche perché finito con me lo vedo allontanarsi per andare vicino a Sango e fare la stessa cosa.
 
“Kagome scusa ma il nostro amico è fatto così… perdonalo non è cattivo è solo che non riesce a contenersi appena vede una bella ragazza” mi spiega Sota
 
Ah wow questa si che è una giustificazione allora.
“ma che razza di amici avete?” sussurrò io
 
Quello, ripresosi dallo stato di shock in cui l’aveva ridotto Sango mi viene vicino ricomponendosi come meglio poteva.
 
“Scusa bellezza non mi sono neanche presentato, il mio nome è Miroku vado in classe con Koaku  e sono uno dei loro migliori amici”
 
“e questa da dove esce fuori?” Disse Koaku
 
“Da me… so che prima o poi tutti vogliono un amico come me” dice questo Miroku con occhi lucidi e fieri
 
“Piacere io mi chiamo Kagome e..” tentenno un po’ perché essendo amici di Koaku non so se dire la verità o meno
 
“…Ed è mia sorella.. cioè mia e di Sango è tornata qui dopo che è stata con nostra zia nella nostra città natale”
 
“MA davvero? Quindi tu sei la sorella degli HIari? La bellezza è di casa da voi noto” mi dice Miroku facendomi ridere
 
Insomma è strano ma simpatico. Guardo dietro lui vedendo altri tre ragazzi e notando la mia curiosità Miroku mi spinge verso di loro e mi presenta.
 
“Ragazzi che maleducati che siete vi volete presentare? Lei è Kagome la sorella di Koaku e Sanguccia….KAgome loro sono Koga” Presenta Miroku indicando un ragazzo alto con la carnagione leggermente scura e occhi di color ghiaccio ma che trasmettono tutt’altro… gli sorrido come per dire ‘piacere’ e lui fa altrettanto mostrando una dentatura perfetta.
 
“Affianco c’è Hojo” è un ragazzo normale, magrolino, occhi e capelli castani con uno sguardo così penetrante da farmi sentire nuda… rabbrividisco per il timore che mi ha procurato. Mi sa che lui è un tipo da evitare assolutamente.
 
“E poi Inuyasha lo scorbutico”
 
“Scorbutico a chi donnaiolo?” risponde lui e quando mi girò a vederlo rimango incantata.
 
È un ragazzo alto, anche sotto la maglietta posso intravedere i muscoli ben messi e scolpiti, lineamenti duri e fieri, occhi castani quasi ambrati che mi ricordano tanto il mio occhio.
Vedo la sua postura e posso ben capire che è un tipo spavaldo a cui non piace essere messo in situazioni imbarazzanti come questa… tant’è che me lo fa notare
 
 
“Scusa eviteresti di guardarmi?” dice lui
 
Io ridestatomi dal mio stato di trans lo guardò e subito sale in me la vergogna più totale, mi portò la mano sulla fronte cercando di non far vedere il rossore
 
“Scu-scusa non volevo metterti in imbarazzo”
 
“Non mi hai messo in imbarazzato è solo che il tuo sguardo è strano” dice guardandomi da un po’ più vicino e soffermandosi sul mio occhio più chiaro, coscia di star affrontando un tasto dolente cerco di coprirlo con la mano ma lui me la toglie guardandolo meglio
 
“Perché lo copri?”
 
“Per-perché non mi piace che gli altri ne rimangano schifati”
 
“a me non dispiace”
 
“Come?”


“Ho detto che a me non dispiace è bello” e dicendo questo mette una sua mano sulla mia guancia portando il pollice vicino l’occhio come  a volerlo accarezzare.
 
“si è proprio bello” e detto ciò mi sorride.
 
Se ho pensato che Koga avesse una dentatura perfetta, kami perdonatemi per aver detto una blasfemia perché il sorriso che ora mi sta donando questo ragazzo davanti a me è il paradiso.
Gli angoli della bocca sollevati vanno a formare sulla guancia una piccola fossetta facendomi impazzire mentre gli occhi così simili al mio si chiudono di poco dando al viso e a me stessa una sensazione di tenerezza infinita.
 
Chi è questo ragazzo? Perché mi dice queste cose? Perché non voglio che si allontani da me?
 
Ma soprattutto cos’è questo calore che provo?
 
 
 
 
 
 
 
Volevo delle risposte ma non pensavo certo che avendole avrei sofferto in questo modo.






Finalmente sono tornata che belloooooo. spero che il capitolo sia scritto bene perchè per mancanza di tempo non ho avuto il tempo di leggerlo e modificarlo.... scusate per il mio ritardo


Ciaooooooooooooo
  
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