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Autore: midnight89    20/11/2014    0 recensioni
(PROBLEMA HTML RISOLTO)"Dean è stato ucciso da Metatron ed è davvero morto in quell’istante, ma poi il potere del Marchio di Caino gli ha donato nuova linfa vitale, salvandolo dall’estremo epilogo, ma tramutandolo in un Cavaliere Infernale. Sam e Castiel, dopo molte vicissitudini, sono riusciti a guarirlo, ma il Marchio incombe ancora sul suo braccio, rendendolo vulnerabile ad un possibile e futuro cedimento."
Una mia personale visione della 10x23, basandomi su informazioni e teorie rilasciate dal cast e non solo.
(Decima Stagione) DESTIEL (BrOTP/OTP)
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jimmy Novak, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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La storia che mi accingo a scrivere non è frutto unicamente della mia mente, ma si basa anche su delle anticipazioni rilasciate dal cast di Supernatural durante le interviste. Ovviamente io ho sviluppato in maniera personale le loro affermazioni, pertanto in cuor mio spero che l’ipotetico finale di stagione che ho scritto non si realizzi mai. Ma mai dire mai.
 
Dean è stato ucciso da Metatron ed è davvero morto in quell’istante, ma poi il potere del Marchio di Caino gli ha donato nuova linfa vitale, salvandolo dall’estremo epilogo, ma tramutandolo in un Cavaliere Infernale. Sam e Castiel, dopo molte vicissitudini, sono riusciti a guarirlo, ma il Marchio incombe ancora sul suo braccio, rendendolo vulnerabile ad un possibile e futuro cedimento.
Castiel continua ad accompagnare Hannah durante le sue peregrinazioni sulla terra, dopotutto si sente ancora responsabile per la caduta e gli interrogatori a Metatron non stanno portando agli esiti sperati, ma accorre immediatamente non appena i Winchester lo chiamano, aiutandoli nel pieno della sua fugace potenza ritrovata.
Poi un giorno, bazzicando distrattamente nell’Illinois, incontra Claire Novak.
Castiel un tempo non l’avrebbe degnata di uno sguardo, rinnegando la sua paternità, proseguendo per la sua strada. Ma quei tempi sono passati e Castiel non può non fermarsi, congedando Hannah e concedendo tempo a quella bambina, no ora ragazza adulta. All’inizio il silenzio e il risentimento la fanno da padrone, ma poi i ricordi riaffiorano e Claire ritorna ad essere figlia e Castiel padre. Parlano a lungo quella volta, tanto che la cameriera è costretta ad accompagnarli alla porta del bar, ma la conversazione è lontana dall’esaurirsi e Claire lo prega di venire a casa con lei.
Castiel si blocca sulla soglia, è tutto così familiare che lo spaventa, ricordi remoti riaffiorano chiari nella sua mente, eventi che non sapeva di aver vissuto.
“La mamma non c’è…” esordisce Claire, credendo che la reticenza di Castiel sia dettata dal timore di un confronto con la…moglie?
L’angelo entra, chiudendo la porta, guardandosi in giro e muovendosi con una familiarità che lo disturba, non dovrebbe essere così, non dovrebbe sapere esattamente dove sono state scattate quelle foto tra la neve, né che Claire il giorno successivo si era presa l’influenza.
“Dov’è Amelia...?” domanda poi, pentendosi di non aver chiesto prima notizie di lei. Non avrà legami con lei ma è pur sempre la madre di Claire e la moglie di Jimmy.
Claire si prende del gelato dal freezer e si siede al tavolo “Oh lei non vive più qui, lei vive a Los Angeles, si è risposata, sai…” lo guarda incerta su come proseguire, ma quelle parole sembrano bastare. Per adesso.
Castiel torna spesso da Claire, più di quante volte si sarebbe aspettato, complice la grazia che si affievolisce e quel sentimento di rimorso che per la prima volta s’insinua nel suo cuore, avendo privato quella figlia di una figura paterna per tutta la sua vita.
Ma se Paradiso e Inferno appaiono stabili, a infuriare sulla terra è la strega Rowena, che sempre più rapidamente sta raccogliendo adepti in tutto il mondo, con promesse di redenzione e ricchezza, assuefacendo con le sue parole persone innocenti. Crowley sembra piuttosto seccato da questa nuova concorrenza sleale, dopotutto è una strega, e ha perso parecchi suoi sottoposti a causa di qualche malocchio o fattura ben fatta.
Sam e Dean l’hanno affrontata più volte di sfuggita e gli esiti sono sempre stati sconfortanti, non c’è entità peggiore delle streghe, con i loro malefici e sacchetti nascosti. Ma a preoccupare maggiormente il minore sono le condizioni di Dean, soprattutto a seguito di una ferita piuttosto profonda che non voleva saperne di rimarginarsi in fretta. Non avevano più parlato della Prima Lama, gelosamente custodita da Crowley, ma non era la prima volta che Dean la tirava fuori, rimpiangendo la sua efficacia e il suo possibile utilizzo contro Rowena.
Sam lo capisce subito, chiama Castiel in preda all’ansia e ad entrambi appare chiaro sin da subito che la guarigione di Dean sta cedendo, non possono più posticipare l’inevitabile.
Il secondo passo è parlare a Dean, il quale non capisce tutta quella fretta di tornare da Caino. Ripete che lui sta bene e che ora ci sono problemi più importanti da affrontare, ma alla fine cede alle pressioni di entrambi.
Ma l’anima di Dean è legata a quel corpo solo grazie al potere del Marchio e non è difficile immaginare cosa accadrebbe una volta che il Padre dell’Omicidio se lo riprenderà. Castiel sa benissimo cosa succederà e la rabbia per sé stesso e per la sua ingenuità lo dilania, ma sa che l’autocommiserazione non salverà Dean, quindi prende la sua decisione e parla con Sam.
Sam non accetta, non potrebbe mai acconsentire un rischio simile, ma dall’altra parte dovrebbe accettare l’idea di perdere per sempre suo fratello e stavolta senza possibilità di ritorno, perché né Castiel né nessun altro angelo sarebbe in grado di riportarlo indietro.
Sam accetta, nonostante non si fidi delle rassicurazioni di Castiel, nonostante taccia tutto a Dean, perché lui non avrebbe mai e poi mai permesso un simile accordo.
Caino non fa domande, lo sguardo di Castiel è sufficientemente eloquente, e poi si sente troppo colpevole per rivolgersi a qualcuno che gli ricorda suo Padre.
Dean si siede e si lascia legare alla sedia, sa che farà male, ma sa anche che è l’unico modo per chiudere questa storia e per iniziare finalmente a perdonare i suoi errori da Cavaliere Infernale.
Sam è visibilmente nervoso e continua a fissare Castiel, vorrebbe fermare tutto e rivelare tutti i suoi dubbi, più che fondati, a Dean, ma l’indecisione lo costringe a un’inquieta immobilità.
Castiel fissa Dean, che sorride beffardo ma sa benissimo che ha paura, terrore di affrontare tutti i suoi errori, di cadere ancora e di ferire di nuovo tutti irrimediabilmente. L’angelo si avvicina e gli poggia una mano esattamente dove lo afferrò anni prima, salvandolo dalla perdizione.
“Andrà tutto bene Dean…” e lo guarda con quegli occhi che ancora adesso appaiono indecifrabili a Dean, ma che questa volta sembrano dire tutt’altro.
“Bene, iniziamo…” sbotta Caino, bloccando sul nascere le domande di Dean, mentre Castiel interrompe il contatto, arretrando di qualche passo, continuando a fissarlo in quel modo.
“Mi dispiace, Dean”.


Ciao a tutti, questa è la mia seconda storia nel fandom di Supernatural ma è la mia prima mini-long. Spero vi piaccia questa personale visione del finale di stagione e sentitevi liberi di commentare (e criticare).
Gli aggiornamenti saranno puntuali di venerdì,infatti domani pubblicherò il primo vero capitolo della storia.

Grazie a chi mi seguirà in questa piccola avventura.
  
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