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Autore: Alissya_Paglieri    21/11/2014    0 recensioni
Sono passati ormai due anni da quando Georgia ha lasciato Londra. Ora ha 23 anni e abita a New York. Un incontro non previsto cambierà la sua vita ancora una volta. Sarà costretta a trasferirsi a Seattle per iniziare un nuovo percorso di vendetta. Questa volta ci sono vite in gioco, innocenti morti ingiustamente e qualcuno da salvare, una guerra da combattere, un clan da distruggere. Per arrivare fino in fondo Georgia avrà bisogno di farsi aiutare da qualcuno che non pensava avrebbe mai rivisto.
E Harry? Georgia non ha mai smesso di amarlo. Basterà l'amore per quel ragazzo che quattro anni prima ha riportato la serenità nel suo cuore con un solo sguardo, a farla arrivare fino in fondo?
- Sequel di Georgia's revenge -
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Georgia's revenge'
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Prologue


But you'll come back each time you leave
Cause darling I'm a nightmare dressed like a daydream
~ Taylor Swift, Blank space
 
 
Dedicata alla mia Clare, 
grazie di tutto








Sentii qualcuno continuare a chiamarmi scuotendomi il braccio. Infastidita lo scostai bruscamente continuando a rimanere a letto. Ovviamente chiunque mi stesse disturbando decise che continuare era divertente.
«Io.Ti.Ammazzo.», sbottai incazzata come una vipera.
«Oh come rompi!»
«Vedi tu che mi svegli così!»
«Dai! Devi accompagnarmi in un posto…»
«Dove?»
«Da starbucks»
«E dovevi svegliarmi così per andare da starbucks? Cos’è tutta questa fretta?»
«Vedi… ho conosciuto una ragazza e… beh vedi… ha il turno di mattina…»
«Ho capito, ho capito… dammi dieci minuti e sono pronta»
«Grazie Gegeo
«Ora però sparisci!»
«Subito!»
 

«Con calma… mi stai staccando un braccio!»
«Scusa Gegeo… sono agitato!»
«Non ci ero arrivata! E io che pensavo che questa volta sarebbe stato un ragazzo…»
«Purtroppo per i tuoi pronostici Valerie è arrivata prima»
«Bel nome»
«Vero?»
«Sì, ma ora siamo arrivati, entra o la tua bella se ne andrà e io ti ucciderò!»
«Come sto?»
«Male», risposi indifferente.
«Grazie!»
«Non c’è di che!»
«Gegeo!»
«Okok, scusa femminuccia! Stai bene»
«E…?»
«E cosa?»
«Ma ti devo proprio insegnare tutto sul come si fa a far star meglio la gente?!»
«Non ho mai detto di volerlo imparare!». Vedendo il suo sguardo agitato decisi di farlo contento, così aggiunsi, «Dio e va bene… Stai bene Kyle e sicuramente le piacerai… Ora possiamo andare?!»
«Sì… ma solo perché so che più di così non puoi fare»
«Come vuoi. Ora entra o ti trascino dentro per un orecchio!»
«Non dovrei essere io ad avere fretta?»
«Dovresti! Ma siccome evidentemente non l’hai te la metto io! È l’unico giorno in cui posso dormire, col cavolo che passo qui tutta la giornata!»
«Ok, entriamo. Sono pronto»
«Dio esiste!»
«Antipatica!»
«Zitto che mi ami!»
«Già…»
«Io scherzavo!»
«Anche io»
«Che sfaso mi fai venire! Mi vado a sedere, tanto ordini tu per noi, no?»
«Sì, cosa vuoi?»
«Un cappuccino con-»
«Due bustine di zucchero»
«Grazie.» Gli risposi sorridente.
Quando tornò con la nostra colazione e un sorrisone sulla faccia feci per chiedergli come fosse andata, anche se mi sembrava piuttosto palese, ma degli urletti isterici mi fecero voltare.
«Merda!»
«Gegeo?»
«Tu lo sapevi, vero? Mi hai fatta venire qui apposta!»
«No, ma cosa dici?»
«Kyle!», strillai isterica.
«Sapevo che erano già arrivati, ma non sapevo che gli avremmo incontrati. Ci speravo visto che ho letto che il loro albergo è da queste parti e che tu mi avevi detto in una delle sere in cui eri ubriaca che loro amano Starbucks…»
«Cazzo…»
«Ti sei rifatta i capelli, sei dimagrita, come se prima non fossi magra abbastanza tra l’altro, e stai indossando una sciarpa… dubito che ti riconosceranno!»
«Non importa se mi riconosce o no… sai cosa farei? Mi metterei a correre e gli salterei in braccio baciandogli tutta la faccia e piangendo continuerei a chiedergli scusa… e…»
«Cosa stai aspettando? Vai e fallo, no?»
«SEI IMPAZZITO? LUI MI ODIA!», urlai tappandomi subito dopo la bocca con entrambe le mani.
«No, ti ama»
«Non può amarmi…»
«Non può NON amarti»
«Non posso… gli ho già fatto troppo male». Presi la mia borsa e scappai verso l’uscita.
«Georgia! Non potrai continuare a scappare per tutta la vita!»
Mi girai verso di lui con gli occhi colmi di lacrime. Il suo sguardo si addolcì immediatamente. Si avvicinò a me e mi strinse in un abbraccio. Forse per la prima volta in vita mia piansi tra le braccia di qualcuno che non fosse parte della mia famiglia; ma soprattutto piansi senza nemmeno pensare al fatto che non eravamo soli. Non avevo mai pianto in pubblico prima d’ora. Non realizzai nemmeno che quella era la prima volta dopo due anni che piangevo. Iniziai a picchiare i pugni sul petto del mio amico, che mi lasciò fare continuando a stringermi a sé.
«Passerà tutto Gegeo», cercò di calmarmi Kyle strofinando le sue mani sulla mia schiena.
«Lo amo… e ho gettato via tutto»
, mi disperai continuando a piangere.
«Riuscirai a sistemare questo casino»
«Non ci sono mai riuscita»
Sentii un vociferare intorno a noi e tornai sul pianeta terra allontanandomi da Kyle e guardando il mio riflesso nei suoi occhi. Mi diressi in bagno camminando a testa alta, come se non avessi appena dato spettacolo. Sciacquai la faccia e uscii dal bagno trovandomi sotto lo sguardo di tutto il locale che parlottava a bassa voce. La mia attenzione venne catturata da sette paia di occhi. Mi sembrò di ricevere una stilettata al cuore quando incontrai i loro sguardi, i 1D al completo erano fiancheggiati da Kyle che probabilmente si era avvicinato chiamato da loro e una ragazza con i capelli bruni e due meravigliosi occhi nocciola. Fu proprio quest’ultima la prima a muoversi e a venirmi incontro. Appena ci trovammo a pochi centimetri di distanza la ragazza mi tirò uno schiaffo. Spalancai gli occhi dalla sorpresa per un paio di secondi ma poi annuii triste abbassando la testa.
«Sei un’idiota Georgia Leheman!»
«Scusa…»
«Scusa?! Davvero?! Questo è tutto ciò che sai dirmi?! Ti avevo avvertita e tu non mi hai ascoltato, ovviamente e quando mai lo hai fatto? E poi cosa fai? Scappi! Senza dirmi niente! Senza farmi sapere se stavi bene! Hai idea di cosa ho provato quando ho scoperto che con Niall avevi parlato e con me no? Che lui sapeva che stavi a New York da tuo fratello? E poi un giorno ti ha chiamato e tu non hai risposto, ha chiamato tuo fratello e tuo padre che hanno detto che non avevano idea di dove tu ti fossi trasferita. Io per te ci sono sempre stata e tu non mi hai minimamente calcolata! Come se io non fossi nessuno per te! Cosa cazzo pensavi? A cosa cazzo pensavi mentre ci tradivi tutti e gli facevi le corna? Proprio tu che eri stata tradita a tua volta come hai potuto fare lo stesso a noi che eravamo tuoi amici? Come hai potuto fare le corna a Harry che ti amava più di sé stesso?!»
«BASTA! Non gli ho fatto le corna! Mai! Mai neanche per un attimo io non ho provato disgusto verso me stessa e verso quel viscido verme di Adam! Mai nemmeno per un minuto non ho pensato al sorriso di Harry, ai suoi occhi, ai suoi baci, alle sue mani sulla mia pelle, al modo in cui guardava solo me… Mai!»
«Perché allora?»
«Lo sai perché! Doveva pagarla! Era tornato, era il mio momento! Avevo passato anni ad aspettare di potermi vendicare di quel mostro che mi ha usata e gettata in pasto ai leoni!»
«Anche io ero con te! Ha tradito entrambe! Ha abbandonate entrambe ad arrangiarci da sole dopo averci trascinate nel recinto dei leoni!»
«No! Tu non eri con me! Tu non sai niente di quello che ho visto io e sai perché? Perché io ti ho protetta, per quel che potevo, dalla verità! Ho visto un uomo morire di fronte ai miei occhi per il colpo di una pistola. Tu non c’eri! La volta in cui sei stata con me… io ho continuato a fare quello che lui voleva per altre due settimane perché mi ricattava! Non ti ho detto niente perché tu sei più debole di me e non volevo caricarti di altro peso sulle spalle. Guarda…» dissi alzandomi i capelli e mostrando una piccola cicatrice che ero sempre riuscita a nascondere a tutti tranne che ad Harry, al quale avevo però mentito sull’identità della stessa. «Il tizio che sparò il colpo mi lanciò contro un cassonetto pensando che fossi con l’altro e… mi ha…», non riuscii a finire la frase perchè venni scossa da brividi ripensando a ciò che quel verme mi aveva fatto.
«Non lo sapevo… Mi dispiace Georgia… io…»
«Quindi non dire che io ho tradito l’unica persona oltre a te e a mia madre che mi abbia mai realmente amata! Adam… doveva soffrire almeno un terzo di quanto ha fatto soffrire noi»
«I-io… scusami, non avrei dovuto attaccarti in questo modo», disse scusandosi come faceva sempre quando ancora potevo considerarmi la sua migliera amica.
«Non potevi saperlo, io non te lo avevo detto apposta Ale. Sei la mia migliore amica, non avrei mai potuto tirarti in mezzo ancora, avevi già sofferto troppo»
«Non quanto te…»
«Io sono in grado di sopportarlo però»
«Avresti dovuto denunciarlo, così lui avrebbe avuto quello che si merita e tu anche. Vi amavate davvero Ge»
«E io continuerò a farlo per sempre Ale. Ma non potevo denunciarlo e non potrò mai farlo. Lui è stato solo uno del gruppo e denunciandolo rischierei di mettere tutti nei casini. Non sappiamo chi ci sia dietro a questa storia Ale…»
«Non te ne libererai mai così… Appena lui potrà tornare ti avrà ancora in pugno»
«Per questo me ne sono andata senza dirvi niente: dovevo proteggervi dal mostro in cui mi ha trasformata e da lui. Non ti avrei mai lasciata altrimenti. Ma ora che sapete dove vivo mi trasferirò»
«No, cosa? Perché?»
«Perché devo proteggervi. Devo impedirvi di venirmi a trovare ogni qual volta sarete qui. Se avrò legami con voi lo saprà tutto il mondo. Lui compreso. Se voi sarete nella mia vita lui potrà usarvi contro di me. Io non ho bisogno di voi. E voi non avete bisogno di me»
«Io ho bisogno di te», confessò la mia amica scoppiando a piangere.
«Lo so. Per questo sto andando via. Ti voglio bene Alexandra. Te ne vorrò per sempre. Vieni qui, abbracciami. Shh, non piangere piccola mia. Ti terrò sempre d’occhio»
«Non lasciarmi di nuovo», mi pregò scossa dai singhiozzi.
«Stammi bene e controllami i ragazzi»
«Ma se lui torna e prende noi per arrivare a te?»
«Non lo farà. Per un semplice motivo. Lui mi conosce. Sa che se sto mettendo le distanze tra noi se anche vi prendesse piuttosto che dargliela vinta vi lascerei morire. Non tornerà Ale. Punterà alle persone che saranno al mio fianco. E poi sa che toccando voi finirebbe nella merda. Il loro omicidio o il tuo finirebbero su tutti i giornali, il mondo intero si scatenerebbe contro di lui. E io non tornerei ma farei in modo che si sappia chi è l’omicida. Stai tranquilla»
«Non lasciarmi, ti prego Ge», ripetè lei come se non avesse ascoltato una parola di quello che avevo appena detto.
«Mi dispiace ma non posso. Buona fortuna. Sii felice»
Sciolsi l’abbraccio e mi avvicinai ai ragazzi che nel frattempo si erano spostati dietro me e Ale. Mi vennero tutti incontro tranne Harry. Gli abbracciai uno a uno.
«Continuate a brillare superstars»
«Lo faremo», promise Liam.
«Niall…»
«Sì?»
«Stalle vicino, ne avrà bisogno»
«Sai che lo farò»
«Sì, lo so»
Mi staccai anche da loro e andai da Harry. Gli accarezzai una guancia e sentii gli occhi pizzicarmi ma trattenni le lacrime, non era ancora il momento di piangere.
«Continuerò ad amarti fino alla fine dei miei giorni»
Lo guardai ancora un attimo cercando di imprimermi bene in mente ogni particolare del suo viso. Lasciai per ultimi gli occhi, volendomi beare del suo sguardo incantatore e per un attimo mi parve di leggervi dentro un decimo dell’amore che una volta sicuramente provava per me. Mi girai e mi accostai a Kyle.
«Mi aiuti a fare le valigie?»
«Gegeo…»
«Kyle, ti prego!», lo supplicai.
«Ok, andiamo»
Lasciai che mi prendesse la mano e mi trascinasse fuori dal locale.
«Georgia, aspetta!»
Mi voltai di scatto e mi fermai ad aspettarlo. Lui mi corse incontro e, prendendomi il viso tra le sue grandi mani, mi baciò. Mi sembrò di tornare quella di due anni prima, la ragazzina felice che ero stata con loro e con Harry sempre al mio fianco.
«Ti amerò sempre anche io». Gli regalai un sorriso sincero e dolce.
«Abbi cura di te Harry»








 
*Writer's corner*
Lo so, lo so, avevo detto che non sarei tornata. Purtroppo sono stata costretta da forze superiori e perciò eccomi qui. Spero che questo sequel vi piaccia. Georgia è tornata, in che casini si metterà questa volta?!
  
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