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Autore: Jack RedFlag    22/11/2014    2 recensioni
I mugiwara dovranno affrontare una nuova avventura dove, però, il suo tema principale sarà il sentimento contraddittorio che lega in particolar modo due nakama.
L'una cerca di mentire a se stessa o a negare quella che per gli altri é l'evidenza; l'altro vuole soffocare i propri sentimenti che crede non corrisposti.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Sanji/Nami
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-TERRA! TERRAAA!-
Le grida di Usopp riecheggiarono per tutta la Sunny e, come l'effetto di una sveglia alle sei del mattino, tutti i mugiwara si ridestarono dalle loro faccende quotidiane e accorsero fuori per accertarsi che non fosse uno scherzo.
-Il nasone ha ragione, finalmente un po' di terra ferma...- commentò Zoro con un ghigno beffardo sulle labbra. Finalmente avrebbe potuto sbronzarsi bevendo del gustoso sakè in un bar del posto.
-Ah aaaah è l'inizio di una nuova avventura, compagni!- urlò invece il capitano, seduto come al suo solito sulla polena della nave, sbracciandosi felice a più non posso.
Tutti gli altri tirarono un sospiro di sollievo; potevano spendere tutti i berry necessari, spiegò la navigatrice, l'importante era rimettersi in carreggiata.
Mentre spartiva in parti uguali il denaro, Sanji notò che il Log Pose di Nami aveva già caricato il campo magnetico dell'isola dove a breve avrebbero attraccato.
-In effetti è strano...- disse la rossa dopo che Sanji gliel'aveva fatto notare -è la prima volta che succede. Non avevo mai registrato un isola così velocemente. Di solito impiega mezza giornata o più giorni-
Franky dall'alto della sua statura, le si avvicinò di spalle e controllò anch'egli il Log Pose:
-forse è a causa dell'isola- disse il cyborg, attirando l'attenzione di tutti:
-magari ha un magnetismo così basso da rendere impossibile, anche al Suuupeeer Log Pose della sorella, di localizzarla-
-Questo spiegherebbe anche la registrazione così rapida della stessa-  intervenne Nico Robin, scrutando con attenzione quell'isola.
Non era molto grande, pensò, tuttavia ricolma di vegetazione.
Probabilmente non era nemmeno abitata, considerando il lungo viaggio che avevano fatto per raggiungerla. 
Tirarono quindi le due ancore a forma di zampa della nave e si prepararono per raggiungere l'isola;
-Ci penso io alla nave miei cari nakama yohohoho! Così potrò finalmente frugare con calma nei cassetti delle nostre bellissime compagne e sapere di che colore sono le loro mutan...-
-OSA SOLTANTO AVVICINARTI ALLA CAMERA DELLE MIE DUE DEE E TI USERÒ COME STUZZICADENTI, TUTT'OSSA DA STRAPAZZO!-
Detto questo, il caro Brook venne ripescato in mare da Franky e da Usopp.


-Davvero niente male- esclamò Zoro una volta raggiunta la bellissima spiaggia che gli si presentava. -Quasi quasi schiaccio un pisolino qui...-
-quella testa d'alga pensa solo a dormire, mi da sui nervi- borbottò Sanji rivolto alla bella corvina che intanto osservava insospettita l'ambiente circostante.
Al di là della spiaggia, si stendeva una lunga e fitta foresta mentre la riva era altrettanto lunga ed isolata.
-Aaaaaw Robin come sei bella così seria e concentrata!- esclamò il biondo, cominciando a ronzarle intorno, come il suo solito, in cerca di attenzioni ma venne puntualmente ignorato dall'altra chi si voltò verso gli altri.
-ragazzi, inizierei ad esplorare l'isola avanzando verso nord. Da quella parte- fece, indicando un punto non precisato alle sue spalle.
-mi piacerebbe farti un massaggio, per rilassare i muscoli e... AHIA!-
-Tieni a freno per un istante i tuoi ormoni, brutto idiota!- gli urlò di rimando la rossa, più innervosita che mai, sferrandogli un poderoso destro sul capo.
E menomale che per sarebbe cambiato!
-E sentiamo Robin- sospirò, cercando di riprendere il suo tono di voce naturale -perché partire da nord? Non converrebbe più dividerci e cercare insieme un...-
-No!- la interruppe brusca l'archeologa, lasciando Nami e gli altri basiti.
-io... ho una brutta sensazione, é meglio se restiamo tutti uniti- continuò incerta.
-C-che... Che genere di sensazione??- s'intromise Usopp timoroso, seguito a ruota da Chopper che si aggrappò alla gamba del nakama naso lungo: -Fai paura quando f-fai così, Robin...-
-In effetti...- fece Zoro incredibilmente serio -quest'isola non mi ispira molta fiducia-
La corvina regalò un sorriso riconoscente allo spadaccino che ricambiò con cenno di consenso.
-Bene allora! Ho tanta voglia di combattere ragazzi, andiamo!- urlò il capitano iniziando a correre verso ovest, alla destra di Robin.
-Ehi Luffy, aspetta!- lo richiamò Nami, senza risultato.
-Luffy dove corriiii?!- Usopp gli corse dietro, trascinandosi senza volerlo anche la piccola renna.
-Quella testa bacata non imparerà mai...- borbottò il cuoco, accendendosi una sigaretta.
-a questo punto propongo di dividerci, fratelli- disse Franky, guadagnandosi un'occhiataccia da parte dell'archeologa.
-Concordo- fece Zoro e, prima che gli altri potessero organizzarsi, andò incontro alla bella Nico Robin.
I loro sguardi s'incatenarono l'uno all'altra: -Tu Nami, assieme a Franky e al damerino, dirigetevi ad est. Ci rivediamo alla nave fra tre ore. Intesi?-
Per tutto il tempo, Zoro aveva tenuto gli occhi fissi alla sua nakama che, per niente intimorita, reggeva il suo sguardo senza problemi.
-ehi io non prendo ordini da te!-
protestò Sanji senza risultato, poiché Zoro e Robin se ne erano già andati.
-possibile che qui facciano tutti di testa propria?!- ringhiò la giovane navigatrice, lasciata sola con i due omaccioni a coprirle le spalle.
-Vedrai sorella, quest'avventura sarà SUPER!- fece Franky, con la sua tipica posa.
-spero che quel marimo deficente non tocchi o tratti male la mia ador... AHIA!-
Dunque, s'incamminarono anche loro verso est con un Sanji piuttosto malconcio.


-Suppongo debba ringraziarti spadaccino, sei l'unico che mi ha dato ascolto- fece Robin mentre seguiva Zoro che tagliuzzava la grossa vegetazione di quel bosco.
Era così fitta che rendeva impossibile guardare a un palmo dal naso.
-Non c'è motivo di ringraziarmi- rispose laconico -l'istinto, come il tuo, mi ha suggerito di stare in allerta. Perciò, prima scopriamo cosa c'è che non va qui e prima ce ne andiamo-
Robin si fermò per un istante ad osservare i movimenti, per certi versi eleganti, del suo nakama; le braccia scolpite che agitavano sapientemente la spada, lo sguardo serio e fiero di un guerriero, il coraggio e la grinta di un vero uomo.
Roronoa Zoro era un esemplare maschile senz'altro più unico che raro, in tutti i sensi.
Zoro sentì su di lui gli occhi di ghiaccio della donna; si voltò nella sua direzione e con l'unico occhio sano la squadrò da capo a piedi.
-c'è qualcosa che non va?- chiese, con il suo solito tono distaccato.
-oh niente...- rispose l'altra, con finta innocenza -pensavo che volessi stare solo con me- continuò, provocandolo.
A Zoro gli prese un colpo, bloccando il successivo fendente a mezz'aria. Si girò lentamente con uno sguardo tra il dubbioso e il curioso.
Avrò esagerato? Si chiese la corvina notando la reazione del verde.
-pensavi male- la freddò, riprendendo poi con la spada.
Se l'aspettava una risposta del genere; gli sorrise di rimando, suscitando allo spadaccino un carico di emozioni e perplessità.
Lo stava prendendo in giro? Da quand'è che era diventato lo zimbello per simili scherzi?
Non era la prima volta che Robin lo provocasse in quel modo. Cosa diavolo gli passasse nella testa, era un mistero che lui non sarebbe mai riuscito a svelare.
Eppure lo mandava in bestia: Zoro che da sempre era abituato a leggere le intenzioni dei suoi nemici o dei suoi compagni, gli riusciva difficile comprendere le motivazioni che la spingevano ad approcciarsi così a lui.
Una volta ci aveva anche provato a farsi avanti, a risponderle a tono ma in cambio aveva ottenuto degli insulti da parte del cuoco ed il suo silenzio. Da allora, iniziò ad ignorarla bellamente e a non far più buon viso al cattivo gioco.
-guarda Zoro!-
La sua voce lo ridestò dai suoi pensieri.
-Uh?-
-più avanti, c'è un villaggio!-


-HO FAMEEEEE! VOGLIO LA CARNEEE -
-E piantalaaaa! Anch'io ho fame, ma se non troviamo qualcuno ci tocca tornare alla nave e mangiare quello che è rimasto nella dispensa...- fece Usopp, continuando a guardarsi attorno sconsolato.
-con tutte queste piante non si vede un accidenti!-
Luffy, più sofferente che mai, continuava a lagnarsi tenendosi lo stomaco che brontolava tra le mani.
Chopper, aggrappato comodamente alla sua testa, guardava anche lui in giro spaesato ed a tratti intimorito. 
Iniziò a far uso del suo fiuto quando notò un profumo a familiare...
-*sniff sniff* ragazzi, sento qualcosa!- annunciò agli altri due, concentrato.
-cosa Chopper?-
-*sniff sniff*-
fa che sia cibo, fa che sia cibo, fa che sia cibo, fa che sia AAAHI, USOPP MI HAI FATTO MALE!-
Si formò un enorme bernoccolo sulla fronte del povero mugiwara.
-Sì non ho dubbi, é un odore umano quello che sento. Dobbiamo andare sempre dritto ragazzi!-
-se ci sono persone vuol dire che... Ehi, aspettami Luffy!!!-
-SI MANGIAAAA!-


Stavano camminando per circa mezz'ora sotto il sole cocente, soli in mezzo ad una distesa di sabbia e nulla.
-dalla nave, quest'isola sembrava molto più piccola!- commento il cyborg, asciugandosi la fronte impregnata di sudore.
-già... e come se non bastasse, il mio Log Pose ha ripreso a fare i capricci!- aggiunse la rossa, ticchettando sulle lancette della bussola.
-cioé? Che succede?- chiese un Sanji ormai sfinito e in camicia sbottonata, avvicinandosi a lei.
-guarda...- glielo mostrò e nel farlo, notò il fisico asciutto e ben messo del nakama.
Non adesso Nami, non adesso!
-F-funziona come... se stesse registrando il campo magnetico di quest'isola-
-ma non l'ha già fatto?-
Oh Nami, non hai caldo? Magari ti aiuto a slacciare il costume... Pensieri poco casti giungevano violentemente nella mente del povero cuoco, quando scrutava con attenzione ogni singola goccia di sudore che precipitava nella curva dei suoi due prosperosi seni.
-... del Log Pose. Capito?-
-tutto chiaro sorella!-
-Eh? AHIA!-
-odio quando non presti attenzione a quello che ti dico!-
Ripresero a camminare quando, dopo qualche istante, Franky, notando qualcosa di sospetto, si precipitò in avanti lasciando gli altri due indietro e interdetti.
-Ehi Franky, dove vai?!-
-Arrivo subito, sorellina!-
Dopo poco, Franky sparì dal loro campo visivo.
Fece un profondo sospiro per poi levare gli occhi al cielo, sconsolata:
-possibile che nessuno prenda in considerazione la mia opinione?-
-Qualcuno che pende dalle tue labbra, mia dolce Nami, c'é!- gli sussurrò all'orecchio il suo nakama, facendola arrossire.
In effetti, dopo quello che era successo la sera precedente, si meravigliò la rossa di come Sanji non si fosse presentato con la colazione a letto, magari accompagnata da una bella rosa rossa (come se ne procurasse, era un mistero) e da qualche coccola delle sue che le piacevano tanto.
-perché sorridi? Sei meravigliosa-
Ecco, l'aveva rifatto. Maledetto cuoco, riusciva a mandarla in confusione!
-Sanji, a proposito di ieri...-
-Sì lo so, ho sbagliato. Speravo tu potessi perdonarmi-
-non ricordo cosa sia succ... Eh?!-
La guardava con uno sguardo realmente provato, come se le avesse fatto chissà quale torto. Ma non era così, insomma, lui l'aveva baciata ma lei lo voleva!
-giuro che mai più mi permetterò di farlo... Hai la mia parola-
Era incredibilmente serio e Nami quasi aveva timore di chiedergli di cosa stesse parlando.
Stava per farlo quando la voce di una bambina coi capelli scuri bloccò entrambi.
-Ciao, chi siete?-
   
 
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