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Autore: Tomorrowlandgirl    22/11/2014    0 recensioni
Non amo le introduzioni, e non mi piace fare giri di parole. Quindi andrò dritta al punto: questa è una storia di un'adolescente normale, che sta affrontando quella fase un po' meno normale che ad alcuni sfortunati tocca passare durante questo periodo della vita.
Vi parlerà della sua, di vita. Di come tutto è iniziato, e poi tutto è cambiato.
Di come tutto, non è ancora finito. E solo Dio sa quando finirà.
Cosa succede quando non si ha più la forza di andare avanti?
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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È strano come tutto possa cambiare, da un giorno all'altro, da un martedì ad un mercoledì. Ieri gli ho fatto il discorso.

Mi ha detto che con me non sarebbe mai tornato, perchè non stavamo bene insieme. Perchè non mi ama, era il messaggio implicito.

Ma io lo sapevo già, quindi non sono sorpresa più di tanto.

È un rifiuto, però.

Esattamente come quando mi abbandonò su quella spiaggia due anni fa.

Questo pensiero mi perseguita durante tutto il resto della giornata, mentre sono a scuola e lui neanche mi saluta, per andare subito da Chiara (la troietta vicina di banco).

Non che non me lo aspettassi; era ovvio che ora doveva puntare ad un altro obiettivo, altrimenti in gita sarebbe rimasto senza giocattolo usa e getta.

Fa male. Non moltissimo. Ma fa male.

Racconto tutto alle mie amiche, in classe. Loro fanno smorfie di disappunto, convenendo tutte sul fatto che Manuel faccia schifo e sia cambiato tantissimo da tre anni fa.

Eppure sono stranamente calma. Non sono nervosa, non sono arrabbiata con lui.

Sono calma.

So che la cazzata la sta facendo lui. Sono fiera della mia scelta.

Durante l'ora di buco, le altre si mettono a chiacchierare su quale sia il prossimo ristorante da sperimentare questo sabato.

Io non ascolto, mi perdo nei miei pensieri.

È come se fossi in un'altra dimensione.

All'improvviso, nel mio campo visivo compare Giorgio.

-Ehi, ciao.-

Lo guardo, assente. Poi lo vedo finalmente.

-Ciao! Che ci fai qui?-

-Sono rappresentante d'istituto, posso fare quello che mi pare.- e mi fa un sorriso scemo.

-Ma quest'anno hai la maturità! Forse dovresti seguire un po' di più le lezioni invece di...

-Nah- mi interrompe- che mi racconti?-

E ci avviamo fuori dalla classe.

Ieri Giorgio mi ha detto che Valentina lo aveva ricercato, gli aveva detto che si era sbagliata a lasciarlo e che voleva tornare con lui. E lui, l'ha perdonata.

Non capisco. Non lo riesco proprio a capire.

Lei lo ha lasciato per mettersi con un altro, e quando questo l'ha lasciata, lei a sua volta è tornata da Giorgio.

Ma come fa a fidarsi ancora di Valentina?

Boh.

Non che io sia gelosa. Sinceramente, non me ne importa niente.

Manuel invece è ancora al centro dei miei pensieri.

Racconto tutto a Giorgio.

-Secondo me hai fatto bene a dirgli di no. Io la prima volta l'ho fatto con una ragazza che mi era solo simpatica, e non ho provato niente.-

Annuisco. Ma non riesco a farmene una ragione. Mi uccide il pensiero che lui ora sia di Chiara e non più mio.

Continuiamo a parlare, e, non so perchè, appena nomina Valentina mi innervosisco.

-Non so se ho fatto bene a tornarci insieme. Il fatto è che non è più come prima. E non mi va giù come mi ha trattato. Neanche fossi un deficiente che obbedisce ciecamente alle sue decisioni.-

Mentre lo dice, una piccola parte di me esulta. Insomma, lui è mio amico, e non voglio che soffri.

Fuori ha iniziato a piovere. Usciamo dalla stanzetta e mi accompagna in classe.

La prof di arte è già entrata, ma lui decide lo stesso di rimanere, e si siede al banco con me.

Non so dove sia Letizia. In questo periodo è strana, non fa altro che ridere, ma lo vedo lo stesso che qualcosa che non va. Aspetto solo che me ne parli di sua spontanea volontà. Ormai sono finiti i tempi in cui mi rispondeva sincera al “come stai?”.

Giorgio appoggia la testa sulla mia schiena, dato che sono praticamente distesa sul banco.

Mi sento osservata, però.

-Giorgio! Che fai, ora ci provi anche con lei?- scherza la prof, invece di insegnare arte.

Mai una volta che si faccia i cazzi suoi. Io sorrido, e Giorgio pure.

Alzo lo sguardo e vedo Manuel che, girato verso di noi, ci lancia occhiate di disappunto e rabbia.

Non capisco, è geloso?!

-Guarda qua- Giorgio, che lo ha notato, mi fa leggere il messaggio che Manuel gli aveva appena mandato:

 

 

“ Meno male che non tocchi le ex degli amici eh!”

 

Allibita, incontro lo sguardo di Giorgio, divertito.

-E ora guarda la risposta- ride.

 

 

“Sono passati due anni! E poi, se non te la scopi tu, la scopo io!”

 

 

Gli do uno scappellotto, e mi metto a ridere. È una cosa così improbabile, che non mi sfiora neanche l'idea che possa accadere realmente.

Poi inizio a realizzare. E se ci stesse veramente provando con me?

Improvvisamente mi sento a disagio, perchè so che non potrò mai provare qualcosa. Non è proprio il mio tipo, il classico ragazzo che ogni ragazza vorrebbe.

È alto quanto me, quindi bassino, sempre abbronzato, con occhi nocciola e capelli neri.

E poi, dalle voci che ho sentito, non è esattamente il ragazzo serio che invece immagino al mio fianco.

No, non si può proprio fare.

Per non parlare dei caratteri, poi: completamente opposti.

E allora perchè sto così bene con lui?

 

  
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