Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: scemina    27/11/2014    0 recensioni
Non era finita.. Voldemort era morto, Piton e Silente anche, la battaglia si era conclusa ma l'avventura di Harry, Ron ed Hermione sarebbe continuata, avevano qualcos'altro da scoprire, qualcosa che avrebbe fatto luce su di lui, su quell'uomo che dietro la sua maschera da cattivo era in realtà il più buono degli uomini, Piton. Il nostro trio infatti scopre che non è tutto finito perché il loro ex professore non aveva raccontato tutto, aveva tralasciato dalla sua storia qualcosa che Harry doveva sapere. Non glielo aveva fatto sapere alla sua morte perché sarebbe restato troppo scosso e lui, per affrontare il Signore Oscuro, doveva essere al massimo delle forze ma non avrebbe fatto morire quel segreto con se, Harry doveva sapere la verità, quella verità che gli era stata nascosta per troppo tempo. Inizia così una nuova avventura per i nostri amici che vedrà anche la nascita di un nuovo amore perché Hermione che, per troppo tempo, era stata innamorata di Ron riesce ad andare avanti perché capisce che tra loro ci sarà sempre solo amicizia... chissà chi farà breccia nel cuore della nostra bella maga!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ciao a tutti ragazzi eccomi di nuovo qui a farmi odiare sempre di più, non aggiorno da un bel po'e mi scuso ma ho messo molo tempo per questo capitolo,l'ho modificato e rimodificato una decina di volte,aggiungendo e tagliando parti che ci sarannonnel capitolo successivo che, vi dico, è il mio preferito. inizialmente dovevanon essere un tutt'uno ma era troppo lungo e ho deciso di separarli. spero vi piccia :)


Si ritrovarono circondati da più o meno 10 figure incappucciate, su chi fossero non c'era dubbio:MANGIAMORTE. I ragazzi e Cornelius di misero in cerchio, schiena contro schiena in modo di coprirsi a vicenda. Le bacchette alte.
-Guardate chi abbiamo qui- disse uno di loro con voce sprezzante ridacchiando. Ad Hermione si gelò il sangue nelle vene; quella risata, quella voce, lo conosceva,  era quel bastardo che aveva torturato Draco,  quel bastardo che li aveva tenuti prigionieri.  Si bloccò, non riusciva a muoversi, momenti le passavano dinanzi agli occhi come un film; lei e Draco seguivano i Mangiamorte,  la cella, le torture, l'ultimo scontro.
-Crucio!- urlò quello contro di lei.
Lo aveva affrontato una volta ed era tornato. Doveva riuscire a fronteggiarlo.Doveva farlo per tornare a Hogwarts,  per tornare da Draco. Si era tanto stupita, spaventata che gli aveva permesso di prenderla di sorpresa. La luce rossa uscì dalla bacchetta del Mangiamorte e le si infranse nel petto.Le gambe tremarono, cadde sulle ginocchia. Sentiva Il corpo trafitto da mille lame, udì delle voci -Hermione!- urlò Ron
-Herm!- esclamò subito Harry poi iniziò a vedere lampi di luce ovunque. Stavano combattendo.
Nonostante il dolore, nonostante tutto, prese tutte le sue forze e urlò, un urlò non di terrore, non di paura, un urlò per emanare il dolore. Urlò forte. Tutti si fermarono ad osservarla per un istante. Poi si fece forza. Si alzò sulle gambe tremanti, puntò la bacchetta contro il suo aggressore e con tutta la forza che aveva urlò -Stupeficium!- l'incantesimo colpì l'uomo che fu schiantato contro un muro ma nessuno si curò di lui. Fu il momento buono per tutti di reagire. Harry schiantò alcuni Mangiamorte e, mentre Ron gli copriva le spalle corse da Hermione, era caduta a terra per lo sforzo, gli occhi chiusi, stesa sul pavimento.  La scosse un pò -Hermionee!-
ma nessun segno.
-dobbiamo portarla via!- esclamò Ron
- un attimo!- esclamò Cornelius che subito schiantò il Mangiamorte che gli stava alle calcagna poi corse verso di loro.
- uscite dal negozio! vi copro le spalle!- esclamò e i ragazzi anche se titubanti corsero fuori.
-Dobbiamo smaterializzarci!- esclamò  Ron e Harry, con Hermione in braccio, divenne cupo
-Non ne siamo capaci noi due! Lo sai!- esclamò subito dopo
-Venite!- intervenne Cornelius correndo fuori dal negozio, si strinsero velocemente e un vortice li assorbì.
 
Quando la turbine finì si trovarono tra gli alberi, un luogo che loro conoscevano bene, La Foresta Proibita. 
-Perché qui?- chiese subito Ron a Cornelius
- Dobbiamo entrare nella scuola- rispose per lui Harry e Cornelius annuì.
- creo gli incantesimi di protezione.  Voi provvedete alla signorina Granger. È in brutte condizioni e non vi nego, molto gravi- aggiunse e i ragazzi sbiancarono, Harry guardò Hermione tra le sue braccia e subito chiese
-cosa possiamo fare?-
-Ha esaurito la sua energia magica per l'incantesimo mentre stava subendo un Cruciatus. Non credo si rimetterà in piedi presto. Datele una pozione energizzante e cercate di farla svegliare. Tra poco vi raggiungerò io.- rispose preoccupato l'uomo tirando fuori la bacchetta e iniziando a farfugliare delle formule magiche.
Harry guardò Ron, torvo in viso, preoccupatissimo e ancor più depresso.
-Su prendi la tenda dallo zaino- gli disse cercando di rimanere il più normale possibile ma la voce gli uscì roca.Ma come poteva stare calmo? come poteva dar finta di nulla? Hermione stava male, ora non solo mentalmente ma anche fisicamente. 
Ron annuì e la tirò fuori in un batter d'occhio, la montò e aiutò Harry a poggiare Hermione sul letto.
- Non dovrebbe stare così- disse Ron in un sibilo - lei ... non ...- cercò di completare la frase ma non ci riuscì, le lacrime gli sfregavano le guance e non aveva più nemmeno intenzione di nasconderle. Non ce la faceva più.
-non potrai aiutarla piangendo- cercò di rincuorarlo Harry abbracciandolo e il rosso si asciugò le lacrime -Hai ragione! Dobbiamo portarla da Madame Chips! Lei la farà riprendere! Mettiamoci al lavoro!-
 
 
Due ore più tardi erano a tavola, nessuno aveva appetito, nessuno aveva intenzione di mangiare ma tutti ne avevano bisogno.
- Non possiamo fare altro? Non c'è un incantesimo?- chiese Ron lasciando la sua forchetta senza aver toccato cibo
-No. Ora vi spiego meglio. Lei ha esaurito tutta la sua energia magica facendo un incantesimo mentre subiva un Cruciatus e ciò l'ha portata ad esaurire la sua energia vitale-
- perché parla di energia magica?- chiese Harry indispettito poi capì
-no ... non mi dica che lei potrebbe ... no ... - balbettò il moro e l'uomo annuì
- cosa? parla!-urlò quasi il rosso
-Potrebbe restare una babbana- disse Cornelius per Harry
-ma non ho mai sentito una cosa del genere. com'è possibile? - chiese ancora Harry, Ron era pietrificato, con l'espressione torva
-non so i particolari ma non credo di sbagliare se dico che ci sono gravi rischi-
- no ... non Hermione ... lei è una grande maga! Non può!- urlò Ron alzandosi e uscendo fuori.
Harry non lo seguì.  Lo conosceva.  Aveva bisogno di stare solo per capire. Per riflettere. Per capire che era reale.
 
Così si alzò,  ormai era inutile fingere di aver appetito e si diresse subito verso Hermione
-Herm dimmi che ci sei, ti prego, su svegliati, solo tu puoi farcela- implorò scuotendola leggermente ma non ci fu reazione, e rassegnato dopo alcuni tentativi raggiunse il suo amico.
- accio passaporta!-ripeteva Ron con la bacchetta puntata verso la scuola, appena si accorse di Harry
-non funziona! siamo troppo lontani-
- non possiamo superare le protezioni con Hermione in questo stato-
- vado io-
- non da solo. vengo con te.-
- e lasciare Hermione con Cornelius? devi restare con loro-
- ma Ron ..- cercò di controbattere Harry ma Ron era deciso, troppo.
- non lascerò Hermione sola con quello, in fin dei conti io non lo conosco, e nemmeno tu - concluse più deciso che mai
-hai ragione ma ..-
- niente ma. Vado subito.-
-potrebbero riconoscerti, ho un'idea-
-sarebbe?-
-prendi il mantello-
-non potrò muovermi agilmente, ci impiegherò più tempo-
-bene allora sarebbe ora di mettere alla prova le tue capacità in Trasfigurazione- ribattè Harry ironico e Ron sbiancò
-vada per il mantello!-
 
 
****
Draco si sentiva irrequieto, la Passaporta era al posto giusto,  pronta ma di Hermione ancora nessuna traccia. Camminava velocemente lungo il corridoio diretto alla Torre Nord. L'attacco era quel giorno,  ne erano certi ma dei Mangiamorte ancora nessuna traccia e a lui la McGranitt aveva ordinato di andare a chiamare gli altri per condurli nel suo ufficio,  dove si sarebbero ulteriormente accordati.
Entrò nella Sala Comune e vide, con suo sollievo, che erano tutti lì: il gemello sopravvissuto,la rossa, il grande con la moglie e quello che lavorava al ministrero, almeno avrebbe dovuto parlare una sola volta.
-Guarda chi si vede- scherzò Fred
-Weasley non è tempo di scherzare- rispose lui con voce falsamente fredda per non mostrare quanto fosse preoccupato ma quel tono non
sfuggì alla rossa che si disse di riparlarne più tardi. Poi Draco continuò
- Hermione ha contattato la McGranitt, stanno bene.- disse semplicemente con tono più distaccato possibile ma anche questa volta la rossa notò la nota di sollievo che vi era in quella frase
- per fortuna! quando torneranno? - chiese subito Bill
- ah .. sarebbe davvero bello se per una volta la Granger facesse capire qualcosa agli altri invece di dire solo cosa fare- ribattè il ragazzo un pò affranto cercando di essere ironico
-eh già- intervenne Percy
-la McGranitt ci vuole tutti nel suo ufficio. Ora- aggiunse Draco avviandosi verso l'esterno della Sala seguito niente meno che da Ginny.
 
- Malfoy!- lo chiamò la ragazza e lui si fermò e si voltò
-Weasley- rispose indifferente riprendendo a camminare insieme a lei
- Torneranno presto-
- non mi interessa- cercò di ribattere sprezzante
- su Malfoy. Potrai prendere in giro i miei fratelli ma non me. Si capisce subito quanto sei preoccupato. -
- anche se fosse non vedo il motivo di parlarne con te-
- nemmeno io vedo motivo di parlare con te ma sai, per la mia migliore amica, potrei sforzarmi almeno di provarci- ribattè lei con tono pungente e Draco rimase in silenzio per un pò poi rispose
-Non so quando tornerà.- disse con voce rotta, una frase semplice ma sembrava un'invocazione, una richiesta di aiuto
-so cosa si prova. Nemmeno io ho mai saputo quando Harry sarebbe tornato ma sapevo che sarebbe tornato.-
- vorrei poter essere con lei-
- sapessi quante volte ho voluto essere con Harry ma con loro funziona così: partono senza sapere dove sono diretti, senza sapere cosa devono precisamente fare, senza sapere quando torneranno. Prima lo capirai meglio sarà-
- suppongo di si- si limitò a rispondere Draco con aria affranta abbassando il capo. Si sentiva come un bambino a cui la maestra faceva capire come comportarsi. In fin dei conti non era proprio male,la Weasley, era nella sua stessa situazione da ben più tempo. Dopotutto erano simili. Entrambi a sperare che la persona che amavano tornasse il più presto possibile. Così proseguirono diretti all'ufficio in silenzio.
 
****
 
Correva più veloce che poteva, cercando si non fare rumori e di non inciampare nel mantello. Erano 10 minuti buoni che correva senza fermarsi e ancora si trovava nella foresta fitta, illuminata da pochi raggi del sole che filtravano tra i rami degli alberi. Ron era stanco, le gambe continuavano a muoversi ma sempre più lentamente sotto l'ordine del suo cervello finché non ressero più,Si fermarono e si appoggiò ad un albero per prendere fiato.
 
Doveva arrivare al confine della foresta.
Doveva farlo al più presto.
Doveva farlo per Hermione.
 
Il pensiero di lei stesa sul letto senza conoscenza si insinuò nella sua mente e lo fece sentire ancora più male. Tornò subito a correre mentre le scene gli scorrevano nella mente come piccole parti di film.
Quando l'avevano trovata nella cella di casa Malfoy e avevano litigato.
Poi la Sala Grande.
Poi la Sala Comune.
Poi la stanza delle ragazze.
Poi in tenda. 
Poi lo scontro coi Mangiamorte. 
Poi le parole di Cornelius.
Correva sempre più veloce.
Il cervello capiva che lui era solo causa di dolore per Hermione.
Il cuore ne soffriva.
Le gambe tremavano ma continuavano a muoversi.
 
Si sentiva male, male per averla fatta soffrire. Forse Harry aveva ragione,  lui era innamorato di Hermione.
Corse più che poteva, più veloce possibile senza fermarsi.
Poi, finalmente, la foresta divenne pian piano meno fitta, c'era sempre più luce.
Finché non la vide, finchè non si trovò di fronte alla sua scuola e si fermò di colpo.
Ce l'aveva fatta. Ora doveva solo sperare che funzionasse, sperare che Hermione non avesse sbagliato a calcolare le distanze.
Fece l'incantesimo ma non accadde nulla. Riprovò piú volte ma nulla. Posò la bacchetta rassegnato, stava per tornare indietro quando le parole di Hermione gli rimbombarono nella testa 'se sei sicuro di ciò che fai non puoi sbagliare'.
Sfoderò la bacchetta, la impugnò con mano ferma,  la puntò verso la scuola e pronunciò -Accio!- con voce più ferma che mai. Una piccola coppa argento gli volò tra le mani e Ron si sentì più sollevato. 
Ci era riuscito. Ce l'aveva fatta. E lo doveva sempre a lei.
 
Cavolo quanto avrebbe voluto che lei fosse la stessa, la stessa di una volta, perché lui di una cosa era certo, Hermione era cambiata, la guerra l'aveva cambiata, il dolore l'aveva cambiata. Fu a questo pensiero che le lacrime scivolarono sulle sue guance lentamente, una alla volta, come a far assaporare il dolore ad ognuna, come una lama nel cuore ad ognuna di esse.
 
Cavolo quanto avrebbe voluto tenerla tra le braccia, vedere i suoi occhi marroni guardarlo con amore, con quell'amore e quella dolcezza che per troppo tempo lui aveva ignorato. Perché lui era geloso, ma non semplice gelosia come quella di Harry, lui era geloso perché lei era SUA e ora, ora no, o forse non lo era mai stata, o forse lui se l'era fatta sfuggire dalle mani?!?
 
Fu un'istante e poi corse, corse più veloce di prima, per arrivare da lei, per fare qualcosa che le facesse bene dopo tutto il dolore che le aveva causato, perché lui non lo sapeva perché ma voleva che lei fosse felice, che fosse con Malfoy poco importava.
****  
Ron era partito e Harry fece l’unica cosa che poteva: andò da Hermione. - So che anche se non mi risponderai mi sentirai e ciò che ti dirò ti farà stare, almeno, un po’ meglio. Sei Hermione Granger, sei la mia Hermione, non fare scherzi, non puoi davvero fare cose del genere. Faresti morire me, e non solo, ci sono tante persone che  morirebbero. Una morte lenta e duratura, morte peggiore della morte stessa. Ti prego non farci questo. Sei la persona più forte che abbia conosciuto, sei la sorella che non ho mai avuto e non sarà il sangue diverso a divide il rapporto che c’è tra noi. Hai la forza di rialzarti, tu ce la puoi fare.- le tenne le mani tra le sue, chiuse gli occhi e una lacrima gli solcò la guancia. Una lacrima che aveva celato a tutti, lui, proprio lui, Harry James Potter non avrebbe mai potuto mostrare le sue lacrime, non per orgoglio grifone che ormai aveva imparato a controllare, ma semplicemente perché quella lacrima era l’ unica che riusciva a versare, troppo era il suo dolore per espellerlo con le lacrime. Lei era sua sorella, la sua migliore amica, la sua roccia, la sua guida e la sua protettrice, la sua salvatrice. Sarebbe stato peggio di tutto ciò che era successo. Sarebbe stato come veder morire Ginny o Ron. Sarebbe stato come rivivere la morte dei suoi genitori. Sarebbe stato peggio. Sarebbe stato tutto insieme.
 
La mano che stringeva si mosse, aprì di scatto gli occhi e la guardò in volto. Hermione stava lentamente aprendo gli occhi. –Herm!- disse semplicemente con un filo di voce abbracciandola –Harry- un sussurro –non piangere. Io sono qui. Ci sarò sempre.- Harry la guardò negli occhi e sorrise.
 
****
Ron si ritrovò circondato. Non sapeva che fare. Con cautela appena notò qualcuno mise lentamente la coppa d’argento nel giubotto. Non lo vedevano, il mantello lo copriva ancora. Non sarebbe resistito a lungo, lo avrebbero notato in pochissimo tempo, si stavano già avvicinando. Preferì prenderli di sorpresa, si sfilò il mantello e li attaccò. Iniziarono a combattere e Ron schivò molti incantesimi finchè uno non lo colpì –IMPERIO!-.
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: scemina