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Autore: giny    27/11/2014    1 recensioni
La storia si svolge in un universo alternativo. Harry è un pirata, che vuole vendicarsi contro il re Giorgio I d'Inghilterra e un giorno, meditando un attacco alla nave inglese, la soluzione sembra cadere dal cielo, sottoforma di un avvenente aristocratico... spero di avervi incuriositi, buona lettura! :)
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il capitano Harry si trovava seduto alla sua scrivania, intento a studiare alcune carte del territorio che stavano per raggiungere. Il suo obiettivo era raggiungere la Costa Rica; sarebbero approdati a Puerto Limòn e dopo avrebbero raggiunto la capitale, Cartago.
Almeno lì, sotto il dominio spagnolo, non avrebbe avuto problemi. Cercava in tutti i modi di rifuggire qualsiasi cosa avesse a che fare con l'Inghilterra, dopo ciò che era accaduto tanti anni prima, quando era solo un ragazzo.
L'assalto alla nave inglese era andato bene, avevano anche racimolato un consistente bottino... ma anche due prigionieri.
Non sapeva ancora bene se ciò fosse stato una manna dal cielo o un intralcio.
In quel momento, qualcuno bussò veementemente alla porta e prima che lui potesse rispondere, un uomo della ciurma entrò.
-Capitano, c'è un problema.
-Che problema?
-Uno dei prigionieri è morto. Non c'era niente da fare, le sue condizioni non lasciavano scampo.
Ad Harry gelò il sangue nelle vene. E se si fosse trattato del giovane dagli occhi grigi? Non si fermò a riflettere più di tanto e si avviò spedito verso la cella dei due uomini.
Nel frattempo, un capannello di persone si era riunito.
Quando gli uomini lo videro, si spostarono, aprendosi quasi come un sipario e presentandogli davanti agli occhi la lugubre scena.
Con impercettibile sollievo, notò che non si trattava del giovane, bensì dell'uomo più anziano. Due dei suoi uomini stavano già ponendo il corpo in un sacco. Quando ebbero terminato, il capitano parlò.
-Gettatelo in mare.
A quella frase, il giovane, che fino a quel momento era stato rannicchiato in un angolo con lo sguardo vitreo, sussultò.
-Non potete gettarlo in mare! Che razza di gente siete?- urlò, con tutto il fiato che aveva in corpo, un corpicino gracile e sottile.
Harry si voltò.
-Non possiamo lasciare un cadavere a bordo. Siamo su un vascello pirata, ''Vostra Altezza'', non in una fossa comune.
-Se fossimo stati a Londra, a palazzo, io..- iniziò con foga e presunzione.
-Voi non siete a palazzo ora, qui le regole le stabilisco io e Voi dovrete adeguarvi, a meno che non vogliate finire in mare come il vostro amico-lo interruppe Harry, zittendolo e facendo comparire sul volto del prigioniero un'espressione sconfitta e al contempo indignata.
Tornò al suo alloggiò, sbattè violentemente la porta e si buttò pesantemente sul letto, disperato. Quel giovane era una benedizione e una maledizione allo stesso tempo, per lui. Tanto carismatico e magnetico, quanto arrogante e altezzoso.
Se prima era in dubbio se quei due prigionieri fossero stati un evento positivo o negativo, adesso non aveva più dubbi.

 

 


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Draco pensava, pensava. Pensava a cosa ne sarebbe stato di lui ora, che il suo consigliere si trovava bell'e morto in fondo al mare, lasciandolo solo su una nave pirata.
Forse, non sarebbe stata un'idea poi così cattiva raggiungerlo in mare. Sempre meglio che stare con uomini dai dubbi costumi. Ovviamente, anche quel capitano insolente e fastidiosamente sarcastico era fra quelli. Anzi, a dirla tutta, lui era in cima alla lista. Si riscosse da queste strane riflessioni, credendo di essere sul punto di impazzire seriamente.
Ma in fin dei conti non sapeva cosa sarebbe successo, se avrebbe più rivisto suo nonno, il re, gli altri uomini della corte. E se suo nonno fosse morto nel frattempo? Chi sarebbe salito al trono, ora che lui, ultimo erede, era in viaggio per chissà dove su una nave piena di pirati senza scrupoli? Non ci aveva pensato prima. Era ovvio che di scappare non c'era modo; non in mezzo al mare, almeno.
Fu in quel momento che realizzò tutto. Se fossero riusciti a raggiungere la terra ferma, come aveva sentito dire di nascosto ad alcuni uomini della ciurma, i quali avevano anche detto che non mancavano ormai che tre giorni soli di navigazione, avrebbe attuato lì il suo piano di fuga. Non che conoscesse il luogo verso cui stavano navigando, ma era sempre una speranza per sopravvivere.
In preda a questa valanga di pensieri, scivolò lentamente fra le braccia di Morfeo.







Ciao a tuttiiiii :) scusate se pubblico in ritardo, ma l'influenza non mi ha dato modo di pensare alla storia :( eccocci qui al 3° capitolo. Il consigliere è morto, lasciando il nostro principe solo e sconsolato. Ma cosa è successo quando il nostro affascinante capitano era un ragazzo? Spero che continuerete a seguire la storia e ringrazio chi legge, aggiunge tra preferite/seguite e recensisce e spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto :) Baci e alla prossima!! ^_^
   
 
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