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Autore: Ofeliet    27/11/2014    3 recensioni
Alla fondazione del complesso del collegio, i professori avevano in mente grandi progetti per esso. Doveva essere una dimostrazione di eccellenza e perfezione. I suoi iscritti, comunque, vantano ben poco simili qualità.
D'altronde, cosa puoi fare con un folto gruppo di adolescenti impegnati a rivaleggiare e sgominare team malvagi da quando hanno iniziato a viaggiare? Niente. Puoi solo insegnargli ad essere studenti modello, e fallire nel tentativo. D'altronde, si ha a che fare con campioni non più in erba ed esperti del mestiere, tutti focalizzati sul diploma e sulla gloria che deriva da esso.
Qui tutti hanno più di un asso da giocare, e soprattutto hanno voglia di vincere.
| Airplane Bikini Contest DualRival FerrisWheel Ikari Pokè Ranger | ed altre...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mondo della scuola. ~'
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Capitolo Nove: Non scherzare.


Capitolo Nove: Non scherzare.


Saturn sospira, incrociando le braccia al petto. Una riunione fuori programma con gli altri non lasciava presagire niente di buono. Era una scocciatura, si stavano appena raccogliendo e già c’erano già ostacoli sul loro percorso. Saturn non sapeva se potersi fidare di Neptune. Quell’uomo era criptico, ma possedeva un carisma non indifferente. Quando l’aveva contattato aveva dubitato della sua capacità, ma in poco tempo era riuscito a raccogliere gli adepti più fedeli alla loro causa. Sembrava un leader perfetto per guidarli.
« Martes si rifiuta di tornare da Unima. » commenta Plutinio, osservando i dati che aveva. « Dovremmo mandare qualcuno a chiuderle almeno la bocca. »
« Non c’è bisogno. » interviene Neptune. « Saturn e Giovia mi hanno assicurato che è questione di tempo perché lei ritorni. » Plutinio non sembra contento di una simile direttiva, ma rimane in silenzio.
« Ho delle nuove informazioni sull'alleanza tra Team Rocket e Team Plasma. » dice Saturn, catalizzando l’attenzione su di sé. « Mi hanno comunicato che le due parti non hanno raggiunto un accordo. »
« Hanno bisogno di una figura di riferimento. Credo che cercheranno di convincere Silver, l'unico figlio di Giovanni, a prendere il comando per poter tenere unite le truppe. » Saturn rimane in silenzio. Neptune era giunto alla sua stessa conclusione. « La nostra priorità adesso è rimanere in incognito. Faremo la nostra mossa durante il torneo invernale che si terrà al collegio. Certo la scelta di raccogliere i migliori allenatori in un unico luogo ci è stata di grande aiuto. »
L’uomo riceve solo assensi alle sue parole, e poi trattiene Saturn mentre gli altri escono. « Vai a Unima a convincere Martes. » gli ordina. « Se non accetta nemmeno stavolta, fai in modo che non possa comunicare ad altri la nostra presenza. » Saturn annuisce, e prende la sua strada senza fargli ulteriori domande.
Rimasto da solo, Neptune guarda nuovamente lo schermo del computer. I suoi piani stavano avanzando senza alcun intoppo.


« Sei davvero sicura di stare bene? » ormai il sorriso di Serenity stava diventando forzato.
« L’ho già detto a Nicky poco fa. Sto meglio, Lorelei mi ha imposto ancora una giornata di riposo. E poi con me c'è Fainaì. » dice, indicando la sua Skiploom che volteggiava sopra le loro teste.
Anis stringe le labbra. « Ser, tu proprio non vuoi capire. Devi fingere di stare male, così io potrò dire che rimarrò qui a vegliarti e la scamperò. »
« Scampare cosa? » chiede a quel punto Serenity, facendo sudare freddo Anis.
« E-ecco, Chiara ci ha imposto di andare a fare shopping, oggi. »
« Ma è una bella cosa, An. Di certo Chiara lo fa per te. » Anis cerca di fulminare Serenity con un'occhiataccia, ma il sorriso che lei rivolgeva nella sua direzione la fa pentire del suo gesto.
« Ser! Per favore! » la ragazza dai capelli rossi sospira.
« Anis, non puoi sempre defilarti come una bambina. Devi combattere con le cose che non ti piacciono. » Anis fa una smorfia.
« Certo, perché anche tu lo fai. » commenta, scocciata, e Serenity sembra punta sul vivo.
« Certo che lo faccio! » esclamò. « Cerco sempre di mangiare i dolci, per quanto non mi piacciano, e sopporto te e Gary. » conclude con aria convinta. Anis sospira, non volendo forzarla oltre.
« D'accordo, d'accordo. » dice, ormai rinunciando a usare una scusa per non uscire. « Ehi, cosa vuoi dire che sopporti me e Oak? »
Il sorriso di Serenity la sembra dire lunga. « Credo che Julia ti stia chiamando. » con una smorfia Anis raccatta il Pokékron dalla tasca, trovando un messaggio.
« Ah, mi sa che come indovina fai cilecca, Ser. » ride. « Ma mi tocca comunque andare. E ricorda, appena stai male, chiamami! »
Serenity alza una mano, salutandola con un gran sorriso. « Stai tranquilla, non credo ce ne sarà bisogno. » con uno sbuffo contrariato, l’altra ragazza chiude la porta dietro di sé e non ci impiega molto a raggiungere il resto del gruppetto che era in attesa. « Chi manca? »
Camelia sospira sistemandosi la sciarpa. « Io e Anemone ci siamo, Solana ha cambiato idea all'ultimo. Chi manca? »
« Asuka, Nicky e Julia ci sono. Marzia e Bianca hanno detto che si faranno trovare lì. Quindi manca solo Anis. »
« A cosa devo l'onore di essere nominata? » chiede questa, proprio dietro le spalle della Capopalestra, che sobbalza dalla sorpresa.
« Abbiamo finito l’appello, possiamo andare! » esclama Chiara, e tutte si dirigono verso il binario per Fiordoropoli.

« Sono andate via tutte? » sussurra Barry e Kenny annuisce.
« Non vedo l'ora di cominciare. » dice sfregandosi le mani. « Hai già chiamato Touya? »
« No. Ha detto che chiamerà lui. » contrariamente alle loro aspettative, però, Barry e Kenny vedono il ragazzo più grande avvicinarsi a loro con passo tranquillo insieme a Drew e Kyohei, e salutarli con una certa disinvoltura.
« Siete pronti? » ricevute delle affermazioni positive il ragazzo sorride. « Allora andiamo a incontrare Ciprian e Chicco. Dopo parleremo del piano. »
Il gruppetto si sposta al primo piano, dove i due ragazzi del quinto anno li stavano aspettando.
« Entrate. » dice Chicco, aprendo loro la porta della sua stanza.
Si sistemano in maniera completamente casuale; chi sul letto, chi sulle sedie e chi sul pavimento, mentre Touya si posiziona nel centro della stanza. « Signori, oggi siamo qui riuniti per una missione di fondamentale importanza. » a quelle parole Barry ridacchia. Touya che parlava in maniera così formale era troppo esilarante. « Sarà rischioso, soprattutto perché se qualcuno ci scopre siamo rovinati. »
« Rischiamo l'espulsione? » chiede Kenny.
« Peggio. » fa una pausa. « Le ragazze ci faranno a pezzi. » tutti i ragazzi presenti in aula deglutiscono.
« In cosa consiste il piano? » con grande sorpresa generale, era Ciprian ad averlo domandato.
« Semplice. Entriamo nelle stanze delle ragazze, le mettiamo sotto sopra e lasciamo un messaggio del tipo "so il tuo segreto". » i ragazzi nella stanza guardano perplesso Touya.
« Ma sei serio? » chiede Nicolas, appoggiandosi allo schienale della sedia.
« Hai un'idea migliore? » il ragazzo ci pensa un po’, prima di trovare un’idea allettante.
« Beh... potremmo trovare oggetti "interessanti" come diari, o peluche dell'infanzia, o altre cose, e usarli per ricattarle. Poi, giusto per chiudere in bellezza, riempire le loro stanze di oggetti ...simpatici. » dice. I restanti maschi si ritrovano d’accordo.
« Questo è un piano interessante. » commenta Drew, non vedendo l'ora di appropriarsi di un possibile diario di Vera.
«Non male. » a Chicco piaceva più l'idea di intrufolarsi di nascosto che l'effettivo segreto.
« E io scoprirò chi piace a Lucinda. » sussurra Kenny.
« Allora è deciso. Ognuno sceglierà la camera da razziare. Tu, Nico, dovrai tenere impegnata Edogawa. Se quella becca che frughiamo nella stanza che divide con Vera saremo utilizzati come cavie. » il castano annuisce.
« Lascia fare a me. Conosco la sua debolezza. »
Touya lo guarda quasi scioccato. « Perché, Edogawa ha delle debolezze? » chiede, portando Nicolas a sorridere in maniera enigmatica.
« Oh sì. L'unica debolezza che ha è maledettamente divertente. »
« Allora la lascio alle tue affettuose mani. » ghigna, dando il cinque al ragazzo.
« La ringrazio per la gentile concessione. »


« Ma sei sicura che mi vada bene? » Vera sporge la testa dal camerino. Touko annuisce profondamente convinta.
« Certo che sì, come potrei mentire! » la ragazza più piccola non sembra particolarmente convinta. Era tutta la mattina che Touko la trascinava per Azzurropoli, insieme a Belle.
« E meglio che lasci stare, Vera. Touko non ti ascolterà. » le sussurra la ragazza bionda, quando Touko si è allontanata per un momento.
« Aiuto. » bofonchia. « Ma c'è un qualche modo per ...che ne so, fermarla? » Belle muove dolcemente la testa.
« Temo di no. Fin da bambina è sempre stata così, energica e testarda. »
« Davvero? » ogni sua pallida speranza sembrava svanire. « Touko... » sussurra, per richiamarla e la ragazza più grande non ritarda ad arrivare.
« Sì? »
« Possiamo semplicemente andare a fare un giro senza compere? Sarei stanca. »
« D'accordo. » per quanto l'espressione non lo dimostri, la voce tradisce una nota di delusione. Vera la afferra per una manica.
« N-non te la prendere, davvero. Io apprezzo tutto questo che hai fatto per me. »
« No, la colpa è mia. Come al solito sono invadente. »
« Ma no, non è così… »
« Volete smetterla? » con grande sorpresa delle due castane era stata Belle a parlare. Aveva l'espressione corrucciata e le mani sui fianchi. « Voi due ascoltate ciò che l'altra dice? » chiede, con tono severo. Sia Vera sia Touko scuotono meccanicamente la testa in segno di negazione. « Allora dovreste farlo. Evitereste parecchie incomprensioni. »
Le due ragazze si voltano una verso l'altra. « Scusa. » iniziò Touko. « Io spesso sono egocentrica e penso anche per gli altri. »
« Non devi scusarti. Anche io sono il genere di persona che non sa spiegarsi bene, a volte. »
« Visto che si può risolvere la situazione in maniera così semplice? » era di nuovo Belle, che era tornata al solito sorriso. Le due ragazze ridono insieme.
« Non avrei mai detto che potessi diventare... beh, così, Belle. » dice Vera, e Touko annuisce per rafforzare l’affermazione.
« Ora so come hai fatto a tenere a bada la tua squadra. » la bionda sospira.
« Possiamo andare? Mi fanno male i piedi e ho fame. » le due ragazze la prendono a braccetto.
« Come desidera, padrona! »


« Voi cosa ci fate qui? » Natsumi osserva Barry e Kenny che si aggiravano per il terzo piano. Solitamente non le sarebbe interessato più di tanto, ma vedere i compagni di classe sussurrare tra di loro e camminare velocemente la fa sospettare.
Infatti i due ragazzi si irrigidiscono.
« Natsumi? Tu che ci fai qui? » la ragazza alza un sopracciglio.
« Questa è la domanda che dovrei fare a voi. Questa ala è il dormitorio femminile. » i due ragazzi deglutiscono. « E immagino che non vi siate persi. » commenta, assottigliando lo sguardo.
« Noi non c'entriamo niente!! » urla Barry, afferrando Kenny per un braccio e precipitandosi giù per le scale. Natsumi rimane a guardare il polverone lasciato dalla corsa, prima di prendere anche lei le scale e scendere al secondo piano.
Per quanto ne sapeva, le sue compagne erano all'Isola Cannella. Non poteva contare sulle ragazze della quinta, visto che domenica la passavano sempre fuori dalla scuola e non voleva affidarsi alle ragazzine della prima. Perciò le rimaneva solo una scelta. Le ragazze della quarta classe che stavano sul piano inferiore.
Scesa sul piano lo trova sorprendentemente silenzioso.
« E tu? » Natsumi afferra la Pokéball di Snivy, pronta ad usarlo in caso di bisogno. Davanti a lei c'era una ragazza, che riconobbe come Serenity.
« Buongiorno. » la ragazza dai capelli scuri ricambia il saluto. « Scusa, ma hai per caso visto un ragazzo del primo anno? »
« Perché me lo chiedi? » la ragazza si fa pensosa.
« Prima è entrato nella mia stanza, ma poi non appena mi ha visto se l'è data a gambe levate. » Natsumi sembra sorpresa.
« Lo stesso è successo anche a me. I miei due compagni di classe si aggiravano in maniera strana per il corridoio del mio piano. »
« E' strano. I ragazzi che si aggirano per i dormitori, proprio quando noi ragazze non dovremmo esserci… »
« Perché, dove sono le altre? » chiede Natsumi.
« Chiara le ha trascinate a Fiordoropoli a fare shopping. »
« Capisco. E tu? » Serenity sorride lievemente.
« Mi è stato imposto il riposo fino a domani, visto che mi ero ammalata. Piuttosto, sai se c’è qualcun’altra? »
« Per quanto ne so ci dovrebbe anche esserci Edogawa. » commenta Natsumi. « Anzi, c'è sicuramente. »
« Dove potrà essere? »
« Non saprei. Con tutta probabilità è con il suo compagno di classe, quello con cui sta sempre. »
« Potremo provare nell'atrio, difficilmente con questo freddo saranno andati lontano. »

« Ho sentito un urlo. » dice Yukiko, fermandosi, e Nicolas ride, cercando di sdrammatizzare.
« Sarà stata una tua impressione. » il ragazzo si stava pentendo di aver accettato la missione, nonostante la sua predilezione per il sushi Yukiko non era facile da distrarre.
« Non sono una visionaria, tanto meno uditiva. » dice lei con tono freddo e Nicolas le sorride.
« Sei semplicemente troppo sospettosa. » replica, punzecchiandole una guancia con l'indice e ricevendo uno schiaffo sulla mano. Yukiko alza gli occhi, sospirando. « Io vado a dare un'occhiata, allora. » lei non gli risponde, e Nicolas sapeva bene che non l'avrebbe chiamato. Con un po' di rammarico pensa che da quando erano diventati amici era sempre così. Lui cercava di scherzare, di ridere, ma Yukiko non era così facile da coinvolgere. Nonostante questo non aveva alcuna intenzione di arrendersi, ormai era più la sua tenacia a voler continuare a frequentarla.
« Nicolas? » era stato Drew a parlare, dopo averlo raggiunto.
« Trovato ciò che cercavi? » Drew sorride vittorioso.
« Certo. Devo solo trovare il modo di aprirlo e sarà fatta. » Nicolas nota il diario che teneva in mano.
« Fermi dove siete. » i due ragazzi si voltano verso la voce dietro di loro. Natsumi cerca di avere uno sguardo minaccioso, ma né Drew né Nicolas sembrarono impressionati o intimoriti.
« Natsumi... P-perché sei co-..rsa via...? Oh. » con il fiato corto anche Serenity era arrivata al gruppetto.« C-come mai siete qui? »
« Sapete dove sono gli altri ragazzi? » chiede Natsumi senza troppo preamboli. I due sussultano, mentre Drew si premura di nascondere il diario dietro la schiena.
« No. » risponde Nicolas per entrambi, con troppa fretta nella voce. « Ma potete andare a cercarli. Noi dobbiamo andare. » le due ragazze non fanno in tempo a dire qualcosa che i due ragazzi sono già lontani.
Natsumi mugugna frustrata, assottigliando lo sguardo. « Troppo sospetti. » Serenity annuisce.
« Figurati che me ne sono accorta anche io. »
« Serenity? »
« Dimmi. » la rossa si preoccupa per il tono serio che Natsumi aveva assunto.
« Hai nella tua squadra un Pokémon forte e distruttivo? » lei sembra pensarci un attimo con aria preoccupata.
« ...sì. Ma… » la ragazza più piccola le fa segno di non parlare.
« Tienilo a portata di mano. Forse dovremo mandare in orbita qualcuno. » il sorriso che si dipinge sul suo volto preoccupa Serenity, che istintivamente stringe la Pokéball di Sam. Sperava tanto di non doverlo chiamare.

Sia Ciprian sia Chicco comprendono di trovarsi nei guai. Solana stava in piedi davanti a loro, con espressione severa, e Plusle che caricava le guance di elettricità sulla sua spalla.
« Posso sapere che cosa state combinando? » la vena pulsante sulla tempia della ragazza lasciava intendere che avesse compreso. Tutto. Chicco deglutisce pesantemente, mentre il sorriso di Ciprian diventa forzato.
« Niente di particolare. Passeggiamo. » dice Chicco. Solana alza un sopracciglio.
« Nei dormitori femminili? » l'aria si fa più pesante.
« Che male c'è? » era stato Ciprian a parlare. Lo sguardo della ragazza si sposta verso di lui.
« Siete sospetti. » commenta mentre le scintille di Plusle diventavano sempre più evidenti. I due ragazzi cominciano a sentire il pericolo.
« Ehi, c'è qualcuno? » il richiamo di una ragazza sembra la campana della salvezza, per i due compagni.
« Sì, siamo qui! » esclama Chicco, agitando la mano a vuoto. Solana lo afferra per la spalla.
« Non ve la caverete così facilmente. » sussurra, spettrale.
« Solana? » ben presto Serenity e Natsumi appaiono alla loro vista, e sembravano preoccupate. La Ranger sorride, un po' sollevata nel constatare che non era l'unica ragazza presente nell'edificio.
« Siete qui anche voi. Meno male. » Solana sorride più dolcemente verso le due ragazze, ma non accennando a mollare la presa su Chicco. « Sapeste cosa stavano combinando questi due. » quasi ringhia, spaventando a morte il Capopalestra. La ragazza però non fa però in tempo a spiegare cosa stesse succedendo che il pavimento del corridoio viene invaso da piccoli Pokémon gialli.
« C-che accidenti sono? » chiede Chicco, abbracciando Solana terrorizzato. Anche lei sembra parecchio preoccupata, visto che deglutisce, mentre Ciprian mostra grande indifferenza.
« Che carini. » Serenity sorride, inginocchiandosi. « Sono dei Joltik. » anche Natsumi fa la stessa cosa.
« Già. E guarda, ci sono anche degli Spinarak. » i piccoli Pokémon continuavano a zampettare per il corridoio, non curandosi del fatto che c'erano dei ragazzi che li fissavano a metà tra il curioso e lo spaventato.
« Da te mi sarei aspettata una fuga alla sola vista di questi Pokémon, Serenity. » esordisce Natsumi, mentre un piccolo Spinarak si arrampicava coraggioso su per il suo maglione e l’altra ragazza sorride, aggrottando le sopracciglia.
« Durante tutta la mia infanzia non c'era giorno che mia sorella non ne portasse uno a casa. » spiega, toccando un piccolo Joltik con la punta dell'indice. « Ormai per me sono di famiglia. »
« Non vorrei rovinare il quadretto felice… » dice Chicco, sempre più preoccupato. « ...ma stanno arrivando minacce ben peggiori. »
All'orizzonte apparvero due Galvantula, oltre a diversi Ariados e qualche Durant. Il gruppo sussulta. « Ora mi piacerebbe tanto sapere chi è l'idiota che ha portato qui tutti questi Pokémon. »
« Colpa mia. » in groppa a un Sigilyph, Touya stava volando sopra il mare di insetti. Dietro di lui c'era Kyohei con Braviary. « Volevo fare uno scherzo nella stanza di mia sorella, ma temo che la situazione sia degenerata. »
Le ragazze gli riservano uno sguardo di rimprovero. Poi Natsumi chiama Salamence, salendo sulla sua groppa ed elevandosi sopra il mare di coleotteri. Serenity fa uscire dalla sfera Marc, invitando anche Solana e Plusle a salire sulla groppa del Tropius.
« Siamo rimasti solo noi a terra. » commenta svogliato Ciprian, prima di far apparire il suo Jellicent.
« Portami con te! » esclama Chicco. « Ho dimenticato i miei Pokémon in camera. » il giovane di Grecapoli gli tende la mano, aiutandogli a salire sul suo Pokémon.
« Perfetto. Ora che si fa? » era stata Solana a parlare.
« Cerchiamo di trovare il nucleo di questo disastro. » commenta Ciprian.
Touya deglutisce pesantemente. « E’ la stanza di mia sorella. » Solana fulmina con lo sguardo il ragazzo.
« Black, cosa accidenti hai combinato per farne arrivare così tanti? » il ragazzo deglutisce di nuovo, aggiustando il colletto del maglione che portava.
« Diciamo che ho usato una grande quantità di miele... » dice, attendendo una reazione che non si fa attendere, visto il collettivo "idiota" che raggiunge presto le sue orecchie.
Salendo sul piano superiore i ragazzi trovano Barry, Kenny, Drew e Nicolas, anche loro sopra i loro Pokémon volanti.
« Che accidenti sta succedendo? » chiede Drew. Il suo Flygon osservava inquieto lo sciame che si stagliava sotto le sue zampe.
« Colpa di Touya. » gli rispondono in coro le ragazze.
« E miele, una tonnellata di miele che ha attirato tantissimi Pokémon. » borbotta Kyohei, rimasto silenzioso per tutto quel tempo. « E' un peccato, aveva funzionato perfettamente, all'inizio. »
« Adesso il nostro compito è far sparire tutto questo sciame prima che qualcuno se ne accorga. » dice Nicolas. « Certo, come se fosse facile. » commenta Barry.
« Forse con una grande ondata di acqua potremo sbrigarcela facilmente. » dice Solana. « Voi avete dei Pokémon che conoscono Surf? »
I due cugini annuiscono, e lo stesso fa Nicolas.
« Anche io ne ho uno. » balbetta intimorita Serenity.
« Bene! Voi andrete avanti, e quando arriverete alla stanza userete Surf. L'acqua dovrebbe ripulire tutto il miele e far disperdere i Pokémon. Io... » dice Solana, estraendo lo Styler di cattura. « ...verrò con voi e calmerò eventuali Pokémon aggressivi. »
« E noi? » chiede Natsumi. Solana la guarda dritta nei occhi.
« Voi andrete al piano terra ad assicurarvi che i Pokémon, quando il miele non ci sarà più, escano tutti dal dormitorio. » la blu annuisce.
« D'accordo. Allora noi andiamo. » dice Barry, dirigendo il suo Staraptor verso il piano inferiore. Kenny fa lo stesso, salutando il resto del gruppo che andava a combattere. Drew e Natsumi sono gli ultimi a lasciarli, preoccupati.
« Allora andiamo! » esclama Touya, con la frenesia di una nuova avventura che si stagliava davanti a loro. Solana stringe il suo Styler, pronta a usarlo se necessario, mentre Plusle era pronto ad aiutarla.
Volano per un po' insieme alla corrente di insetti, e più si avvicinavano più questi diventavano grandi e alquanto inquietanti. Avevano già superato diversi Heracross piuttosto pacifici, mentre avevano dovuto farsi piccoli alla vista di un Drapion. Con molta curiosità avevano addirittura visto dei Whirlipede, una visione unica a Kanto, e dei Masquerain li avevano spaventati a dovere con i loro disegni. I Butterfree e i Beautifly sembravano piuttosto tranquilli, almeno quelli che avevano visto durante il tragitto, mentre i Beedril sembravano parecchio agitati.
Serenity deglutisce, stringendo le mani. Se non fosse consapevole che poteva essere d'aiuto e che tutta la sua squadra era con lei, probabilmente non sarebbe mai arrivata fino a lì.
« Siamo vicini. » commenta Nicolas, osservando uno Yamnega che aveva superato. Il resto del gruppo annuisce.
La porta della stanza era aperta, e dentro c'era una moltitudine di Vespiquen, Heracross e Shyther che avevano invaso tutto l'interno.
« Adesso! » Solana da l'ordine, all'improvviso. Touya e Kyohei richiamano i loro Samurott che erano determinati a combattere, mentre Nicolas fa uscire Feraligatr che si stiracchia tutto contento. Serenity chiama il suo Carracosta, che osserva il luogo con indifferenza.
« Usa Surf! » l'ordine è impartito dai quattro Allenatori quasi all'unisono, e i quattro Pokémon obbediscono all'istante. Una grande ondata copre l'intera stanza, ripulendola completamente. Solana esulta, contenta che tutto fosse andato secondo i piani.
O quasi tutto, vista la presenza dell’acqua che non sarebbe svanita. Infatti, dopo aver ripulito il miele dalle superfici, l’ondata torna indietro contro i suoi mandati, travolgendoli in pieno e trascinando con sé un groviglio di persone, Pokémon e acqua appiccicosa fino al piano terra.

Lo starnuto di Nicolas si sente per tutta la stanza. L'acqua che li aveva travolti era davvero fredda, e già ne sentiva gli effetti.
« Tieni. » il ragazzo alza lo sguardo su Yukiko, che gli stava porgendo un asciugamano. Lo prende, passandoselo tra i capelli umidi e appiccicaticci. Quell'avventura era stata un successo e un fiasco.
« ...grazie. » biascica, cercando di non rabbrividire. Si trovavano nell'atrio a pulire il disastro che era venuto. « Piuttosto, tu come ha- » non fa in tempo a finire la frase che si ferma da solo, tanto Yukiko difficilmente gli avrebbe risposto.
« Ho i miei metodi. » gli risponde semplicemente lei, cercando un angolo del divanetto che non fosse sporco dove sedersi. Nicolas ride, Shiori sarebbe sempre stata così. I due ragazzi rimangono accanto, mentre Yukiko lo aiuta ad asciugarsi, e infine Nicolas si alza in piedi con un po’ di vigore.
« Devo finire di pulire la mia parte. Altrimenti chi li sente, gli altri. » Yukiko lo lascia fare, continuando però ad osservarlo. Nicolas era un soggetto interessante, per lei. All'apparenza era freddo, ma se si toccava quella scorza questa cadeva senza problemi rivelando un carattere caldo e positivo. Sentiva sempre del calore accanto a lui, un calore che identificava solitamente in una famiglia amorevole.
La ragazza sospira, lei invece non aveva provato nessun calore nella sua famiglia. O meglio, era sempre stata lei a rifiutarlo.
« Nico! » il richiamo di Drew la fa sobbalzare, strappandola dalle sue riflessioni. Sì, come oggetto di studio Nicolas sarebbe stato interessante. Poteva mettere da parte un po' di tempo per dedicarsi anche allo studio delle persone, oltre che dei Pokémon.

« Dopo un intero pomeriggio annuncio ufficialmente che ce l'abbiamo fatta. » dice Solana, asciugandosi il sudore dalla fronte. Era stata una faticaccia ripulire quel disastro, ma il risultato dava soddisfazione.
I ragazzi sembravano meno entusiasti, soprattutto Touya che attendeva la vendetta dei compari per quella situazione.
« Ora possiamo tornare alle nostre stanze? » Kyohei era il più stanco di tutti. Solana gli dà una pacca sulla spalla, salvo per poi trattenerlo dal crollare.
« Sì, ormai abbiamo finito. » commenta Natsumi. Lei non era stanca più di tanto, ma si sarebbe volentieri buttata sotto la doccia e poi dritta nel letto per un sonno ristoratore. L’evento di quel giorno l’aveva piuttosto stressata.
« Allora, acqua in bocca con questa faccenda? » i presenti sembrano rimuginarci seriamente.
« Penso di sì. » esordisce Barry. Natsumi si premura di fulminarlo con lo sguardo. « Non prendertela, Natsumi. Lo dico per tutti. Il torneo invernale è alle porte, e se confessassimo questa faccenda punirebbero tutti noi impedendoci di iscriverci al torneo. Non so se è questo che vuoi. »
« Ma se la colpa è vostra! » esclama piccata, corrucciando le labbra.
« Credi che ad Agatha interesserà di chi è la colpa? Eravamo insieme, perciò per lei sarai colpevole quanto me. »
« Per quanto detesti una condotta simile, temo che dovrò dargli ragione. » dice Solana, appoggiando una mano sulla spalla di Natsumi. « Io non partecipo, perciò per me non sarebbe un problema raccontare la verità, ma per voi... Beh, dovete pensarci bene. »
A quel punto la scelta da fare era molto semplice. Sarebbe bastato tacere l’accaduto.


Il membro più grande del trio oscuro entra nella stanza. Il loro covo non era particolarmente accogliente, ma funzionava a dovere, e sembrava compiacere Ghecis.
« Potente Ghecis, le abbiamo localizzato i tre moschettieri. » l'anziano uomo sorride, guardando un punto indefinito della stanza.
« Meraviglioso. Cosa mi dite di Genesect? »
Il ninja china nuovamente la testa. « I nostri scienziati sono riusciti a sottometterlo. » un altro sorriso compiaciuto.
« Finalmente delle buone notizie. Quando potremo metterlo alla prova? »
« Dicono che è pronto, anche adesso. »
« Adesso è troppo presto. La scuola degli Allenatori organizza un evento importante tra meno di una settimana, attaccheremo in quell'occasione. » Ghecis fa una pausa, guardando nella sua direzione. « Dov'è il tuo compagno? » il ninja prende un grosso respiro, probabilmente Ghecis attendeva da un po' per fargli quella domanda. La mancanza del terzo componente era evidente.
« Lo abbiamo lasciato al collegio per raccogliere altre informazioni. Adesso è senza Pokémon, quindi qui non sarebbe stato di nessuna utilità. » Ghecis annuisce compiaciuto.
« Avete fatto bene, bisogna sempre avere una spia infiltrata tra i nemici. »
« Darò disposizioni per l'attacco. »
« Bene. Ora lasciatemi da solo. » ordina, rintanandosi nel punto più scuro della stanza. I due componenti del trio annuiscono, scomparendo nelle ombre.



Randomicamente spiegando:
- Per fortuna i personaggi hanno un po' di sale in zucca, non come nell'anime (o videogioco, qualche volta).
- Ebbene sì, ho adottato una teoria sul Trio Oscuro.





Eccomi qui.
Oggi non è nessun anniversario, nessun festeggiamento.
Avevo solo voglia di aggiornare, ed eccomi qui. E un po' mi sentivo anche in colpa per tutto questo tempo che vi faccio attendere, il che mi fa autofustigare nella mia stessa mente. Infatti, forse un modo per farmi perdonare c'è.
Solo se volete. (Chi è interessato, batta un colpo.) Anche se suona come una cosa losca, vi assicuro che così non è. E' tutto legale. ...Lo spero.

Commenti sul capitolo:

Un'altro della serie "agosto 2013". Gente, mi sento vecchia.
Con il tutto, ricordavo poco di questo capitolo se non che fosse potenzialmente demenziale. Ricordavo bene.
Per il resto, c'è davvero qualcosa da dire? Il gruppetto ha salvato la giornata, lo shopping è stato fatto, qualcuno ha rischiato di cadere nel vulcano dell'Isola Cannella e alla fine siamo tutti in trepidante attesa del Torneo Invernale.
Che, dei del cielo, inizierà dal prossimo capitolo. E che è un miniarco di tre capitoli in cui... succederà roba. Vi basti sapere questo.
Inoltre ho sistemato qualche pezzetto per conformarlo al mio stile attuale, ma per il resto cercherò di terminare questa avventura alla stessa maniera in cui l'ho iniziato.

Ringraziamenti:

Un granzie enorme va alle persone che recensiscono, ovvero Gwen Kurosawa, Flareon24, Emy96, Miss Yuri e eather_, grazie alle quali ho un po' di forza in più per proseguire. Grazie, davvero.

   
 
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