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Autore: Dinobot88    27/11/2014    2 recensioni
E sé Naruto avesse un segreto che non fosse quello della volpe ha nove code? Un segreto nascosto persino agli abitanti di Konoha e dell’intero Mondo Ninja? Spero di avervi incuriosito.
Genere: Azione, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Il sole era ormai uno spicchio verso la linea dell’orizzonte.
Un ora prima i Ninja di Konoha avevano eliminato i loro fratelli infetti, poi le tenebre artificiali si erano diradate lasciando un sole arancione che per poco non toccava la linea dell’orizzonte.
-Sei sicura di voler restare?- chiese Ino all’amica dai  capelli castani che stava guardando Sai disteso sul letto dell’ospedale con gl’occhi chiusi.
-Si! Sai è il mio migliore amico, ed io voglio essergli vicina- le rispose Tenten senza staccare gl’occhi cioccolato dal ragazzo.
-Ino puoi darmi una mano?- gli chiese Sakura aprendo la porta.
-Vengo subito fronte-spaziosa!- rispose la Yamanaka uscendo.
Passarono le ore, e Sai continuava a rimanere addormentato, ogni tanto Tenten dava una fugace occhiata alla ferita. Sii era completamente rimarginata dopo l’aiuto di Tsunade, tanto da non aver bisogno di alcuna fasciatura.
Dopo un'altra ora passata in ospedale Tenten sentì un vago senso di colpa farsi strada in lei. Ripensò a quando Sai gli si era dichiarato, avevano concordato di restare amici, ma Tenten sapeva che per quel rifiuto Sai ci era stato male. Di conseguenza ci era  rimasta male anche lei, perché dopo quella volta Sai non gli aveva fatto più neanche un disegno. C’è ne aveva tanti da ricoprire una intera parete della sua stanza, ed ora, gli sarebbero mancati quei disegni che gli faceva ogni giorno, gli sarebbero mancate le volte che si offriva da fargli da nemico agli allineamenti lasciandola sempre vincere apposta, gli sarebbe mancati i giorni passati in biblioteca a studiare, gli sarebbe mancato il suo rapporto con Sai.
Senza rendersene conto cominciò a piangere una, due, tre, le lacrime cominciarono a scenderle lungo i delicati  zigomi, i suoi occhi cioccolato faticarono a stare aperti.
-Ti prego Sai… svegliati… per favore- disse tra una lacrima e l’altra.
Le ore passarono e Sai continuava a tenere gli occhi chiusi, mentre a stento Tenten tratteneva le lacrime.
-Cerca di trattenerti Kunoichi- la rimproverò una voce alle sue spalle. Tenten si voltò trovando un'altra Kunoichi con un kimono scuro come i capelli a caschetto e gli occhi. -Non serve a niente piangere per uno Shinobi che non è in fin di vita dopo un combattimento! Ti piacerebbe essere te la causa di tanta sofferenza?- gli domandò la mora.
-No!… Shizune…Sama- ansimò Tenten tra una lacrima e l’altra mentre cercava di asciugarsele. -Ho avuto solo paura di perderlo- si giustificò.
-Visto che hai rischiato di perderlo non dovrebbe essere un motivo in più per godere che è ancora vivo? Ha combattuto contro un nemico potente ma è ancora vivo questo è un buon motivo per non piangere!- sentenziò la mora.
Tenten rimase qualche istante ad assimilare le parole di Shizune. Alla fine convenne che aveva ragione: Sai non era in pericolo di vita, e di sicuro non gli sarebbe piaciuto vederla piangere per lui: si sarebbe sentito in colpa.
Dopo quella discussione Shizune uscì, mentre Tenten rimaneva a vegliare su Sai per tutta la notte.
 
Il mattino seguente entrarono Ino e Sakura per verificare le condizioni di Sai, mentre Tenten andava un attimo in bagno, finita di lavarsi andò al bar a fare colazione. Poi tornò nella stanza in cui stava Sai, quando aprì la porta rimase stupita di quello che vide.
 
La ragazza era d’avanti a lui, bella come sempre coi suoi capelli castani raccolti nei classici Chignon cinesi, i quali mettevano in  risalto il viso sottile e tondo, reso ancora più bello dagl’occhi color cioccolato.
-Tenten- disse Sai alla vista della ragazza di cui era innamorato, mentre ella  gli si avvicinava.
-Sai- lo guardò dritta negl’occhi una volta vicina.
-Cosa c’è Tenten?- gli chiese afferrandole dolcemente le spalle.
-Scusa- gli disse la mora prima di liberarsi e correre via.
Sai provò a rincorrerla, ma ad ogni passo Tenten gli sembrava sempre più lontana. Provò ad accelerare ma la ragazza si faceva sempre più lontana.
Alla fine Sai cadde a terra senza neanche rendersene conto. Inizio a piangere.
-Tenten non abbandonarmi!- disse dando un colpo all’inesistente pavimento, senza neanche sentire il contraccolpo.
Sai’ lo chiamò una voce che gli parve terribilmente famigliare.
Il ragazzo si guardò in torno ma non vide Nessuno. -Tenten?- provò a chiamarla.
Sai ti prego…’ continuò a insistere la voce.
-Tenten dove sei?- provò a chiamarla ancora con scarsi risultati.
Sai sono qui!’ la sentì preoccuparsi.
-Tenten anf anf- urlò tutto d’un fiato Sai, per poi ansimare.
-Sai stai calmo!- gli disse Tenten facendolo stendere sul letto.
Al ragazzo cominciò a girare la testa mentre tornava in posizione orizzontale. -Anf anf… cos…-
Tenten lo interruppe. -Ero uscita un attimo per andare a fare colazione!- spiegò la castana. -Poi quando sono tornata ti sentivo parlare nel sonno, mi sono preoccupata cosi ho deciso chiamarti per svegliarti!- aggiunse.
-Hai fatto bene… grazie- gli disse Sai tutto sudato.
-Ora calmati e riprenditi- gli disse Tenten.
-Quanto ho dormito?- chiese Sai.
-Un giorno!- rispose la Kunoichi.
-Mi sei rimasta vicino tutto questo tempo?- chiese il Ninja dei Disegni.
-Da quando ti abbiamo portato qui!- fu la risposta della compagna.
-Per questo mi piaci: sai essere disponibile con tutti! Scusa se ti sei macchiata i vestiti- disse il ragazzo con un accenno di sorriso.
Tenten arrossì lievemente ma non si scompose. -Dovevo farlo! Eri ferito, ed avresti fatto altrettanto se ci fossimo invertiti i ruoli!- aggiunse. -Volevo chiederti: Quando ti sarai ripreso ti andrebbe di andare alle terme vicino al quartiere degli Inuzuka?- gli domandò la ragazza.
Al sentire quella proposta Sai ci pensò su. Poteva approfittare di questa occasione per sistemare le cose con Tenten, recuperare il loro rapporto d’amicizia e se fosse andato tutto bene la loro relazione poteva anche migliorare.
-Prima di risponderti vorrei dirti una casa, Tenten- disse il Ninja dei Disegni guardandola dritta negl’occhi.
-Prego- lo incitò lei.
-Io ti amo ancora dopo quello che è successo in discoteca, ma non voglio che questo mini la nostra amicizia, per questo voglio essere sincero con te, ti ho evitata per una settimana perché avevo paura di commettere una stupidaggine, in queste notti ti ho sognata e mi è piaciuto molto, ma quando ti vedevo realmente qualcosa mi bloccava avevo paura di tante cose: di me, di te, di quello che sarebbe potuto accadere, di tutto. Non voglio rovinare ogni cosa e so che se continuassi cosi finirò col farmi odiare. Questo tuo invito rappresenta una prova importante per me, significa che tu hai ancora fiducia in me e non voglio sprecare questa opportunità come ho fatto in passato- raccontò mantenendo lo sguardo verso di lei, con un espressione tra la seria e la serena.
-Oh Sai- lo abbracciò d’impeto facendolo arrossire all’invero simile.
Passarono tutto il pomeriggio a parlare e scherzare come due bambini.
Verso sera Sai si riaddormentò, ma senza brutti sogni.
 
L’indomani il ragazzo fu dimesso, cosi Tenten si offrì di accompagnarlo a casa quando un Anbu gli fermò. -Tenten e Sai- chiese il ninja mascherato.
-Siamo noi!- risposero.
-L’Hokage Tsunade Senju vi vuole vedere subito sulla terrazza della magione- ordinò l’Anbu scomparendo in una nuvola di fumo.
 
Angolo autore:
Ho scritto questo capitolo solo per dare un po’ di spazio alla Sai/Ten. Spero vi piaccia.
Domanda: che cos’è l’orizzonte degli eventi?

   
 
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