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Autore: drem_of_love    28/11/2014    4 recensioni
Primo Capitolo Revisionato. Sto rivedendo la storia così da corregere eventuali distrazioni e aggiungere ciò che manca.
Spoiler Tratto dal 15 capitolo:
Avevo deciso avrei fatto un ultimo grande gesto d'amore per lei. Alzai il telefono e chiamai Seiya.
- Qualsiasi cosa ti conti oggi Usagi non crederle. Non ha passato la notte con nessun'altro uomo. Lei ama solo te. ieri lo incontrata dopo il tuo annuncio stampa. Era disperata e le ho chiesto di aiutarmi a scegliere un regalo per Rei
Mio fratello rimase in silenzio per un po, poi mi chiese.
- Perché mi dici queste cose? Perché dovevi comperare un regalo per Rei?
- Perché lei ti vuole allontanare. Ora che sei famoso ha paura. Comunque dovevo comprare un'anello di fidanzamento
- Wow fratellone che notizia. Ora devo scappare
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny, Yaten | Coppie: Ami/Taiki, Mamoru/Rei, Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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Salve a tutti/e. Eccomi qui di ritorno, finalmente ho terminato il mio libro e ora attendo la pubblicazione: speriamo bene! Voi come state?Sakura perdonami per quello che succederà in questo capitolo ma ho dovuto farlo.

Capitolo 21
Lasciarsi


Le storie a distanza si sa sono sempre destinate a fallire. Per quanto tu ti possa impegnare ci sarà sempre un momento in cui, uno dei due deciderà di mollare. Fu proprio quello che successe quel giorno: lui decise di lasciarmi.
Erano passati due anni dall'inizio della nostra relazione, una volta al mese Seiya volava da me per il week - end. Quando potevo io scappavo da lui e trascorrevo qualche giorno con Motoki e Makoto nell'assoluto silenzio. Non mi andava ancora di vedere gli altri, non mi sentivo pronta. Sembrava tutto andare a gonfie vele, eravamo i classici fidanzatini tutti cicci e pucci fino a quel maledetto giorno.
Mancavano pochi mesi alla mia laurea, tra poco sarei tornata a casa. Ero al pc, quel giorno avevo una strana sensazione. Aprii la mia mail e controllai una posta. C'era un messaggio di Seiya.

Cara Usagi,
Scusami se puoi ma io non c'è la faccio più. Ti sembrerà assurdo quello che sto per dirti: non voglio più stare con te.
Ti ho amata davvero tanto ma ora è giunto il momento di andare avanti. In questi giorni partirò per una tournée in Italia, torno tra un anno. È un occasione imperdibile e non voglio privarmene.
Seiya


Non credevo ai miei occhi. Lui mi stava lasciando? Sopratutto lo faceva per email? Mi sentii una cretina patenta. C'eravamo visti appena dieci giorni prima perché non me ne aveva parlato? Sembrava essere tutto perfetto e invece... Lui covava quest'enorme segreto.
Afferrai nervosa il telefono tra le mani, volevo urlargli contro tutto il mio dolore, ne avevo tutto il diritto. Appena mi portai l'apparecchio all'orecchio la voce metallica della segreteria m'informo che il signorino aveva il telefono staccato. Ricontrollai la posta e notai che l'email era di tre giorni prima, forse era già partito. Chiamai Motoki piangendo, avevo bisogno di lui.
- Ciao Motoki, tutto bene?
- Ohi Usa, si e tu? Hai una voce! - rispose mio fratello preoccupato.
- Niente un pò d'influenza. Come va lì? - chiesi cercando di apparire malata.
- Tutto bene anche se ci si annoia. I ragazzi sono partiti per l'Italia tre giorni fa, torneranno tra un anno. Credo che tu questo già lo sappia!
- Sì, Seiya mi aveva avvertito. Ora devo andare, ti chiamo domani ok?
- Ciao piccola!
Avevo mentito a mio fratello, ero una persona orribile. Mi stravaccai sul letto e iniziai a piangere, non era vero, non poteva finire così!


Nel frattempo a Milano ci preparavano per il nostro primo concerto.
- Che strano, non sento Usagi da cinque giorni!
- Sarà impegnata. In fondo deve quasi presentare la tesi no? - mi rassicurò Taiki.
- Avrà trovato qualcuno molto più figo di te! - sogghignò Yaten divertito.
Non avevo notato un particolare. Kakyuu la figlia del nostro menager sorrideva cattiva da dietro il sipario. Quella ragazza m'inquietava. Era bella certo ma negli occhi aveva una strana luce. Il suo sguardo era duro e cattivo, intorno a lei sembrava aleggiare un'aria di mistero e crudeltà. Probabilmente era una mia impressione, io non vedevo altri che lei, la mia adorata Usako.
Alzai il telefono e composi il suo numero. Tututu... Come odiavo quel rumore, perchè il suo cellulare era sempre fuori posto?
Decisi di chiamare a casa, chissà forse avrei trovato qualcuno.
- Pronto?
- Haruka sono Seiya, Usagi è in casa? Devo parlarle! - la voce della bionda non prometteva nulla di buono.
- Brutto stronzo, hai anche il coraggio di chiamare? Tu Usa la devi lasciare stare, hai capito bene?
- Cosa stai dicendo? Cosa devo fare? Usa è la mia donna, non sarai tu a impedirmi di parlarle!
La comunicazione s'interruppe, la bionda mi aveva chiuso il telefono in faccia. Cosa voleva dire? Mi sembrava d'impazzire.
Due settimane dopo finalmente tra interviste e concerti vari ero riuscito a sedermi al pc. Aprii la mia mail, c'era un'email di Usagi, era di quindici giorni prima.

Sei uno stronzo!
Non credevo mi avresti mai fatto una cosa del genere. Sei liberissimo di viverti la tua vita e la tua ESPERIENZA in Italia. Spero che ti spezzino il cuore, proprio come tu hai fatto con me! Non cerarmi più! Ti odio!!!
Usagi


Cosa??? Non riuscivo a capire quelle parole, sembrava quasi come se lei mi accusasse di averla lasciata? Io che morivo per un suo sorriso ma non scherziamo! Iniziai a vagare per la stanza come un matto, riprovai a chiamarla.
Tututu... Porca miseria stava succedendo qualcosa me lo sentivo. Con le mani legate ripresi i miei impegni.
Le città italiane erano fantastiche, la gente cordiale e i luoghi magici ma niente aveva più senso.


Erano giorni che cominciavo a sentirmi strana. Non avevo voglia di mangiare ne di dormire, avevo le nausee e dei forti mal di testa. Credevo di avere l'influenza fin quando quel giorno non svenni. Michiru preoccupata chiamò Haruka, insieme le ragazze mi portarono in ospedale. Dopo svariati accertamenti il medico ci comunicò:
- Signorina stia tranquilla, era solo un calo di zuccheri. Capita spesso in gravidanza, dovrebbe mangiare di più!
Come, come, COME? GRAVIDANZA? Non credevo alle mie orecchie guardai terrorizzata il calendario e capii, non era un banale ritardo. Ero fottuta! Ora co'avrei fatto? Iniziai a piangere, il medico non fece domande lasciandomi sola con le mie amiche.
- Dovresti dirglielo, in fondo è suo figlio! - mi urlò contro Haruka.
- è un problema mio!
- Pensaci bene Usa, questo piccolo deve avere un padre.- cercò di convincermi Michiru.
- Ho deciso! Terminerò gli studi e tornerò a casa. Mio figlio deve rescere in Giappone ma non con lui. Dirò di aver avuto un'avventura dopo la delusione.
- Nessuno ci crederà, non sei il tipo!- mi ammoni la mia amica urlando.
Haru era così:esplosiva ed energica. Sorrisi amaramente a un ricordo.
- Invece lo sono... Mamoru ti ricorda qualcosa?
Andammo via con questo nuovo segreto nel cuore, presto la mia vita sarebbe cambiata.

 

I mesi passavano e l'Italia si era rivelata fantastica anche se il pensiero di Usagi continuava a martellarmi l'anima. Avevo sentito dai ragazzi che finalmente era tornata a casa, quanto avrei voluto abbracciarla, solo Dio lo sapeva. In quei mesi la compagnia di Kakyuu era stata un vero toccasana. Quella ragazza aveva dimostrato una personalità bipolare da lugubre e tetra era diventata solare e simpatica. Mi sentivo a mio agio con lei fin quando due mesi prima del rientro a casa mi baciò.

- Scusa cosa stai facendo? - chiesi stordito.

- Ancora non l'hai capito sciocco, sono innamorata di te! - rispose stringendomi forte.

Cos'avrei fatto ora? Dovevo reagire, forse lei mi avrebbe aiutato a dimenticare.


Ero sul divano di casa che giocavo con Kousagi. Ormai erano quasi sette mesi che ero ritornata a casa. La piccola sorrideva felice aveva poco più di un mese. In quell'istante Motoki entrò in soggiorno e bacio prima me e poi lei.

- Come stanno le mie donne oggi?

- Benissimo zio e tu?

Era stato così bello ritrovare mio fratello. Ricordavo ancora il giorno che mi ero presentata davanti la porta di casa. Motoki aveva aperto al suono incessante del campanello gridando: "Mako quando vuoi sei davvero insopportabile!" Appena mi aveva visto mi aveva stretto forte.

" Non andrai più via vero?" Era stato bellissimo riabbracciarlo, avevo così bisogno di lui in quel momento. Inizialmente non gli raccontai nulla, i giorni passavano e la pancia cresceva fin quando un giorno di due mesi dopo non entrò per caso in bagno. La mattina Motoki era un pò reattivo. Mi stava fissando la pancia allo specchio, in cinque mesi il mio corpo era davvero cambiato. Mi sentivo strana, fisicamente ero sempre la stessa solo il pancino aveva preso qualche chilo. Stavo sistemando la fascia quando lo vidi attraverso lo specchio.

- Sei incinta? Non ti azzardare a coprirlo! Vuoi per caso ucciderlo?

Mi girai di stucco e mi comprii. Lui mi venne vicino e mi abbracciò.

- Perché non me l'hai detto?

- Non volevo deluderti!

I suoi occhi brillarono e mi strinse più forte.

- Non potresti mai! Chi è il padre? - chiese Motoki serio.

- Non lo so, dopo che Seiya mi ha lasciato spesso sono stata incosciente, volevo dimenticarlo!

Motoki non mi aveva fatto più domande anzi aveva rispettato il mio silenzio. Avevo ripreso a frequentare le ragazze, era bello essere di nuovo insieme. Quando scoprirono la gravidanza cominciarono anche loro a tempestarmi di domande, rifilai anche a loro la stessa storia. I mesi passavano e il ritorno di Seiya si avvicinava, cosa sarebbe successo?
   
 
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