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Autore: Sam27    28/11/2014    2 recensioni
Lily Luna Potter aveva poche ma solide certezze nella vita:
1.Nessun Malfoy le sarebbe mai andato a genio.
2.Scorpius Malfoy era l’essere più odioso che avesse mai conosciuto.
3.Rose Weasley era cotta di Lysander Scamandro.
4.Suo fratello James non avrebbe mai perso la testa per una ragazza.
5.I suoi genitori non sarebbero mai impazziti: erano un mago ed una strega molto saggi.
6.Non avrebbe mai fatto uno spogliarello e non si sarebbe mai ubriacata.
Peccato, però, che solo una di queste fosse giusta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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11. La vendetta è un piatto che va servito freddo

Non credo che i Serpeverde e i Grifondoro siano così diversi come dicono. Certo, un Grifondoro ti verrà a parlare negli occhi e ti insegnerà la lezione a suon di Schiantesimi mentre il Serpeverde sussurrerà alle tue spalle finché non riuscirà a rifilarti una Fattura Pungente ben assestata, ma entrambi, se subiranno un torto, avranno il coraggio e la vigliaccheria di meditar vendetta.
 

Scorpius stava camminando per il Manor, cercando di non fare rumore, quando andò a sbattere contro qualcuno. Una vampata di profumo alla ciliegia lo invase e, quasi senza accorgersene, sorrise.
-Lily- mormorò –che ci fai qui?-
-Mi sono persa!- esclamò lei prendendogli una mano, nel buio.
-Sei ancora arrabbiato?- sussurrò incerta, accarezzandogli il palmo con il pollice.
-No- disse Scorpius con un sospiro –Ma gradirei che tu non giudicassi mio padre senza motivo-
-Hai iniziato tu..- borbottò Lily incrociando le braccia.
Scorpius non rispose.
-Okay: scusa. Ti prometto che cercherò di non creargli troppo fastidio con il mio sangue sporco..-
-Lily!- disse Scorpius sbuffando.
-Perché non lo pensa?-
-Lily, ti prego-
-Okay, scusa. Non sono una brava fidanzata; mi dispiace di aver detto che tuo padre è uno spocchioso arrogante pieno di orgoglio di casta e che sappiamo già com’è perché.. -
-Sì, ho capito- tagliò corto lui accarezzandole i capelli. –E perché non saresti una brava fidanzata?-
Lily non rispose, si limitò a stringersi forte a lui.
-Odio litigare con te Malfoy- sussurrò nel buio.
-Ti amo tantissimo Lily- rispose Scorpius sorridendo, senza accorgersene.
Lily si alzò sulle punte e lo baciò, sfiorandogli le labbra delicatamente.
Sapeva di aver avuto torto anche questa volta, come ogni dannata volta. Sapeva di essere sempre lei quella a prendersela per ogni sciocchezza e si ripromise di non lasciare che accadesse di nuovo.
-E poi anche io ho esagerato- aggiunse Scorpius.
-Shhh- fece Lily coprendogli le labbra con le sue, lo spinse contro il muro ed iniziò a leccargli il labbro inferiore.
Sentì il suo respiro farsi irregolare e ridacchiò.
-Cosa c’è?- le domandò Scorpius rubandole un altro bacio.
-Sono felice- rispose lei con un’alzata di spalle, dandogli un altro dolce bacio a stampo.
-Anche io- rispose Scorpius sorridendo -Ed ora oplà, a letto!-
-Nel tuo?- ammiccò Lily con un sorriso ambiguo.
-No.. ognuno nel suo e poi io sto andando in bagno-
Lily si finse dispiaciuta e osservò la sua schiena ritta e perfetta finché non sparì dietro la porta della toilette.
Non si sentiva così bene da moltissimo tempo, da quando ancora giocava con il suo pupazzo a forma di Unicorno e la mini scopa volante.
Sorrise al buio, lasciando che il suo sguardo si perdesse nel vuoto.
Era lì ferma da cinque minuti quando una voce, alle sue spalle, la fece sobbalzare.
-Come mai in giro a quest’ora Potter?-domandò Draco con la sua voce sottile.
-Ho appena finito di usufruire del bagno signor Malfoy e comunque un nome ce l’ho ed è anche piuttosto bello- rispose Lily mentre cercava di rallentare il battito cardiaco.
-Non ne dubito- ghignò Draco guardandola dall’alto al basso.
-Senta signor Malfoy non potremo cercare di andare d’accordo?- gli disse porgendogli la mano e mettendo da parte l’orgoglio.
Draco la osservò tra lo sorpreso e il divertito.
-Non che lei mi stia particolarmente simpatico ma ci tengo molto a suo figlio e credo che sarebbe necessaria una pacifica convivenza-
-Vedremo- rispose Draco e, girato sui tacchi, se ne andò.
Lily abbassò la mano che aveva ancora tesa all’aria e strinse i pugni.
Quell’arrogante… Si diresse verso la stanza di Scorpius a grandi passi, inviperita, pregustando una notte pressoché insonne.
 
 
Rose si svegliò con un suono stridulo che proveniva dal basso, aprì gli occhi stoppacciosi e  vide Twinky, l’Elfa di casa Malfoy farle un lungo inchino.
-La colazione è pronta-
Rose annuì, scostando le coperte.
-Le lascio la vestaglia, signorina Weasley- aggiunse Twinky prima di uscire.
Rose prese l’indumento osservando dubbiosa i pizzi e le frangette, poi si tolse il pigiama consunto che indossava e la provò. Tentò di non guardarsi troppo allo specchio che occupava tutta la parete che dava accesso alla cabina armadio ma fu inevitabile.
Scrutò le forme appena accennate con occhio critico e fece una smorfia: era inutile, il ragazzo che le piaceva era gay, non avrebbe potuto conquistarlo neanche volendo.
Soffiò e un ciuffo di capelli che un attimo prima le ricopriva la fronte andò a fare compagnia agli altri, forse avrebbe semplicemente dovuto dimenticare una cotta che era durata per fin troppo tempo. Ma cosa poteva fare? Lei non era di certo la ragazza che ballava in discoteca e mandava gufi a tutti i ragazzi con cui era stata. Aveva avuto un unico ragazzo ed era anche stata un’esperienza terribile, poi si era sempre crogiolata nella sua cotta storica. Ed ora?
Scosse la testa, ora doveva pensare al lavoro ed a nient’altro.
Se fosse arrivato il ragazzo giusto l’avrebbe sentito, era inutile farsi tanti preamboli, altrimenti sarebbe diventata come la zia Muriel. Fece un’altra smorfia e si decise a scendere a far colazione.
I coniugi Malfoy erano già seduti al loro posto, Lysander aveva la mano schiacciata sul viso e tentava di tenere su la testa che sembrava avere la strana voglia di buttarsi nell’uovo al tegamino, James sedeva vicino a Bellatrix con un sorriso a trentadue denti, Albus si stava stiracchiando e Scorpius punzecchiava con la forchetta il bacon. Tutti indossavano vestaglie di vari colori e Rose salutò, intimidita, per poi prendere posto.
Stava giusto prendendo un croissant al cioccolato quando Lily fece il suo ingresso in maglietta sformata e mutande.
La pelle perlacea di Scorpius si tinse di un ardente rosso fuoco.
-Non hai ricevuto la tua vestaglia?- domandò Astoria prevenendo il marito.
-Buongiorno!- li salutò Lily prendendo posto accanto a Scorpius. –Sì, ma non pensavo che fosse il caso di indossarla-
-Tutti noi la indossiamo, è buon costume- tentò di spiegarle, cauto, Draco.
-Mi fa piacere per voi- rispose Lily iniziando a ingozzarsi di uova.
Rose la fulminò con lo sguardo, tirandole un calcio sugli stinchi.
-Lily! Ti sembra il modo di comportarti?-
-Che c’è?- rispose lei con la bocca piena.
James ridacchiò mentre Bellatrix gli faceva cenno di tacere.
Dopo circa mezz’ora si ritrovarono tutti in una delle grandi stanze del Malfoy Manor.
-Ecco ragazzi potete fare ciò che volete, vi pregherei di non creare troppo casino: Draco sta lavorando ad una relazione importante per un esame su mendimagia.- disse Astoria lasciandoli soli.
-Niente casino ha detto?- sorrise Lily con un ghigno.
-Lily ti prego- disse Scorpius alzando gli occhi al cielo –Non fare l’immatura-
Lily non lo degnò di uno sguardo. –Ehi James! Ci stai?-
-Cosa?!- domandò James distrattamente che si stava dedicando all’amata arte di far ridere Bellatrix.
Lily sbuffò. –Vuol dire che farò da sola!-
-Lily ne avevamo parlato e pensavo che avessi capito- sbottò Scorpius irritato.
-Io sì che ho capito ma si dà il caso che tuo padre ieri sera si sia comportato da vero cafone!-
-Cosa?!- domandò Bellatrix smettendo immediatamente di ridere.
Lily raccontò tutto con espressione e tono indignati.
Quando ebbe finito Rose si morse il labbro ma non commentò mentre James emesse un cupo borbottio che assomigliava tanto ad un ringhio.
-Mi dispiace- sospirò Scorpius prendendole una mano e stringendola.
Lily gli sorrise mentre l’arrabbiatura abbandonava per pochi attimi il suo volto.
-Beh..- disse Lysander -Dovresti fargli capire che si sbaglia-
-O dargli una buona ragione per detestarti- ghignò Albus incrociando le braccia al petto.
-Te l’ho mai detto che ti adoro, fratellino?- esclamò Lily scoccandogli un grande bacio sulla guancia.
-Non rovinateci la vacanza, vi prego..- disse Rose supplichevole.
-Ma che dici Rosie?- domandò Lily sorridendo –Vogliamo solo renderla più elettrizzante.
E, ad essere sinceri, a Rose il ghigno che vedeva sulla faccia di Lily, James e Albus non piaceva per niente.
Sospirò e capì che, per come quella permanenza a Villa Malfoy era iniziata, non poteva che peggiorare.
Lysander ridacchio mentre i suoi begli occhi azzurri scintillavano.
-Ne vedremo delle belle questo mese, oh sì-
 
 
Una settimana dopo
Draco si sedette sul divano di pelle sperando che dalla finestra sarebbe arrivata, da un momento all’altro, una ventata di aria fresca.
Aveva i capelli albini scompigliati, i vestiti spiegazzati, la barba sfatta ed il sudore gli impregnava la fronte e gli appiccicava la camicia –aperta sul davanti- alla schiena.
Era stata una settimana esasperante ed a momenti sarebbero arrivati i risultati dell’esame che aveva dato solo quella mattina.
Sembrava che le cose non sarebbero potute andare peggio.
Il due Agosto si era svegliato di buon umore, dimentico della presenza dei Potter nella sua casa ed aveva infilato tranquillo le pantofole, si era poi diretto quatto quatto verso il bagno ed aveva sentito qualcosa di umidiccio e solleticante passargli tra le dita dei piedi.
Era scoppiato a ridere inorridito al contempo per ciò che avrebbe potuto essere, subito dopo il solletico era arrivato il bruciore ed aveva dimenato il piede d’istinto, facendo così volare dall’altra parte della stanza la ciabatta e, con essa, una salamandra rara del deserto.
Aveva zoppicato per tre giorni.
Ma ovviamente non era finita lì: stranamente ogni cosa da lui ingerita in quei giorni aveva un gusto anormale, si era ritrovato a gustare cibi solitamente salati con un’esagerata quantità di zucchero e dessert così acidi da fargli venire le lacrime agli occhi.
Twinky si era presa la sua dose di sgridata, ovviamente, così come si era dovuta punire per aver fatto diventare i vestiti migliori del padrone di casa rosa. Come sarebbe potuto, lui, un erede dei Malfoy, andare in giro vestito di rosa? Ma l’Elfa aveva continuato a dire che lei “aveva solo fatto come al solito, come vuole il padron Malfoy”.
E poi le sue cose erano iniziate a sparire. Se cercava una piuma questa, immancabilmente, non era nel suo calamaio ma, appena chiamava Astoria per aiutarlo a cercarla, sbucava fuori come se non si fosse mai allontanata!
Buie occhiaie sotto i suoi occhi grigi erano il chiaro segnale delle lunghe notti insonni. La Potter minore aveva comunicato loro di soffrire di sonnambulismo e che, durante la notte, spesso si trovava a suonare il pianoforte –abilità che da sveglia non possedeva- o a leggere testi babbani ad alta voce.
Draco aveva trovato questo fatto inconcepibile ed inverosimile mentre Astoria era stata più che comprensive: povera piccola, aveva detto! e questo aveva, ovviamente, posto fine alla faccenda.
Ed ora suo padre sarebbe venuto a trovarlo per congratularsi con lui dei suoi ottimi risultati all’esame, non che lui già li avesse saputi ma non c’era in lui il minimo dubbio che non fossero eccellenti così come questo non era presente neanche in Draco.
Sebbene con abiti inusuali dal suo solito portamento distinto aveva svolto un ottimo esame.
Sospirò ancora, scrutando il cielo con la speranza di intravedere anche la più piccola parte di un gufo: nulla.
Sentì qualcuno avvicinarsi e voltò appena la testa: era Astoria. Le sorrise, un sorriso che assomigliava più a una smorfia che a un’espressione beata e lei si mise in piedi dietro di lui, accarezzandogli i capelli.
-Che settimana eh?- gli domando con voce allegra.
Draco grugnì.
-In compenso potrei farti un massaggio..- sussurrò con voce suadente chinandosi in avanti e facendo scorrere le mani sul suo petto liscio.
Mentre Draco iniziava a rilassarsi al tocco di quelle mani piccole e perfette nella stanza arrivarono Lily e Scorpius, mano nella mano, Scorpius aveva il segno vistoso di un succhiotto sul collo, la camicia sbottonata e i capelli scarmigliati, Lily aveva la cerniera dei pantaloni aperta ed entrambi indossavano un sorriso fatto di amore e eccitazione.
-Oh..- mormorò Scorpius vedendo il padre e la madre.
Draco arrossì.
-Noi stavamo solo cercando una stanza in cui giocare a Sparaschiocco- disse Lily mostrando loro le biglie.
-Tranquilla cara, non hai bisogno di giustificarti: la camera affianco dovrebbe essere libera, andate bure- disse Astoria sorridendo.
-Cara, tu credi davvero che volessero giocare a Sparaschiocco?!- domandò Draco scuotendo lo testa.
-Ma sì, è quello che hanno detto, non li hai sentiti?-
Draco alzò gli occhi al cielo ma non rispose e in quel momento sentì una lettera cadergli in grembo.
 
-Ci è cascato eh?- rise James.
-Come un vermicolo! Dovevi vedere la sua faccia Al! Non era scioccato?- rispose Lily lanciando una gomitata a Scorpius.
-Direi di sì- rispose il ragazzo indeciso su quale posizione prendere.
-La prossima parte del piano?- domandò Albus con un ghigno.
-Non saprei dipende da..- iniziò Lysander ma si interruppe quando qualcuno bussò.
-Avanti- disse Rose chiudendo il libro “Come combattere le oscurità” v. 7
-Ciao ragazzi, mi dispiace disturbarvi: volevo solo informarvi che il signor Lucius Malfoy sarà qui allora di pranzo, vi pregherei di vestirvi a festa e raccomando Scorpius e Bellatrix di comportarsi come esige un’occasione importante- disse Astoria seria.
-Sì, mamma- rispose Bellatrix.
-Okay- disse semplicemente Scorpius.
-Ecco qual è la prossima parte del piano- disse Lily appena Astoria ebbe varcato la soglia.
La ragazza stava giusto raggiungendo la stanza di Bellatrix per prepararsi quando qualcuno la afferrò per il polso.
-Potter..- disse Draco mentre Lily sorrideva, mettendo su il suo miglior sorriso angelico.
-Sì?!-
-Tu pensi che io non sappia che sei tu l’artefice di tutto quello che mi è accaduto ma ti sbagli, perciò ti avviso: comportati a dovere oggi o per te saranno guai-
Lily annuì, sorridendo.
-Sono serio, Potter-
-Anche io-
Draco la squadrò ancora, poi se ne andò.
Gli occhi di Lily luccicarono: ci aveva visto giusto, Draco era a dir poco terrorizzato dall’idea di non compiacere suo padre. Voleva che tutto fosse perfetto e lei lo avrebbe accontentato.
Diverse ore dopo erano tutti schierati nel salone principale e ognuno di loro cercava di ingannare il tempo in quell’attesa snervante: Rose leggeva un libro nel suo vestito rosa antico, Bellatrix era seduta in braccio a James e chiacchieravano, Scorpius era stato preso d’assalto dalla madre che tentava di convincerlo a non mettersi quell’orribile foulard blu, lo stesso che era indossato da un Lysander perso nei propri pensieri, Albus conversava amabilmente con un Draco più che nervoso che continuava a lanciare occhiatacce alle scale.
Finalmente anche Lily fece il suo ingresso in uno splendido e principesco abito blu, aveva uno scollo a cuore e le arrivava appena sotto il ginocchio, era stretto in vita da un nastro di raso nero e la gonna aveva più pieghe, il tessuto era liscio e così leggero da non sentirlo sulla pelle, aveva i capelli lisci e perfetti e un viso pulito.
Scorpius non disse nulla, si limitò a fissarla a bocca aperta.
Il campanello suonò e Draco rivolse l’ultima occhiata di raccomandazione generale, per poi soffermarsi su Lily: -Mi raccomando-
Lucius Malfoy si ergeva sulla soglia in tutta la sua statura, le mani incallite dal tempo erano appoggiate al consueto bastone levigato collegato alla sua bacchetta, i vestiti erano neri ed eleganti, il volto aveva meno rughe di quante ce ne sarebbero dovute essere, i capelli erano bianchi e perfetti, legati da un fiocco nero. Narcissa sostava al suo fianco, il volto severo ma sereno, il sorriso instancabile di una mamma.
Quando si accomodarono per il pranzo scese il silenzio.
-Da quand’è che prendi contatti con.. i Potter?- domandò Lucius lentamente, mangiando dell’aragosta.
-Da quando Scorpius va a scuola, Lily è la sua ragazza- disse Draco con l’espressione di chi avrebbe voluto dire tutt’altro.
-Umh.. Lily Luna Potter eh?- disse Lucius spostando la sua attenzione su di lei –Com’è il tuo rendimento scolastico?-
Lily finì di masticare il boccone prima di rispondere.
-Ho ottenuto sette G.U.F.O. agli ultimi esami, ritengo di avere una rendita discreta-
-Ritieni bene ma una Malfoy dovrebbe avere una rendita ottima-
-E’ per questo che sono una Potter, signore- rispose Lily seria.
Rose trattenne il fiato ma Lucius Malfoy si lasciò scappare un sorrisetto che fece distendere il volto di Scorpius.
-Scommetto che sei Grifondoro-
-Come tutti in famiglia-
-Ho sentito che tuo fratello, Albus se non erro- disse facendo un cenno con la testa in direzione del ragazzo –E’ Serpeverde-
-L’eccezione che conferma la regola-
Lucius la scrutò a lungo e Lily ricambiò lo sguardo, quegli occhi azzurro ghiaccio la mettevano in soggezione e deglutì ma non distolse mai gli occhi dai suoi; quando finalmente l’uomo rivolse lo sguardo altrove Lily avvertì che un peso le si  toglieva dal petto. Aveva superato l’esame?
-Sbaglio o tua zia Hermione è stata promossa a sottosegretario anziano del Winzegamot?-
-Se mi permette, signore, mia madre..- iniziò Rose altezzosa.
-No, non permetto- rispose Lucius glaciale infliggendole un’occhiataccia e tornando a rivolgere la sua attenzione a Lily.
Rose avvampò furiosamente e si morse il labbro per non rispondere.
-Sì, è così. A giugno, mi sembra. Zia Hermione è eccellente nel suo lavoro- rispose Lily rimanendo impassibile e trattenendosi dall’insultarlo.
Scorpius le mise una mano sul ginocchio scoperto dalla gonna e, solo quando smise, si accorse di aver avuto un tremolio nervoso fino a quel momento.
 
Draco e Lucius passeggiavano nel giardino della casa.
Draco si aggiustò il colletto, nervoso come sempre quando si trattava di suo padre, impaurito dal suo fare sicuro e autorevole e messo in soggezione dalla paura di non compiacerlo.
-Allora, che ne pensi di Lily Potter? Deve avermi mancato di rispetto due o tre volte durante il pranzo-
-E’ un’indisciplinata- disse Draco sudando freddo –Non ha di certo la stoffa di una Malfoy-
-E chi la possiede, Draco, chi?-
-Ma lei è irrequieta, è una Potter, una traditrice, arrogante e vanitosa- disse cercando di mettere nelle parole tutto l’astio possibile.
-Suvvia Draco, più garbato- lo riprese Lucius con un falso sorriso.
-E’ tale e quale a suo padre: considerata da tutti la migliore, con la vita già scritta e perfetta-
-A me piace quella ragazzina-
Draco aprì e chiuse la bocca ma non disse nulla: non era saggio contraddire Lucius Malfoy.
-Ti piace?!- domandò dopo un po’, visto che il padre non accennava a spiegarsi.
-Esatto, ha del fegato. Inoltre è un bocciolo di rosa, quando sboccerà sarà una Malfoy con i fiocchi. Inoltre i Potter, se non altro, sono una famiglia discendente dai Peverell, una grande dinastia. Spesso, durante la strada, si sono persi ma è comunque una famiglia purosangue. Tieni in guardia tua figlia però: non vorrei che le venissero strane idee sui Weasley, quei traditori del loro sangue..-
Draco era allibito.
-Ma.. Potter..-
-Draco, Draco- sospirò Lucius ma si bloccò a metà frase. -Suvvia rientriamo, tua madre sarà stanca-
Draco salutò il padre allibito: non riusciva a capacitarsi di quello che aveva sentito.
Poi un moto di stizza lo sorprese e tirò un calcio ad una zolla di terra, subito dopo un ghigno –suo malgrado- gli affiorò sul volto: quella maledetta ragazzina era riuscita a farla franca anche quella volta, forse Scorpius non aveva fatto così male la sua scelta.

 
  
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