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Autore: The2XGang_    28/11/2014    2 recensioni
New York.
Città pericolosa.
Soprattutto se sei un' agente di polizia inglese e ti hanno affibbiato un francese pervertito e guardone come partner per demolire dalle fondamenta i traffici tra le varie bande che occupano la città.
Aggiungi un rapimento, delle scazzottate e delle storie d'amore che rischiano di finire con un funerale, e otterrai la storia perfetta da raccontare ai tuoi nipoti.
Sempre se sopravvivi.
Prima fanfic *-* Alura, le coppie per stavolta sono tutte het... PER STAVOLTA... ma se date anche solo una sbirciatina mi rendete felice! [C]
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nyotalia, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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-Alice Kirkland viene da un penitenziario di Londra... A quanto pare ha deciso di "passare dall'altra parte della barricata", per così dire, e possiede delle informazioni molto utili sulle varie organizzazioni che ci ritroviamo da queste parti. Per cui non fatela arrabbiare, ragazzi. Probabilmente è una delle migliori agenti che ci siamo mai ritrovati, e non voglio guai, chiaro?
-Cristallino- rispose per tutti Francis Bonnefoy, ventisei anni e i capelli biondi come il grano.
Il capo lo squadrò. -Vedi di rigar dritto, Fran, altrimenti finisce molto male stavolta- mormorò all'orecchio del giovane un ragazzo, biondo anche lui. -Lo so, Vash- ribatté tranquillo Francis.
Vash Swingli, biondo e con gli occhi verdi (ma soprattutto svizzero), lo guardò malissimo, accarezzando distrattamente il calcio della pistola che aveva sempre alla cintura. -Speriamo-.
I due erano abbastanza amici (anche se non si fidavano troppo l'uno dell'altro) e si spalleggiavano a vicenda, anche se avrebbero preferito scannarsi.
O meglio, Vash avrebbe voluto scannare "quel malnato francese!" da quando Francis era entrato un po'troppo in confidenza con la sua sorellina Lily.
Lo svizzero non gliel'aveva perdonata.
Un ragazzo alto seduto davanti a loro si voltò e chiese a mezza voce: -Ma io non ho capito... Quand'è che deve arrivare 'sta tizia?- A rispondergli ci pensò la donna a destra di Vash. -Arriverà domani mattina, Mathias. Stà attento, la prossima volta.
Mathias Køhler, di origini danesi, le fece un cenno con la mano. -Grazie, Nora!
Nora Bondevik, di origini norvegesi, rimase impassibile, come suo solito. La conoscevano tutti proprio per la sua schiettezza e freddezza.
Come Anna Oxenstierna, mezza svedese, seduta qualche fila più in là. Sul viso aveva sempre un'espressione severa, piuttosto inquietante, che teneva molti alla larga. Faceva paura, insomma, tranne quando guardava Tino Väinämoinën, seduto giusto giusto davanti a lei. Il "piccolo Tino", come lo chiamavano tutti alla centrale, che le arrivava sì e no alla spalla. Beh, magari non troppo piccolo, considerato il fatto che Anna era alta uno e novantacinque...

~

Alice rabbrividì nel mettere il piede sulla scaletta dell'aereo. Il vento tirava piuttosto forte.
Meglio. Le piaceva il vento.
Le dava un senso di libertà come poche altre cose riuscivano a fare.
Il suo istruttore le fece un cenno di saluto con la mano. -Stai attenta! Ricordati quello che ti ho detto!!
Alice Kirkland rise. -Non si preoccupi!- urlò, per sovrastare il baccano - Mi ricorderò tutto e le manderò una cartolina!!-.
L'uomo a terra scoppiò a ridere e le fece il saluto militare. -Addio, Al! Mi mancherai!
-Anche lei! - rispose la ragazza, sentendo però una stretta al cuore.
Al.
Anche lei aveva chiamato spesso qualcuno con quel nome.
Voltò le spalle alla sua amata Londra ed entrò nel velivolo.
Si sedette e cominciò a giocherellare con i suoi capelli. Le piaceva sentirli fluidi tra le dita, lunghi e biondi com'erano.
Anche gli altri membri della sua famiglia ce li avevano di quel biondo "strano". A metà tra il color miele e il color grano.
E biondo cenere sulle punte.
Guardò fuori dal finestrino, sentendosi oppressa da un certo senso di malinconia.

~

Una giovane donna stava seduta alla scrivania a guardare una foto.
O meglio, un preciso particolare della suddetta.
Quel dettaglio consisteva nell'immagine (sfocata) di un bimbo biondo girato di schiena. La donna sapeva perfettamente che "quell'importante dettaglio" aveva gli occhi azzurro cielo, che adesso aveva ventun anni e che si chiamava Alfred Ferguson Jones.
-Aaanjaaa, ci seeeiii??
-Levati dalle scatole, Natalia.
-Ma sorellona, non puoi stare lì tutto il giorno a contemplare quella maledetta fotografia!! Ci sono anche io sai??
-Vai. Via.
-Ma lo hai incontrato quando avevi sei anni!! È la tua ossessione, non va bene!
La ragazza di nome Anja aprì lentamente la porta per ritrovarsi davanti una ragazza coi capelli biondo platino, gli occhi blu e un lungo vestito con un grembiule.
-Levati. Dalle. Scatole.
Lo disse con voce bassa, come una minaccia.
In quel momento dall'angolo del corridoio sbucò un giovane castano. Alla vista di Anja con la testa fuori dalla soglia fece istantaneamente dietrofront e stava per scappare alla chetichella, quando le basse voci delle due sorelle lo congelarono sul posto.
-Dove vai di bello, Toris?
-Hai un messaggio per me da папа (1)?
Il suddetto Toris Laurinitis, lituano trasferitosi in Russia, terrorizzato come non sapeva neanche lui cosa, si girò e rispose, con voce tremolante: -Ah... Eh... Ho... Ho un messaggio per... Per Anja... Dal signor Braginskij. Dice... Che deve uscire da... Da quella fottutissima stanza... E... Le ricorda che... Deve essere pronta per... per quando andremo a New York.
Le due donne si guardarono, mentre Toris, tenendo la testa chinata, sbirciava la snella figura di Natalia Braginskij, la più piccola delle figlie del grande boss della mafia russa.
Di cui si era innamorato qualche tempo prima, e di cui aveva troppa paura per dichiararsi.
La ragazza, sottoposta ad un duro allenamento, riusciva a beccare con un proiettile un bersaglio a quasi quattro metri da lei, e sfoderava una ferocia non comune quando s'arrabbiava.
In più Anja, la mezzana, picchiava chiunque si avvicinasse troppo alla sua adorata sorella.
Non proprio un bel duo.
Fortunatamente la maggiore, Katyusha, era molto dolce e gentile e aveva capito della sua cotta quasi subito, anzi, si era offerta di fare da intermediario.
Ma il lituano aveva gentilmente rifiutato, dicendo che se il capo avesse scoperto che gli piaceva (e di brutto, eh) la "piccola" Natalia (detta "La Belva", chissà perché) per lui sarebbero stati guai, grossi guai.
Così si accontentava di guardarla da lontano, in silenzio.
Il rumore di Anja che sbatteva la porta lo fece tornare in sé.

~

-...THE HERO IS COMIN'!!! AHAHAHHA!!!!-  la voce del fratello maggiore risuonò nel corridoio di casa Jones.
Matthew posò il libro che stava leggendo sul comodino con un sospiro.
Il fratellone aveva compiuto ventun anni giusto qualche giorno prima, e il suo compleanno coincideva con la data dell'indipendenza americana, cosa che li  aveva fatti festeggiare il doppio.
Naturalmente si erano dimenticati tutti che Alfred e Matthew erano gemelli, e quindi lui aveva considerato la "sua" festa un completo schifo... Almeno finché non era giunto un biglietto d'auguri per "Mattie Jones-il MIO eroe!", portato da un  sorridente postino che aveva detto: -Arriva dalla Russia, pensate un po'! Ha fatto un sacco di strada!
E Matthew aveva mandato al diavolo Alfred, sentendosi l'uomo più felice del mondo. Solo una persona poteva scrivergli dalla Russia.
In quel momento, infatti, Katyusha Braginskij stava camminando assorta, col naso per aria, i pensieri rivolti verso un giovane americano con i capelli biondi, gli occhi viola e un fratello egocentrico.
Senza avvedersene, la donna era arrivata alla porta di casa; già che c'era, avrebbe potuto prendere la posta...
Prese le missive in mano e cominciò a suddividerle: -Mmm... Una lettera per папа... Una busta rosa coi cuoricini per Nat... Tanto vale che la butti... Una lettera dall'America... Una da-- ASP-- UNA LETTERA DALL'AMERICA?! UAAAAAAH!!!
Le varie persone nei paraggi furono assordate dall'urlo di giubilo della giovane, che aveva preso a saltellare nell'ingresso. -MATTIE MI HA SCRITTO!! MI HA SCRITTO!!! SÌÌÌ!!! MATT---
Il suo giubilo fu interrotto da una violenta gomitata nello stomaco da parte di Natalia e da una botta in testa da Anja, che, seccate da tutto quel casino, avevano deciso di farla finita.
-Adesso- proruppe Natalia - tu con calma mi spieghi chi diavolo è questo fantomatico Matthew e mi dici perché ti esalti tanto.
Katyusha le sorrise estatica. -Mattie è il mio ragazzo!
-CHE?! - urlarono le sue sorelline, esterrefatte.
Toris, che era presente, non potè fare a meno di pensare: "Che hanno queste tre che non va?! Katyusha ha un fidanzato che conosce solo per corrispondenza e con cui non si è mai incontrata di persona, Anja ha un'ossessione spaventosa per questo tizio che non ha più rivisto da più di dodici anni e Natalia è una killer provetta... No... Niente che non va..."
La voce della maggiore interruppe il filo dei suoi pensieri. -Vive a New York! Pensa, visto che stiamo per andarci potrei addirittura conoscerlo!
Natalia strabuzzò gli occhi. -... E папа ti lascia un tipo simile?...
Una voce profonda interruppe il dibattito. -Sì, se è il figlio mezzano del boss Jones.
I presenti si voltarono individuando la voce appartenente al capo Braginskij, il padre delle "Tre Piaghe".
Il cervello di Anja rielaborò l'informazione che il padre le aveva appena dato.
-...Jones?
L'uditorio rabbrividì nel sentire la voce cupa della ragazza.
-...ma QUEL Jones?
Il padre la scrutò per poi dire, con voce bassa ma chiara: -...Matthew Ronald Jones, figlio del Boss Jones... Fratello gemello di Alfred Ferguson Jones.
-...DIMMI QUANDO ARRIVIAMO IN AMERICA. PARTIAMO SUBITO. SUBITISSIMO. VERO CHE PARTIAMO SUBITO?


ANGOLINO AUTRICE:
(1): папа= papà in russo
...aaaaallô!! Comment ça va? XD
Beh questo chap è un 'capitolo di transizione', ecco, e non me ne vogliate se in confronto all'altro è un po'lunghetto... Il divertimento non è ancora cominciato!! XD
...Eh, perché io, da brava fan della FrUK (ù.ù) dovevo infilarcela. E dopo un lungo dibattito interiore, ho deciso di rendere Iggy genderbend (non mi ammazzate, please.)
Mi diverto troppo a vestirlo da donna ù.ù
(e se riuscirò a postare altre ff ve ne accorgerete, oh, se ve ne accorgerete >:D)
Detto questo... Al prossimo chap, quello decisivo!! Au revoir! [C]
   
 
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