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Autore: ciabysan    01/11/2008    2 recensioni
Chi l'avrebbe mai detto che MSN messenger, un programma utilizzato da miliardi di persone nel mondo potesse trasformarsi in un arma di terrore, sangue e morte? Un ragazzo drogato di informatica viene aggiunto da una ragazza sconosciuta. I due si innamorano, ma quando lui scopre che la sua misteriosa spasimante è morta ben tre anni prima, sprofonda in una paranoia chiamata incubo.
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Questo capitolo è stato ispirato dalla splendida Pj Harvey *_* e in particolare alla sua bellissima canzone “That Was My Veil” (http://www

Questo capitolo è stato ispirato dalla splendida Pj Harvey *_* e in particolare  alla sua bellissima canzone “That Was My Veil” (http://www.youtube.com/watch?v=o4PZIhaM9zU). Grazie Polly Jean Harvey! Ti Amo!

 

Ancora un paio di capitoli e il libro è finito…poi continuerò “MSN 2”…si avvicina il finale scioccante

 

Sono sveglio, impietrito e dagli occhi vitrei. Le mie pupille fissano un’oscurità senza spiegazione. Il destkop di colore verdognolo si protende verso i miei iridi, incendiandoli. Una sola finestra aperta: una stramba conversazione di msn. Sulla superficie di esse una sola frase, ripetuta più volte da una mano scura “tra pochi minuti morirai!|”
il mio cuore batte forte, ma sono catatonico e non riesco a muovermi. Nell’angolo della mia stanza è apparsa una ragazza: è la migliore amica di Yoko, quella della fotografia, si chiama Sayaka e si sta tagliando le vene.

NO, non vuole suicidarsi, è spinta dal fantasma di Megumi che ci sta distruggendo per tutto ciò che le ho fatto.

Il sangue schizza all’impazzata sul pavimento, mentre io resto con lo sguardo fisso sul destkop.

Arriva Shizuka: ha il volto sbiancato.

“Che cosa ti succede?” mi chiede urlando, spaventata.
Solo in questo momento i suoi occhi si incrociano con quelli del fantasma di Megumi, che mi sta accarezzando il volto.

“Devo portarlo via…sono passati sei mesi” le sussurra Megumi con lo sguardo addolcito dall’amore, Shizuka urla, afferra con un balzo delle forbici dalla mia scrivania e le lancia contro Megumi, trapassandole il cranio. Poi mi afferra da questa vecchia sedia e mi rapisce

“Andiamocene da questa casa” continua ad urlarmi contro, mentre non sono ancora sveglio da questo stato sonnolento.

Mi trascina, vuole sparire, ma la mia testa ormai è spezzata.

Megumi l’ha tranciata con le forbici che Shizuka le ha tirato contro. Il mio collo comincia a sanguinare.

Il sangue zampilla improvvisamente, ricoprendo le pareti e il volto di Shizuka, che impietrita si lascia andare in urla sempre più forti.

Abbandona la mia mano, mi lascia cadere a terra ed inizia a correre.

Fugge da casa mia, inseguita da quello spirito maligno che la rincorre nel bosco.

Alberi, alberi oscuri si susseguono l’un l’altro. Non hanno alcuna differenza. Sembra un vero labirinto. Shizuka ansima disperata, persa tra le lacrime. I rami degli alberi del bosco sembrano volerla catturare, stringerle il corpo e portarla via, ma Shizuka è veloce : spinta da dolore e terrore cerca di fuggire.

“Se mi fermo sono perduta” pensa nella propria disperazione”

Il fiume. Eccolo! La ragazza riesce a vederne la superficie, finchè due mani dall’ombra non la trascinano proprio dentro quell’acqua soffocante.

Acqua che penetra nella sua laringe, riempiendone lo stomaco di dolore e inganni.  Shizuka sta morendo. Sente i suoi occhi pesanti chiudersi dietro quelle porte chiamate palpebre.

Poi…si sveglia.

Shizuka non è più tra quelle acque. Sta bene ed è nel suo letto.

“Oddio! Che sogno assurdo che ho fatto!” dice toccandosi la fronte sudata

Il calendario non segna affatto “Ottobre 2008”, ma “Aprile 2008”. Finalmente Shizuka è riuscita ad uscire da quell’incubo assurdo, per tornare alla realtà.

Non riesce a capire come possa essere possibile che nel suo sogno apparisse anche il suo fidanzato Tatsuya. Non riesce a capire il fatto che i due nel sogno non si fossero conosciuti prima, nonostante siano insieme ormai da troppo tempo.

Shizuka sospira, vuole il suo amore al suo fianco, vuole lasciarsi accarezzare il cuore da quelle mani calde e ossute che le attraversano l’anima.

Si appropria del cellulare e digita il numero di Tatsuya, mentre lo stereo invoca le note di una bellissima “The Riverdi Pj Harvey.

La stanza di Shizuka è avvolta in un’oscurità disarmante, mentre la luce penetra timida attraverso le fessure della tapparella.

“Pronto?” sussurra al telefono Tatsuya, forse assonnato

“Ciao amore…”
”Che è successo?”
”Non ho forse il diritto di chiamare il mio uomo preferito?”
mmm…certo…ma…è successo qualcosa?”
”Ho fatto un incubo…mi ha spaventata da morire”
”Sul serio? Che cosa hai sognato?”
”era un sogno assurdo…praticamente tu venivi aggiunto su msn da una ragazza, una certa NaomiNaomi…qualcosa…non ricordo il cognome”
Mmmh…e poi?”
”E poi niente, praticamente scopri che quella ragazza in realtà era morta e io ti aiutavo nelle indagini, ma non ci conoscevamo”
”In che senso, scusa?”
”Nel senso che nel segno non eravamo insieme, ci siamo conosciuti quasi per caso… davanti alla tua scuola mentre cercavo informazioni su quella ragazza”
”Non ci sto già capendo niente”
”Lascia stare…piuttosto vienimi a trovare…almeno mi rincuori un po’”
Ok…arrivo”

“Grazie”

 

Continua…

Non potete perdere i prossimi due, ultimi capitoli!

  
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