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Autore: franceschielllina    30/11/2014    0 recensioni
E' fantastico come una persona possa passare dall'essere un estraneo a diventare la ragione del tuo sorriso, anche se lui ancora non lo sa!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~Mi voltai ed era Tommy,cercai disperatamente di rimettermi su il vestito, ma la cerniera si bloccò.
-Jessie che ci fai qui?-il suo sguardo cadde sul mio reggiseno,io un po’imbarazzata risposi- Una stupida mi ha rovesciato addosso la birra ed ora il vestito è macchiato!-lui sorrise,poi da dietro la schiena tirò fuori una bottiglia di vino- Champagne!- esclamai –Ci facciamo un  goccettino, mi sa che ne abbiamo entrambi bisogno?!-annuì,in fondo entrambi non avevamo nulla da perdere. Dopo qualche sorso ci sedemmo contro la porta e lui mi disse –Non pensavo venissi stasera..- buttando giù un altro po’ di vino risposi- Perché non sarei dovuta venire,mi hai invitata e io ho accettato- ci fu per qualche secondo un po’di silenzio, speravo che lui dicesse qualcosa, ma alla fine continuai io- Sono contenta di essere venuta… sai ho saputo di Marnie mi dispiace tanto,bella stronza!- mi prese la bottiglia dalle mani e con voce fredda mi disse- Non ho bisogno della tua compassione Jessie,avevi ragione tu.- stavo per replicare quando la luce saltò, qualche cretino doveva aver fatto saltare la corrente. Ci guardammo per qualche secondo poi scoppiammo a ridere, appoggiando  la testa contro la porta. Con la coda dell’occhio notai che mi stava nuovamente fissando le tette, ma poi alzò gli occhi incrociando i miei – Mi dispiace Jessie per quel pomeriggio a casa mia, avrei dovuto dire qualcosa di sensato e invece..-gli misi l’indice sulle labbra per farlo stare zitto, sapevo che gli dispiaceva e anche me, ma non era di certo ne il luogo ne tanto meno la serata più giusta per parlare. I nostri occhi continuavano a fissarsi senza mai cambiare direzione, poi Tommy si allungò verso di me, avvicinando il mio viso al suo. Era da così tanto tempo che aspettavo quel bacio, un bacio tanto sofferto ormai da un anno, ma mi scostai alzandomi in piedi, non potevo fare quello a Joel e soprattutto a me stessa. Si alzò anche lui,feci per aprire la porta quando lui sussurrò –Jessie scusa…-.
Pensavo sarebbe stato giusto correre dal mio ragazzo, baciarlo, ballare qualche lento con lui e poi a fine serata passare la mia prima notte con lui. Peccato che non fu così. Chiusi la porta e sentì Tommy avvicinarsi, mi accarezzò la spalla, la schiena e nel mentre sussurrò – Sai quella sera prima di entrare al Palace avrei voluto farlo ma .. –Che cosa?- lo interruppi- Questo-. Mi baciò il collo, la spalla ed io ad ogni tocco mi sentivo gelare il sangue. Volevo le sue labbra e sapevo che lui voleva le mie, sentivo che mi desiderava per la prima volta dopo la nostra amicizia. Mi fece voltare e un gemito uscì dalla mia bocca, avevo sbattutto le spalle contro la porta, ma non mi importava. Gli tolsi la giacca buttandola a terra, poi lui si avvicinò ancora di più a me, potevo sentire i nostri respiri, l’odore di alcool che, allo stesso tempo era così dolce. Mi alzò il mento e la luce si riaccese.
Lo guardai, aveva la camicia appena sbottonata, la giacca era a terra accanto alla vasca, mentre io ero praticamente nuda. Il vestito era sceso alle caviglie e con un po’ d’imbarazzo lo rimisi al suo posto, mi sistemai i capelli, mentre anche Tommy si rimetteva in ordine, tutto questo in un infinito silenzio. Si avvicinò al mio orecchio e sorrise – Perché sorridi?- lui cingendomi la vita con le braccia rispose – Beh uno perché sono leggermente ubriaco, due perché non ti ho mai desiderato tanto Jessie- sorrisi anch’io. Qualcuno dal giardino chiamava Tommy, probabilmente per la torta, così uscimmo dal bagno.
In giardino il caos che avevo lasciato era raddoppiato, Joel era dinuovo a mettere musica, ma sembrò non notarmi, poi vidi Dal. Era seduta in un angolo del giardino con un grosso bicchiere in mano e una faccia tristissima, e anche se in quelle settimane non ci eravamo parlate, restava pur sempre la mia migliore amica. – Vado da Dal!- urlai a Tommy, lui mi prese la mano e avvicinandosi all’orecchio rispose – Okay, ma ti fermi a dormire qui con gli altri dopo la festa!- annuì e lui corse verso la piscina. – Che succede?- le domandai- Ho visto Kev, era con un’altra, davanti a me..non che a me interessi …- rispose sospirando. Mi sedetti accanto a lei-Senti ora non ci pensare, ubriachiamoci-rise e versai molta vodka in entrambi i bicchieri, entrambe dovevamo lasciarci per un po’ alle spalle i nostri problemi.
Più che una festa quella di Tommy assomigliava ad uno di quei festival annuali,dove la gente viene,beve,si ubriaca, fa casino e alla fine quando va via ti ritrovi a pulire tutti gli scarti e i disastri creati da loro, ecco più o meno era successa la stessa cosa. Alla fine restammo a dormire da Tommy,di certo non potevamo tornare a casa dai nostri genitori in quello stato. Joel non mi aveva neanche salutato,era andato via appena finita la festa, Dal si era addormentata sul divano ubriaca persa, mentre Sam in giardino su una sdraio abbracciata a qualcuno,il resto erano distesi su qualche pavimento o davanti alla tazza del gabinetto. Rimanevamo solamente io e Tommy. –Beh buon compleanno!!-dissi mentre raccoglievo dei bicchieri, lui mi sorrise e tornò a pulire –Senti.. se è per quello che è successo prima è stata colpa mia, è stata colpa dell’alcool..- lui posò il sacco dei rifiuti e disse – No Jessie, quello che è successo prima non è stata colpa dell’alcool o forse solo un po’, ma è successo perché io lo volevo-mi prese la mano, sarei voluta restare lì tutta la notte a guardarci, anche senza parlare, però avevo davvero esagerato quella sera, non mi reggevo in piedi così dissi- Ti va di andare a letto, finiamo domani mattina ?-.
E così, ancora una volta mi ritrovai abbracciata a lui nel suo letto. –Tommy..- sussurrai- Sì Jess- feci un gran respiro e poi gli domandai – Vorrei sapere a cosa pensi quando mi guardi -lui mi accarezzò i capelli e poi disse qualcosa, ma io avevo già chiuso gli occhi. Non avrei dovuto,volevo che fosse passato,ma come considerare una persona passata, quando era così presente?
Il mattino dopo mi svegliai,erano le undici,avevo dormito tutta la notte con Tommy, ma lui si era già alzato,provai a tirarmi su, la testa mi pesava e sembrava che qualcuno l’avesse colpita con qualcosa di pesante. Controllai il telefono, nessun messaggio, Joel non mi aveva scritto ne chiamato, gli unici ad avermi cercato erano i miei. In cucina Dal e gli altri amici di Tommy stavano facendo colazione, mentre Sam doveva essere appena andata via, la scia di alcool e fumo misto profumo era ancora in casa. 
-Buongiorno- dissero in coro, io alzai la mano e cercai di abbozzare un sorriso,sapevo che se avrei parlato probabilmente avrebbero sentito quell’alito pesante che cercavo di nascondere. Dal si alzò dallo sgabello, mi porse un bicchiere d’acqua e mi sussurrò – Ma cos’è successo tra te e Tommy ieri sera raccontami!-la guardai per un attimo stupita, poi mi ricordai di ciò che era successo nel bagno- Ma come fai a saperlo, non l’ho detto a nessun!?- Dal scoppiò a ridere- Jessie tutti sanno che sei andata a letto con lui-. Feci un respiro profondo e poi cercando di mantenere la calma le chiesi dove si trovasse Tommy, lei indicò il giardino.
Scesi la scalinata a piedi nudi, la pietra era fredda e al posto della testa mi sembrava di avere un masso. Tommy era seduto su una sdraio e concentrato parlava al telefono,ma non potevo aspettare, si trattava della mia dignità. –Non posso crederci, sei un bugiardo!-lui mi fece segno di stare in silenzio, questo era troppo così gli presi il cellulare e dissi – Scusa puoi richiamare più tardi, ora TommyIlBugiardo deve parlare con me, grazie- e chiusi la chiamata. Ma che cazzo fai!- urlò lui-Tu cosa fai?!! Sei un bugiardo, sei andato a dire a tutti di aver fatto sesso con me ieri sera, io torno da te, ti perdono e..-Jess!-lo guardai stupito-Non l’ho mai detto, un cretino sta mattina ci ha visto abbracciati e ha sparso la voce, me ne stavo già occupando come vedi- disse indicando il telefono nella mia mano. Mi prese per i fianchi e mi guardò negli occhi, ma io come una stupida rovinai nuovamente quel momento esclamando – Ecco perché non mi scrive!-Tommy sospirò e poi disse –Già, come dimenticarsi di Joel!-si sedette e io mi misi accanto a lui- Scusa è che non capisco, non riesco a capire il nostro rapporto dopo ieri sera- lui scattando in piedi iniziò ad urlare – Jessie smettila cazzo! Se per te è stato un problema ciò che è successo ieri sera dimenticalo!- dalla porta vetro Dal mi chiamò per portarmi a casa, mi alzai e guardai Tommy – Non posso dimenticarlo perché anche io volevo e non è stata colpa dell’alcool-.
Appena entrai in casa mia madre mi si parò davanti – Com’è andata la festa? Ti sei divertita? Sei stata con Tommy?- la scostai e andai in cucina, avevo davvero fame. – Non c’è mai niente in questo frigo, perché?!- Semplice non sono andata a fare la spesa-rispose lei, poi verso un po’ di latte in un bicchiere e me lo porse – Dai Jessie, cos’è successo?-mi stava davvero seccando –Mamma smettila, non è successo nulla, perché tutto queste domande, ho solamente dormito fuori casa una notte!-mia madre lavò il bicchiere e poi disse- Solo che stamattina Joel è passato è passato di qua per vederti, ma Faith gli ha detto che eri rimasta a dormire da Tommy e lui se ne è andato!-presi le mie cose e salì in camera mia sbattendo la porta. Provai a richiamare Joel, ma niente nessuna risposta. Mi buttai sul letto e comprendoni con il braccio gli occhi urlai –Fantastico,la mia vita è una merda!-. Nel tardo pomeriggio mentre guardavo Twilght  con Faith il telefono vibrò –Pronto?- risposi senza distogliere lo sguardo dal televisore – Jess, sono Tommy tra dieci minuti sono davanti a casa tua.- No Tommy sto..- ma aveva già chiuso la chiamata.
 
  
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