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Autore: ari3192    01/12/2014    0 recensioni
Tutti su questo mondo siamo la parte mancante di una metà dispersa, siamo l'equivalente esatto della tanto famosa "mezza mela".
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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EPILOGO DICEMBRE 2070

Non sapeva per quanto tempo era rimasta priva di sensi, lentamente sentì che le sue palpebre si stavano dischiudendo quando vide di nuovo la luce, pensò soltanto - Ce l'ho fatta -

Tanti occhi la fissavano preoccupati.

- Benvenuta piccola mia - Disse qualcuno facendosi largo tra la folla curiosa.

Un vecchio signore le tese la mano.

-Nonno!- Esclamò Asia incredula.

- Sono io - Confermò baciandole la fronte.

Si guardò attorno spaesata, tutto attorno a lei sembrava imbiancato da una purezza sconosciuta, come se lì il sole fosse più tenue. Come se tutto fosse coperto da una leggera nebbiolina perenne. Si sentiva leggera, sembrava di camminare su una gigantesca nuvola,

- Vieni con me voglio mostrarti una cosa -

Notò che tutti, compreso suo nonno, si spostavano senza toccare terra, sospesi nel vuoto. Lei però non ci riusciva, provò a saltellare, ma ricadde sulla superficie. Si fermarono vicino a quello che aveva tutta l'aria di essere un lago.

- Vuoi pescare, nonno? - Chiese Asia ridendo.

Alessandro non le rispose, sorrise fissando lo specchio d'acqua poi con un dito increspò la superficie perfettamente liscia, e come per magia vi apparvero delle immagini, da prima sfocate poi sempre più nitide, finché ogni contorno fu perfettamente delineato.

- Vedi tesoro, da qui noi possiamo sbirciare nel mondo dei vivi, io non ti ho mai perso d'occhio, sono sempre stato al tuo fianco ed è per te che ho deciso di scrivere quel diario. Ho pensato che la mia storia ti avrebbe potuta aiutare a trovare la tua -

Asia lo guardò piena di ammirazione. - E' come un reality -

Alessandro sorrise stringendola a se in un tenero abbraccio.

- Che cosa succederà adesso? -

- Nulla, qui non c'è fine - Asia si sentì il respiro bloccare, provò come un nauseante senso di soffocamento "Non c'è fine" si ripeté.

Ormai aveva preso la sua decisione, tutto il resto era solo il passato. Non poteva fare altro se non prendere quel tempo infinito e farlo suo. Mentre cercava di scacciare lontano quell'angoscia che l'aveva avvolta, sentì una presenza alle sue spalle.

- Mi sei mancata. - Disse, e a quelle parole Asia non riuscì a trattenere le lacrime.

- Ti amo. - Rispose singhiozzando senza voltarsi.

Leo restò immobile a pochi passi da lei, solo allora decise di girarsi, sentì l'impulso di vedere di nuovo quei giganteschi occhi blu.

Si ritrovarono l'uno di fronte all'altra, erano ad un passo dal potersi toccare nuovamente. Asia provò a muoversi ma fu come se delle braccia immaginarie sotto di lei le stessero bloccando le caviglie. Suo nonno restò in silenzio ma dal suo sguardo si capiva che nemmeno lui riusciva a comprendere che cosa stesse accadendo. Leo gridò qualcosa allungando un braccio, ma Asia né poté toccarlo né poté udirlo.

Poi una folata di vento improvvisa la spinse con violenza nel lago alle sue spalle, e mentre sprofondava fu di nuovo freddo e buio.

Vicino a lei arrivavano appena udibili tante voci diverse. Riuscì a riconoscerne una soltanto, era suo padre. Il freddo divenne sempre meno insopportabile fino a trasformarsi in calore ed il buio era ogni secondo meno denso fino ad essere luce. Tornò a vedere, le immagini tremolanti ricordavano il soffitto di un ospedale, quando la sua vista si stabilizzò si accorse che da un lato c'era un uomo coi baffi, il camice bianco e di fronte a lei c'era Thomas con un largo sorriso stampato in volto, parlò - Dio Tesoro! Mi hai fatto prendere un bello spavento sai? Che cosa volevi fare? Sei così giovane amore mio, non è ancora tempo per te di lasciare questo mondo! -

A quelle parole Asia capì, non era ancora arrivato per lei il momento di riabbracciare il suo Leo, e si chiese, tra le lacrime, se sarebbe mai arrivato.

Nel muro, al di là dell'unica finestra in quella stanza c'era una frase: l'amore crede di essere forte, di poter sfidare la sorte. Ma il destino è un nemico che difficilmente si lascia abbattere delle mani dell'uomo.


 


 

   
 
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