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Autore: byakunewgate    01/12/2014    0 recensioni
siamo in un mondo portetta da una cerchia di déi, a capo della quale sta Odino. la storia parla di un ragazzo, Raiser, che vive nel villaggio di Fullgod e il cui sogno è di poter, un giorno, combattere al fianco di Odino, ma per farlo, dovrà allenarsi parecchio. il suo sogno sarà spesso minacciato da molti avvenimenti nel corso della storia, ma il giovane Raiser è più determinato che mai a raggiungere il suo scopo. ce la farà?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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“Alan! Che ci fai tu qui?!” chiese il giovane Raiser alquanto alterato
“Che hai? Non ti vado bene? Se è così allora puoi anche evitare di sostenere l’esame, ma in quel caso sarai bocciato” rispose Alan con un ghigno sadico in faccia.
“Bastardo … sosterrò l’esame e ti batterò!”
“Dimostramelo, che l’incontro inizi!”
Non appena Alan finì di parlare, si vide Raiser davanti alla faccia pronto a colpirlo con un pugno, ma il maestro Foster afferrò il braccio del ragazzo e lo lanciò via senza il benché minimo problema. Il giovane tornò alla carica, ma ottenne lo stesso risultato.
“Andiamo, non vorrai farmi credere che questo è tutto quello che sai fare!” Disse il maestro Foster provocando il suo esaminato
“ASSOLUTAMENTE NO!”
Il ragazzo si fece trasportare dall’odio verso Alan e si lanciò furibondo verso l’esaminatore con una serie di colpi totalmente prevedibili e banali. Infatti, il maestro Foster non ebbe problemi a evitarli tutti e, dopo qualche minuto, prese la parola.
“Basta così, mi sono stancato. Raiser Jin, il tuo esame non è sufficiente, di conseguenza, sei bocciato! E ora tutti fuori di qui.”
Tutti erano rimasti attoniti nel sentire le parole pronunciate dall’esaminatore, ma nessuno osò obiettare. Subito dopo, le porte del dojo vennero aperte con grande enfasi per entrare più velocemente.
“AIUTO! STANNO ASSALTANDO LA CITTÀ! SERVE IL VOSTRO AIUTO!” il grido di uno degli abitanti di Fullgod, che chiedeva aiuto al più imponente dojo del villaggio, venne udito nell’intero edificio
“Non c’è tempo da perdere! Raiser! Gary! Lester! Spargetevi per il villaggio in modo da coprire più zone possibili!” disse a gran voce il maestro del dojo, radunando nel frattempo tutti i rimanenti per organizzare la difesa della zona. Escludendo i tre ragazzi, erano tutti presenti, meno che una persona.
*
“Che casino, proprio oggi dovevano assaltare il villaggio?! Tra tutti i giorni possibili proprio quello che sarebbe potuto entrare negli annali del villaggio! Quando mai capita che un ragazzo sostenga l’esame di promozione un anno prima del previsto?! E poi che ci faceva quel fuorilegge di Alan Foster tra gli esaminatori?!”
Il lamento di Lester si spargeva tra le grida della gente terrorizzata dall’assalto. le case venivano mano a mano demolite e, guardandosi attorno, si vedeva quasi solo gente scappare evitando quei poveri sfortunati stesi a terra che si sono trovati sulla via degli assaltatori.
“Alan Foster non è un fuorilegge. Ricordalo.”
Disse un ragazzo fissando il giovane Lester negli occhi. Indossava una maglietta azzurra senza maniche che si abbinava alla perfezione con dei pantaloncini blu lunghi fino a poco sotto il ginocchio. Ai piedi portava delle comunissime scarpe da tennis nere. I lineamenti quasi femminili del suo viso erano accompagnati da dei capelli neri corti ai lati, ma lunghi in cima alla testa, spostati verso la sinistra del ragazzo. I suoi occhi neri non lasciavano trasparire nulla di concreto, se non che conoscesse il maestro Foster.
“Senti, non so chi tu sia, ma non ho tempo da perdere con te. Ho un villaggio da salvaguardare, per cui finiamola in fretta. Fatti sotto!”
“Come preferisci, ma non sperare di vincere” disse il tizio con un tono molto calmo.
*
Gary correva affannosamente per i sentieri del villaggio, quando si trovò davanti un ragazzo alto sul metro e settanta, con dei capelli neri, corti ai lati e un po’ più lunghi in alto. Indossava un gilet di pelle nero e dei jeans corti blu. Ai piedi portava delle scarpe da tennis nere.
“Levati dai piedi! Devo andare a salvare la popolazione!” gli gridò Gary
“Nessuno mi dice cosa devo fare. NESSUNO TRANNE IL MIO CAPO!” subito dopo, il ragazzo si lanciò contro Gary con un pugno nello stomaco.
“Ma che problemi hai?!” gli chiese Gary rispondendo all’attacco con un pugno sul viso.
“Bene, ora è il momento di un confronto serio. Finalmente un avversario decente. PREPARATI!”
Il ragazzo si lanciò contro Gary con una serie di pugni e calci, che, però, vennero tutti schivati. Gary, poi,  parò un calcio direttogli in faccia e colpì il suo avversario con una manata sul collo.
Questi cadde a terra, ma si rialzò colpendo il ragazzo del dojo con un calcio sul petto e facendolo volare indietro. Quest’ultimo rispose con un pugno diretto all’addome, ma il nemico parò il colpo con il ginocchio e contrattaccò con un calcio, che venne schivato con un salto all’indietro da parte di Gary.
“Si può sapere chi diavolo sei?!” chiese Gary abbastanza alterato.
“Mi chiamo Tyler. Sono qui per distruggere un po’ di gente sotto ordine del mio capo!” rispose
“E chi sarebbe il tuo capo? Sentiamo!”
“IL MIO CAPO SONO IO!”
“Non ci posso credere. Vuoi distruggere il villaggio da solo?!”
“Ti sbagli. Non tutto il villaggio! Solo un po’ di persone!”
“Tu hai seri problemi. Stai tranquillo che ti sconfiggerò e salverò il villaggio!”
Il clima si riempì di tensione e, in meno di un secondo, i due ripresero il combattimento, entrambi più determinati che mai a sconfiggere il proprio avversario per raggiungere il proprio scopo.
*
“Ma che diavolo sta succedendo al villaggio?! Perché ci stanno attaccando?!”
Questi erano i pensieri che scorrevano incessantemente nella mente del giovane Raiser mentre correva a perdifiato attraverso il villaggio e tra le orde di civili che fuggivano dall’assalto per mettersi in salvo.
Il ragazzo correva da circa cinque minuti, poi si trovò davanti la persona che meno di tutte si sarebbe aspettato di vedere.
“Ancora tu?! Perché mi perseguiti Alan?!”
“Semplice. Voglio farti capire che il tuo posto non è qui, ma con me. Qui il tuo potenziale è sprecato, io saprei renderti molto più forte di come sei ora!”
“NON VERRÒ  MAI CON TE ALAN!” il ragazzo si lanciò contro il capo del clan Foster con tutta la sua forza, colpendolo in faccia con un pugno violentissimo che lo spedì contro il muro dietro di lui.
L’avversario del ragazzo si rialzò come se nulla fosse successo e iniziò a combattere contro Raiser. Quest’ultimo sferrò all’avversario un calcio in pieno volto, che venne prontamente schivato. Successivamente, il capo dei Foster decise di contrattaccare e afferrò il giovane per un braccio e iniziò a riempirlo di ginocchiate allo stomaco.
Raiser sembrava non poter più far nulla, ma ad un certo punto decise di mettercela tutta per reagire e fermò la ginocchiata di Alan con una ginocchiata, poi, neanche lui sapeva come avesse fatto, ribaltò la presa portandogli il braccio dietro la schiena e colpendolo con un calcio per allontanarlo. Infine, lo colpì con un calcio sul viso per atterrarlo.
“NON SOTTOVALUTARMI ALAN! NON SONO PIÙ QUELLO CHE ERO UNA VOLTA!”
“Ho notato, infatti sei migliorato molto, te lo devo riconoscere. Purtroppo, però, non sei migliorato abbastanza.  Preparati ad affrontarmi seriamente!”
*
Il  combattimento tra Lester e il ragazzo misterioso procedeva in perfetta parità, ad un certo punto, i loro pugni si scontrarono, i due si allontanarono tra loro e si fermarono. Lester prese la parola.
“Vuoi almeno dirmi chi sei?!”
“E va bene, te lo dirò. Mi chiamo Tyron. Sono un membro del clan Foster, nonché un avversario del tutto fuori alla tua portata!”
Una volta finita la frase, Tyron si lanciò contro Lester con un forte calcio, colpendolo allo stomaco. Poi, si diresse verso di lui e lo colpì con una gomitata alla schiena, che fece cadere il ragazzo a terra. Successivamente, lo sollevò e lo lanciò in aria, per poi colpirlo con un poderoso pugno allo stomaco mentre Lester era in caduta libera.
Quest’ultimo, venne poi scaraventato contro il muro di una casa vicina.
“Spero che questo ti abbia fatto capire chi tra noi è superiore.” Disse il Foster sempre con un tono calmo
“Neanche per sogno!”
Lester rispose rialzandosi e andando verso il suo avversario per colpirlo con una serie di pugni, ma questi vennero tutti schivati. Quando Tyron decise di essere stufo di giocare con Lester, gli afferrò il braccio e lo lanciò lontano.
“Mi sono stancato di giocare con te, ti lascerò in vita, a condizione che tu non mi segua.”
Detto questo, il membro del clan Foster se ne andò spavaldo.
*
Nel frattempo, Gary era alle prese con Tyler. Quest’ultimo si rivelò un nemico non troppo difficile da affrontare, in quanto combatteva in modo molto impulsivo e prevedibile, ma, non ostante ciò, era comunque un osso duro.
Il nemico, dopo qualche minuto di scontro, si lanciò alla carica e colpì il suo avversario con un pugno in faccia, poi con un calcio alla schiena e, infine, con una gomitata sul collo. Successivamente gli piazzò il piede sul petto e schiacciò ripetutamente per farlo soffrire.
“Credevi davvero che fossi impulsivo?! Ma fammi il piacere! Era una finta per farti abbassare la guardia!” disse Tyler ridendo.
“Sei un membro dei Foster?” disse Gary dolorante.
“Affatto, io sono quello che li vuole distruggere! Quel bastardo del capo mi ha rubato la ragazza, è mio compito vendicarmi! E per farlo inizierò con il distruggere i suoi scagnozzi come te!”
“Io non sono un suo scagnozzo, anche io voglio distruggere il suo clan!”
“COSA?! Questa non me la aspettavo! Scusami per averti massacrato! Mi dispiace!”
Fatte le dovute scuse, Tyler aiutò Gary ad alzarsi.
“Senti Tyler, ho una proposta. Io ho un paio di amici abbastanza forti, se ti va, possiamo andare insieme a sconfiggere Alan”
“Ottima idea, andiamo! Non abbiamo tempo da perdere!”
I due, poi, si misero a correre in cerca di Lester e Raiser per poter arrivare a sconfiggere Alan tutti insieme.
*
“Non … non credevo che potesse essere così forte.”
Pensò Raiser tra sé e sé mentre era disteso a terra di fronte all’imponente figura del suo avversario che dominava sovrana sull’intero villaggio.
“Che c’è Jin, qualcosa non va? Sei già stanco?” chiese ironicamente Alan ridendo della grossa.
“Alan, perché giochi ancora con questo marmocchio?” chiese una figura che stava giungendo sul posto.
“Ah sei arrivato qui, Tyron. Comunque continuo perché mi diverto!” rispose ridendo ancora più sadicamente di prima.
“Vuoi che lo finisca io?” chiese Tyron con il suo solito sguardo calmo.
“Se vuoi, puoi divertirti un po’, ma non ti azzardare a farlo fuori, altrimenti mi incazzo sul serio!”
“Certo, resterà vivo, non preoccuparti capo.”
Tyron si diresse verso il corpo esanime del giovane Raiser, lo sollevò da terra e lo mise in piedi.
“Hai riposato abbastanza, è ora di lottare” gli disse Tyron
“E va bene, farò del mio meglio” Rispose il giovane mettendosi in guardia.
Non passò neanche un secondo, che il giovane ragazzo subì un pugno in faccia che lo fece cadere, ma si rialzò per combattere ancora. Raiser tentò di reagire piazzando un calcio verso l’addome avversario, ma questo venne schivato e Tyron colpì il suo avversario con una gomitata sul fianco, facendolo cadere per terra.
In quell’istante, Tyler, Gary e Lester giunsero sul campo e videro Raiser steso a terra.
“Non ti avevo detto di non seguirmi?” chiese Tyron rivolgendosi a Lester mantenendo la sua solita calma.
“COSA DIAVOLO HAI FATTO AL MIO AMICO?!”  chiese Lester furibondo.
“Rilassati, io gli ho solo dato due o tre cazzotti, quello che vedi è opera di Alan Foster”
“BRUTTO BASTARDO! TI UCCIDERÒ!” gridò Gary iracondo
Gary e gli altri due scattarono verso Alan, scansando Tyron e ignorandolo completamente, ma, poco prima di giungere di fronte al loro bersaglio, sentirono una voce che li chiamava.
“Ragazzi … fermatevi … vi prego …” disse Raiser tentando di rialzarsi
“Raiser! Sei vivo!” esultò Lester
“Perché dovremmo fermarci?!” chiese Tyler
“Già, in tre possiamo farcela!” gridò Gary
“No ragazzi, devo farlo io” rispose Raiser
“Perché?!” chiese nuovamente Tyler
“Perché … Alan … è l’uomo che, in passato, ha ucciso i miei genitori!”
   
 
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