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Autore: aki_penn    02/11/2008    2 recensioni
Le vacanze sono finite e ricomincia la scuola, l'ultimo anno di scuola. riuscirà l'insofferente Dafne a sopravvivere al fatidico anno tra compiti infattibili, parenti pressanti, lavoro d'ufficio, volontariato al limite delle capacità umane,l'odioso bingo, corsi di fotografia, laboratori teatrali, amiche eccessivamente ecologiste, cavalieri leopardati, partenoni in miniatura e un'inaspettato successo col genere maschile? *IMPROBABILE SEGUITO DI STRIPED LOBSTER,anche se non è indispensabile averlo letto per capire la storia*
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, sono tornata con l’improbabile seguito di Striped Lobster. Nel caso qualcuno non lo avese letto, non c’è problema , ci sono solo pochi punti da sapere:

 

1)la Santa, non è una santa, ma una baldracca

2)Dio non è Dio , ma uno psicologo in erba

3)Dea non è una dea ma ci va molto vicino

4) il Greco invece è greco, e si chiama Alexis

5)infine, la protagonista è perennemente sull’orlo della crisi di nervi

Dopo queste piccole informazioni via  auguro buona fortuna, spero che il lavoro non sia troppo da buttar via^_^

 

 

 

Prologo:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi chiamo Dafne Bianca, Dafne è il nome e Bianca è il cognome.( Lo dico perché si sbagliano sempre tutti).

 Ho sempre avuto una vita pressoché felice, i peggiori avvenimenti della mia esistenza si contano sulle dita di una mano e potrebbero essere: quando una smorfiosetta all’asilo mi chiamò sfacciata e io ci rimasi malissimo perché non avevo idea di che cosa volesse dire, o quando mi presi gli orecchioni e dovetti rimaner a letto per quattro giorni, o ancora quando mi investirono e rimasi incolume se non per due lividucci sulle ginocchia. Direi che gli avvenimenti nefasti della mia vita siano invidiabili…ma…nonostante abbia una vita felice e senza scosse sono sull’orlo di una crisi di nervi.  Questo per colpa di un maledetto Greco, dongiovanni onnipresente che più volte si è stabilito a casa mia costringendomi a dormire con mio fratello al quale aveva rubato il letto, o per la mia totale mancanza di sex appeal che mi rende pressoché invisibile al sesso maschile, cosa ancora più fastidiosa quando la ragazza più stupida che io conosca, l’insopportabile Rinaldi,che io educatamente odio (maledetta baldracca!!!)ne ha a bizzeffe, e li adopera male!

Tutto ciò è anche accompagnato da una sfiga atomica al gioco, ai miei occhi peggiorata dalla fortuna indescrivibile della mia migliore amica Claudia che padroneggia qualsiasi gioco d’azzardo. Io e Lella la portiamo una volta alla settimana al bingo e ormai abbiamo messo da parte un bel gruzzoletto.

Ulteriore motivo di depressione è Dea. Dea non è una dea , ma ci si avvicina molto. Bellissima , dolcissima e ingenua adorata da tutti, sempre al centro dell’attenzione e sempre coi tacchi(tacchi che io non riuscirei mai a portare senza rompermi l’osso del collo). Non la posso nemmeno odiare dal tanto che è perfetta…almeno potessi permettermi di detestarla mi scaricherei un po’…e invece no… la venero anche io!!

I miei unici amici maschi, rispondono ai nomi di il Cavaliere, latin lover mal riuscito che ama mostrarsi con capi d’abbigliamento leopardati, e Matteo il mio amore delle medie decaduto dopo che ha iniziato a sfoggiare un imbarazzante colore arancione sulla pelle.

Dulcis in fundo , l’uomo della mia vita(anche se non lo sa) è stato cacciato di casa dai suoi genitori da quando hanno scoperto che è stato bocciato e ora dorme in giardino in una tenda a pois bucherellata , viene spesso a casa mia a farsi la doccia, ma ciò non ha giovato per nulla alla mia posizione nel suo cuore.  

E io ? io ho i capelli rossi. E qualcuno dovrà pagare per questo!

 

 

“Dafne! È arrivato Alexis per portarti a scuola!” esclama mia madre sibillina al di là della porta del bagno. Spalanco gli occhi, mentre probabilmente una vena di pazzia mi passa nelle pupille. Quel dannato Greco la pagherà per quello che ha fatto! Spalanco la porta e mi lancio addosso a lui mentre cadiamo sul pavimento del pianerottolo.

“Greco! Guarda i miei capelli!! Guarda come sono ridotti per colpa tua!!

Sento mia madre dalla cucina che chiacchiera con mio padre “Infondo non tutti i mali vengono per nuocere, almeno anche se Alexis è stato bocciato adesso può accompagnare Dafne a scuola in macchina! Sono in classe insieme, e poi mi sembra che nell’ultimo periodo vadano più d’accordo”. Macché più d’accordo! Io lo voglio morto questo intollerabile ellenico!

“Dafne , non urlare che poi se la signora Rolli si sveglia male e poi sono dolori, lo sai che è vendicativa e poi butta la varichina dalla terrazza per scolorire tutti i panni che ha steso tua madre, come ha fatto quella volta che le ho depilato il gatto!!”cerca di temporeggiare.

“Al diavolo la signora Rolli!” grido strattonandolo per la cravatta e impedendogli di alzarsi. “Hai visto i miei capelli? Sono rossi!” urlo ancora.

“Sì, ho visto…sono carini…ma io cosa centro scusa?”. Il sangue mi va decisamente alla testa e devo fare ricorso a tutta la mia santa pazienza (che per la verità è andata consumandosi a forza di frequentare questo individuo) per non strangolarlo.

“Quando te ne sei andato” comincio con la voce più stridula che mai “hai lasciato la tua pidocchiosa tintura per capelli nella doccia, e io sta mattina l’ho usata scambiandola per il balsamo!”

Lui mi guarda attonito poi fa “Se sei pirla non è colpa mia”.

Non faccio in tempo a ribattere perché mi trovo a gambe all’aria appoggiata come un sacco di patate sulla spalla del Greco.

“Mollami, deficiente!” urlo mentre lui come se niente fosse mi lancia in macchina come se fossi un peluche e saluta allegramente il signor Angelini,un condomino che  ci guarda perplesso col suo quotidiano sotto l’ascella.

 

 

Il primo giorno di scuola si agghindano sempre tutti. Il Cavaliere sfoggia vanitoso una cravatta leopardata che io gli tiro per salutarlo. Dopo essere stato strangolato a dovere torna alla ragazza che sta cercando di abbordare, la quale sta tentando la fuga con scarso successo, per dirle “ il mio nickname in chat è leopardetto90” dopo aver sentito il nick del Cavaliere mi impietosisco e mi chiedo se non sia il caso di aiutare la sventurata ragazza, ma poi mi convinco che se la caverà benissimo anche senza il mio aiuto e lancio il mio zaino su un banco vuoto. Ovviamente non lo centro, ma centro in faccia un ragazzo con un maglioncino verde lattuga e un orrido colorito arancione.

“Matteo che ci fai qui? Non ti avevano bocciato? Non eri andato a lavorare dal tuo zio-papà?

Matteo si massaggia il naso dove l’ho colpito e risponde “Sì, sì…solo che a volte mi manca un po’ la scuola e sono venuto a fare una capatina. Faccio sangue?”

no no tranquillo, con un po’ di ghiaccio si risolve tutto”.

Mio cugino Alexis si è trattenuto col suo fan club di ragazzine idiote. Anche se non fosse mio cugino , il Greco non mi piacerebbe mai. Ma insomma, guardatelo bene, con quella sua cavolo di mania di tingersi i capelli! Per  tutto l’anno scorso è andato in giro praticamente biondo platino. Ma che amarezza.

“Dafne tesoro! Ma ti sei tinta i capelli di rosso! Che carina!” esclama una voce melodiosa e sibillina, voce della quale la padrona vive abbarbicata su tacchi vertiginoso.

Sorrido a Dea, adorabile Dea. Ma la mia euforia si spegne in fretta, appena mi rendo conto di ciò che ha detto. Per un attimo mi ero scordata di avere i capelli vermigli.

Maledetto Greco!!!

Sospiro mentre il Greco della malora si accomoda accanto a me ricoperto di baci al rossetto rosa. Io mi volto dall’altra parte e lo ignoro. Il professore tenta di fare l’appello nella noncuranza generale.

Aldrovandi?” scandisce timidamente. Qualcuno dal fondo alza la mano dicendo “Bella prof.!”. Il professore gracchia il suo dissenso inascoltato, in aria volano vari aeroplanini di carta e Matteo, clandestino se ne sta appollaiato sul banco del Cavaliere in barba al regolamento scolastico.

“Bianca” continua, io e il Greco alziamo la mano nello stesso momento, poi ci guardiamo.

“Ehi, Bianca sono io”dico rabbiosa. Ma tu guarda, è in questa classe da dieci minuti e già mi ruba il cognome!

“Anche io sono Bianca!” ribatte lui come se avesse ragione.

“Ehm…Bianca Alexis… la A è prima della D, Dafne Bianca è il nome dopo”cerca di spiegare il professore timidamente.

Questo è troppo adesso lo strangolo!  “Questa classe è troppo piccola per due Bianca!!!” urlo avventandomi su si lui.

“Dafne tesoro, calmati è solo un nome!” strilla Dea.

“NO! SONO ANCHE I MIEI CAPELLI!!!

 

 

 

 E anche questa maledetta prima giornata di scuola è finita! L’unica mia soddisfazione è essere riuscita a fare un occhio nero al Greco.

“Su Sali” mi fa scocciato aprendomi la portiera dell’auto all’uscita da scuola.

“no, sono ancora arrabbiata con te”

“Sali”

“no”

“Sali”

“No”

“Ok, torna a casa in autobus!!

“Ehi no!! Greco! Tu dovevi supplicarmi! Non mi puoi lasciare qui!!!”urlo mentre il Greco sporge dal finestrino un bel dito medio.

Questo è l’ultimo anno Dafne…resisti almeno un altro po’…

 

 

Grazie a tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui. Se vi va ditemi cosa ne pensate, alla prossima!

 

 

   
 
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