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Autore: _Magica_    04/12/2014    1 recensioni
''Amore sparito, rinnegato, corroso e malsano troppo sudicio e marcio per essere puro... eppure troppo vivido e forte per non essere niente..."
Buona lettura! E fatemi sapere che ne pensate!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brenda, Minho, Nuovo personaggio, Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Luce.
Sussurri.
Vociare confuso ed indecifrabile.
Gemiti lontani.
E poi sbatte le ciglia, apre le palpebre.
La luminosità per un attimo la acceca.
Infine tutto diventa chiaro: una stanza con mura di cemento e tetto di legno.
E poi delle voci che si avvicinano che le parlano.

<< Ben sveglia! Finalmente   non ci contavamo più>>
Gente che non conosce, che ha a malapena intravisto correndo a perdifiato nel labirinto.


<< Hai avuto una bella faccia di caspio per sopravvivere dopo quella botta, complimenti>>
E finalmente parla, la sua voce le appare roca e consumata.

<< Dove… dove mi trovo?>>
Il ragazzo dai folti capelli castani che le risponde sembra  a disagio.
<< Bhe… Ehm riesci ad alzarti?>>
<< Credo di si>> risponde la ragazza.


Cerca di mettersi in piedi, e contro ogni previsione ci riesce. Barcolla un po’ e la coglie un giramento di testa, ma poi tutto si stabilizza e segue il ragazzo fuori dalla stanza.

<< Adesso ti porteremo da qualcuno che ti spiegherà tutta la storia… tu cerca di stare tranquilla perché va tutto bene >>
Il paesaggio fuori dalla porta del piccolo edificio è sbalorditivo.
Campi verdi, boschi, ruscelli, una scogliera a picco su un mare cristallino che si confonde con l’azzurro perfetto del cielo.

Credeva che quei posti così… perfetti non esistessero più.

<< Sei una delle ultime ad essersi svegliata, sei stata in coma per quasi un mese >> Le dice il ragazzo.
<< UN MESE?! >> Esclama sbalordita.
Non può essere passato così tanto, è semplicemente impossibile.
Nota qualche edificio qua e là per il prato… tutte costruzioni piccole e sobrie.

<< Eh già bella addormentata… quasi un mese, siamo quasi arriv… THOMAS qui c’è la bella addormentata>>

Il moro si rivolge ad un ragazzo poco più grande di lei… sui 17 anni. Capelli rossicci e spettinati.
Colui che dovrebbe essere Thomas sta parlando con un ragazzo ed una ragazza che le danno le spalle.
Sebbene non li veda in viso uno è un ragazzo moro, abbastanza alto ed ha davvero un’aria annoiata. La ragazza è carina, degli occhi vispi spiccano da un viso luminoso.


Si avvicinano al gruppo ‘’QuelloCheDeveEssereUccisoPerchéL’haChiamataBellaAddormentata’’ la presenta ai tre individui.

E Thomas le parla.
<< Piacere.  Il mio nome è Thomas, e tu ti trovi al sicuro. In un luogo dove i sopravvissuti devono preservare la razza umana… i sopravvissuti che siamo noi circa 200 persone che vedi qui >>

Le ci vuole un po’ per elaborare il concetto. E quello che crede di aver sentito la sciocca… il mondo… solo loro.

Si guarda intorno allibita ed il ragazzo continua a parlare.

<< So che può sembrarti strano ma… tranquilla con il tempo capirai >>

Il ragazzo che quando era arrivata stava parlando con Thomas sbuffa come chi quella sol-fa l’ha sentita anche troppo. Le da’ ancora le spalle e questo la infastidisce. Inoltre essendo una tipa particolarmente sarcastica sta per fare un commentino poco gentile diretto proprio a lui quando…
 Il ragazzo si gira.

E lei rimane di stucco, non ci vuole pensare, non ci vuole credere.
Vorrebbe urlare, scappare… ma la sua gola è secca i suoi piedi attaccati a terra.
Non ci crede, non si crede mai a queste cose. E’ cambiato tanto… troppo, eppure lei sa che non potrebbe mai dimenticarlo, ed è sicura che anche se succedesse non sarebbe mai efficace. Perché lui fa male, provoca dolore e pianti. Eppure è sempre stato la sua forza, è sempre stato il suo coraggio.

Ed anche il ragazzo sgrana gli occhi incapace di dire niente. Perché parole non esistono, non esiste niente che possa dire.
C’è solo il silenzio, che la strozza e che sembra ucciderla. Dopo tutto quello che era successo, dopo tutto quello che aveva passato… possibile che lui…

<< Tu… >> Riesce appena a sussurrare cercando di ricordarsi come si respira, come si scappa, come si urla.
E lui fa’ un passo indietro l’espressione scioccata in viso.
E la ragazza d’un tratto ricorda come si cammina, come si corre, come si piange.
E gli si getta in contro, cancella la distanza tra loro con il viso bagnato da lacrime salate che sanno di promesse infrante e ricordi dolorosi.
E quando gli è davanti… quando è ad un centimetro da lui stringe le mani a pugno e...
.. gli passa un cazzotto tra le lacrime con tutta la forza che hai in corpo.

Lo vede coprirsi il volto con le mani, cadere a terra allibito sia per dolore che per la sorpresa.
E la guarda, con quegli occhi che per quanta strada faccia non le spariranno mai dai ricordi… quasi incitandola con un cupo desiderio di essere punito, di essere picchiato più forte.

Perché lui sa che se lo merita.
Lei sa che se lo merita.


Ma non ci riesce…singhiozza con l’ultimo sussurro di fiato che le era rimasto in gola e si sente svenire. Vorrebbe scomparire, dimenticare morire.
Vorrebbe urlare, piangere, gridare.
 Precipita a  terra… sull’erba.
E poi buio che cede il posto a gli incubi.
Kara ricorda…
Kara è il suo nome.

I
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V
Questa è una delle mie prime fanfiction. Spero che come preambolo vi abbia interessato. E se è così, o inversamente l'avete trovata noiosa o in qualche modo poco scorrevole, vi prego di avvertirmi: Perchè sia critiche che complimenti sono sempre ben accetti.

-Magica
  
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