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Autore: Figlia di un pirata    05/12/2014    0 recensioni
- Perché le hai cancellato la memoria, eh? Perché? Su, muoviti, spiega.
- Sta’ calmo, Har. Era solo per proteggerla.
- Proteggerla? Proteggerla? Zayn, ti rendi conto di cosa hai fatto?
- Starà molto meglio così.
- Non sa neanche che esistiamo, adesso.

Siamo sempre stati abituati a pensare che il sovrannaturale sia tutto un frutto della nostra immaginazione. Ci divertono libri e film su licantropi, vampiri, demoni e quant'altro, a noi sempre presentati come dei bellocci sensuali e affamati di verginelle pudiche. Ma vi siete mai chiesti da cosa sia nata l'ispirazione per scrivere queste storie? Alcuni mi hanno risposto, con ovvietà "Dalle leggende". E, non so a voi, ma a me hanno insegnato che le leggende hanno sempre un fondo di verità.
Avevo sempre sostenuto di non essere impaurita dalle storie di fantasmi, ma non mi ero resa conto che, a volte, la verità può essere ben più spaventosa delle storie che leggiamo.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Perché le hai cancellato la memoria, eh? Perché? Su, muoviti, spiega.
- Sta’ calmo, Har. Era solo per proteggerla.
- Proteggerla? Proteggerla? Zayn, ti rendi conto di cosa hai fatto?
- Starà molto meglio così.
- Non sa neanche che esistiamo, adesso.
 
 
L'oscuro tentatore - Capitolo 1: Bando ai convenevoli

Quella mattina, a scuola, c’era il solito trambusto. Mi recai, come al solito, al mio armadietto. Misi i libri sottobraccio e mi avviai alla lezione di Biologia. La mia materia preferita, come no.
Diciamo solo che, se la professoressa Hale fosse stata in procinto di cadere dalle scale, le avrei dato una spintarella. Per sbaglio, ovviamente.
- El! - sentii urlare.
Quando mi voltai, scostando un ricciolo ribelle dalla mia fronte, mi ritrovai davanti una ragazza dagli occhi meravigliosamente azzurri ed una chioma liscia e biondiccia, resa meno banale da qualche ciocca colorata di blu. Il suo nome? Charlotte Hastings. Professione? Mia migliore amica.
- Charlie! Eri a limonare con chi sappiamo noi, come al solito? - le domandai, con un sorriso stampato in volto.
Era fidanzata da circa otto mesi con un ragazzo di nome Louis William Tomlinson, meglio noto come Lou, Gran Capo dei Figoni o, più semplicemente, Boss degli Gnocchi. Come tutti i suoi amici, del resto. I suoi tre, perfetti amici. Peccato fossero così antipatici...
- No... potrebbe essere... circa... sì. - ammise, mentre le sue guance candide si tingevano leggermente di rosso.
No, non iniziate a fare strani pensieri. Non era una di quelle che si imbarazzano facilmente, tantomeno timida o, ancora peggio, snob. Era una forza della natura, non stava mai ferma un attimo e aveva un talento naturale nel disegno, oltre che nel canto. Ci conoscevamo da circa quattro anni e, anche se inizialmente c’era un po’ di competizione fra noi, alla fine avevamo imparato a conoscerci meglio e penso che non mi sarebbe mai potuta capitare cosa migliore.
Le diedi uno schiaffetto sulla nuca, con aria di rimprovero. - Non va mica bene, eh. Così lo consumi. E ti consumi anche tu. - lanciai un’occhiata alle sue labbra screpolate, soffocando una risatina. - Ok, vado che ho la Hale. A dopo!
- A dopo!
Scorsi, in lontananza, Louis che le si avvicinava, raggiante. Quanto erano carini insieme!
Ok, sono consapevole di non essermi ancora presentata. Piacere, il mio nome è Ellen Fox, ma chiamatemi El. Vi basterà sapere che non sono molto alta, ricci ribelli e castani, con qualche spruzzo di rosso qua e là e occhi banalmente castani.
Adesso che i convenevoli sono terminati, possiamo continuare.
Entrando in aula, mi accorsi con orrore di essere l’ultima arrivata. E sapevo bene cosa significava.
- Fox! Di nuovo in ritardo? - quanto odiavo quella voce stridula, persino peggio di quell’oca di Blaineley, la capo cheerleader. Non è un luogo comune che tutte le capo cheerleader siano antipatiche, lo sono eccome.
- Ma come di nuovo? Prof, quest’anno non sto entrando in rit-... - come previsto, non riuscii nemmeno a terminare la frase.
- Questo lo dici tu. Vai fuori, non ti è concesso entrare senza il regolare permesso. Lo sai che posso essere buona e cara, ma su queste cose non transigo!
- Sì, prof. - Capite perché non la sopportavo? Alla fine, era l’unica materia in cui non avevo dei buoni voti. Tutta colpa sua.
Strascicando i piedi, sbattei la porta e corsi via, prima di ricevere una nota per ‘comportamento poco adeguato’. Non ci pensavo nemmeno a stare fuori ad ascoltare le sue legnosissime lezioni! Piuttosto me ne stavo nel parco.
 
- Sempre con quella roba in mano, Fox?
Ecco un’altra voce che era presagio di sventura. Chiusi l’oggetto che avevo in mano molto seccata e mi sistemai meglio sul tronco dell’albero su cui ero poggiata. Fortunatamente, a breve sarebbe suonata la campanella. Non sopportavo quel tipo. - Sì, Styles. Questa roba si chiama Moleskine e non devo renderti conto se mi piace scrivere, ok?
Rise. Quanto odiavo quella risata. - Aggressiva oggi?
Finsi un sorriso anch’io. - Eh già. Potresti persino ritrovarti con la testa che rotola qui sul prato, che ne dici? - sbuffai.
Si sedette accanto a me. Guardandolo, notai che sembrava avere gli occhi leggermente più grigi del solito e una vena pulsava sulla sua fronte.
Ovviamente mi scostai.
- E’ una proposta allettante.
- Toglimi una curiosità... che ci fai qui?
Guardò in alto, verso l’edificio grigio che ci sovrastava, puntando in particolare ad una finestra. Quella dell’aula di matematica. - Sai, ti ho visto dal mio posticino accanto alla finestra, sola soletta, e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere una mia visitina qui.
Gli diedi uno schiaffo sul bicipite, che si massaggiò. - Beh, ti sei sbagliato, perché... - ancora una volta, non feci in tempo a finire la frase, perché un suono squillante attraversò le mie orecchie, facendomi scattare in piedi come mai era successo. - Toh, la campanella, che peccato! Devo proprio andare.
Alzò un sopracciglio. - Spero proprio che tu cada dalle scale.
- Sì, anch’io ti voglio investito da un treno, ciao.
Mi precipitai su per le scale e, effettivamente, stavo quasi per inciampare. Certo che ne portava di iella, quel ragazzo.

Finalmente, un’altra lunga giornata era passata nel mio stupidissimo liceo Cowerdeen e mi apprestavo a tornare a casa. Non prima di aver salutato la mia migliore amica, questo era ovvio.
Come dovevo probabilmente aspettarmi, la trovai circondata da quattro ragazzi. I loro nomi erano Louis, Harry, Liam e Zayn. In particolare il primo le cingeva la vita con un braccio e la guardava dritto negli occhi.
Ok, mi intromisi.
Cercai di attirare la loro attenzione con qualche colpetto di tosse, ma, dal momento che era inutile, optai per qualcosa di più efficace. Mi aprii un varco tra Zayn ed Harry. Sì, quell’Harry. Le loro spalle erano decisamente troppo larghe, quasi possenti, e, chissà per quale oscuro motivo, mi ritrovai a chiedermi che sport facessero.
- Guarda chi c’è! - esclamò uno, passandosi le dita fra i capelli ricci e giocherellandoci per un po’.
- Fox! Cercavi compagnia? - domandò maliziosamente quello con il ciuffo di almeno un metro e mezzo.
- Sì. - risposi, secca. - E sicuramente non la vostra.
Fu Liam, quello che a prima vista poteva quasi sembrare simpatico, a intervenire. - Sembra che qui qualcuno abbia il ciclo.
Ignoralo, so che puoi ignorarlo. Non lo ignorai. - Per quanto sia dubbiosa riguardo alle tue conoscenze in campo fisiologico, Payne, sono spiacente di informarti che è la vostra visione a rendermi particolarmente irritabile.
Fu allora che notai un bagliore scuro nei suoi occhi, ma non ci diedi troppa retta. I quattro ragazzi dall’ego spropositato se ne stavano finalmente andando, lasciandomi sola con la mia migliore amica. Sapevo che non era una buona idea venirla a cercare dopo scuola, ma che volete farci, sono masochista.



Argh.
Buonasera a tutte, ragazze!
Ebbene, la prima storia che pubblico su questo account, il mio terzo su EFP.
Lo so, come primo capitolo è un po'... scarno, ecco. Ma si sa, i primi servono sempre ad introdurre i personaggi principali e, come avete visto, il nostro personaggio principale è Ellen Fox, che voglio siate libere di immaginare un po' come vi pare. Sapete cosa odio dei primi capitoli? Sono corti e banali. Ma prometto che cercherò di non deludervi, perché credo che questa non sia una storia come le altre.
Non so esattamente come mi sia nata quest'idea, è la prima volta che mi cimento nel sovrannaturale e ho tante idee, ma non so bene come legarle tra di loro.
SI ACCETTANO CONSIGLI, SIORE E SIORI.
Un parere fa sempre piacere, davvero.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Aria.
   
 
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