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Autore: standintherain    05/12/2014    2 recensioni
Harry è un ingenuo ragazzino di 16 anni cresciuto nella comunità amish, per tutta la sua vita non ha fatto molto altro che pregare e lavorare, ma ha sempre fantasticato sul mondo al di fuori della bolla in cui è stato cresciuto, e ora, per la prima volta in vita sua sta per scoprirlo, in una delle città più particolari al mondo: Londra
Louis, ha alle spalle una vita famigliare difficile, un aspetto che intimorirebbe chiunque e una personalità piuttosto cinica. Si è trasferito a Londra in cerca di fortuna, ma le cose non sono andate esattamente come si aspettava e tutto quello che ha rimediato sono uno scopa-amico e un lavoro schifoso.
Le loro storie si intrecceranno indelebilmente
AU / Amish!Harry + Punk!Louis / Larry + accenni Zouis / Note: Omofobia, Alcolismo, Violenza
Genere: Angst, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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L’orologio che segnava le 11:47, la televisione che blaterava su quanto fosse indispensabile acquistare immediatamente il nuovo set di pentole Stonwell al vantaggioso prezzo di 53 sterline, l’aria intrisa della solita puzza di fritto che caratterizzava la casa della famiglia Tomlinson.

Tutto normale, fino a che non si faceva caso alla donna sdraiata sul pavimento che stava affogando nel suo stesso vomito.

Ogni notte lo stesso incubo, ogni notte lo stesso fottutissimo incubo.

Quella mattina del 23 Giugno di 4 anni fa Louis Tomlinson si è davvero cagato in mano come mai in vita sua. Non che Louis fosse esattamente pieno di amore e rispetto nei confronti di sua madre, ma sperare che facesse la cosa migliore della sua vita levandosi dai coglioni una volta per tutta era una cosa, trovarsi il suo cadavere in una pozza di vomito era un’altra.

Tuttavia a distanza di anni Louis non poteva evitare di chiedersi cosa sarebbe successo se quella puttana alcolizzata di sua madre fosse morta davvero. Probabilmente sarebbe finito in affidamento come il resto delle sue sorelle o in qualche fottuta casa famiglia, o almeno questa era la risposta con cui liquidava le voci che gli si formavano in testa quando si poneva questa domanda.

Louis era sempre stato una di quelle persone a cui non piace pensare, anzi Louis letteralmente odiava pensare.

I pensieri si collegavano ai ricordi, e ricordare faceva male.

Se fosse dipeso da lui avrebbe resettato tutto, come in uno degli stupidi videogiochi che Zayn amava tanto, tutto cancellato e si riparte da capo, ma la vita non era un videogioco.

Queste erano più o meno le motivazioni per cui Louis era probabilmente l’essere umano più cinico che avesse mai messo piede su questa terra –dopo Dr House- ovviamente.
 
Insomma già svegliarsi e uscire dalle coperte calde per immergersi nel freddo del mondo, sapendo che c’era la possibilità, più o meno concreta, che la giornata potesse essere una merda faceva abbastanza schifo per tutti gli esseri umani, figuriamoci svegliarsi con il costante promemoria di che vita del cazzo ti è toccata, una sbornia che manco Lizzy Lohan nei suoi giorni peggiori e la certezza che la giornata sarebbe stata una merda.

Ma almeno Louis una cosa, a differenza della maggior parte degli altri 6 miliardi di persone che abitavano su questo pianeta del cazzo, l’aveva capita: Dio non esisteva, E se esisteva era davvero un sadico bastardo.

Comunque sia, Louis quella mattina si sentiva anche più scazzato del solito, senza una precisa ragione. E Zayn lo capì non appena lo vide entrare in cucina, e non poteva certo perdere l’occasione di fare quello che lo divertiva di più: provocare Louis.

‘’Ti sei svegliato dalla parte del letto o ieri notte qualcuno te l’ha accidentalmente buttata nel culo?’’ Sputò fuori Zayn, con un ghigno ridicolo stampato sul viso

‘’Vai a farti fottere.’’ Rispose Louis, che in quel momento avrebbe voluto davvero levargli quello sguardo del cazzo dalla faccia a schiaffi.

‘’Con piacere.’’ Replicò l’altro, questa volta tirando fuori una risatina sarcastica.

Louis alzò gli occhi al cielo, afferrando una sigaretta dal pacchetto appoggiato sul tavolo di fronte a lui.

Rimasero in silenzio per quelli che potevano essere minuti o ore, nessuno dei due avrebbe potuto dirlo con certezza. E questo era la cosa che entrambi apprezzavano di più del loro rapporto, non avevano bisogno di parlarsi, entrambi riuscivano a leggere dentro l’altro con un semplice sguardo, infatti le loro conversazioni consistevano più che altro in commenti e battutine acide verso l’altro o nei confronti di qualsiasi persona si trovassero di fronte.
 
***
Harry durante le tre ore di viaggio in macchina aveva scoperto più cose di quante ne avesse probabilmente scoperto in 16 anni di vita. La prima era che quella strana scatoletta che emetteva la musica era davvero la cosa migliore che avesse mai visto. Infatti lui e Niall non avevano fatto altro che commentare ogni singola canzone che veniva trasmessa, Liam la trovava piuttosto fastidiosa, ma a loro non importava davvero. La seconda cosa che aveva scoperto era che,  in quello che lui definiva ‘’il mondo di fuori’’ le donne avevano la stranissima abitudine di indossare i pantaloni e lui non riusciva davvero a capacitarsi del perché. Ed infine aveva appreso che Hilary trovava la loro ignoranza su qualsiasi cosa davvero esilarante. Okay, forse non erano poi così tante cose, ma erano tutte sicuramente più interessanti di quelle che sapeva fino ad ora.

‘’ Quanto ci manca ad arrivare?’’ Chiese Liam con tono annoiato.

Harry e Niall si chiedevano mentalmente com’era possibile che Liam fosse scocciato, insomma di certo salire su una macchina non era cosa da tutti i giorni per loro. Ma Liam era sempre stato quel tipo di persona che si abitua davvero facilmente alle cose, e altrettanto facilmente si stanca. E dopo quasi 3 ore di macchina, si era praticamente abituato a tutto ciò che aveva visto fino ad ora.

‘’Pochi minuti, siamo quasi all’entrata di Londra’’ Rispose tranquillamente la ragazza.

***

Dopo un brevissimo giro della città, i tre ragazzi erano letteralmente sconvolti. Non avevano mai visto niente di simile, la bocca di Harry era così spalancata che qualcuno potrebbe aver pensato che gli si era paralizzata.
Tutta quella gente, così diversa, nel modo di vestire, di parlare e di muoversi era un qualcosa di bellissimo e spaventoso allo stesso tempo per loro.

Harry non capiva davvero in cosa si era andato a cacciare, né come sarebbe sopravvissuto a tutto quello o come sarebbe riuscito ad imparare a usare quelli strani oggetti che la gente maneggiava così facilmente, ma per la prima volta in vita sua non si era sentito sbagliato.
 
 ***
 
Dopo aver passato 10 minuti a fissare la spazzatura ammassata sotto il lavello della cucina, Louis, neanche lui sa come, ha finalmente deciso di alzarsi e andare a buttarla.

Ma di certo quello che vide sulle scale non aveva neanche sfiorato remotamente la sua mente. Hilary, la vicina del terzo piano, seguita da tre ragazzi, sembravano dei contadinelli provenienti dalle campagne, ma indossavano dei cappelli piuttosto strani e allora la realizzazione lo colpì all’istante: erano dei fottutissimi amish.

‘’Ciao Louis’’ Gli disse la ragazza, sorridendogli.

Hilary abitava in quell’appartamento da 8 mesi e Louis ancora non aveva ancora capito se odiasse quella ragazza o se gli stesse piuttosto simpatica, il suo ottimismo del cazzo e quella felicità indesiderata gli facevano veramente ammosciare le palle, ma più di una volta gli aveva dato da accendere, e qualche volta avevano anche fumato insieme. Questo era di sicuro un punto a suo vantaggio,  e in più lo aveva colpito il fatto che nonostante fosse scappata solo da qualche mese  da quella comunità di fanatici religiosi con cui era cresciuta non si fosse sconvolta particolarmente di fronte ai suoi piercing e ai suoi tatuaggi, e neanche di fronte al fatto che gli piacesse il cazzo. Era sicuramente una cosa da ammirare, pensò Louis.

Tornando alla realtà, sorrise leggermente alla ragazza, per poi lanciare uno sguardo indignato ai tre ragazzi che lo fissavano come se avessero di fronte un alieno, o un fantasma, o un cazzo di fantasma alieno.

‘’E voi chi cazzo siete?’’ Sputò fuori Louis, il suo tono era ancora più acido del solito.

‘’Louis! Datti una contenuta, Niall è mio fratello e gli altri due sono Harry e Liam, sono amici di mio fratello, sono amish’’ Lo riprese la ragazza scherzosamente, indicando prima il biondo e poi in ordine gli altri due.

‘’Il gatto vi ha mangiato la lingua o non capite neanche il fottuto inglese? Comunque, ora che siete ufficialmente fuggiti dalla vostra setta psicolabile dovreste trovarvi dei vestiti decenti’’ Continuò Louis, mentre nella mentre progettava già tutti i modi possibili e immaginabili in cui lui e Zayn avrebbero potuto esasperare quei tre poveretti.

Per un momento pensò di star diventando ogni giorno più sadico, ma poi realizzò che infondo anche la vita con lui era stata abbastanza sadica e sfogare le proprie frustrazioni su qualcun altro sarebbe stato piuttosto divertente.

I tre ragazzi erano paralizzati, Liam e Niall abbassarono lo sguardo, ma Harry continuava a fissare quel ragazzo così sgarbato e maleducato, cercando di decifrare i suoi occhi.

‘’Vaffanculo Louis, lasciali in pace, oggi sei davvero più insopportabile del solito, sei in astinenza da cazzo o cosa, esattamente?’’  Disse Hilary alzando gli occhi al cielo, per metà seccata e per metà divertita dal suo battibecco con Louis.

‘’Quello mai, tesoro’’ Rispose Louis, che iniziando a stancarsi della conversazione se ne ritornò in casa.

***
‘’Pensavo fossi caduto nel cassonetto.’’ Gli disse Zayn non appena Louis varcò la soglia, ancora con le buste di spazzatura fra le mani.

‘’Non l’ho buttata.’’ Rispose Louis, mostrandogli le buste, Zayn lo guardava confuso.

‘’Questo lo vedo. Lo sai vero che questa merda ci sommergerà, presto o tardi? Se continuiamo così ci toccherà comprare un altro appartamento solo per riempirlo con tutti i cazzo di rifiuti che abbiamo qui dentro’’ Ribattè.

‘’Lasciare stare ste stronzate, Hilary ha portato tre ragazzini amish quà, sono nel suo appartamento, e sono letteralmente sconvolti da tutto. Mi guardavano come se fossi fatto di plastica o qualche merdata del genere, dobbiamo assolutamente andare a rompergli le palle.’’ Disse Louis, lasciando cadere a terra la mondezza, gli occhi gli si accesero immediatamente, come succedeva ogni volta che qualche idea del cazzo –che lui riteneva assolutamente geniale- gli passava per la testa.

Zayn che ovviamente era anche più coglione di Louis, non poté fare a meno di accettare, e scoppiare a ridere.

Così si appostarono alla finestra aspettando di vedere la bionda uscire dall’edificio per recarsi a lavoro, e radunarono alcol, sigarette, erba e i cd di musica più spacca timpani che avessero in casa, preparandosi a sconvolgere l’esistenza di quei ragazzi.

‘’Prendo anche i preservativi?’’ Disse Zayn, ridendo sarcasticamente.

‘’Penso che siano tutti e tre piuttosto etero, e poi, dai non sono così disperato, anche se sarebbe divertente sfondare i loro culetti vergini, uno per uno.’’ Rispose Louis, scoppiando a ridere come non faceva da tempo, mentre apriva la bottiglia di vodka e ne prendeva un sorso.

‘’Magari, puoi scopartene uno mentre indossa quel cazzo di cappello alla mago merlino’’ Rispose Zayn, ridendo più forte e prendendo un sorso dalla bottiglia

Continuarono a bere, sparando stronzate una dietro l’altra, mentre fissavano la finestra aspettando che la ragazza uscisse.

***
I tre ragazzi trasudavano un misto di agitazione ed entusiasmo, ma dentro di loro scorreva ancora un pizzico di stupore e rabbia a causa dello strano incontro che era capitato loro sulle scale solo pochi minuti prima.

Non avevano probabilmente mai provato così tante emozioni tutte insieme in tutta la loro vita. Cosa anche comprensibile, visto che fino ad ora le uniche novità a cui erano abituati erano la morte di una gallina o qualche nuovo frutto da coltivare, non di certo ad un ragazzo con i capelli rossi tinti, pieno di piercing e tatuaggi e per giunta anche gay.

Harry aveva sempre pensato che queste persone non potessero esiste davvero, insomma qual era il punto di bucarsi o macchiarsi la pelle?

Niall probabilmente pensava che fosse indemoniato o qualcosa del genere.

Liam avrebbe voluto rispondergli a tono, ma non era neanche stato capace di guardarlo negli occhi tanto ne era intimorito.

Tuttavia, dentro ognuno di loro iniziava a formarsi una leggera curiosità nei confronti di quel ragazzo così diverso da loro.

La ragazza, dopo aver frugato per 10 minuti abbondanti dentro il buco nero che era la sua borsa e aver finalmente trovato le chiavi, aprì la porta dell’appartamento.

‘’Forza entrate, vi faccio vedere in fretta che ho da lavorare’’ Disse con voce squillante.

I ragazzi tornando alla realtà si precipitarono dentro, osservando con aria sconvolta la stanza totalmente diversa da quelle a cui erano abituati.

La casa di Hilary non era poi sto granchè, le pareti erano visibilmente consumate e piene di incrostazioni dovute alla muffa e all’intonaco, che lei aveva furbamente coperto con qualche quadro raccattato in uno degli strani mercatini in cui la ragazza amava comprare. Il divano era polveroso, lo aveva recuperato dal cassonetto vicino a casa e probabilmente qualche disgustoso insetto ci aveva cagato dentro più di una volta, ma lei non se n’era mai preoccupata particolarmente. Insomma, non si poteva certo affermare che Hilary fosse un’amante della pulizia.

Tuttavia, quella topaia, ai tre ragazzi sembrava un hotel a 5 stelle, anche se probabilmente non sapevano neanche cosa fosse un hotel, ma questo era secondario.

‘’Allora questa è la luce, la accendete e spegnete cliccando su questo pulsante qui, poi qua c’è il bagno l’acqua scende regolarmente basta solo aprire il rubinetto, e poi questa è la vostra stanza, so che non è molto ma penso che possiate abituarvi, nel frigo c’è qualcosa se avete fame, non uscite per nessun motivo dall’appartamento, Londra è pericolosa se non la si conosce bene, ora devo scappare o mi licenziano e finiamo tutti sotto i ponti, divertitevi!’’ Sputò fuori la ragazza quasi senza prendere fiato, indicando velocemente tutte le cose che aveva nominato e spostandosi come una trottola da una stanza all’altra.

Prima che avessero il tempo di replicare i tre ragazzi si ritrovarono soli nell’appartamento.
***
Hilary era salita in macchina e si era avviata a lavoro, così Zayn e Louis, con il loro sorrisino del cazzo stampato in faccia si alzarono avviandosi verso il terzo piano dell’appartamento, pronti a realizzare il loro piano di merda.

Fare le scale per loro era come scalare l’Everest per uno senza gambe, perché, tanto per cambiare, non era neanche mezzogiorno e loro erano già ubriachi fradici.
***
Hilary se n’era andata da soli cinque minuti e nella casa tutti stavano delirando come non mai: Niall aveva spento e acceso la luce ormai almeno 50 volte, Liam si divertiva ad aprire e chiudere il rubinetto dell’acqua, ed Harry fissava il frigorifero osservando quelli strani cibi che si ritrovava di fronte.

Hilary avrebbe successivamente imparato dalla futura bolletta dell’acqua e della luce che lasciare tre ragazzetti amish in una normale casa da soli non era esattamente la cosa più intelligente da fare.

Anzi era probabilmente una delle più stupide, e quasi quasi sarebbe stato meglio lasciare dei bambini di due anni senza controllo.

Ma ovviamente quello non poteva essere l’unico sbaglio della giornata, e la conferma arrivò quando il campanello cominciò a suonare.

‘’Che cos’è questo rumore?’’ Chiese Harry, chiudendo il frigorifero.

‘’Sembra una sveglia, ma viene dalla porta.’’ Rispose il biondo in tono stupito.

Liam scrollò le spalle e si avviò alla porta per aprirla.

I loro visi impallidirono quando si ritrovarono di fronte Louis e un ragazzo dai capelli scuri, anche lui pieno di piercing e tatuaggi.

I loro occhi si incrociarono per qualche secondo, quelli di Harry incontrarono quelli di Louis, si studiarono attentamente, prima che il moro iniziasse a farfugliare qualcosa, barcollando a causa del troppo alcol che aveva bevuto.

‘’Probabilmente prima ho esagerato, non volevo risultare maleducato, penso che dovremo farvi vedere come funzionano qui le cose dato che siete appena arrivati.’’ Disse Louis, una scintilla nei suoi occhi e un ghigno ambiguo sul suo volto.

I tre ragazzi continuarono a fissarli senza dare cenno di voler rispondere.

‘’Allora ci fate entrare o no?’’ Incalzò il ragazzo, il suo ghigno si allargava sempre di più, risultando quasi spaventoso.

Note autrice: Uhm allora questo è il primo capitolo, nella mia testa era molto meglio di come mi è uscito ma vabbè ahah, stendiamo un velo pietoso che è meglio. Comunque sia, mi farebbe molto piacere se mi faceste sapere cosa pensate della storia e di come scrivo con una recensione perchè a me non sembra che stia uscendo così tanto bene come speravo e boh, volevo sentire cosa ne pensate xx :)
  
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