La porta si chiuse. Si chiuse anche il mio cuore. Faceva male. Se n'era andato. Lo aveva fatto. Mi portai una mano sul braccio opposto per sfregarlo un po, quasi come per rassicurarmi che tutto andava bene. Ma niente andava bene. Niente. Mi guardai attorno,vuoto. Dentro di me c'era il vuoto. Una soffiata di vento mi fece rabbrividire. Mi strinsi a me. Sola. Consapevole di dover proseguire da sola. Senza Leon. Al solo pensiero del suo nome. Il mio cuore si strinse. E senti delle lacrime sopra le mie labbra. Stavo piangendo. Strinsi gli occhi quasi per far cessare la lacrime, ma niente ottenni soltanto una smorfia di disapprovazione da parte delle labbra. La casa sembrava vuota. Lo era. Anche se io ero lì dentro. Non del tutto, una parte di me è uscita da quella porta poco fa. Per sempre. Una morsa allo stomaco. Piango piango ancora. Mi devo sedere. Non avrei retto ancora per molto in piedi. Stavo crollando. Il dolore mi stava lacerando lentamente. Faceva male. Tanto male. Trascinai il mio corpo sul divano. Non molto distante. Mi sedetti lentamente per non fare rumore, quasi avendo paura di interrompere quel silenzio. Avendo paura che parlando, sarebbe finito tutto. Anche se, era già tutto finito. Lui se n'era andato,e io sono rimasta sola. 

 

Sto camminando verso la casa del mio migliore amico. Ho bisogno di parlare con lui. Passo dopo passo. Passo dopo passo. Io non ce la faccio. Come ho potuto prendere una scelta simile. Mi fermo. Cos'ho fatto?.  Me ne sono andato. Te ne sei andato? Leon, ma ti rendi conto di cosa hai fatto?. No,cioè si. Si si.. Leon,non dimenticarti cos'ha fatto. Cos'ha fatto lei per farti prendere questa decisione. Devo andarmene. Mi metto a correre per arrivare dal mio amico. Corro, corro perché potrei pentirmene della mia scelta. E non voglio. Non voglio tornare da lei. Ecco casa di Federico. Busso. Alla porta si presenta una ragazza abbastanza alta con i capelli corvini lunghi fino alle spalle. Occhi marroni e un visetto angelico. "Chi sei?" Domando accigliato alla ragazza che sorride imbarazzata davanti a me. "Immagino che starai cercando Fede! entra" mi risponde, non dandomi la risposta che mi aspettavo la guardo sospettoso per un poco, poi entro in casa di Federico, andando direttamente in camera sua. "Frann..oh Leon!" Mi saluta grattandosi la nuca imbarazzato. È seduto sul letto. Mi appoggio allo stipite della porta e alzo la testa per salutarlo. "Carina la ragazza" esclamo io, facendo un sorrisetto. "Chi Fran? Ahah è un amica di Violetta,dovresti saperlo!" Ridacchia lui. Violetta? Non ricordavo avesse un amica che si chiamasse Francesca. Ultimamente il nostro rapporto era  cambiato..era finito. "Ehy amico, cos'hai sono tre volte che ti chiamo e non mi rispondi" mi urla lui, sventolando le mani in aria, con fare preoccupato. Scuoto la testa. "L'ho lasciata" sussurro, quasi non volessi sentire, ancora non ci credo. Fede, sgrana gli occhi e apre di poco la bocca. "Proprio adesso che.." Inizia a parlare ma lo interrompo subito. "Si proprio ora Fede, non c'è la facevo più, è cambiata troppo" mi sbatto una mano sulla faccia facendola scivolare lentamente lungo il viso. Chiudo gli occhi. Il suo riflesso. Il suo visino innocente. Il suo bellissimo sorriso. 

 

N.A.

Ciao a tutte. Questo è il primo capitolo. Lo so non è un granché ma..non ho avuto molto tempo tra ieri e oggi. Spero vi piaccia.