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Autore: Lois Lane 89    07/12/2014    0 recensioni
[Universo Marvel]
[Universo Marvel][Universo Marvel]Questa ff narra le vicende di una ragazza di nome Keira (che durante la battaglia che Loki scatena contro New York, in cui esce sconfitto grazie all'intervento degli Avengers) rimane gravemente ferita.
grazie all'intervento di Captain America riesce a sopravvivere.
Oltre agli avengers, sono presenti altri super eroi della Marvel, a iniziare dai fantastici quattro.
Si aggiungeranno anche eroi provenienti dal mondo DC, come Superman e Arrow.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La battaglia di New York era finita.
Loki e il suo esercito di chitauri erano stati sconfitti dal gruppo di super eroi chiamato Avengers, i vendicatori: Captain America (Steve Rogers), Iron Man (Tony Stark), Thor (il fratellastro di Loki), Vedova Nera (Natasha Romanov), Occhio di Falco (Clint Burton) e HulK (Bruce Banner).
Il capo dello Shield, Nick Fury, si teneva in contatto con il gruppo con un avanzato sistema di comuicazione.
"Un velivolo dello Shield sta arrivando per riportarvi a bordo dell'elivelivolo." disse Fury.
Il capitano Rogers non lo stava ascoltando: si era accorto di una mano che spuntava da sotto le macerie di un palazzo.
"Ehi! C'è una persona intrappolata qui sotto. Dobbiamo tirarla fuori." disse Steve.
Il resto del gruppo accorse e spostarono alcune macerie: scoprirono che la mano apparteneva ad una ragazza.
Aveva una brutta ferita alla testa, e le gambe intrappolate sotto un enorme e pesante blocco di cemento.
"E' ancora viva." disse Steve, posando una mano sulla gola della ragazza, e sentendo che il cuore ancora batteva.
"Che cosa pensi di fare?" domandò Iron Man.
"Tirarla fuori di qui, e portarla in ospedale." rispose Steve.
Così dicendo, Hulk mise le mani sotto il blocco di cemento, e iniziò a sollevarlo mentre Steve e Thor tenevano la ragazza nel caso avesse ripreso i sensi e si fosse mossa.
Hulk sollevò il blocco quanto bastava per permettere a Steve e Thor di estrarre il corpo della ragazza; poi lo rimise per terra.
In quel momento, arrivò il velivolo dello Shield.
Steve prese in braccio il corpo della ragazza, e si staccò dal resto del gruppo.
"Dove stai andando?" domandò Clint.
"La porto in ospedale. Ha bisogno urgente di cure." rispose Steve.
Così dicendo, Steve cominciò a correre e arrivò ben presto in un ospedale che era stato risparmiato dalla furia dei chitauri di Loki.
Un medico gli andò incontro e osservò la ragazza che giaceva tra le braccia di Steve.
"Che cosa le è successo?" domandò il dottore.
"E' rimasta intrappolata sotto le macerie di un edificio. E' ancora viva. Ha bisogno di cure immediate." rispose Steve.
Il medico gli fece posare la ragazza su un lettino, e le dette un occhiata veloce.
"La ferita alla testa non è grave. Ma quello che mi preoccupa di più sono le gambe. Non so se riuscirà a camminare di nuovo." disse il medico.
"Fate tutto quello che potete. Ora devo andare, ma tornerò da lei." rispose Steve.
Dopo di che, Steve tornò a bordo dell'elivelivolo dello Shield.
"Come sta la ragazza?" domandò Fury.
"Non lo so. Un dottore si sta prendendo cura di lei. Ha detto che non è sicuro che riesca a camminare di nuovo." rispose Steve.
"Ha fatto la sua parte capitano. L'ha tirata fuori da lì, e le ha salvato la vita. Ora è nelle mani dei medici." disse Fury.
Steve non rispose.
"Loki è sotto chiave. Thor riesci a pensarci tu?" domandò Fury.
"Sì. Verrà riportato ad Asgard, e lì subirà le conseguenze di quello ha fatto." rispose Thor.
La riunione finì, e Steve tornò nel suo appartamento.
Si tolse l'uniforme, e dopo essersi fatto una doccia e essersi rivestito con abiti civili (jeans, maglia, scarpe da tennis e giacca di pelle), si mise lo scudo in spalla e uscì di casa.
Con la moto, raggiunse l'ospedale e cercò di avere notizie della ragazza che lui stesso aveva portato lì.
Stava aspettando un medico, quando arrivarono il resto degli Avengers: anche loro erano in abiti civili.
L'unico che non era presente era Thor: aveva riportato Loki ad Asgard.
"Ho scoperto qualcosa sulla ragazza. Si chiama Keira. Abitava a circa due isolati da dove l'abbiamo trovata. Ed è orfana." disse Tony.
"E ora per colpa di Loki non ha più una casa e passerà il resto della sua vita su una sedia a rotelle." rispose Steve.
In quel momento, uscì il medico che aveva preso in cura Keira, e si avvicinò al gruppo.
"Come sta?" domandò Steve.
"E' fuori pericolo. La ferita alla testa le ha provocato solo un trauma cranico. Ma purtroppo ha perso l'uso delle gambe; non potrà camminare mai più. E' sveglia adesso. Potete vederla." rispose il medico.
Il dottore guidò il gruppo fino alla porta di una stanza.
"Mi raccomando, non deve agitarsi. Domani nel pomeriggio, potrà essere dimessa." disse il medico.
Steve fu il primo ad entrare nella stanza, seguito dal resto della squadra.
Su una sedia a rotelle, vicino alla finestra, era seduta Keira.
Indossava dei pantaloni grigi e una maglia di cotone bianca a maniche lunghe.
La ferita era stata curata, e c'era un cerotto a coprirla.
Steve si sedette davanti a lei, che lo guardò negli occhi.
"Keira, sono il capitano Steve Rogers." disse Steve.
"So chi è lei capitano. Il dottore mi ha detto che è stato lei a tirarmi fuori dalle macerie e a portarmi qui. Grazie." rispose Keira.
"Non devi ringraziarmi. Ho fatto solo il mio dovere." disse Steve.
"Il dottore mi ha detto che non potrò più camminare. E per questo devo ringraziare uno che va in giro con un elmo con delle corna. Sarebbe stato meglio lasciarmi là sotto." rispose Keira.
"Non devi dire una cosa del genere. Andrà tutto per il meglio." disse Steve.
"E come? Non ho più una casa, e nemmeno le gambe. Non so dove andare. Che cosa farò adesso?" domandò Keira.
"Posso aiutarti. Il dottore ha detto che potrai essere dimessa domani pomeriggio. Nel mio appartamento c'è un posto libero. Puoi venire da me." rispose Steve.
"Le sarei solo di intralcio capitano." disse Keira.
"Non è vero. Io vivo da solo. E per cena potremmo farci una bella pizza." rispose Steve.
"D'accordo capitano. Accetto il suo invito. Ma sarà solo per pochi giorni." disse Keira.
"Puoi restare tutto il tempo che vuoi. E dammi pure del tu. Chiamami Steve." rispose Steve.
Così dicendo, Keira allontanò la sedia a rotelle dalla finestra e l'avvicinò al letto; Steve la prese in braccio e la posò sul letto.


TO BE CONTINUED...

ANGOLO AUTRICE: questa ff è un esperimento. Di solito le finisco prima di pubblicarle, ma questa è ancora incompleta. Se qualcuno la leggerà, se vuole mi faccia sapere cosa ne pensa. Grazie e buona lettura. Lois Lane 89


 
   
 
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