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Autore: didi_cioro    09/12/2014    6 recensioni
Lei è sempre stata una di quelle ragazze che si affezionava a tutto e tutti e sapeva che facendo così non avrebbe fatto altro che soffrire, ma ha sempre avuto bisogno di qualcuno che l'aiutasse a sopravvivere in qualche modo.
Sembrava che la gente trovava sempre un modo per andarsene dalla sua vita, lasciando un vuoto che era fin troppo difficile da colmare, eppure a volte basta così poco per riuscire a rimettere in piedi una come lei; magari una semplice festa e un paio di occhi verde smeraldo riusciranno in qualche modo ad aiutarla a non crollare più o forse diventeranno solo altri ricordi dai quali non riesci più a staccarti.
***
“è possibile che ogni volta mi fai tacere con un bacio?” gli chiedo io un po' irritata.
Ed ecco che arriva un altro bacio; non riesco neanche a fingermi arrabbiata con lui, che vengo subito messa a tacere.
“non dirmi che non ti piace perché non ci crederei affatto”
“allora non ti dirò che non mi piace”
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Subito dopo aver guardato Spongebob, mi sono addormentata perché ero veramente troppo stanca visto che non avevo chiuso praticamente occhio ieri notte, anzi nell'ultimo periodo non riesco mai a dormire più di tanto.

Quando mi sveglio, mi ritrovo addosso tutto il peso del Dio greco che si è addormentato vicino a

me, o meglio dire spalmato sopra di me.

Una sua mano si trova nei miei capelli e con l'altra mi stringe forte a se e se proprio vogliamo parlare anche dei piedi, beh quelli sono intrecciati ai i miei.

Sembriamo una vera coppia che si fa le coccole, solo che io so che tutto ciò non potrà mai durare per sempre; so che il suo mondo gira troppo in fretta e brucia troppo luminoso rispetto al mio mondo e so che presto mi lascerà con il cuore a pezzi, ma il problema sono io, io che mi affeziono troppo velocemente ed esageratamente, io che mi sciolgo ad ogni suo sguardo.

Forse Harry non è come lui, forse non ha il suo stesso carattere e forse non fanno neanche parte dello stesso mondo o forse è dannatamente bravo a nascondere quella sua parte di lui.

Decido di cacciare via questi brutti pensieri e di godermi questo momento, così quando sarà finita potrò dire di essermi lasciata andare per una volta e di aver vissuto qualcosa di importante.

 

Non ho mai fatto caso ai suoi lineamenti prima d'ora, almeno non da così vicino; è così fottutamente bello e così dolce che quasi non sembra reale. La sua maglietta è alzata leggermente e posso intravedere due tatuaggi a forma di piuma; forse un po' insensato come tatuaggio, ma rende il suo ventre dannatamente sexy.

“ti godi la visto, piccola?” cazzo, era sveglio, adesso penserà che stavo facendo sogni erotici su di lui ad occhi aperti e il bello è che non ha tutti i torti.

“da quando sei sveglio?” gli chiedo imbarazzata coprendomi il viso con le lenzuola.

“da poco prima di te e anche io stavo ammirando il panorama” non aggiungerci anche quelle cazzo di fossette, bastardo.

“devo andare in bagno, arrivo” mi invento la prima scusa che mi passa per la mente per sfuggire a questo situazione al quanto imbarazzante.

Faccio per alzarmi ma vengo trascinata di nuovo sul letto dalle sue mani e lui si mette sopra di me per non darmi modo di scappare di nuovo.

“non volevo metterti in imbarazzo, sul serio. Però ora voglio un bacio come si deve; mi mancano un sacco le tue labbra”.

In una attimo si fionda su di me e mi bacia come solo lui sa fare, mettendoci tutta la passione che possiede e le farfalle nello stomaco tornano a farmi visita.

“che ne dici se ti faccio conoscere i miei amici di cui ti parlavo l'altra volta?” mi chiede tra un bacio e l'altro.

“dico che mi piace come idea” anche se ho paura di non piacergli, vorrei aggiungere, ma decido di stare zitta e vedere come andrà a finire questo incontro.

 

 

Entriamo in camera di Harry e subito mi ritrovo davanti i tre ragazzi di cui mi ha parlato durante il tragitto e di cui mi sono già dimenticata i nomi; uno ha in mano un cuscino con il quale cerca di prendere l'altro che corre come un matto con in mano un panino, mentre l'altro ragazzo se la ride a crepa pelle sulla poltrona.. spero che avete la descrizione che vi ho proposto perché io non l'ho capita e mi chiedevo se magari potreste spiegarla anche a me.

“ragazzi, vi prego fate i bravi, oggi abbiamo un ospite molto importante per me” cerca di tranquillizzarli il mio riccio.

“Luois non mi vuole ridare il mio panino e sai quanto mi incazzo quando mi rubano il cibo, e poi c'è Liam che non fa niente per aiutarmi; che amici del cazzo mi sono trovato” evidentemente lui è Niall; Harry mi aveva avvisato che è un patito del cibo, anche peggio di me.

Decido di prendere in mano la situazione e vado vero Louis; gli prendo il panino e ne addento un pezzettino, mentre tutti mi guardano sconvolti, ma anche divertiti.

“mmm, hai ottimo gusto in fatto di panini, credo che andremo molto d'accordo io e te” mi rivolgo al biondino restituendogli il panino con il quale mi sono servita tranquillamente.

I tre continuano a guardarmi sbalorditi, mentre Harry mi abbraccia da dietro sussurrandomi un “complimenti piccola”.

 

In quel momento entrano in camera anche Zayn e Anna. È una riunione di famiglia o cosa?

“senti idiota io non so più cosa fare con te, a cosa cazzo ce l'hai a fare il telefono se lo tieni praticamente sempre, e dico sempre spento” urla verso di me la mia migliore amica. Che cosa gli sarà preso adesso?

“senti intanto idiota ci chiami tuo fratello e poi se volevi qualcosa da me potevi anche venire in camera e dirmelo, senza fare tutto questo dramma da telenovela argentina” i ragazzi ci guardano ancora più sbalorditi di prima; benvenuti nella mia vita di tutti i giorni.

“lasciamo stare altrimenti facciamo notte, comunque ha chiamato tua madre per dirti che i nostri genitori ci vengono a trovare tra una settimana” esclama lei elettrizzata con un sorriso enorme in viso.

“oddio che bello, non li vediamo da tantissimo tempo... ma come mai non ha chiamato me mia madre?” sono felicissima che vengono a trovarci, mi mancano tutti moltissimo.

“ma come cazzo faceva se hai sempre quel dannato cellulare spento?”

“giustoo” dico dandomi uno schiaffo in fronte.

“senti è mattina da un pezzo, sarebbe anche ora di svegliarsi non credi?” forse gli devo rinfrescare la memoria su chi e come mi ha svegliata questa mattina.

“se non ti ricordi, questa mattina sei stata tu a svegliarmi con una secchiata d'acqua, a proposito è meglio se ti prepari perché sto preparando una vendetta con i fiocchi”

“che pauraaaa” qualcuno mi ripeta perché mi sono scelta un'amica così, perché io non me lo ricordo affatto, anzi non ne trovo proprio il senso logico.

“senti è meglio se la facciamo finita perché li stiamo spaventando; loro non ci conoscono ancora bene per capire che questo è il nostro modo di dimostrarci il nostro immenso affetto” dico indicando i 5 ragazzi che si stanno buttano a terra dalle risate.

“ragazzi su vi prego, abbiamo capito che io e Diana siamo delle ragazze simpaticissime, ma non siete al circo qua quindi smettetela di ridere di noi, contegno su!” li avvisa Anna.

I tre ragazzi che non conosciamo ancora si avvicinano a noi e ci abbracciano fortissimo, mentre io e Anna ci scambiamo uno sguardo confuso.

“ragazze non so come hanno fatto a conoscervi questi due, ma credo che noi andremo molto d'accordo e se oseranno farvi del male, potrete contare su di noi per organizzare l'omicidio” ci dice il biondino.

“già vi amiamo, quasi quasi li lasciamo per voi, che dici Anna?”

“sono assolutamente d'accordo con te” concorda con me la mia migliore amica.

Scoppiamo tutti a ridere, tranne quei due deficienti che ci guardano come dei cuccioli bastonati; evidentemente non sanno cosa significhi fare umorismo al giorno d'oggi.

“guardali Diana, ci sono rimasti male” gli faccio notare io.

“si lo vedo, e tu sai che dobbiamo fare in questi casi non è vero?” la guardo con uno sguardo furbo.

“ovvio” gli rispondo con aria complice.

“bene, allora.... all'attacco” urliamo noi in coro.

In un attimo ci buttiamo addosso a loro facendogli il solletico, mentre loro cercano di essere indifferenti, ma non ci riescono a lungo infatti scoppiano a ridere implorando pietà, mentre gli altri tre non possono fare altro se non incitarci a continuare.

Quando ero piccola e mi arrabbiavo con mia madre, lei mi si buttava addosso facendomi il solletico fino a farmi crepare; quando gli ho chiesto perché lo faceva lei mi ha risposto che quando mettevo il muso non ero la stessa bambina che ha dato alla luce e siccome adorava vedermi ridere incominciava a farmi il solletico per farmi tornare il sorriso.

Quando me lo ha confessato non ci ho capito quasi nulla perché avevo solo 5 anni, ma poi con il tempo ho capito che era una delle cose più belle che avesse mai fatto per me.

   
 
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