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Autore: pinacchia    05/11/2008    3 recensioni
dieci anni sono passati...dieci lunghi anni dal tragico evento...Nana torna a tokio...ma dovrà combattere con i fantasmi del passato...cosa è successo ad Hachi?ATTENZIONE SPOILER
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando Hachi apri gli occhi si ritrovò distesa in un letto che sicuramente non era il suo. Si sentiva stranamente riposata, visto che ormai riusciva a dormire poche ore a notte. Si stirò e notò che aveva indosso i vestiti e non il pigiama… guardò l’orologio…erano le quattro del pomeriggio, ma cosa era successo?? Non riusciva a ricordare..e poi… guardò bene la stanza e un flash le abbagliò la mente…si ritrovava nell’appartamento 707 e il letto in cui sedeva  era quello che era appartenuto a Nana…quella era la stanza di Nana!!

“ Come diavolo sono arrivata qui!! Stavo parlando con Yasu…e… Ora ricordo…Nana…”

La portà della stanza si aprì e la faccia sorridente di Nobu comparve da dietro l’uscio.

-Ehi principessa ti sei svegliata finalmente…pensavo fossi entrata in letargo!-rise.

-Ma…cosa è successo??

-Sai che non puoi agitarti troppo nelle condizioni in cui ti trovi sciocchina…hai perso i sensi…-disse tristemente.

-Io…cavoli lo dovevo immaginare, vi prego scusatemi…

-Ma di cosa ti stai scusando??

-Di tutto…di creare sempre disturbo, di farvi preoccupare in continuazione…-sussurrò.

Le prime lacrime cominciarono a rigarle il viso.

Nobu si sedette accanto a lei nel letto. Le prese le mani e con determinazione la guardo dritta negli occhi.

-Hachi…noi vogliamo essere accanto a te in ogni momento…tu non ci crei nessun disturbo al contrario…con la tua presenza ci animi tutti…stare con te è sempre una  gioia…e continueremo a esserci…

- Non è vero…non potrete continuare a esserci…perché, perché io…

-Non dirlo…

-lo sai che è la verità! Sto morendo! Il tumore si sta dilatando sempre più…possono mancare anni, come mesi, come minuti…Dovete starmi lontana io vi procurerò solo dolore…

-Penso siamo abbastanza grandi per decidere da soli Mamma!-si intromise Shin guardandola duramente. Li aveva sentiti parlare dalla cucina e non sopportava quando lei si  buttava giù in quel modo.

-Lascia scegliere a noi…permettici di stare accanto a te come abbiamo fatto fino a ora…-continuò Nobu con amore.

-Grazie…- mormorò sapendo che quella parola aveva molteplici significati.

Hachi chiamò Shin con la manina e appena lui si avvicinò strinse tutti e due in un tenero abbraccio…

-C’è una riunione di famiglia e non mi avete chiamato!! Ma come siete!!Mi sento escluso…- scherzò Yasu.

- C’è spazio anche per te!-risposero in coro.

Il legame che si era creato fra loro era veramente qualcosa di speciale e duraturo…

- Comunque…-iniziò Hachiko staccandosi dall’abbraccio.- Lei dove è?

- Mi ha chiamato ieri sera alle cinque del mattino dicendomi che era a Tokio e che questa sera voleva rivederci tutti… In questa casa.- rispose Yasu.

 -Perché aspettare questa sera?

-Dice che aveva alcuni affari burocratici da risolvere …

-Ma tu sei un avvocato, potevi comunque aiutarla!

- Hachi…penso doveva trovare la forza per fare questo grande passo e aveva bisogno di riflettere…

- Ha avuto dieci anni per farlo…

-Ricominci con questi discorsi? Capisco la tua rabbia… ma dai, penso che anche tu non saresti riuscita a sopportare il dolore per la perdita dell’uomo che ami.

-Adesso devo andare…Satsuki uscirà tra un ora dalla scuola…

-Verrai questa sera mamma?-chiese Shin guardandola brevemente.

-Certo che ci sarò…verrò un po’ più tardi perché devo spedire alcune cose a Ren…spero che comunque mi aspettiate per mangiare.

-Ah bè…ingordi come siamo se arrivi troppo tardi rischi di trovare la tua scodella vuota!- scherzò Nobu.

Hachi gli diede alcuni pugnetti sulla spalla e tutti insieme risero e scherzarono.

-Adesso davvero devo andare…

Diede ad ognuno il proprio bacio sulla guancia e si dileguò in fretta. 

-Pensi che le passerà la rabbia?-domandò Nobu a Yasu.

-Bè… penso che stasera vedremo… è abbastanza sconvolta come del resto lo siamo tutti…il ritorno di Nana era inaspettato…

-Già..ancora non ci credo che questa sera potrà riabbracciarla…

-Almeno tu Yasu hai potuto sentire la sua voce per telefono…-gracchiò Shin facendo il bambino.

-Già…ma vi assicuro che è sempre la stessa…

-Lo spero…

 

 

 

 

Seduta vicino le sponde del fiume Nana si faceva ancora trasportare dai ricordi…Non era riuscita a fare loro una sorpresa… non sapeva il perché, ma il suo cuore le aveva chiesto di avvertirli prima.

Cosa ne sarà della mia vita ora che sono ritornata… cosa ho costruito in tutto questo tempo? Niente… quello che facevo a Londra non era vivere…era sopravvivere è molto diverso… Ho lasciato tutti e tutto per il troppo dolore, ma ho sbagliato perché solo con loro, i miei amici, posso ricominciare ad essere la persona che ero…anzi deve essere migliore…non posso perderli un'altra volta per i miei stupidi capricci…e per il mio stupido…orgoglio…quello che mi ha portato lontano da te… Ancora nella notte sussurrò il tuo nome…il nome del fiore più bello del mondo…Sei stato tu Ren a portarmi di nuovo a casa…E io voglio fare in modo  che tu sia fiero di me. Voglio avverare il mio e il tuo di sogno…voglio suonare per te amore mio…e suonerò solo con loro, nella speranza che mi perdonino… nella speranza che ci sia ancora la voglia…siamo più grandi è vero…adesso ho 30 anni, ma cosa non mi permette di non osare? Me ne sbatto, nella vita si devono seguire le passioni, l’ho imparato a mie spese... ma Yasu, Shin, Nobu loro sono la nostra famiglia e sono stati tutto per noi. Da lassù so che riesci a sentirmi…avrai corrotto qualche angelo per farti dare la roba? Un sorriso mi incurva le labbra…penso che tu sia il diavolo del paradiso…troppo bello per essere spedito negli inferi. È ora di andare a vincere la nostra battaglia.”

Il vento le trascinava indietro i lunghi capelli biondi… nessuna vedendola ora poteva ricollegarla alla Nana Osaki di un tempo…a parte per un piccolo dettaglio, che ad un occhio attento non sarebbe sfuggito…l’anello di Ren… uguale a quello di Hachi.Camminava lenta ma con la testa alta. Guardò l’ora segnava le sette e un quarto…Doveva muoversi a raggiungere l’edificio che comprendeva la stanza 707 o sarebbe arrivata in ritardo.

 

 

 

 

Aveva aspettato dieci lunghissimi anni il suo ritorno… si era disperata, aveva penato, pregato, scongiurato che lei tornasse…E ora che l’aveva fatto…Non riusciva a non odiarla…Non riusciva a capire il perché, forse il troppo dolore ti porta a questo? Quando aveva avuto più bisogno della sua “migliore amica” dov’era? Era scappata… era andata via da lei, da donna poteva capirla…ma da amica no! La scoperta della grave malattia che piano piano la stava uccidendo l’aveva cambiata. Era riuscita finalmente ad avere il coraggio di lasciare un uomo che non aveva MAI amato… era riuscita a fare tutto quello che potesse rendere non solo felice lei ma anche i suoi figli… Non potevano continuare a vivere nella menzogna. Takumi si era portato via il suo figlio maschio Ren. Avevano deciso di chiamarlo cosi, perché era nato dopo pochi mesi dalla morte di Hojo…in effetti il bambino gli somigliava molto, aveva la stessa faccia di Takumi era vero, ma il modo di fare, di tenere i capelli, di suonare la chitarra…bè sembrava davvero lui, l’ex di Nana. Il figlio era arrabbiato davvero molto con lei, non era riuscito a perdonarla da quando aveva lasciato il padre…e aveva deciso di andare via con Takumi, Hachiko ci stava molto male per questo…e se fosse morta senza averlo visto un ultima volta? No, non ci poteva pensare…Anche perché sapeva che Takumi non era cattivo, appena la sua rabbia fosse cessata sarebbe ritornato con il bambino…sapeva le condizioni in cui si trovava lei.

Erano le otto e mezza…a quest’ora Nana era arrivata all’appartamento, si era già vista con i loro amici… Lei era sotto l’edificio mano nella mano con la sua bambina, l’ansia le impediva di fare qualsiasi passo verso l’entrata.

- Mamma…voglio conoscere Nana-chan!!-esclamò Satsuki

-Si amore mio…la conoscerai presto…

- Restando ferma qui sotto mamma?

Alla donna scappò uno sbuffo divertito.

-Hai ragione…solo che la mamma doveva prendere un po’ di forza, non la vedo da tanto tempo!

- Ci sono io qui con te mammina! Sono io la tua forza me lo dici sempre

Hachi abbracciò la sua bambina teneramente, l’adorava senza alcun dubbio.Le riprese di nuovo la mano e insieme si incamminarono sulle scale…Un gradino alla volta e Hachiko si sentiva il cuore perdere un battito, quella scala non era mai sembrata cosi veloce da quando era arrivata a Tokio.

Arrivata di fronte la porta si appoggiò alla porta per sentirne i rumori e le voci…

-Ah bè… sai che con questo look potresti sembrare quasi un gran bella donna! Sembri più dolce, più non da Nana Osaki…-diceva scherzando Nobu.

- Sta zitto figlio di papà…perché oramai sarai diventato un fottuto miliardario no?

Quella voce…si era più matura…ma si,era la sua voce, bella e intensa …Il tono sempre ironico e arrogante…adorava quel suono…era lei diamine!

 

 

 

Ed ecco finito il secondo capitolo di questa storia…bè…che c’è da dire? Grazie hachi92 per il commento ti adoroooooooooooooo^^… ringrazio anche chi l’ha solo letta! Continuate cosi^^. BACI A TUTTI

                            TO BE CONTINUED

  
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