"John!
Vai più piano!"
"Paura,
sorellina?"
"Sei
uno stronzo!"
"Non
fare caso a tuo fratello, si diverte a tormentare gli altri."
"Quindi
tu sei masochista, se ti piace stare con me."
John avvolse
il collo della sua ragazza con il braccio sinistro.
"John!
Usa entrambe le mani per guidare!"
Lui
sbuffò.
"Certo
che sei proprio una rompipalle, sorellina!"
"Non
chiamarmi sorellina!"
"Va
bene, sorellina." disse lui, con finta rassegnazione.
"John,
sei poco originale."
"Ha
ragione Amber, Angie. Lascialo stare." disse Rian, l'amico di John che
si
stavano trascinando dietro.
"Comunque
devi fare la brava alla festa, sorellina. Ci saranno tante celeb e devi
farmi
fare bella figura."
"Se
dici ancora una volta 'sorellina' ti spacco il bel musetto che ti
ritrovi!"
John sorrise
sotto i baffi.
"Oh, non
scaldarti troppo, sorellina!"
Angie
guardò
da un'altra parte e cercò di mantenere la calma, digrignando
i denti per la
rabbia.
Nella
macchina calò il silenzio per qualche minuto, poi John ebbe
la brillante idea
di accendere la radio e mettere della musica che Rian definì
pallosa.
"Non
puoi dire che i Beatles fossero pallosi!" esclamò Angie,
irritata. Lei e
John erano cresciuti ascoltandoli. Il fratello era stato chiamato
così in onore
di John Lennon, lei invece si chiamava così a causa della
bellissima canzone
dei Rolling Stones, che lei adorava. Però si era stancata
della gente che
diceva: 'Ah, ti chiami Angie, proprio come la canzone.'
Sopirò
affranta.
"John,
puoi abbassare, per favore?"
Lui per
tutta risposta alzò il volume.
Suo fratello
riusciva ad essere proprio idiota, a volte.
"John, mi
stai sfondando le orecchie!"
"Oh, ma
come siamo delicate, sorellina. E come farai ai miei concerti?"
"Chi ha
detto che ci verrò?"
"Ma
come, non verrai a supportare il tuo fratellino che suona meglio di
Jimi
Hendrix?"
"Chi
è
Jimi Hendrix?" chiese Rian, confuso.
"Posso
chiederti se ascolti altra musica, oltre a Shakira e Rihanna?"
"Beh,
ascolto i 50 Cent, Snoop Dog e altro rap, principalmente."
Stava
scherzando?
"Ho
detto musica..."
Ma dai,
almeno Eminem, i RUN DMC, ma non quello.
Rian fece
per dire qualcosa, ma venne interrotto da John.
"Siamo
quasi arrivati."
"Finalmente!
Mi si sono anchilosate le gambe."
"Dai,
Amber, non lamentarti."
"Due
ore in macchina e non vuoi che mi lamenti?"
Okay, la
ragazza di John era ancora più idiota di lui.
"Su,
diamoci un contegno. È una serata di gala!"
esclamò John.
Era vestito
in giacca e cravatta come Rian, mentre Amber aveva un vestito rosso che
risaltava bene la pelle ambrata e i capelli castani. Gli occhi azzurri
sembravano sue pozze infinite sul bel visino da oca.
'Perlomeno
è
bella,' si disse Angie.
La ragazza
indossava invece un vestito blu elettrico che si allargava sulla vita
creando
una gonna ampia e morbida.
La parte
superiore era ricamata con paillette colorate che creavano giochi di
luci sui
volti dei compagni, rischiarati dalla luce della luna e da quella che
proveniva
dall'edificio che si trovava davanti a loro.
"Su,
andiamo."
John
iniziò
a salire le lunghe scale che portavano all'entrata della sala da ballo.
Ai lati del
portone c'erano lunghe ghirlande decorate e fiocchi dorati.
Un uomo
vestito con un completo nero da cui trasbordavano i muscoli possenti
-un buttafuori-
chiese loro gli inviti.
"Oh, penso
di averli dimenticati..." disse John, tirandoli fuori.
Angie lo
fulminò con lo sguardo.
Finalmente
entrarono ed un calore rassicurante li avvolse, assieme al
chiacchiericcio assordante
di centinaia di persone.
Angie e gli
altri riconobbero alcuni personaggi importanti del cinema e della
musica,
camminando in giro spaesati, nell'immensità del salone.
La ragazza,
troppo presa a guardarsi in giro con gli occhi sgranati,
andò a sbattere contro
un uomo alto, dai ricci capelli castani, che stava di fianco ad un uomo
più
alto e dai capelli ancora più ricci.
Mentre si
scusava, mortificata, il primo le sorrise, creando delle fantastiche
fossette
che incorniciavano dei dentoni da castoro che però non lo
imbruttivano per
nulla.
In effetti,
l'uomo era tutt'altro che brutto.
"Figurati."
le disse e lei si perse nei suoi occhioni color cioccolata.
Da dietro di
lui spuntò un altro uomo, un po' più basso, dai
capelli biondi e la faccia
imbronciata, quasi seccata.
"Fa
come vuoi, Michael. Per quanto mi riguarda tra noi è finita."
Il viso del
riccio si rabbuiò e fece per rincorrere il biondo, ma fu
fermato dall'altro
riccio.
"Fidati,
tornerà da te pregandoti di perdonarlo."
L'uomo dagli
occhi color cioccolato non lo ascoltò e corse dietro al
biondo.
L'altro
sospirò
e porse la mano ad Angie.
"Io
sono Fortunè e mio fratello è un imbecille, ti va
di bere qualcosa?"
NOTA
DELL’AUTRICE:
Ed eccomi di
nuovo con una FF su Mika. ^_^
Allora, la
prima cosa che devo dire è che non intendo offendere nessuno
dicendo quelle
brutte cose sul rap, che, okay, non mi piace tanto, però,
ecco, insomma, mi
serve per far capire meglio che ad Angie Rian non sta molto simpatico.
Seconda
cosa, vi prego di recensire, perché se non recensite non so
se la storia vi
piaccia o no. >.<
Vi prego anche
di dirmi se ci sono errori di battitura o altro che non ho notato.
Penso che
questa Nota dell’Autrice rispecchi molto la mia confusione
ultimamente…
Bene, che
dire… spero che il mio umile lavoro vi piaccia ;)