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Autore: zia Molly    13/12/2014    6 recensioni
“…Sai qual’è il sogno erotico di ogni ragazzo?” le chiese Regina, con un piccolo ghigno malizioso.
Emma la guardò ad occhi sbarrati e scosse piano la testa.
“Andare a letto con due lesbiche”
Se per un attimo la bionda, sommersa tra cuscini e coperte, aveva iniziato ad avere caldo ed era arrossita, era avvampata dall’ansia, ora era gelata da quelle parole. Si accigliò e si chiese cosa c’entrava con il favore di Regina e con Killian Jones. Poi… tutto all’improvviso fu più chiaro. Scattò in piedi e scosse la testa, incredula: non poteva davvero chiederle una cosa del genere, non poteva assolutamente chiederle di fingersi entrambe lesbiche per attirare l’attenzione su di loro.
||SWAN QUEEN ispirata alla serie Tv "Faking it" 
Personaggi: Emma Swan, Regina Mills -un po' tutti.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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-Faking it-
capitolo secondo

Coming out



 
 
“L’hai saputo?”
La voce di Neal era chiara e eccitata, gli occhi quasi gli brillavano; premeva le mani sulle labbra mentre guardava Mary Margaret, la quale stringeva i suoi libri al petto e aggrottava la fronte.  Sapere cosa? Erano solo le otto di mattina ed era suonata la prima ora da poco, cosa poteva mai esser successo in una notte?
“ N-no…cosa mi sono persa?!”
Non si sarebbe stupita se Neal si fosse soffermato a commentare la nuova tinta di qualche componente del gruppo di musica o come si era vestita la preside Granny..avere un amico gay significava anche quello: essere costantemente aggiornata sull’outfit di mezza scuola o sul pessimo make-up di qualche ragazza (o della preside).

Neal Gold era il figlio di uno degli uomini più ricchi di Storybrooke ed era una vera e propria checca. Suo padre l’aveva ripudiato ma… a lui importava poco, o così faceva credere.
Il Signor Gold era uno dei consiglieri comunali, principalmente però era conosciuto per essere un ricco collezionista e rinomato critico d’arte; un uomo di potere con una collezione versatile di reliquie –come le chiamava lui- di ogni genere.  
Ospitava nella sua villa fuori città misteri che nessuno osava sfatare: conservava ogni genere di reperto e nessun’autorità andava mai a controllare. Quando si parlava del Signor Rumpelstiltskin Gold nessuno osava sentir ragione, a volte neanche il Sindaco Mills: era una persona temuta e stimata. Ma forse la stima che molti nutrivano per lui era dovuta al terrore che generava il suo nome e dal peso dei lingotti d’oro che erano chiusi nella sua cassaforte.
Il Signor Gold aveva sempre sperato che quella fama, quella ricchezza, un giorno fosse passata a suo figlio Neal. Che donne e potere fossero diventate il suo futuro. Lui aveva lottato per costruire tutto ciò e sperava che dopo la morte di sua moglie, Neal, potesse goderne. Ma…era stato un colpo per lui scoprire dell’omosessualità di suo figlio. Tanto che non era riuscito ad accettarlo.
Ora Neal viveva nella dependance della villa del padre, in un angolo remoto dei due ettari di terreno. Gold entrava dall’ingresso Nord e suo figlio da quello Sud. Il giovane bramava dalla voglia di diventare maggiorenne e poter andare via da quella casa, potersi trasferire. Ma per ora… si limitava a far dannare suo padre: ora che con Emma stava avanzando nella “scala sociale” della scuola organizzava festini e si dava alla pazza gioia con ogni ballerino gay che frequentava il suo corso di danza.

Ho sempre sognato due amiche lesbiche! Guarda qui?! …Insomma non mi ha detto nulla, che bastarda! Tu lo sapevi?”  
i Libri nelle mani di Mary Margaret scivolarono in terra dallo stupore mentre posava lo sguardo sul cellulare del ragazzo:  sbarrò gli occhi e fece un passo indietro per la sorpresa.
Non era possibile…
Sentì il cuore mancare un battito: Come diavolo era possibile?
Da quando Emma era lesbica e non glie l’aveva detto?  Non ci credeva.. non era possibile. Conosceva Emma Swan da un anno ormai e per lei era davvero una grande amica, si confidava senza problemi, anche se il loro rapporto non era equiparabile a quello che aveva con Ruby, la sua migliore amica.
N-No…” riuscì a dire solamente ciò, perché non se l’aspettava. Anzi… era shoccata. Non se l’aspettava minimamente anche perché solamente una settimana prima le aveva rivelato di provare un certo interesse per Killian Jones, il capitano della squadra di Barca a Vela.
Mary Margaret Blanchard era una delle ragazze più posate e educate della SHS. Era così comporta e silenziosa, cordiale e buona che molti la trovavano quasi fastidiosa, pur nonostante fosse una ragazza che non avrebbe mai osato far del male ad una mosca, figurarsi far qualcosa di antipatico come sparlare dei compagni. Veniva da una normalissima famiglia di Storybrooke: suo padre era uno dei pediatri più rinomati della cittadina e sua madre un’infermiera, volontaria in Ospedale. Spesso seguiva i suoi genitori in ambulatorio e nel tempo libero la si poteva trovare a prendersi cura dei bambini nel reparto di pediatria o ad assistere gli anziani a cui badava sua madre.
Era una normalissima ragazza che credeva ancora nei vecchi valori, nel vero amore e nel bene. Ogni domenica mattina andava a messa con Eva, sua madre, e lontano dalle corsie dell’Ospedale di Storybrooke si divertiva con i suoi amici.
Insomma la sua vita sembrava praticamente perfetta, avvolta in una campana di vetro che la proteggeva da ogni stranezza e ogni male: David, il suo ragazzo, la chiamava “Biancaneve” tanto era candida, pura e buona…lei a sua volta lo definiva il suo “principe azzurro”. Insieme erano una delle coppie più belle della scuola, più dolci e ammirate. Era una ragazza così semplice e normale che nel venir a conoscenza di quella notizia era rimasta quasi shoccata: aveva fatto fatica anche ad accettare l’omosessualità di Neal, figurarci ora con Emma. Il mondo dei gay, per lei che veniva da una famiglia con canoni classici e vecchi valori, era un universo davvero incompreso e distante, incomprensibile.

Ehy!”
Fu quel saluto a richiamare Mary Margaret alla realtà. Si voltò a guardare Emma, mentre si chinava a raccogliere i libri e boccheggiò appena, lasciandosi sfuggire un sorriso nervoso.
Emma! Perché non me l’hai detto?! Da quando va avanti questa storia!?”
Inizialmente la bionda non capì ma…non ci mise molto ad afferrare: parlava sicuramente di lei e Regina ma com’era possibile che la voce si fosse sparsa tanto velocemente? Era successo solamente la sera prima, cioè loro due l’avevano deciso neanche ventiquattro ore prima. Come faceva già a saperlo?
“…tu come lo sai?” si limitò a domandargli, accigliandosi
Ma come?! Lo sa tutta la scuola!  …e da Regina non me l’aspettavo…” ammise il giovane annuendo rapidamente e arricciando le labbra. Nonostante tutto Emma davvero non capiva: era evidente che l’argomento fossero lei e l’amica ma… come diavolo faceva a saperlo già?!
Il suo sguardo si posò sul suo cellulare e schiuse le labbra notando la schermata della Home di Facebook. Afferrò lo Smartphone e sbarrò gli occhi leggendo l’aggiornamento di stato di Regina:
ufficialmente fidanzata con Emma Swan

Un brivido di rabbia gli percosse la schiena e si limitò a scuotere la testa. Quella maledetta bastarda con quel gesto non le aveva dato neanche il tempo di pensarci meglio. Non le aveva dato il tempo di farci l’abitudine all’idea, non le aveva permesso neanche di ripensarci: e se lei volesse tirarsi indietro? E se Killian Jones, per caso, quella mattina le avesse chiesto di uscire? Lei avrebbe dovuto rifiutare perché ORA era ufficialmente fidanzata con la sua… migliore amica che era anche…la sua sorellastra. Che poi… non era neanche la sua migliore amica.
Ma nel profondo, nonostante tutto, Emma era consapevole che la sua rabbia era ingiustificata, era piuttosto determinata a far qualsiasi cosa pur di tornare a riavere Regina come amica, pur di poter tornare a parlarci liberamente senza aver il timore di esser respinta. Eppure arrabbiarsi con lei, dopo anni di “guerra fredda”, era terribilmente facile: restare indifferente ai suoi giochetti era un’ardua sfida e Emma ora come non mai temeva che non ci sarebbe riuscita. Sarebbe stata una relazione complicata la loro, ne era certa.
Lasciò il telefono a Neal, bruscamente, quasi lanciandoglielo e gli rivolse le spalle, infuriata: era stato un colpo basso quello, un gesto davvero meschino. Poteva avvisarla e decidere insieme quando dare la notizia, soprattutto come darla!
Così mentre attraversava il corridoio come un treno, una furia, Mary Margaret la osservava ancora paralizzata, con gli occhi sbarrati e le labbra socchiuse: incredula. Doveva assolutamente parlarne con Ruby, non poteva crederci.

Tu! Come hai potuto?!”
La tracolla di cuoio di Regina scivolò in terra appena Emma l’afferrò per la spalla per farla voltare. Katheryn, una delle Cheerleader con cui stava parlando la mora, si fece da parte e sbarro gli occhi vedendo la bionda spingere quella che tutti credevano la sua ragazza contro gli armadietti e fissarla con rabbia, bloccandola.
Lo stupore sul volto di Regina non sfuggì a nessuno degli studenti che si erano bloccati a fissare quella scena in corridoio, attoniti, evidentemente stupiti: stavano da poco insieme e già si picchiavano?
Emma, tesoro, cosa succede? …Non dirmi che te la sei presa perché non ti ho svegliata..”
Sul volto di Emma comparve un sorriso teso, maligno, quasi nevrotico per la rabbia. L’avrebbe volentieri presa a schiaffi, ma in quella situazione era incastrata: non poteva far altro che assecondarla, arrendersi a quel casino che aveva messo su Regina e che lei aveva da subito assecondato, quasi senza esitare. Che stupida che era stata. Aveva programmato tutto, ne era certa. Ne era più che sicura… e lei che quella mattina, appena alzata, aveva quasi deciso di lasciar perdere, quel piano era folle ed era quasi certa che non le avrebbe portate da nessuna parte.
“Sappi che questa me la paghi, Mills” sibilò in modo che solamente lei potesse sentirla. La risposta di Regina a quelle parole fu un piccolo sorriso vittorioso e di conseguenza si sporse a baciarla, per fare scena e spettacolo, per rendere le cose ufficiali agli occhi di tutti. Ancora una volta le loro labbra si unirono all’improvviso e il fiato di Emma venne mozzato bruscamente : la sensazione fu la stessa. Un brivido le percorse la schiena e lei si trovò quasi costretta a proseguire, a lasciarsi andare a quel piacevole contatto che continuava a definire dentro se “sbagliato” pur di farselo piacere meno.
Intanto il vociferare fitto degli studenti era mutato in un coro che si confondeva con gli applausi.
Quando Emma e Regina si allontanarono la mora levò il mento, ghignante: lo sapeva, ne era certa che sarebbe andata così. Tutti l’avevano presa bene e ora erano la coppia dell’anno. Prima d’allora, eccetto Neal, nessun gay si era dichiarato a scuola, nessuna coppia lesbo si era fatta avanti e si era mostrata senza timori.
Ma tra tutte quelle acclamazioni, in un angolo lontano, un gruppo di ragazzi osservava la scena silenziosamente:  David, Mary Margaret, Ruby e Neal le guardavano attoniti. O meglio… i primi tre non avevano parole al riguardo, Gold invece si era unito ai cori.
“mio dio…quanto sono carine! Se solo tutti avessero il coraggio di fare coming out come loro due…” 
Lo sguardo di Ruby incrociò quello di Neal appena lui si voltò a guardarli. Eppure l’amico non ricambiò quell’occhiatina, anzi, non vi badò minimamente. Per lei suonò tutto ciò come una terribile frecciatina ma… non lo poteva essere. Nessuno sapeva, nessuno doveva sapere.
“Che significa Coming…out?” David si poggiò agli armadietti, stringendo Mary Margaret per i fianchi, mentre osservava gli studenti riprendere i loro normali ritmi e la nuova “coppia dell’anno” andare via, parlottando fittamente.
“è quando un gay si rivela… o quando lo fa una coppia gay! Insomma è un evento…ci vuole coraggio”
“Scusate…devo andare…
” il tono di Ruby parve improvvisamente freddo e distante. Superò il gruppo di amici e svanì nella folla, mentre i tre la osservavano sbalorditi.
Che le prende?” chiese David guardando la sua Biancaneve, che si strinse nelle spalla.
I-io… non lo so… Oh perbacco! Ruby! Ruby Aspetta!” E così a svanire tra la folla non fu solamente la nipote della preside Granny, ma anche la sua migliore amica la quale esigeva spiegazione per quel cambio d’umore improvviso. In qualche modo sembrava che le parole di Neal l’avessero colpita.

Donne… e chi le capisce!” Il rumore dello sportello dell’armadietto lì accanto che si chiudeva costrinse David e Neal a voltarsi. Killian Jones li osservava con il suo solito ghigno “Nolan, Gold…” borbottò tenendo un paio di libri tra le mani.
“Oh Killian, ciao!” il sorriso di Neal fu smagliante, come sempre. Erano anni che sperava che il capitano della squadra di Barca a Vela si rivelasse gay. Era più o meno dal suo primo anno che ci sperava ma…era piuttosto sicuro che non sarebbe mai successo. Non parlava molto spesso con lui, anzi…sembrava un tipo che preferiva starsene per gli affari suoi, seduto al molo o sulla spiaggia del lago vicino la scuola, con una bottiglia di birra tra le mani, ma… quelle poche volte che aveva avuto il piacere di parlarci aveva potuto costatare che era un tipo apposto –tutto sommato. Anche se… quando voleva poteva rivelarsi un vero e proprio stronzo.
A differenza sua David non la pensava così: lui di Killian Jones aveva sempre e solo conosciuto la parte peggiore. Forse perché a differenza di Neal non aveva mai provato a conoscerlo davvero. Per lui Jones rimaneva un balordo pezzo di merda. Il solito bastardo che ci provava con tutte, il solito belloccio presente in ogni scuola. Un maledetto voltafaccia, paragonabile a una bandiera che sventolava a seconda di dove tirava il vento. Era certo che pur di salvarsi la pelle, in qualche modo, Killian Jones si sarebbe rivelato capace di schierarsi anche con la parte peggiore di due gruppi rivali: pur di ottenere ciò che desiderava avrebbe fatto di tutto.
“Jones…” il saluto di David fu gelido, come sempre.
“Allora sembra che tu non sia l’unico gay della scuola, Neal...”
“Non dirmi che anche tu stai per fare coming out!”
gli occhi di Gold si illuminarono improvvisamente, ma si spensero appena notò Killian poggiarsi al pilastro accanto a loro e guardare verso le macchinette in fondo al corridoio, dove Emma e Regina discutevano ancora mentre la bionda prendeva il suo solito sneak.
No… mi riferivo a loro due. Farei di tutto per farmele entrambe… Tu conosci bene Emma Swan, vero?”
Neal e David si scambiarono un’occhiata e le labbra del gay più ricco di Storybrooke si schiusero, capendo le intenzioni del capitano.
“Si…”
“bene, dovremmo uscire tutti e tre un giorno…

"Quando vuoi!!"  le labbra di Neal si arricciarono in un ghigno malizioso, anche se dentro di se era piuttosto incredulo. Lo sguardo di Killian incrociò quello di David, ma dei due sorrise solamente il capitano della squadra di Barca a Vela. Trovava quel comportamento così stupido da parte di Gold: la speranza che gli brillava negli occhi era così infantile e idiota. Lui non sarebbe mai passato "all'altra sponda", era inutile continuare ad augurarselo.
"Intendevo io, Emma e Regina..."
Rispose gelido, svenendo anche lui  nel fiume di studenti che attraversava il corridoio principale della Storybrooke Hight School, mentre Neal lo guardava digustato, ma tutto sommato ammaliato da quella fredezza. Era un maledetto bastardo.
Neal, sapeva da quanto Emma guardasse Jones da lontano, da quanto tempo sognasse un appuntamento con lui e… non gli avrebbe permesso di rovinare la sua nuova Ship. Non poteva permettere che Emma e Regina si lasciassero.

Magari quando mi scoperai…” si limitò a rispondergli acidamente, mentre si allontanava.
“Smettila, placa gli ormoni .... Non accadrà mai! ” gli ricordò David, osservandolo disgustato
“Se lo dici tu… e poi è da stamattina che le future Reginette del ballo litigano …ci manca solo lui che distrugge la mia nuova OTP!”

David roteò lo sguardo e si sistemò lo zaino in spalla, sospirando e lasciando scivolare le mani in tasca. Neal a volte era davvero impossibile.
“Forza, andiamo Checchina…”
“IO non sono una checchina. Io sono una checca!”
borbottò Neal di rimando, fingendosi offeso e provando a dargli un pugno sulla spalla, virilmente. Ma David rispose con una risata divertita, spintonandolo. E continuarono così, tra una risata e l’altra fino a quando non arrivarono in classe.





SdA:

Okay, si... avevo detto che avrei caricato Lunedì ma... avevo il capitolo pronto, era lì che ogni volta che aprivo Word mi diceva "E su! Dai...Molly caricami!"
Allora non ho resistito! Anche perché in questo capitolo presento uno dei personaggi che amo di più di questa FF: Neal! 
E' la prima volta che scrivo di un personaggio gay ed è così bellino, soprattutto farlo fangirleggiare su una delle mie coppie preferite in una FF che parla di questa ship che oltre tutto sempre esser anche la sua OTP!  
E' tutto così "fangirleggioso" (???) Ahahahahah
Insomma io personalmente adoro Neal, anche perché è davvero una checchina pettegol- O meglio no u_u non offendiamo! E' davvero una checca pettegola!
Lo amo!
E poi mi intenerisce molto aver descritto Mary Margaret così shoccata e innocente... spero che anche voi siate entusiasti come me e ...ribadisco! Fatemi assolutamente sapere cosa ne pensate: se era quel che vi aspettavate, se era quel che pensavate sarebbe successo, le vostre aspettive e soprattutto se avete qualche nota..qualcosa da farmi notare!

Vi anticipo qualcosa sul prossimo capitolo...perché l'ho già scritto e quindi so già che finirà come questa settimana, forse... sarà molto, molto ...caldo. Tipo quando vi fate una sauna o una doccia con l'acqua bollente e c'è così tanto vapore che non si respira!
Ah... e sarà abbastanza lungo. Infatti avevo pensato di dividerlo in due ma non mi convince. Quindi sarà lungo... mi dispiace! 

E poi ricomparirà anche Ruby .... secondo voi, qual'è il suo segreto?
Non ditemi "è un Lupo Mannaro" ...perché per quanto possa essere *non mi viene l'aggettivo D:* ..........attiva (???) la mia fantasia... non penso sia il caso di farla essere un Lupo xD Ma chissà! (???)
Ditemi, ditemi che ne pensate e per chi segue
Faking It... avete ritrovato qualche altro personaggio della serie nella FF?
Sono ancora aperte le scommesse :3

Ahhhh a presto!
Mi entusiasmo facilmente, sì...
Zia Molly!


PS: Grazie a tutti i lettori che sono passati a leggere, grazie a tutti i recensori e a tutti quelli che hanno messo -e spero metteranno- tra preferiti, ricordati e seguiti la storia!


*Il prossimo Capitolo verrà caricato durante il corso della prossima settiman -Sicuramente perché è da rivedere.


 
   
 
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