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Autore: DarkInk    14/12/2014    3 recensioni
[Creepypasta]
[Creepypasta]Ilah è una semplice ragazza, o almeno così pensava, prima di essere accolta nella villa. Ora dopo innumerevoli richieste, potrà ricevere un addestramento speciale dalle creepypasta. Ma andrà tutto secondo i piani?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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*Finalmente sono riuscita ad aggiornare! \(°7°)/ yay! Scusate, ma la scuola non aiuta, in sei giorni scolastici ho avuto cinque verifiche...sono sopravvissuta non so neanche come...^^" Ma ora vi lascio, buona lettura~*

 

Riapro lentamente gli occhi. Una forte luce li invade ancora mezzi addormentati. Fuori la finestra riesco a vedere il sole già alto, sovrastare gli alberi.
...che ore sono?
Tasto il comodino alla mia destra per trovare la sveglia, le 14:49...ho dormito decisamente troppo...
Stiracchio il mio corpo intorpidito per poi mettermi seduta, i muscoli delle mie gambe sono ancora doloranti per la 'corsetta' di ieri notte, sono curiosa di sapere cosa accadrà oggi.
Scendendo dal letto mi rendo conto di essere ancora vestita, oh già! Ieri sera non mi ero messa il pigiama. Tolgo la mia giacca di pelle e pettino i miei arruffati capelli biondi prima di scendere in soggiorno.
Sento rumori e voci provenire dalla cucina, mi ci dirigo.
"Buongiorno..." dico con un tono stanco mentre mi strofino gli occhi.
"Hai il pranzo sul tavolo" la voce di Slendy mi da un 'caldo' benvenuto...
Mi avvicino alla tavola, dove stanno pranzando anche gli altri, che mi guardano un paio di secondi per poi tornare a mangiare, intanto sento degli sghignazzamenti diffusi e sono abbastanza sicura del fatto che appartengano a Jeff (ovviamente...) e L.J (immancabilmente...)...mi chiedo quale sia il motivo di tale divertimento...
Mi siedo al posto e mi ritrovo davanti ad un panino al prosciutto...che bello svegliarsi la mattina e iniziare la giornata con il 'delicato' gusto salato dell'affettato, ma il mio stomaco brontolante richiede cibo e non posso ignorare questo bisogno, prendo il sandwich e inizio a strapparne grandi pezzi con la voracità di un leone.
"Ilah?" mi chiede Slender frededdamente con solo un accenno minimo ad un tono di domanda, per un istante mi è sembrato che le risatine siano aumentate e che si sia aggiunto anche Ben al divertimento, ma sarà solo un mio suggestionamento, credo.
"Shi?" chiedo io confusa e con la bocca piena mentre la copro con la mano sinistra.
"Masky mi ha riferito la tua 'performance' di ieri notte..." le risate di sottofondo sono aumentate per un paio di secondi, prima che Slendy fulminasse con lo 'sguardo'
 coloro che emettono tali rumori fastidiosi.
I miei muscoli si irrigidiscono per qualche secondo e quasi mi strozzo con un grosso boccone del mio pasto, fisso di sottecchi Mr. Basetta che non mi sta neanche calcolando.
"Non guardare Masky così, gli ho chiesto io di ririferirmi tutto" Ma come ha fatto ad accorgersi che lo stavo squadrando male?! Il fatto che riesca a vedere TUTTO per me è ancora un inquietante mistero, calcolando che tecnicamente non ha neanche gli occhi!
Sobbalzo e abbasso gli occhi sul mio bicchiere, osservandolo come se fosse la cosa più interessante di questo pianeta.
"Da oggi voglio che ti impegnerai il doppio, altrimenti, se realizzeremo che stiamo solo sprecando tempo con te, tornerai alla tua situazione precendente"
Tiro un sospiro stressato, in parole povere dovrò sgobbare il doppio.
Durante la giornata ho ammazzato il tempo leggendo qualche libro e facendo qualche scarabocchio su un pezzo di carta, dando un'occhiata fuori la finestra di tanto in tanto per controllare se stesse facendo buio. Finalmente, dopo quattro ore e mezza di noia il cielo è diventato abbastanza buio da avvolgere e coprire tutti gli orrori che avremmo compiuto in quella lunga notte. Come la sera prima, ci siamo radunati nel grande salotto.
"Con chi dovrò andare oggi?" dico mentre volto lo sguardo verso Sally. La bambina mi guarda pensierosa per un paio di secondi poi i suoi occhi verdi vengono invasi da un riflesso luminoso, si avvicina di corsa a Ben e gli prende al volo il cappello, arruffando così i suoi capelli biondi.
"HEY!! Ho detto miliardi di volte di non sfiorare MAI il mio cappello!!! Ridammelo!" mai visto tanto furioso.
"Eddai, solo per un paio di secondi!" replica Sally, mentre mette in pratica la sua tecnica 'occhioni da cucciolo di foca'.
"...okay.." risponde Ben mentre si massaggia la radice del naso.
"Yay!! Ora Ilah vai in un'altra stanza!!"
"Ok.." mi alzo poco convinta dalla sedia e mi dirigo in cucina.
Aspetto pazientemente mentre cerco di captare tutti i rumori provenienti dalla stanza accanto.
Dopo non molto la ragazzina mi richiama insieme a loro. Vengo accolta nella stanza dal sorriso di Sally che mi porge il cappello verde di Ben, sembra pieno di oggetti, e la faccia arrabbiata di Ben conferma questa mia supposizione.
"Avanti! Pesca qualcosa!" mi dice la bimba impazientemente.
Mi spingo leggermente in avanti mentre metto la mano nel 'sacco', è pieno di roba e non so esattamente cosa sto toccando, tutto ha una consistenza differente, cerco di scavare un po' per arrivare al fondo, quando infine sfioro qualcosa che attira la mia attenzione, un oggetto rivestito di plastica, lo afferrò e lo porto fuori dal cappello.
Un grosso lecca-lecca.
Per un paio di secondi osservo sospettosa il colorato dolcetto che ho appena pescato, non ci vuole molto prima che realizzi a chi appartiene...
Mi volto lentamente verso un certo Jack che nel frattempo sta cercando di nascondere un enorme ghigno dietro la sua mano sinistra.
"Bhe a quanto pare non mi annoierò~"
Mi disfo in fretta del lecca-lecca (non mi fido dei dolci di Jack...) e mi preparo ad andare. Prendo la giacca di pelle e rinuncio a portarmi la torcia...so già che non potrò usarla...
Mi dirigo all' ingresso e trovo L.J in piedi di fronte alla porta, appoggiato al muro a braccia incrociate, sulle sue labbra è dipinto uno strano sorriso...bhe dopo tanto tempo che lo conosco quel suo ghigno non mi pare più tanto strano...
"Allora?" mi chiede con un tono strano, quasi denigratorio.
Metto il broncio sentendomi in qualche modo offesa.
"Allora niente!" dico mentre cammino verso l'uscita. Lui resta immobile, nella stessa identica posizione, con l'unica differenza del suo sguardo che mi osserva senza lasciarmi mai sola...gli passo davanti e non fa una piega, concontinua a ghignare senza un motivo apparente...
Una volta fuori mi volto verso il pagliaccio incrociando le braccia e battendo un piede a terra, poi finalmente si smuove ed esce.
Non trovando un valido argomento di discussione, preferisco non parlare direttamente, ogni tanto osservo Jack con discrezione, senza farmi notare, cercando di trovare un momento propizio per chiacchierare...
"Alloooora...che dobbiamo fare stanotte?" non lo guardo direttamente in quei suoi occhi bianchi...ora che ci penso su non sono mai riuscita a sostenere il suo sguardo per più di tre secondi, non che ci fosse un motivo particolare, semplicemente non riesco a fissarlo, e lui lo sa...e mi tortura in continuazione e in qualsiasi modo.
Non ricevo nessuna risposta, sospiro ed alzo lo sguardo sul suo volto costretta nuovamente a guardarlo negli occhi...che adesso hanno un espressione particolare, noto le sue sopracciglia si alzano ed abbassano ritmicamente, analizzo attentamente ciò che ho detto poco fa e sento le guance prendere colore.
"Smettila di fare il pervertito!" dico mentre alzo il mio braccio con l'intenzione di colpirlo sulla spalla , ma l'unica cosa che faccio è smuovere una nuvola di fumo nero...oh no di nuovo quel suo scherzetto...non faccio in tempo ad elaborare le informazioni che sento un fruscio leggerissimo dietro di me seguito subito da un 'bu!' accanto al mio orecchio sinistro. Salto leggermente per la sorpresa e mi giro di scatto verso il clown.
"Eddai!" gli do una piccola spinta e questa volta decide di prendersela, anche se non si smuove di un millimetro.
"Okok~" alza le braccia a mo di resa.
"Seriamente che dobbiamo fare?" riabbasso lo sguardo come mio solito mentre ricominciamo a camminare tra gli alti alberi.
"Da un paio di settimane sto lavorando con un ragazzino del quartiere appena fuori dal bosco" in effetti avevo notato che ci stiamo dirigendo verso la piccola città.
"Un paio di settimane? Come mai così tanto?" chiedo incuriosita.
Sento forte e chiaro uno sbuffo proveniente da Jack, mentre la sua faccia si contrae in un' espressione un po' rabbiosa un po' stressata che emana un'aura buia e minacciosa.
"Quel marmocchio è tremendo...ma questa notte sarà quella buona"
Alzo un sopracciglio.
"Perché?" chiedo atona.
Jack volge lo sguardo verso di me, il suo sorriso si apre leggermente permettendomi di vedere i suoi appuntiti denti. Mi fisso su un'area dietro di lui per non guardarlo direttamente, ma anche per non farlo accorgere di ciò...altrimenti ricomincia a fare l'idiota...
"Questa sera va al luna park, e ho già qualche ideuccia che vorrei mettere , in pratica al fine di far crepare quel piccolo stronzetto..." la sua voce da 'al fine' in poi si è fatta sempre più scura e minacciosa, tanto che a fine frase sembrava più un basso ruggito che una serie di parole composte.
"Si può sapere che diamine fa questo ragazzino per farti addannare in questo modo?" so che il pagliaccio prova un odio 'particolare' verso i bambini...ma raramente è mai arrivato a quel livello.
"Vedrai"
...Ora non mi sento tranquilla...
Dopo una decina di minuti inizio a sentire il rumore del parco divertimenti, e le luci iniziano a filtrare tra i tronchi degli alberi. Poi d'un tratto, il bosco si interrompe, lasciando spazio ad attrazioni di qualsiasi genere, bambini scorrazzanti e adulti sorridenti, ci sono molti tendoni lungo il limitare del bosco, proprio dietro ad uno di questi noto un ragazzino sui dieci anni nascosto alla vista di tutti, sembra impaziente, come se stesse aspttando qualcuno.
Mi volto verso Jack, che senza distogliere lo sguardo dal bambino, annuisce lentamente.
Poi si volatilizza in un malsano ammasso di fumo scuro, mi guardo intorno per alcuni secondi prima di individuarlo accanto al target.
Mi avvicino di corsa senza farmi notare e mi posiziono né troppo lontano né troppo vicino ai due.
"Ce l'hai fatta a farti vedere! Mi hai detto tu di andare al luna park e poi vieni in ritardo?! Idiota!"
Guardo stupita il pagliaccio, che per una frazione di secondo ha digrignato i denti prima di piazzarsi sulle labbra un bel sorriso finto.
"Però ora sono qui! Non è questo quello che importa?~"
"Buon per te, altrimenti ti avrei costretto a metterti i vestiti della mamma come ho fatto ieri" soffoco a fatica una risata mentre vedo le guance di Jack diventare un po' meno pallide e un po' più rosse, mi esce un piccolo grugnito dovuto al sghignazzamento soppresso, gli occhi dello stressato clown si spostano di scatto verso di me con la furia omicida di una bestia infernale, smetto subito di ridere e ridirigo lo sguardo verso un punto random...non mi conviene scherzare adesso...
Il piccolo dolce bimbo si rende conto solo ora della mia presenza.
"Chi cavolo è quella?!" chiede ad alta voce puntandomi un dito contro.
"È...emm...una mia aiutante" risponde Jack spingendo giù con la mano il dito del nanerottolo.
"Voglio andare nella camera degli specchi!" lo sguardo del pagliaccio si riaccende.
"Certo! Ma prima dobbiamo aspettare che tutti vadano via perché io sono solo il tuo migliore amico e gli altri non devono assolutamente vedermi!"
"Ma io voglio andarci adesso!!" il bambino ha iniziato a sbraitare con la voce tipicamente acuta, socchiudo un occhio mentre controllo che nessuno sia attirato dal casino che sta facendo il marmocchio...ora capisco perché Jack è così esaurito.
"Più tardi, dobbiamo aspettare che il parco chiuda." si china leggermente verso il capriccioso bambino.
"Senti Pinocchio! Mia madre sta per andare via e non posso stare qui per molto" smorzo un'altra risata mentre mi rendo conto che 'Pinocchio' sta per entrare in stato di Berserk...mi allontano di qualche passo per precauzione, ma fortunatamente dopo un paio di respironi riesce a calmarsi, ma non resisterà a lungo.
"Aspettiamo che tua madre vada via, penserà che magari ti potresti esser perso tra la folla e poi ci potremo divertire per il resto della notte~"
Il ragazzino resta in silenzio per alcuni secondi.
"OK, ma adesso voglio lo zucchero filato!" Jack viene attraversato da un brivido, e da un paio di contrazioni alla palpebra destra, sulle sue labbra si forma un sorriso insano che è coperto con la mano che massaggia la fronte dolorante, mi avvicino in fretta e scosto leggermente il povero stressato per permettermi di parlare direttamente al piccolo viziato.
"Ti ci porto io a prendere lo zucchero filato." dico sorridendo.
Il ragazzino, dopo aver emesso una specie di grugnito, inizia a camminare spedito verso uno dei carretti, mi incammino appresso a lui, ma mi sento fermare improvvisamente da una mano sulla spalla.
"Quando vedrai il parco completamente vuoto e le luci spengersi , copriti le orecchie" mi sussurra Jack. Non ho ben inteso le sue intenzioni ma ho come la sensazione che dovrò seguire il consiglio del clown...
Vado verso il carretto, fortunatamente mi ero portata un po' di soldi, lascio il ragazzino indietro mentre prendo l'ammasso di zucchero.
Torno indietro verso il lagnoso e gli porgo l'oggetto dei suoi desidedi, che strappa dalle mie mani e annusa. Vedo la sua espressione accigliarsi ancor di più.
"Io lo volevo alla vaniglia non alla fragola!!" grida mentre getta a terra lo zucchero filato. Resto confusa e sconvolta guardando il frutto dei pochi soldi che avevo spiaccicato al suolo.
"M-ma non c'era bisogno di-"
"ZITTA!" mi arriva un inaspettato e doloroso calcio allo stinco...inizio a spazientirmi...
Tutto d'un tratto Jack mi sembra anche troppo calmo con questo qui, fossi stata in lui me ne sarei liberata già da un bel pezzo!
Lentamente, il posto comincia a svuotarsi, fino al momento in cui gli unici presenti siamo il bambino ed io. Improvvisamente tutte le luci si spengono una dopo ll'altra, lasciando tutto al buio...ma è normale, dopotutto prima di chiudere vengono spente tutte le attrazioni...credo.
Nell' aria inizia ad aleggiare il suono di una fisarmonica, suona un motivo famoso, tipo quelli dei carillon o delle scatole a manovella...credo si chiami...Pop goes the weasel?
Realizzo. Cacchio! Provo a coprirmi le orecchie con le mani, ma è troppo tardi, non riesco a muovermi, sono immobilizzata. Dannazione, come ho fatto a dimenticarmene?!
Le mie gambe iniziano ad avanzare da sole...cavolo! Posso solo muovere gli occhi a piacimento, tutto il resto è fuori dal mio controllo. Sposto lo sguardo verso il ragazzino, anche lui sta involontariamente camminando, nei suoi occhi riconosco la paura. Forse avrei provato pena per lui se fosse stato un ragazzino carino ed educato...'forse'...ma non è così, quindi non mi fa né caldo né freddo.
Guardo avanti a me per capire dove ci sta portando Jack e vedo una grande struttura, l'unica illuminata, dai muri colorati ed una grande insegna, 'mirrior's house'...che vuole fare? Intanto l'inquietante canzone guida ogni nostra mossa.
Siamo costretti dai nostri piedi ad entrare nell' attrazione e a prendere due strade differenti, il bambino non emette alcun suono tanto è spaventato. Vedo la mia immagine riflessa ovunque mentre il suono della fisarmonica si interrompe bruscamente, provo a muovermi e mi rendo conto di aver di nuovo preso il controllo dei miei movimenti. Mi guardo intorno cercando non so neanche cosa, non sono spaventata, ma la situazione a me ignota mi fa provare un buco alla bocca dello stomaco, guardo all' interno dello specchio di fronte a me sul quale si specchia un esercito di mie copie...è abbastanza strano...
Improvvisamente, le luci bianche che illuminano tutto si spengono.
Sento un piccolo gemito di sorpresa provenire dal ragazzino, seguito da una risata che gela il sangue. Non vedo assolutamente nulla così resto immobile onde evitare di spaccarmi la faccia contro uno specchio. Il silenzio più assoluto.
Tutto d'un tratto torna la luce, serro gli occhi per il fastidio ma appena li riapro mi ritrovo circondata da centinaia di Jack. Un urlo agghiacciante proviene dal bambino. Faccio un salto per lo spavento, è come se fosse al posto del mio riflesso ma fa movimenti indipendenti, lo guardo attonita, senza riuscire a distogliere lo sguardo dei miei occhi sbarrati, in ogni specchio è orientato verso un unico punto, quello da dove proveniva l'urlo di prima. Le lampadine sfarfallano prima di esplodere, la luce bianca ed accecante viene sostituita da una calda luce gialla emessa da non so cosa, i riflessi di Jack sono scomparsi. Percepisco alcuni gemiti deboli e rumori strani, che terminano con un forte suono liquido e carnoso, quasi gelatinoso, rabbrividisco. A tentoni cerco il clown mentre nell'aria si sente un forte odore di sanguigno. Dopo parecchie botte e lividi riesco ad individuarlo, è all'interno di uno specchio, ha le maniche inzuppate di sangue fino ai gomiti, i suoi abiti sono tappezzati di enormi macchie rosse e il volto, che ha un'espressione di sadico piacere, è sporco anch'esso di cremisi, ma la cosa che attira di più la mia attenzione è ciò che resta del ragazzino, tutto quello che dovrebbe stare all'interno di una persona era fuori, riverso sul pavimento... un conato di vomito mi attraversa ma fortunatamente riesco a trattenere il mio pranzo.
"Oww andiamo~ vuoi diventare un' assassina e ti fai impressionare da un po' di sangue?~"
Provo a rispondere ma quell' odore atroce mi impedisce di parlare, porto una mano alla bocca e mi appoggio al muro cercando di non vomitare.
Sento Jack sospirare e lo vedo uscire lentamente dallo specchio.
"Hai proprio uno stomaco di ferro..." mi dice con tono ironico.
"A me non fa impressione il sangue, a me fanno impressione le budella!"
"Ah e tu che ti ostini a diventare una creepy..." dice con un sospiro.
Lo flesho malissimo mentre mi lacrimano gli occhi per via dei conati.
"Ci riuscirò! Non importa cosa dovrò sopportare!"
"Oh ne sono certo~ ora andiamo" ribatte scompigliandomi i capelli, sporcandoli di sangue...
Riesco a rimettersi in piedi e inizio a seguire il clown.
"A proposito, non ti avevo avvertito di tapparti le orecchie?" mi chiede alzando un sopracciglio. Mi concentro sulle nuvole che coprono la tenue luce della luna mentre cerco una scusa...ma non ne trovo nessuna valida.
"Mi sono dimenticata..." confesso a bassa voce. Jack si abbandona in una risata di cuore alla mia motivazione, mi sento un'idiota...
"Comunque, ti sei comportata bene, non hai mostrato emozioni né di rabbia quando uno qualunque lo avrebbe strozzato, né di pena quando lo hai visto piangere, l'unica cosa è che devi abituati alla violenza bruta, non sarà l'ultima volta che vedrai qualcuno aperto come una cozza~"
Alle sue parole mi sento come realizzata, non mi sarei mai aspettata un discorso del genere da parte di Jack! Il mio volto viene illuminato da un sorriso di gioia.
"Allooora~ riuscirai mai a guardarmi negli occhi o il mio sguardo è troppo sexy per essere sostenuto da una timida sedicenne?~" mi volto di scatto verso il pervertito, sento la faccia bruciare.
"N-non iniziare a fare l'idiota!!" mi esce una voce acuta ed infantile.
"Si si, calma~" sulle sue labbra si dipinge un sorriso.
Mi riconcentro sulle sue parole...forse questo è l'inizio della salita, se è così non vedo l'ora di mettermi sempre di più alla prova, sento che ci riuscirò, ne sono sicura!



 

*Ed Ilah inizia a fare seriamente! (Si certo! XD) Spero che il capitolo vi sia piaciuto, come sempre se trovate qualche 'orrore' avvisatemi nelle recensioni~ fatemi sapere chi vorreste nel prossimo capitolo, anche se il personaggio non l'ho ancora presentato, richiedete richiedete! :3
Ciau ciau!*

   
 
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