08/11/2008
6 recensioniSapete? Ancora non riesco a credere di essere quasi riuscita a concludere la mia seconda raccolta. *-* Anche se la cosa, in fin dei conti, mi rende un pochino triste. =_=
In ogni caso, l'epilogo, pur essendo ancora in fase di lavorazione, è quasi concluso - e spero che sia una degna conclusione per questa pseudo-mini-long-fiction che tanto degna poi non sarebbe... XD Prima di lasciarvi continuare, vi ringrazio ancora una volta per aver continuato a seguirmi finora. Spero possiate farlo anche in futuro! ^///^
Grazie ad anxieroxiemuxie_chan e ad emily ff, sempre magnifiche. *-* Un bacio, in particolare, ad emily: te ne sei accorta! *__* Finalmente qualcuno ha capito cosa intendevo! (Visto che qui da me nessuno sembrava accorgersene... T_T) Grazie mille, davvero: se davvero questa storia rimarrà nel tuo cuore, sappi che tu sei già impressa a fuoco nel mio!
Ed ora, immancabile (XD), la penultima dedica alla maestra.
.. Onore e gloria alla somma Tanemura Arina-sensei!
You Fool
Maguri [Won't give up]
[407 words]
- Non pensavo ti saresti arreso così facilmente. L'aria della sera giungeva fresca alla finestra del corridoio, carezzandole il viso. - Ma io non mi sono arreso!
Maora si voltò verso di lui, che sorrideva sicuro di sé.
- Ho semplicemente rinunciato; per evitare di mettere Shizun in difficoltà, sai.
Lei annuì con scarsa convinzione, fissando il giardino sottostante.
- Se lui è felice con Otomiya, a me sta bene così. E poi, non è detto che in futuro non cambi idea!
La ragazza trattenne un sospiro. Era certa che, se avesse incontrato gli occhi di Maguri, vi avrebbe letto una sconfinata tristezza.
Ma la cosa più triste in assoluto era quella sua risata, il suo tono pacato e ironico.
Nulla a che fare con le consuete determinazione e allegria.
- In quel caso andrebbe bene anche a te, no? So che hai un certo interesse per lei. Anche se a lei piace solo Shizumasa. Siamo nella stessa situazione, io e te. Eh, Maguri? Maora assentì di nuovo, i gomiti elegantemente poggiati sul davanzale della finestra.
- Sì. Haine-chan mi interessa, è vero.
Maguri ridacchiò, senza guardarla negli occhi.
- Bene, allora prega che Shizun corra da me! Siamo davvero compagni di disavventure, vero, Maguri? Una mano, così longilinea da sembrare quasi femminile, si posò improvvisamente sul suo avambraccio.
- E nel frattempo? - Volle sapere Maora.
Percepì l'esitazione di Maguri, nell'istante in cui catturò i suoi occhi chiari con i propri.
- Beh.. nel frattempo.. Non so tu, ma io credo che mi consolerò pensando al postino. - Affermò lui, voltando lo sguardo.
Le iridi ambrate di Maora s'incupirono, infelici.
- Già. Il postino.
Un sospiro, stavolta non celato, sfuggì alle sue labbra sottili.
La sua mano scivolò via dal braccio di Maguri, che fissò un momento il cielo scuro, prima di allontanarsi un po'.
- Io vado. Buonanotte. Ci troviamo nella stessa barca, Maguri? Il suo battito accelerò; dapprima piano, poi sempre più forte, il cuore le s'imbizzarrì nel petto.
- Maguri!
Prima che svanisse, prima che la sua schiena si dissolvesse nel buio. Prima, doveva rivedere i suoi occhi.
- Sì?
- Io.. - Strinse i pugni, Maora. - Io non mi arrendo.
Strinse i pugni e pregò che lui avesse capito. Se è così, allora non lasciare la mia mano.. Maguri. - D'accordo.
Le gambe tremarono quando vide il suo sorriso. Per lei. Dopo così tanto.
- Allora buona fortuna. Maora intrecciò dita e stoffa in una trama delicata, al confine tra il cotone della camicia e l'orlo della gonna.
Forse, per una volta, lui aveva capito.
(*) Shizun è il diminutivo con cui - almeno nell'originale - Maguri chiama Shizumasa.