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Autore: Glendora    19/12/2014    1 recensioni
Farla finita sembra davvero molto facile, soprattutto nella solitudine di una camera d'albergo a chilometri di distanza da casa. Questo, però, non sembra il destino di Ville Valo che, inaspettatamente, tra le mura di quello che sembra essere un vero e proprio girone dell'Inferno, troverà quello che ha sempre cercato, ciò che la fredda lametta di un rasoio appoggiato sulla pelle non è stata capace di dargli. Ma il fato ama giocare con le persone e Ville non è certo immune...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Buongiorno!” La voce di Lily ha qualcosa di diverso, sembra più serena, più rilassata e sul suo volto sembra non esserci traccia delle ombre che Ville aveva notato la notte prima.

“’Giorno. Come ti senti oggi?” L’alba sta inondando di luce la stanza, è piacevole svegliarsi con quel bagno dorato che rende tutto più bello, degno di essere vissuto, ma il pensiero di Ville è tutto rivolto a Lily che, però, sembra essersi ripresa.

“Molto meglio. Ero solo tanto stanca, avevo bisogno di una bella dormita, tutto qui.”

“Dici che sono troppo apprensivo?”

“Giusto un po’, però mi piace! È da tanto che qualcuno non si occupa di me in questo modo, è dolce da parte tua.” Sedendosi a cavalcioni su di lui e premendo le sue labbra contro quelle di Ville, Lily inizia a baciarlo e subito l’uomo le mette le mani sui fianchi iniziando ad accarezzarla dolcemente attirandola verso di sé. “Ville non possiamo…” mormora, provando a divincolarsi.

“Oh sì che possiamo, è ancora presto” ride lui di rimando, mentre le sue mani scivolano sempre più in basso.

“Sei incorreggibile. La prossima volta prima di salutarti ti incateno al letto!”

“Oh sì, belle le catene. Non ti facevo così trasgressiva!” Risponde con uno sguardo che dice tutto.

“Ora ho capito perché sei ricoverato qui: sei completamente pazzo!” Anche Lily sorride e lo bacia, passandogli le mani sotto la maglietta per sentire sui suoi palmi il contatto con la pelle perfetta di Ville, intervallata dalla filigrana sottile dei tatuaggi che le accarezzano i polpastrelli.

“Su questo non ci sono dubbi: sono pazzo d’amore!”

“Temo non ci sia una cura per questa malattia, Mr. Valo” lo avvisa lei mordicchiandogli l’orecchio.

“E chi ti ha detto che voglia essere curato? Sto così bene.”

“Ah bè…se la mettiamo così…”

Tutte le mattine Lily si sveglia in quella stanza, bacia Ville per salutarlo prima di andare via e rivestire i panni della psicologa, ma immancabilmente quei baci e quelle carezze si trasformano sempre in piccoli momenti d’estasi capaci di accompagnare i due per tutta la giornata, appagando il bisogno che l’uno ha dell’altra in attesa di poter di nuovo stare insieme, senza finzioni o barriere, durante la notte.

Quel giorno, però, fare l’amore con Ville ha qualcosa di diverso, un sapore agrodolce per Lily che mentre lascia entrare l’uomo dentro di lei, pensa alla giornata che dovrà affrontare senza il minimo sostegno e senza l’appoggio di quella persona speciale che le sussurra all’orecchio tutto il suo amore.

Il piacere esplode in entrambi i loro corpi facendoli fondere insieme in quella magica alchimia che fin da subito sono stati capaci di creare e Lily cerca di imprimere dentro di sé ogni più piccola sensazione capace di darle forza una volta uscita da lì.

Le pareti della stanza si infiammano della luce del mattino che filtra dalla piccola finestra andando ad avvolgere i corpi ansimanti e nudi di Lily e Ville, ancora impegnati in quella danza di passione e sentimento capace di unire le loro anime.

“Un giorno o l’altro ci beccheranno. Saremo così concentrati su noi stessi da non accorgerci che il solo è già alto nel cielo. Fortuna che le stanze sono insonorizzate!”

“E ti darebbe fastidio? Intendo, essere scoperta…” chiede Ville guardandola negli occhi.

“No, per niente. Mi piacerebbe poter gridare al mondo intero che ti amo.” Poggiandosi sul fianco e tenendosi la testa con la mano, Lily passa l’altra sul viso di Ville e lo accarezza con dolcezza scostandogli i boccoli che gli cadono sulla fronte imperlata di sudore.

“Sono più belli lunghi, sai?!” dice arrotolandosi una ciocca attorno all’indice.

“Se è così allora non li taglierò mai più!”

“Ecco…magari una spuntatina di tanto in tanto, che ne dici?!” Ride lasciando cadere la testa sul petto di Ville.

“Tutto quello che vuoi amore mio” accarezzando la cascata di capelli color cioccolato di Lily, Ville ne apprezza le sfumature ambrate che illuminano le ciocche in un perfetto gioco di chiaroscuri che lo incanta tutte le volte.

“Pensi che io starei bene con i capelli più corti?” Chiede poi battendo un dito al ritmo del cuore di Ville.

“Anche rasata saresti stupenda” risponde stringendole la mano.

“Ne prenderò nota: poi non ti lamentare se un giorno mi vedrai arrivare, che ne so…con una cresta blu!”

“Saprò che è solo colpa mia!” Mimando un gesto teatrale di profondo sconcerto, Ville sorride nel constatare che tutti i suoi dubbi sul comportamento di Lily non erano altro che dei folli pensieri di un pazzo innamorato: la sua donna è lì, accanto a lui che scherza e ride come se nulla fosse e non c’è gioia più grande del vederla così rilassata e spensierata.

“Che cos’hai qui?” domanda poggiando il dito sulla schiena della donna intenta a recuperare i suoi vestiti, facendola rabbrividire appena a quel contatto con la sua mano gelata.

“So che ti sembrerà strano, ma non ho gli occhi anche dietro la testa. Cosa dovrei avere?”

“Sembra, non so bene…sembra quasi un livido. Ti fa male?” chiede premendo un po’ di più sulla parte leggermente violacea.

“No, non direi. Sicuro che sia un livido?” Domanda Lily cercando di capire se davvero Ville ha visto qualcosa.

“Magari mi sbaglio. Lascia stare, preparati che è tardi!”

Rivestendosi in fretta, Lily sospira di sollievo nel notare che Ville non sembra voler indagare oltre: detesta mentirgli, ma non vuole coinvolgerlo, non in quella storia, almeno non al momento.

“Questo pomeriggio ti porto fuori da qui, promesso! Chiedo l’autorizzazione a Connor appena torno dal convegno, tu però fai il bravo e non insospettire nessuno, né lui né Jasper…soprattutto Jasper: vorrei ritrovare la tua bella testa attaccata al tuo altrettanto fantastico collo quando torno, intesi?!”

“Farò il bravo, promesso.”

Scambiandosi un ultimo fugace bacio, i due si separano, ma questa volta Ville ha il cuore in pace perché sa dove è diretta Lily: aspetterà con impazienza il pomeriggio per poterla riabbracciare ed intanto studia un piano per poter sopravvivere a quella che sarà una lunga mattinata.

Lily, mettendosi alla guida per tornare a casa, farsi una doccia veloce e cambiarsi, pensa alle innumerevoli menzogne che ancora dovrà raccontare a Ville per giustificare quelli che in realtà non sono affatto convegni, ma appuntamenti con il destino.

   
 
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