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Autore: chemical_kira    09/11/2008    6 recensioni
"Odio la mia famiglia. La mia religiosissima famiglia di mormoni che pretende di ingabbiarmi nella loro rete di regole e proibizioni. E soprattutto odio lui. Il piccolo idolo della scuola. L'idiota che tutti osannano come se fosse dio sceso in terra, con quei capelli biondi e quel sorriso stampato perennemente sul volto. Lo odio questo piccolo prodotto della borghesia che mi si insinua nella retina ogni santo giorno accompagnato dal suo splendore di gloria immeritata." (Bert e Quinn ai tempi del liceo)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bert McCracken, Jeph Howard, Nuovo personaggio, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attention please: capitolo un pò sconcio e un pò volgare, scene di sesso slashoso e beh, se vi da fastidio evitate..Quinn è un maialino!


Bert's POV


Buongiorno McCracken”

mi volto.

Kurtz.

Chiudo il rubinetto e faccio per avviarmi alla porta ma mi blocca artigliandomi per il polso.

Quanta fretta..”

Mi volto e il suo sorriso mi irrita, così venato da sarcasmo da essere intollerabile.

Che cazzo vuoi Kurtz?”

Niente...” sussurra avvicinandosi pericolosamente a me “ ..solo che ero curioso..” si avvicina ancora di più, tanto che posso sentire il suo respiro sulla mia pelle “ di sapere cosa Quinn ci trova in te..” conclude poggiando le sue labbra sulle mie.

Resto immobile con gli occhi sgranati fino a che non realizzo quello che sta accadendo e lo spintono, facendolo andare a sbattere contro il muro. Un sorriso sadico si disegna sui suoi tratti e si riavvicina a me.

Io tento di sottrarmi ma sono palesemente meno forte, il suo peso mi schiaccia contro la parete e sento le sue mani infilarsi sotto la maglietta, raggiungere la mia pelle nuda e saggiarne la consistenza. Mi invade la rabbia mentre mi zittisce dicendomi che andrà tutto bene e il suo alito pesante si appropria dell'aria intorno a me.

Stringo gli occhi e raccolgo tutte le forze nello sferrargli una ginocchiata esattamente sul bassoventre e facendolo gemere di dolore. Si allontana da me piegato in due per il dolore, lo guardo pieno di odio. Come cazzo fa Quinn a scoparselo sto stronzo? Il pensiero che lo abbia solo sfiorato mi fa ribollire il sangue nelle vene, e il vederlo indifeso non stimola in me nessuna pietà, anzi mi inspira ancora più violenza. Gli rifilo un'altra ginocchiata nello stomaco, provocando un altro urlo di dolore.

Ed è come una droga vederlo gemere di dolore sotto i miei colpi, vedere il sangue ricoprirlo mentre immagini delle sue mani sul mio corpo e su quello di Quinn si confondono con l'unico effetto di farmi incazzare ancora di più.

Sono talmente preso che neanche mi accorgo che la porta si è aperta e due ragazzini mi guardano con la bocca aperta. Quando mi rendo conto del loro sguardo fisso su di me scappano terrorizzati diretti verso la presidenza.

Cazzo.

**


Quinn's POV


Noia.

Assurda, assoluta, nauseante e insistente noia.

Noia miscelata a preoccupazione e impotenza. Sentimenti che mi spingono ad uscire da qui e nello stesso tempo mi inchiodano nell'indecisione.

La musica esce potente dalle casse, ed è l'unica cosa che riesce un pò a coprire il rumore della mia ansia.

Oggi niente prove, e ovviamente niente uscite dato che i miei amici sono tutti al lavoro. E poi dopo questa mattina non ho neanche voglia di chiamare nessuno dei miei amici dell' High School. O meglio, uno che vorrei c'è, ma probabilmente mi sbatterebbe il telefono in faccia se lo chiamassi. E questo nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore non lo so. Forse è ancora nell'ufficio del preside, a spiegare le ragioni che lo hanno spinto a picchiare Kurtz. Non so perchè ma mi sento una merda, è colpa mia.

Non c'è altra ragione.

Sono l'unico cazzo di motivo per cui quei due si conoscono.

Percorro per l'ennesima volta la lunghezza del pavimento della mia camera avanti e indietro, avvolto dal nervosismo più totale.

Non ce la faccio.

Voglio uscire da qui, ho voglia di correre fino a sentire bruciare i polmoni. Fino a scollarmi dalla pelle la pesantezza del senso di colpa.

Prendo la giacca e faccio per lanciarmi fuori dalla camera, ma non appena apro la porta mi ritrovo Bert davanti.

Lo guardo sbigottito, e vedo una valigia ai suoi piedi assecondarne la figura. Passo rapidamente lo sguardo da lui alla valigia, incapace di formulare il benchè minimo pensiero.

Ciao..”

è la sua la voce che rompe il silenzio, ma non riesce a mettere fine al frullato di domance che mi si agita in testa.

Bert ma che..”

Non farmi domande Quinn, voglio solo una risposta da te..”

scosto lo sguardo dalla valigia e lo piantono nei suoi occhi azzurri rischiando di perdermi in quelle due pozze liquide.

Vuoi fare l'amore con me?”

sgrano gli occhi e senza neanche rispondere lo tiro a me facendo collidere le nostre labbra. Quando ci stacchiamo lui mi guarda sorridente.

Immagino sia un si..”

annuisco veloce e mi reincollo alle sue labbra, mi stacco solo per togliermi la maglietta e fare altrettanto con la sua. Sto per riattaccarmi a lui ma mi blocca.

Aspetta..fatti guardare..”

mi fermo imbarazzato, con il fiato corto per via dell'eccitazione, e nonostante io abbia ancora i jeans mi sento nudo sotto il suo sguardo indagatore.

Sei bellissimo..”

sussurra come assorto, e io sento le guance bruciarmi dall'imbarazzo. Lo spingo sul letto e gli salgo su, facendo collidere i nostri due petti nudi e lasciandogli una scia di baci sul collo. Lui ansima e geme sempre più forte, e la sua voce raggiunge il massimo del piacere quando poso le labbra sul suo basso ventre e lo libero dei boxer, accogliendo subito il suo membro tra le mie labbra.

Quinn..ah..sto per..”

mi stacco immediatamente dalla sua pelle e gli sorrido. Lui mi guarda annebbiato dal piacere, è talmente sexy in questo momento che la voglia che ho di lui rischia di farmi esplodere.

Non fermarti cretino, ti voglio dentro di me..”

sorrido davanti al suo romanticismo, però l'idea di prenderlo mi fa impazzire. Inizio a prepararlo con un dito, esplorando la sua cavità. Lo sento gemere, ma mi basta un'occhiata per capire che vuole che io continui. È impaziente, e la cosa mi fa sorridere. Estraggo il dito per bagnarlo di saliva. Guardo Bert malizioso mentre con la lingua gioco con le mie dita.

Quinn cazzo! Smettila! Vuoi farmi venire senza neanche fottermi?”

rido e introduco veloce le due dita dentro di lui, originando un gemito di disappunto. Ma quando inizio a muoverle i gemiti diventano di puro piacere. Vorrei prolungare i preliminari il più possibile ma il piacere mi sta esplodendo addosso e così senza preavviso sostituisco le dita con il mio cazzo. Lo sento sussultare non appena entro dentro di lui. Faccio aderire i nostri due corpi il più possibile, sistemandomi al meglio tra le sue gambe e iniziando a muovermi leggermente.

Lui mi guarda vacuo con un sorrisetto dipinto sulle labbra. Ad ogni spinta raggiungo le sue labbra e gli poggio sopra le mie, mentre lui geme sempre più forte. Avvolgo le dita intorno alla sua erezione e lo accarezzo, procurandomi un insieme ancora più forte di urla e gemiti che si mischiano ai miei.

Allman! Vuoi farmi morire per caso?”

sorrido e spingo più forte, guadagnandomi un altro urlo.

Non lo vorrei mai McCracken, non penso che riuscirei più a vivere senza di te..”

lo guardo negli occhi e vedo una lacrima scendere. Che cazzo ho detto di sbagliato? Sto per chiederglielo ma lui si avvicina a me imprigionando le mie labbra tra le sue, mentre il calore ci avvolge ed arriva l'onda dell' orgasmo.

Ci guardiamo stremati e ansimanti, mentre gli straschichi dell'orgasmo ancora ci riscaldano. Lui mi da un bacio sulla tempia e si stringe a me. Prendo una coperta per coprirci e mi addormento così, con il suo corpo tra le braccia e un sorriso tra le labbra.


**


Bert's POV


Sei l'unica cosa per la quale mi spiace andarmene.

Mi mancherai Quinn.

Addio.

Bert”


Rileggo le parole scritte di fretta e finalmente trovo il coraggio di posare il foglio sulla scrivania e recuperare la mia valigia abbandonata vicino alla porta.

Non trovo il coraggio per voltarmi a guardarlo invece. Anche se la sua figura è impressa a fuoco dentro di me e mi basta chiudere gli occhi per ricostruire ogni suo piccolo particolare.

È ormai sera e il buio si mescola col freddo in questo paese inutile di montagne e mormoni.

Non so cosa farò, dove andrò nè come riuscirò a sopravvivere. Ma so che devo andarmene da qui, abbandonare questo schifo di città. Lasciare la mia cazzo di famiglia. E anche il piccolo angelo che ha dato il senso a queste ultime settimane.

Ed è l'unica cosa che fa male.


**


Ciao!! Eccomi qua! Allora cosa ne dite di questo capitolo?

Lo strano comportamento di Bert e le motivazioni che lo spingono saranno espletate più avanti..sono comunque legate alla biografia vera di Bert..cioè ne prendo spunto da quello che gli è davvero successo povero cristo e ci fanficcio su...

Passo subito ai ringraziamenti che poi mi metto a studiare..

Fallen: facevi bene ad avere paura..ma bertuccio si è saputo difendere...

frankielou: ahahah palma da dattero!! è vero però..che brutto

sweetPandemonium: piano geniale il tuo..solo che nel mezzo è successo un gran bel casino..avrai dettagli nel prossimo chap

blaise_sl_tr07: la tua mente malata è in accordo con la mia..cioè kurtz ci ha provato e bert lo ha picchiato..oddio! Mi sa che abbiamo dei neuroni in comune! Jeph è un genio si...anche se ai tempi sembrava una palma da dattero..

chemical lady: ciao!! quinn era adorabile vero?? così picciolo...aww! Beh Bert non le ha prese ma un casino è successo uguale...




  
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