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Autore: Xenebe    19/12/2014    2 recensioni
"Nothing Personal" (Niente di personale): Coulson e Skye stanno scappando dal Pulmino a bordo di Lola...
"E proprio mentre si volta per tornare nella cabina di pilotaggio, lo vede. La mano di Skye che, a causa della grossa forza di resistenza dell'aria, scivola via da quella di Coulson.
Non ci pensa nemmeno, è automatico indossare il paracadute e lanciarsi; talmente automatico da non pensare che Skye non vorrà il suo aiuto, che si divincolerà, che proverà a toglierselo di dosso in ogni modo. È talmente automatico che non pensa alle conseguenze."
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Shield_BML_00 Finalmente un nuovo capitolo, ebbene sì! Un capitolo che si colloca dopo un salto temporale considerevole...
Come sempre, insiemne a chi ha recensito e messo la storia tra ricordate, seguite e preferite, ringrazio la mia amica e beta artemide88 e vi lascio alla lettura.















Capitolo 5
“You won't cry for my absence, I know”*








A svegliarmi sono la luce, il calore e il profumo del sole, già, il classico profumo che hanno le giornate calde, in cui sembra che il sole cocente faccia evaporare anche i profumi e gli atomi della materia, delle foglie verdi, delle bucce dei limoni, dei fili d'erba del prato. In questo momento sembra che il sole voglia far evaporare anche me.
Mi muovo tra le lenzuola bianche, ma sono troppo fresche, allungo un braccio a cercare Lucas, il mio dolce, comprensivo e ignaro ragazzo, ma non è accanto a me. Apro gli occhi e vedo che non è nella stanza, anche se ne ero già certa: i miei sensi oramai sono molto affinati, avrei captato la sua presenza.
Mi alzo lentamente dal letto, sono completamente nuda dopo la notte con Lucas, ma ho bisogno di un espresso. Recupero l'intimo e lo indosso velocemente, poi prendo il mio chimono corto di seta rosa (solo uno come Lucas poteva regalami qualcosa di rosa) e me lo faccio scivolare addosso, la sensazione di leggerezza e freschezza sulla pelle è immediata. Scalza vado nella cucina ed inizio a preparare il caffè.
Adoro il fatto che questa casa sia talmente lontana dal resto del mondo da far sembrare che la classica atmosfera surreale e sospesa delle fresche mattine estive possa portarsi fino alle... Guardo l'orologio: alle 11,30.
Ho dormito davvero troppo persino per i miei standard, in mia difesa mi sono stancata parecchio stanotte con l’atleta svedese che ho incontrato all'aeroporto di Londra due mesi fa, dopo aver portato a termine una missione. Sento nascere sulle mie labbra un sorriso malizioso e furbo al pensiero delle notti con il mio boy-toy. Peccato che, già lo so, quel sorriso non arriverà mai ad illuminarmi lo sguardo. Da anni ormai è così. Trip, durante le nostre rimpatriate annue, mi prende sempre in giro per questo, dice che somiglio alla Gioconda e scoppia a ridere; Fitz invece si alza e lascia la stanza, per tornare solo dopo parecchie boccate di aria fresca; Simmons sorride tirata e ridacchia alla battuta di quello che, nonostante le previsioni, è il suo ex.
Il silenzio della casa non mi dispiace, anche se significa che il ragazzo con cui ho passato la notte se ne è andato. Chiunque altro si offenderebbe per questo, a me non importa: lo sostituirò presto, sperando di trovare qualcuno altrettanto bravo a letto. Questa qualità sì, che mi mancherà. Del resto non m'importa, non ho bisogno di una relazione sentimentale, ho la mia famiglia: il nuovo, più serio e segreto che mai, S.H.I.E.L.D., con il direttore AC e i suoi bracci destri Melinda May, la Cavalleria, e Maria Hill.
Fitz, dopo essersi completamente ripreso dalla sua temporanea e piccolissima perdita di memoria ai tempi della battaglia con l'HYDRA e Garrett,  ora è a capo della divisione tecnologica, e Simmons invece a capo di quella scientifica... Che, visto che quei due non ne avevano voluto sapere di non lavorare insieme, sono collocate nella stessa base supersegreta. Forse è questo uno dei motivi per cui la relazione tra Jemma e Trip è deragliata, anche se amichevolmente, in poche settimane. La mia amica non può rinunciare al suo gemello di laboratorio.
Degli altri non so molto, la loro collocazione è per lo più supersegreta e in realtà non m'interessa, mi bastano un paio d'ore all'anno con loro per sapere che stanno tutti bene.
Sono seduta a sorseggiare il mio caffè quando sento le chiavi girare nella toppa.
C'è qualcuno dietro di me, non m'importa chi sia, nessuno potrebbe nemmeno riuscire a colpirmi, sono la leggendaria Libellula, naturalmente è stata la Fitzsimmons a creare questo soprannome. Io avevo pensato a la Cimice, soprattutto per la mia innegabile abilità informatica, ma secondo Simmons era proprio brutto come soprannome. Sono a capo del reparto informatico e sono anche la Specialista migliore dell'agenzia, naturalmente dopo gli Avengers.
-Tesoro...-, Lucas posa una busta sul tavolo e, prima di sedersi di fronte a me, si abbassa a darmi un leggero bacio sulle labbra.
- Sono andato a prendere la colazione...-, spiega sorridendo.
- Credevo te ne fosti andato...-, la mia voce non ha alcuna inflessione, sto solo constatando ed illustrando un dato di fatto.
- E ti stava bene?-, mi chiede un po' stranito, la sua voce, solitamente calda e vellutata, ha una nota fredda e ferita. Credo che non abbia capito davvero cosa voglio da questo rapporto, nonostante io sia stata molto chiara.
Poso la tazzina e lo osservo mentre apre la busta bianca e ne tira fuori due croissant caldi al cioccolato.
- Senti... Sapevi che per me questa storia non significava nulla... Ci divertiamo e basta.-
S'immobilizza e mi guarda, so che non apprezza questo mio modo sfrontato di parlare, dice che gli fa sembrare che non ci sia dolcezza tra di noi.
-Speravo... Credevo che fosse cambiato qualcosa.-
Il mio cellulare suona. Lo S.H.I.E.L.D. naturalmente, un agente sta per raggiungermi a casa, non so perché, deve essere successo qualcosa.
Mi alzo in silenzio e vado a raccogliere tutta la roba di Lucas, deve andarsene. Velocemente.
Dopo qualche secondo mi raggiunge.
- Che stai facendo?-
- Devi andartene.-, gli rispondo continuando a raccogliere la sua roba.
- È per quel commento... Ok, ho capito, non è cambiato nulla, non mi aspetterò più che succeda, ma non credo sia il caso...-
- Non hai capito, devi andartene immediatamente, non riguarda quello che ti aspetti o che pensi. È il mio lavoro. Devi andartene.-, sono calma e irremovibile.
- Tutti abbiamo un lavoro... E credimi nessuno più di me può capire cosa significhi dedicarsi al proprio lavoro ed amarlo, ma questa reazione... Semplicemente non la comprendo...-, sbuffo: il ragazzo è davvero tenero e carino, ma tutto sta durando davvero troppo. Gli porgo la borsa con tutte le sue cose, ma lui non le prende.
- Non devi infatti. Non puoi capire e non devi, non m'interessa che tu capisca, e sinceramente questa storia è già durata troppo per le mie abitudini, di solito tronco prima, ma sei un bravo ragazzo... E anche per questo è meglio che tu vada. Non ci potrà essere altro tra di noi se non sesso e simpatia.-
- Ma ... Non puoi saperlo...-
Proprio mentre biascica queste parole sento la serratura d'emergenza scattare. L'agente che hanno mandato deve essere il titolare del protocollo di sicurezza, è l'unico ad aver accesso a tutte le entrate e uscite di sicurezza tramite riconoscimento per DNA.
Questa mia idea è stata alquanto geniale: ogni agente impegnato su campo ha un protocollo di sicurezza, il cui titolare è un solo altro agente, in questo modo se qualcuno dovesse essere in pericolo, il titolare del suo protocollo di sicurezza saprebbe come raggiungerlo in ogni momento per portarlo in salvo.
Naturalmente per evitare che qualcuno potesse arrivare al titolare del protocollo mettendo in pericolo l'agente a lui assegnato, nessun agente conosce il titolare del proprio protocollo, ma solo l'agente di cui è titolare. Per esempio io sono la titolare del protocollo per la Hill, la Hill per May e May per Coulson. Conosco solo questi titolari, soprattutto perché ovvi, non so nemmeno chi sia il mio titolare. Anche la scelta è casuale, ho creato un software che, analizzando una serie di variabili (come le relazioni interpersonali, le schede personali degli agenti, l'importanza all'interno dell'agenzia e la possibilità che il titolare del protocollo ha di offrire protezione superiore a quella che l'agente stesso potrebbe procurarsi da solo), assegna automaticamente i protocolli di sicurezza, e ogni agente può essere il titolare del protocollo per un solo agente e può avere un solo titolare.
Visto che le persone a cui sono più legata, oltre a Fitzsimmons, sono persone come AC e May troppo importanti per l'agenzia, e io sono il loro miglior specialista sul campo dopo gli Avengers... L'agente titolare del mio protocollo deve essere uno di loro, probabilmente la Romanov. In effetti è da parecchio che non la incontro, precisamente dalle sessioni d'allenamento che ho dovuto fare con lei e May poco dopo la costruzione di questo nuovo S.H.I.E.L.D. per passare dal mio misero livello 1 ad un più appropriato livello 8.
Mi rendo solo ora che Lucas sta aspettando una mia risposta e non ha ancora preso la borsa dal pavimento.
- Lucas... Addio.-
- Potresti pentirtene. Potresti innamorarti di me...-
Scoppio a ridere.
- Mi spiace, non potrei mai. Mi hanno spezzato il cuore e non sono più riuscita a riaverne indietro tutti i pezzi.-, Lucas è stranito, posso vederlo chiaramente, è la prima volta che mi vede mostrare apertamente un sentimento, ed è un dolore misto a rabbia. È anche la prima volta che mostro di aver avuto un passato, forse è la prima volta che addirittura mostro di essere umana, non contando i momenti dell'orgasmo.
- Devi averlo amato parecchio.-
Abbasso lo sguardo in maniera impercettibile, ma subito lo rialzo per mantenere il contatto visivo ed ostentare sicurezza. In realtà non so cosa rispondere, la sua frase appena sussurrata, che dovrebbe avermi lasciato indifferente, mi ha colpito. Nessuno parla mai di questo, nessuno mi chiede mai di quello che devo aver provato. Nessuno.
Questa frase quindi è stata come un urlo assordante, tanto che non mi sono accorta che alle mie spalle la porta della mia cabina armadio, in cui è nascosta una delle entrate di sicurezza, si è aperta. Me ne accorgo solo quando sento la sua voce.
- Piacerebbe anche a me saperlo.-











* Missing, Evanescence







Di chi sarà la voce misteriosa? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, il cui titolo sarà "There's just too much that time cannot erase "
, tratto da "My immortal".


   
 
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