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Autore: logan    02/02/2005    3 recensioni
Piccola storia dedicata a Severus Piton.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Untitled Document E mattino.
Sono di nuovo nel mio letto.
Ma ora è molto più semplice alzarmi, di quanto lo è stato ieri sera.
Ieri sera. non capisco la tua reazione. Ma nemmeno la mia.
Quando ti ho visto entrare in cucina…nn so…mi son quasi sentito sollevato. Ma dopo…che stupido che sono. non è questo ne il momento ne il luogo per pensare a cose stupide come…come…noi? Esiste un noi?
Basta!
Mi alzo e mi vesto.
Scendo le scale, entro in cucina.
Un boato di voci si alza al mio ingresso.

Al mio ingresso?

Certo non ne sono abituato…mi guardo intorno, c'è piu gente di quanta ce ne dovrebbe essere. Silente mi viene incontro e mi sorride "ho fatto sapere a un po' di gente che ti eri ripreso ieri sera…" sorride ancora. Lo guardo storto. E perche mai lo avrebbe fatto?
E poi, soprattutto, a chi mai sarebbe importato?

Mi guardo intorno. Noto subito Lupin a fianco di Molly e Arthur, mi salutano, gli faccio un gesto con la testa. Poi mi sento chiamare…"Severus!" mi giro. La professoressa McGranitt mi sta venendo in contro. Anche lei mi sorride. La guardo. "professoressa…"
"ci hai fatto spaventare ragazzo" mi dice e poi mi abbraccia.
Sono frastornato.
Mi guardo di nuovo intorno. C'è la famiglia Weasley al completo. Insieme a loro gli immancabili amici la Granger e…Potter.
Lo guardo.
I nostri sguardi si sostengono. Nessuno lo abbassa. Che ragazzino impertinente. Proprio non lo sopporto. Mi guarda con odio, ancor di piu di come fa di solito.
Dopo la morte del suo padrino sembra che la sua antipatia nei miei confronti sia aumentata. Sono convinto che incolpi me per quello che è successo…che faccia pure tanto a me non cambia assolutamente niente.
Alla fine sposto lo sguardo. Quelle persone… perche sono li?
Che stupido che sono. Quella casa è il nostro quartiere, a quanto ho capito sono rimasto in coma per una settimana, quindi…dovrebbe essere più o meno Natale.
Io odio le feste. Odio stare in mezzo la gente che fa finta di esserti amica. non che qualcuno ci abbia mai provato con me, del resto non ho dato la possibilità a nessuno di farlo.
Continuo a guardarmi in giro. Mi hanno salutato, ora continuano nei loro discorsi. Silente sta parlando con la McGranitt. non mi nota. Mi siedo su una poltrona. Sono ancora stanco. Molly mi chiede se voglio fare colazione. non ne ho. A momenti mi mangia con quei suoi occhietti. "devi mangiare!" quasi urla "è una settimana che stai male..e…" e cosa…penso io. Alla fine acconsento. Mi siedo a tavola.
Che strano è più di un anno che ho ricominciato a far da spia per l'Ordine, ma non mi sono mai seduto a tavola con nessuno di loro.
Loro lo sanno.
Silente mi guarda e sorride.
Sorride sempre lui. Come fa?
Potter pensa bene di andarsi a sedere il più lontano possibile da me. Meglio. Più mi sta lontano meglio è. I suoi due amici lo seguono anche se la signorina Granger mi guarda un attimo, come se volesse sedersi di fianco a me. La guardo anch'io e le faccio capire di lasciarmi in pace.
Nn sono proprio un tipo socievole e?
Mi sento strano. Tutte queste persone sono amiche fra di loro.
Io non dovrei essere qui.
Io non sono loro amico.
Combattiamo per la stessa causa ma…

Combattiamo per la stessa causa?

Mangio poco, solo per educazione nei riguardi della signora Weasley che mi sta curando ad ogni boccone.
La professoressa McGranitt s'è seduta accanto a me. Le chiedo "per le mie classi? Come avete fatto?"
Lei si gira e mi guarda "abbiamo sospeso le tue lezioni per gli ultimi due giorni" dice con un tono che stava a sottolineare quanto ne erano contenti gli studenti…mi giro e guardo verso i ragazzi. Ovviamente quei ficcanaso stavano ascoltano. Un lampo di gioia passa nei loro occhi. Sto per dire qualcosa quando...

Dolore. Un dolore lancinante mi trafigge il braccio. E non solo. È il marchio, ovvio. Lui non dev'essere molto contento per come sono scappato. Cerca di rintracciarmi…
Un urlo…sento urlare…solo dopo un po' mi rendo conte di essere io ad urlare…
Buio.
Ancora buio.

Inizia a stancarmi la cosa.

Piano apro gli occhi. Cavolo che ci faccio per terra. non è da me. Cerco di rialzarmi ma qualcuno mi blocca. È Lupin "calma, riprenditi un po' prima" mi dice gentile.
Lo guardo e lo ringrazio con gli occhi. Chi l'avrebbe mai detto che sarei stato grato ad un lupo mannaro… Gli altri sono li intorno a me. "cos'è successo?" chiede la professoressa. "è Voldermort. Lo sta cercando" risponde Silente. Gli altri lo guardano con paura e poi guardano me con compassione.
Questo è troppo.
Mi alzo "Preside, non posso restare qui. Mi troverà. È sempre più vicino lo sento…devo andarmene…" faccio per voltarmi e "e dove pensi di andare?" mi chiede con quella sua voce gentile.
Dove?
Bella domanda. non ci avevo pensato. Potrei andare a casa mia...e all'improvviso mi torna in mente quello che era successo la sera prima…lei…lei dov'era….mi guardo intorno velocemente…nn c'è…gli altri non capiscono. Lupin e Silente si scambiano uno sguardo veloce poi Lupin mi dice "è andata via…" via.
Di nuovo.
Ma perché.
Perche scappiamo sempre quando ci ritroviamo. Silente mi guarda "tornerà. non ha detto quando ma tornerà" gli altri non capiscono.
Io mi giro su me stesso e esco dalla stanza.

È Natale.
Sono passati due giorni da quando mi sono ripreso. Ho cercato di andarmene. Ma Silente mi ha praticamente costretto a rimanere. non voglio.
Io non faccio parte di questo posto.
Non sono come loro.
Cercano di essere gentili con me.
A non serve che fingano.
Io non gli sono simpatico e loro non lo sono a me.
Quei ragazzini poi. I due gemelli sembra sempre che stiano per far esplodere la casa. Sono convinto che quando do loro le spalle mi prendano in giro. non mi interessa. Saprò come vendicarmi. Hanno ancora una anno di scuola. Il "trio" invece sembra sempre che stia a parlare di come salvare il mondo! Stupidi. Stupidi ragazzini. Vogliono dar una mano all'Ordine, ma sono troppo piccoli e inesperti. Certo Silente li tiene di gran conto, soprattutto Potter. Lo tratta come un figlio. non l'ho mai visto comportarsi cosi.
Nn ce la faccio piu a stare in questa casa.
Oggi poi è tutto piu insopportabile che mai.
Come ho detto è Natale. Si son dati tutti un gran da fare per abbellire la casa. non hanno fatto un gran lavoro. Credo sia impossibile rendere sto posto migliore.

Strano. non avrei mai pensato di trovarmi un giorno a capire Black.

Lui era costretto qui dentro prima di morire. Era obbligato a non uscire di casa per via dei dissennatotori e degli Auror del ministero che non hanno mai smesso di dagli la caccia.
Odiava questo posto e adesso posso benissimo capirne il perche.
Lo prendevo in giro per questo…strano, strano davvero trovarsi nella situazione quasi di compatire une delle persone che piu si ha odiato nelle propria vita.

Sono rimasto in camera mia.
Gli altri stanno facendo confusione giù da basso, scartano i regali.
No grazie, questa la passo proprio, non ce la farei a sopportarlo. Guardo fuori dalla finestra. È tutto bianco. Sembra che nevichi sempre a Natale. Apro la finestra, l'aria gelida mi colpisce il volto. Ma non importa. Rimango li cosi a fissare il bianco della neve.

Mi perdo nei ricordi…

Natale, non è mai stato un giorno importante della mia vita.
Una giornata come le altre dove si è solo costretto a stare un po' piu di tempo a tavola.
Avevo diciotto anni. Avevo finito la scuola. non avevo bene idea cosa fare da grande.
Gli amici li avevo un po' persi di vista ultimamente. Ci eravamo tenuti in contatto si. Lucius mi scriveva quasi ogni settimana e puntuale gli rispondevo. Le sue lettere parlavano di tutto, da quello che faceva con Narcissa, alle sbronze che si prendeva con Rodh alle cose che succedevano al ministero. Mi interessava molto quello che stava succedendo. Diversi partiti si erano rotti e il caos sembrava avvolgere tutto il ministero. Cerano delle frazioni che volevano portare avanti la legittimazione della purezza del sangue. Io e Lucius ne siamo sempre stati convinti. È sempre stata una cosa di cui andavamo fieri. Noi serpeverdi provenienti da famiglie di maghi da generazioni, abbiamo sempre fatto pesare questa cosa sul resto del mondo.
Era giusto.
Quando cresci imparando certi valori è dura cambiar strada…è dura…
Cmq era Natale quel giorno. Lucius mi aveva mandato un gufo con gli auguri. Io subito avevo risposto. Avevamo gia pranzato. E decisi di uscire. Odiavo stare troppo li dentro. Andai in paese vagabondai per le strade per un po'. Faceva freddo vero, ma non è mai stato un gran problema per me. Entro in un pub, ordino una burro birra e mi siedo. Non faccio in tempo a sedermi che ti vedo. Anche tu mi noti e mi sorridi.
Ti avvicini a me. "posso?" chiedi e senza aspettare risposta ti siedi. Ci conosciamo da una vita io e te. Vicini di casa siamo praticamente cresciuti insieme. Mio padre non ne era molto contento. Tu una mezzo sangue amica di suo figlio. Che orrore!
A volte pure io ci ho pensato. Ma appena guardo nei tuoi occhi il sangue non ha piu importanza. Almeno per noi due non c'è alcune differenza. Sto bene con te. Mi piace parlare e scherzare con te. Sei piu piccola di un anno di me ma non mi ha mai pesato. Quest'anno anche tu hai finirai la scuola. non sei venuta a Hogsward, sei andata a Durmstrang. Me ne son sempre dispiaciuto. Avrei voluto stare con te. Ogni tanto pero mi fermavo pensare che forse era meglio cosi. In questo modo non hai potuto conoscere la mia parte serpeverde che non avrebbe potuto convivere con te.
Magari la mia vita sarebbe stata diversa…migliore…
Beviamo le nostre burrobirre, parliamo un po' di tutto. Ad un certo punto tiri fuori un pacchetto. Mi prendi alla sprovvista. non sono bravo in queste cose.
"nn dovevi" dico abbassando lo sguardo "lo so, ma ne avevo voglia" rispondi tu con uno splendido sorriso. Ti guardo e comincia a scartare il pacco. È una sciarpa. Nera. Morbissima. E sa di te. È stupenda. Vorrei dirtelo vorrei farlo, ma non ci riesco. Ti guardo negli occhi. Sono grandi e belli. Ancora non so cosa dirti. "allora?" mi domandi inizi a credere che non mi piaccia. No non è cosi.
Mi piace la tua sciarpa.
Mi piaci tu.
Ma non te lo dico.
Mi avvicino a te e ti bacio.
Questo non te lo aspettavi vero?
Neanch'io ad esser sincero, ma mi era sembrata la cosa piu naturale al mondo.
Ti ho baciato.
E tu ora mi guardi.
Ancora quegli occhi.
Mi ci potrei perdere.
Mi sorridi "se l'avessi saputo ti avrei fatto un regalo molto prima" dici.
Cattiva ti prendi gioco di me?
Allora anche tu lo volevi?
Perche non me l'hai mai fatto capire…o si?
Sono cosi tonto da non averlo mai capito.

È stato il mio miglior Natale…

  
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